"Spam or Ham"

Francesco Marletta francesco.marletta@tiscali.it
Dom 9 Apr 2006 20:02:53 CEST


il Thu, 6 Apr 2006 18:38:28 +0200
md@Linux.IT (Marco d'Itri) ha scritto:

> On Apr 05, Fabio Riga <usul@aruba.it> wrote:
> 
> > >> A parte ciò, come la mettiamo con "ham"? Non è un termine
> > >"tecnico" o > noto (come spam che magari lo trovi anche sui
> > >quotidiani), ma un gioco È un termine tecnico e ben noto a chiunque
> > >si sia mai interessato di spam.
> > Questo non implica niente. Il termine tecnico può (e a mio parere
> > deve)  essere  tradotto. Continuo a non capire perché non si possa
> > avere una  terminologia  tecnica in italiano.
> Deve essere tradotto se esiste una traduzione o se se ne può trovare
> una ovvia. In questo caso per ora non è successa nessuna delle due
> cose.

Noi dobbiamo tradurre, è giusto, ma cosa vuol dire tradurre? Di certo
non soltanto scambiare i termini della lingua straniera con gli
equivalenti della nostra lingua. Penso che significhi soprattutto
trasmettere il messaggio (contenuto informativo) originario nella nostra
lingue. E questo significa a volte dover aggirare certi problemi, come
quello di scegliere il termine migliore per illustrare un concetto
(vedere quello che hanno passato i giornalisti per tradurre l'epiteto
rivolto di recente a una grossa fetta di elettori da un esponente
politico candidato... non faccio nomi né considerazioni apposta per non
ecure fuori dal seminario). E il giochetto "spam" "ham" ha senso solo in
america (o in qualche altro posto) dove è nato... qui da noi magari
qualcuno lo conosce, ma la stragrande maggioranza NO, e quindi bisogna
trovare una alternativa che sia chiara e comprensibile tanto per gli
utenti esperti quanto per gli utentei inesperti (e per le varie
gradazioni che ci stanno in mezzo :) ) e secondo me, e sottolineo
_secondo me_, la proposta fatta da Luca soddisfa appieno questa
caratteristica: è chiara e funzionale.


> 
> > >> Se dobbiamo tradurre, a mio avviso, è talvolta necessaria anche
> > >una > forma di adattamento. Come nel caso della traduzione, o
> > >meglio Certo, allo scopo di migliorare la comprensione. A maggior
> > >ragione questo non si applica alle proposte fatte che non solo sono
> > >incomprensibili a un utente generico, ma lo sono anche a chi ha un
> > >minimo di alfabetizzazione informatica e capirebbe al volo i
> > >termini originali!
> > Onestamente tutte le traduzioni finora proposte mi sembrano più
> > chiare  della  parola originale. In ogni caso vanno spiegate (e un
> > alfabetizzato è  solo uno  che ha già letto la spiegazione del
> > termine inglese) e vanno  spiegate anche a  uno che parla inglese.
> > Ma noi stiamo traducendo per chi  non conosce l'inglese,  giusto?
> Chi si è mai interessato un minimo di posta elettronica sa già cosa
> significano "spam" e "ham" indipendentemente dalla sua lingua madre.


Dipende da cosa intendi per "interessarsi un minimo"... forse dovresti
chiarirlo.

Francesco


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