Revisione Debian Handbook 09 [Was: Traduzione capitoli debian handbook]

beatrice beatricet@libero.it
Gio 8 Nov 2012 14:09:03 CET


On Sunday 04 November 2012, at 23:09 +0100, Innocenzo Ventre wrote:
> Ecco i capitoli da me tradotti 

Ciao,

ho guardato il capitolo 09. Ci sono dei grossi problemi di
formattazione; spazi spuri aggiunti ovunque o tolti dove ci vanno.

Forse weblate ha fatto un po' di confusione, in più forse ha un
sistema di traduzione/suggerimenti automatici che almeno in 1 caso
hanno tradotto il nome di un tag; cosa che è abbastanza facile sfugga
alla lettura, perché l'occhio automaticamente salta i tag.

(Io ti consiglierei di usare un programma per la modifica dei file
.po, ma fai come vuoi.)

Per questo file ho segnalato le cose mano a mano nella revisione.

Per il capitolo 10, però, preferirei non revisionarlo così com'è, ma
ti pregherei di riguardarlo dopo aver letto questa revisione,
modificarlo e reinviarlo per la revisione, non come allegato al
messaggio ma inserito nel corpo del messaggio.

In particolare controlla:
- gli spazi, prima, dopo e dentro ai tag, in mezzo ai nomi di percorso
  dei file e vicino ai segni di punteggiatura; quelli in più e quelli
  in meno, ad es. nei comandi.
- le virgolette che non devono essere "", ma «»
- i trattini che devono essere sostituiti dal segno di punteggiatura
  usato in italiano: di solito i due punti per le spiegazioni e le
  virgole per gli incisi

e puoi rileggertelo tutto e conformare lo stile con questo; ad es. default
-> predefinito , "vedi" -> "si veda" o "vedere"...

Questo renderebbe la revisione molto più semplice e snella
successivamente, quindi faresti a me (e ad altri revisori eventuali)
un grosso favore, grazie.

Ecco le annotazioni che ho segnato per il capitolo 09:

> # AUTHOR <EMAIL@ADDRESS>, YEAR.
> #
> msgid ""
> msgstr ""
> "Project-Id-Version: 0\n"
> "POT-Creation-Date: 2012-10-31T14:54:17\n"
> "PO-Revision-Date: 2012-09-20 12:16+0200\n"
> "Last-Translator: Innocenzo Ventre <el.diabl09@gmail.com>\n"
> "Language-Team: Italian <http://debian.weblate.org/projects/debian-handbook/09_unix-services/it-IT/>\n"

metti il tuo nome, email e anno nella prima riga di intestazione

Nella riga Language-Team metti : "Italian <debian-l10n-italian@lists.debian.org>"

> msgid "Initscripts"
> msgstr "Initscripts"

"Script init"

#. Tag: keyword
#, no-c-format
msgid "Rights"
msgstr "Diritti"

Hmm... questo poi nella traduzione, in mezzo ai discorsi diventa
"privilegi" perché di solito è "root rights" ; userei forse
"privilegi" anche qui... o diritti ovunque. In effetti in seguito
metti molto "diritti"; magari leggiti tutta la revisione prima di
prendere una decisione e poi scelto uno, lo usi ovunque.

> msgid "Backup"
> msgstr "Copia di sicurezza"

hmmm "Copia di backup"?  o semplicemente "Backup" come in seguito

> msgid "<primary>booting</primary><secondary>the system</secondary>"
> msgstr "<primary> l'avvio </primary><secondary> del sistema </secondary>"

dato che sono voci dell'indice analitico (credo) non userei l'articolo
nella voce principale, altrimenti finisce in ordine alfabetico con
l'articolo solo "avvio" (senza spazio iniziale)

> msgid "When you boot the computer, the many messages scrolling by on
> the console display many automatic initializations and
> configurations that are being executed. Sometimes you may wish to
> slightly alter how this stage works, which means that you need to
> understand it well. That is the purpose of this section."
> msgstr "Quando si avvia il computer, lo scorrimento di molti
> messaggi sulla console visualizzano molte inizializzazioni e
> configurazioni automatiche che vengono eseguite. A volte si potrebbe
> desiderare di modificare un pò come funziona questa fase, il che
> significa che è necessario conoscerla bene. Questo è lo scopo di
> questa sezione."

