rosetta?

Andrea Celli andrea.celli@libero.it
Ven 4 Mar 2005 22:16:17 CET


Alle 11:23, venerdì 4 marzo 2005, Marco Colombo scrisse:
..............2]
> contiene pacchetti come gnome-games e synaptic.
> la mia domanda è: cosa ne sarà dei nostri sforzi di traduzione se poi
> gli stessi pacchetti vengono tradotti da altre persone (partendo da zero)?
> mi piacerebbe sentire altre opinioni, magari qualcuno ha più
> informazioni o sa dove cercare. credo che possa essere un casino (spero
> di sbagliarmi).
>
> [1] http://www.debian.org/international/l10n/po/it_IT
> [2] https://launchpad.ubuntu.com/rosetta/
>

una domanda analoga ce la siamo posta per KDE e Pootle
(http://pootle.wordforge.org/projects/kde/)
il giorno in cui mi sono accorto per caso (ricordate il messaggio
sulla tesi di laurea?) che comprendeva una sezione per tradurre 
tutte le interfacce grafiche di KDE in italiano.
Lo sconcerto è aumentato quando, dopo essermi iscritto con
generità fasulle, ho aperto un mio PO, l'ho modificato e il
sistema mi ha detto che le modifiche erano state applicate :-0

Ne è scaturita una lunga discussione sulla ML internazionale di 
KDE da cui è emerso che alcuni gruppi di traduttori usano
con soddisfazione questo strumento per organizzare il lavoro
al loro interno. Non sono riuscito a capire come gestiscano
le possibili "incursioni" di sgrammaticati e maliziosi.
Per quanto riguarda le traduzioni italiane, contrariamente
alle apparenze, non erano state attivate

Il che mi sembra poco serio!
Come possono scrivere sulla loro pagina web che da lì 
è possibile tradurre:
AbiWord, Audacity, b2evolution, BZFlag, Debian Installer,
Debian Installer Level 1, Firefox, GAIM, GNOME, Horde, KDE, 
Mozilla, OpenOffice.org, OpenOffice.org Glossary, Pootle, Psi, 
Thunderbird, TuxPaint, Xfce 4.2
e non è attivato un meccanismo di "commit". È una presa per il ...
naso di chi volesse collaborare alle traduzioni.
O sbaglio?

D'altra parte, non è corretto attivare un meccanismo di commit 
senza un accordo con chi sviluppa e traduce il relativo 
pacchetto.

Detto questo, penso che strumenti di questo tipo possano
essere utili. Almeno se si prendono opportune precauzioni.
Per prima cosa, un minimo di controllo sulle iscrizioni:
non posso iscrivermi come "BillGates" xxx@yahoo.com
ed essere subito operativo ;-)
Se il PO ha un traduttore "ufficiale" o se esiste un team di
traduttori per un gruppo di pacchetti, ogni modifica (apportata
da altri) dovrebbe essere comunicata a loro prima di andare 
sul CVS.
Avere dei meccanismi che garantiscano una certa uniformità
di traduzione. Ve lo immaginate un programma che un po'
dà del tu, un po' del voi e un po' usa la forma impersonale? :-)
...
...

I vantaggi sono evidenti. Tra quelli che mi vengono in mente,
posso elencare:
- la possibilità di tradurre a più mani
- il non richiedere strumenti particolari: basta un browser.
Puoi usare perfino exploder ;-)
- poter tradurre da qualsiasi luogo: non devi avere i "tuoi" file
- il commit immediato
....
...

ciao, Andrea


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