s/visualizzano/visualizza (lo scorrimento è il soggetto della frase)
altrimenti puoi mettere "i molti messaggi che scorrono sulla console
visualizzano"

s/pò/po'

>  msgid "First, the BIOS takes control of the computer, detects the
>  disks, loads the <emphasis>Master Boot Record</emphasis>, and
>  executes the bootloader. The bootloader takes over, finds the
>  kernel on the disk, loads and executes it. The kernel is then
>  initialized, and starts to search for and mount the partition
>  containing the root filesystem, and finally executes the first
>  program — <command>init</command>. Frequently, this “root
>  partition” and this <command>init</command> are, in fact, located
>  in a virtual filesystem that only exists in RAM (hence its name,
>  “initramfs”, formerly called “initrd” for “initialization RAM
>  disk”). This filesystem is loaded in memory by the bootloader,
>  often from a file on a hard drive or from the network. It contains
>  the bare minimum required by the kernel to load the “true” root
>  filesystem: this may be driver modules for the hard drive, or other
>  devices without which the system can not boot, or, more frequently,
>  initialization scripts and modules for assembling RAID arrays,
>  opening encrypted partitions, activating LVM volumes, etc. Once the
>  root partition is mounted, the initramfs hands over control to the
>  real init, and the machine goes back to the standard boot process."
> msgstr "In primo luogo, il BIOS prende il controllo del computer,
>  rileva i dischi, carica il <emphasis> Master Boot Record </
>  emphasis>, ed esegue il bootloader.  Il bootloader subentra, trova
>  il kernel sul disco, lo carica e lo esegue. Il kernel è quindi
>  inizializzato, e comincia a cercare e montare la partizione
>  contenente il filesystem root, infine esegue il primo programma —
>  <command> init </ command>. Spesso, questa \"partizione root\" e
>  questo <command> init </ command> sono, infatti, presenti in un
>  filesystem virtuale che esiste solo nella RAM (da qui il suo nome,
>  \"initramfs\", precedentemente chiamato \"initrd\" che sta per
>  \"inizializzazione RAM disco \"). Questo file system è caricato in
>  memoria dal bootloader, spesso da un file su disco rigido o dalla
>  rete. Contiene il minimo indispensabile richiesto dal kernel per
>  caricare il \"vero\" filesystem root: e possono essere moduli
>  driver per l'hard disk, o altri dispositivi senza i quali il
>  sistema non si avvia, o, più frequentemente, gli script di
>  inizializzazione ed i moduli per il montaggio dell'array RAID,
>  l'apertura di partizioni cifrate, l'attivazione di volumi LVM,
>  ecc. ecc. Una volta che la partizione di root è montata, initramfs
>  passa il controllo all'init reale, e la macchina torna al processo
>  di avvio standard."

vanno tolti i due spazi dentro al tag <emphasis> Master Boot Record
<emphasis> (ce n'è già uno fuori prima (e risulterebbe doppio) e dopo
non ci vuole lo spazio perché c'è la virgola. Ad una prima occhiata
sono tutti doppi gli spazi. Anche quelli dentro ai due tag <command>
vanno tolti.

Inoltre, come detto già per gli altri file passati in revisione, le
virgolette da usare sono quelle basse, o caporali «» quindi non
\"vero\" , ma «vero», non "initrd" ma «initrd».

Non te lo segnalo più ma devi riguardare tutto il file (e immagino
anche quello del capitolo 10) sostituendo le virgolette appropriate ed
eliminando gli spazi dentro a tutti i tag (a meno che non manchi lo
spazio prima del tag: l'importante è che non ci siano spazi prima E
dopo il tag, o dentro il tag se è seguito da un segno di
punteggiatura).

c'è un doppio spazio prima di "Il bootloader subentra"

s/"il primo programma - <command> init </ command>"/il primo programma: <command>init</command>

in questo pezzo ci sono due cose a cui fare attenzione: primo il ("-")
trattino in italiano non viene usato come segno di punteggiatura nel
modo in cui lo usano gli inglesi, nella maggior parte dei casi
equivale ai nostri due punti, oppure a due virgole quando ci sono due
trattini che racchiudono un inciso. Devi sostituire tutti i trattini
con il segno di punteggiatura appropriato per l'italiano.

Poi mi accorgo che c'è uno strano spazio che è stato inserito nel nome
del tag di chiusura. cioè </command> è diventato </ command> e
</emphasis> è diventato </ emphasis>. Non so se la cosa sia permessa,
ne dubito; eliminerei tutto quelli spazi dal nome del tag.

s/sono, infatti,/sono, di fatto, (infatti fa pensare a una conseguenza
di quanto detto nella frase prima, mentre non è così).

s/inizializzazione RAM disco/disco RAM di inizializzazione
attenzione che c'è uno spazio di troppo dentro la parentesi dopo disco
e prima delle virgolette (che devono diventare «» come già detto).

s/Questo file system/Questo filesystem (fino ad allora lo hai usato
unito, ci sono le due grafie, comunque una volta scelta una, usa solo
quella e non l'altra; questo vale per tutti i file: scelta una forma
usa quella ovunque)

s/root: e possono/root: possono   (senza "e" dopo i due punti)

s/ecc. ecc./ecc.

> msgid "Booting from the network can be used to launch the <command>debian-installer</command> or FAI (see <xref linkend=\"sect.installation-methods\" />)."
> msgstr "L'avvio da rete può essere utilizzato per lanciare il <command> debian-installer </command> o FAI (vedi <xref linkend=\"sect.installation-methods\" /> )."

s/vedi/vedere.
Nota anche qui i due spazi di troppo dentro al tag <command> e anche
uno alla fine della parentesi. Riguarda tutto il file e toglili tutti.

> msgid "A process is the representation in memory of a running
> program. It includes all of the information necessary for the proper
> execution of the software (the code itself, but also the data that it
> has in memory, the list of files that it has opened, the network
> connections it has established, etc.). A single program may be
> instantiated into several processes, not necessarily running under
> different user IDs."
> msgstr "Un processo è la rappresentazione in memoria di un programma
> in esecuzione. Esso comprende tutte le informazioni necessarie per
> la corretta esecuzione del software (il codice stesso, ma anche i
> dati che ha in memoria, l'elenco di file che è aperto, le
> connessioni di rete che ha stabilito, ecc.) Un programma unico può
> essere istanziato in vari processi diversi, non necessariamente in
> esecuzione con diversi ID utente."

s/che è aperto/che ha aperto
manca il punto dopo la parentesi: s/ecc.)/ecc.).  (il punto
dell'abbreviazione di ecc. dentro la parentesi non conta)
s/vari  processi/vari processi   (doppio spazio)

> msgid "Init executes several processes, following instructions from
> the <filename>/etc/inittab</filename> file. The first program that
> is executed (which corresponds to the <emphasis>sysinit</emphasis>
> step) is <command>/etc/init.d/rcS</command>, a script that executes
> all of the programs in the <filename>/etc/rcS.d/</filename>
> directory. <indexterm><primary><filename>/etc/init.d/rcS</filename></primary></indexterm>
> <indexterm><primary><filename>rcS</filename></primary></indexterm>
> <indexterm><primary><filename>/etc/init.d/rcS.d/</filename></primary></indexterm>
> <indexterm><primary><filename>rcS.d</filename></primary></indexterm>"
> msgstr "Init esegue più processi, seguendo le istruzioni dal file
> <filename> / Etc / inittab </filename>. Il primo programma che viene
> eseguito (che corrisponde al passaggio <emphasis> sysinit
> </emphasis>) è <command> / Etc / init.d / rcS </command> , uno
> script che esegue tutti i programmi nella directory <filename> / Etc
> / rcS.d / </filename>. <indexterm><primary><filename> / Etc / init.d
> / rcS
> </filename></primary></indexterm><indexterm><primary><filename> rcS
> </filename></primary></indexterm><indexterm><primary><filename> /
> Etc / init.d / rcS.d /
> </filename></primary></indexterm><indexterm><primary><filename>
> rcS.d </filename></primary></indexterm>"

qui devi eliminare non solo gli spazi ad inizio e fine tag, ma tutti
gli spazi dentro ai nomi di file e di percorso che devono rimanere
identici all'originale (es. non " /Etc / inittab " ma
"/etc/inittab"). 
Attenzione che hai trasformato la directory /etc in /Etc; rimetti la minuscola.

> msgid "loading drivers: most of the kernel modules are loaded by the
> kernel itself as the hardware is detected; extra drivers are then
> loaded automatically when the corresponding modules are listed in
> <filename>/etc/modules</filename>;"
> msgstr "caricamento di driver: la maggior parte dei moduli del
> kernel vengono caricati dal kernel stesso, al rilevamento
> dell'hardware, altri driver aggiuntivi vengono caricati in seguito
> in base ai moduli corrispondenti elencati nel file <filename> / etc
> / modules </filename> ;"

anche qui il nome di file è diventato pieno di spazi... non te li
segnalo più. Anche questo devi riguardare tutto il file e correggerlo
ovunque

s/caricamento dei/caricare i (per uniformità con le altre voci
dell'elenco che sono "configurare la tastiera...", "verificare
l'integrità"....)

manca un "automaticamente" e, nonostante anche così sia corretto,
userei "quando" come nell'originale, per far capire che se non sono
elencati lì col cavolo che vengono caricati :) Qualcosa come
"..vengono automaticamente caricati in seguito quando i moduli
corrispondenti sono elencati nel file
<filename>/etc/modules</filename>;"

> msgid "checking the integrity of filesystems;"
> msgstr "verificare l'integrità del file system;"

a parte "file system" o "filesystem", a seconda di cosa hai scelto
prima, è al plurare "i filesystem" (o "i file system")

> #. Tag: para
> #, no-c-format
> msgid "mounting network filesystems (NFS)."
> msgstr "montaggio filesystem di rete (NFS)."

s/montaggio file system/montare il file system   (per uniformità)

> msgid "Any person who is able to access the computer can press the
> <keycap>Reset</keycap> button, and thus reboot it. Then, at the
> bootloader's prompt, it is possible to pass the
> <literal>init=/bin/sh</literal> option to the kernel to gain root
> access without knowing the administrator's password."

> msgstr "Chiunque è in grado di accedere al computer può premere il
> pulsante <keycap> Reset </keycap> e quindi riavviare. Poi, a
> richiesta del bootloader, è possibile far passare l'opzione
> <literal> init = / bin / sh </literal> per il kernel per ottenere
> l'accesso root senza conoscere la password dell'amministratore."

non direi "a richiesta del bootloader" (che di suo non chiede nulla,
ma nel prompt che deve essere appositamente aperto dall'utente)
quindi qualcosa come "Poi, al prompt del bootloader è possibile passare ..."

(nota anche qui tutti gli spazi da eliminare nei tag compresi quelli
in "init=/bin/sh"

> msgid "To prevent this, you can protect the bootloader itself with a
> password. You might also think about protecting access to the BIOS
> (a password protection mechanism is almost always available),
> without which a malicious intruder could still boot the machine on a
> removable media containing its own Linux system, which they could
> then use to access data on the computer's hard drives."

> msgstr "Per evitare ciò, è possibile proteggere lo stesso bootloader
> con una password. Si potrebbe anche pensare di proteggere l'accesso
> al BIOS (un meccanismo di protezione con password è quasi sempre
> disponibile), senza la quale un intruso malintenzionato potrebbe
> ancora avviare la macchina su un supporto rimovibile contenente il
> proprio sistema Linux, che avrebbero potuto utilizzare per accedere
> ai dati sull'hard disk del computer."

s/senza la quale/ ... oddio non saprei.. ma non "senza la quale"
(perché non puoi fare riferimento a ciò che è dentro alla
parentesi. qui ti devi riferire a "proteggere l'accesso al BIOS). puoi
mettere "...proteggere l'accesso al BIOS (...); senza di ciò un
intruso malintenzionato..."

oppure cambiare in "...pensare di usare una protezione per l'accesso
al BIOS (...) senza la quale un intruso..."

s/che avrebbero potuto utilizzare per/che potrebbe poi utilizzare per

> msgid "Finally, be aware that most BIOS have a generic password
> available. Initially intended for troubleshooting for those who have
> forgotten their password, these passwords are now public and
> available on the Internet (see for yourself by searching for
> “generic BIOS passwords” in a search engine). All of these
> protections will thus impede unauthorized access to the machine
> without being able to completely prevent it. There's no reliable way
> to protect a computer if the attacker can physically access it; they
> could dismount the hard drives to connect them to a computer under
> their own control anyway, or even steal the entire machine, or erase
> the BIOS memory to reset the password…"
> msgstr "Infine, siate consapevoli del fatto che la maggior parte dei
> BIOS dispone di una password generica. Inizialmente destinata alla
> risoluzione di problemi per coloro che hanno dimenticato la
> password, queste password sono ora pubbliche e disponibili su
> Internet (provate a cercare \"password generica per BIOS\" in un
> motore di ricerca). Tutte queste protezioni impediranno quindi
> l'accesso non autorizzato alla macchina senza essere in grado di
> evitarne completamente l'accesso. Non c'è modo affidabile per
> proteggere un computer se l'utente malintenzionato può accedervi
> fisicamente; in ogni caso è possibile smontare gli hard disk per
> connetterli a un computer sotto il loro controllo, o addirittura
> rubare l'intera macchina, o cancellare la memoria del BIOS per
> ripristinarne la password…"

s/siate consapevoli del/fare attenzione al
s/provate/provare
s/impediranno/ostacoleranno (se fosse impedire non direbbe poi senza
poterlo evitare. impede!=impedire)
s/evitarne completamente l'accesso/evitarlo completamente
quindi qualcosa come "... protezioni ostacoleranno quindi l'accesso
non autorizzato alla macchina senza essere in grado di evitarlo
completamente."

non torna "sotto il loro controllo" perché hai iniziato
all'impersonale "è possibile smontare.."; direi "è possibile smontare
.... un computer sotto il proprio controllo.." oppure cambiare in "può
accedervi fisicamente; potrebbe smontare ...per connetterli ad un
computer sotto il proprio/suo controllo....."

> msgid "<emphasis>BACK TO BASICS</emphasis> Kernel modules and options"
> msgstr "<emphasis> Concetti di base </emphasis> I moduli del kernel e le opzioni"

I moduli e le opzioni del kernel (kernel si riferisce and entrambi)

> msgid "<primary>modules</primary><secondary>kernel modules</secondary>"
> msgstr "<primary> moduli </primary><secondary> I moduli del kernel </secondary
>"

anche qui essendo indice e per uniformità con quanto fatto dagli altri, leverei l'articolo "moduli del kernel" (senza aggiungere maiuscole)

> msgid "Kernel modules also have options that can be configured by
> putting some files in <filename>/etc/modprobe.d/</filename>. These
> options are defined with directives like this: <literal>options
> <replaceable>module-name</replaceable>
> <replaceable>option-name</replaceable>=<replaceable>option-value</replaceable></literal>. Several
> options can be specified with a single directive if necessary."
> msgstr "I moduli del kernel hanno anche opzioni che possono essere
> configurate mettendo alcuni file in <filename> / etc / modprobe.d /
> </filename> . Queste opzioni sono definite con direttive come
> questa: <literal>options <replaceable>module-name</replaceable>
> <replaceable>option-name</replaceable>=<replaceable>option-value</replaceable></literal>. Diverse
> opzioni possono essere specificate con un'unica direttiva, se
> necessario."

qui, oltre ai soliti spazi di troppo, ce n'è uno anche prima del punto
che precede "Queste opzioni sono definite"

s/module-name/nome-modulo   (il contenuto dei tag <replaceable> è traducibile)
s/option-name/nome-opzione
s/option-value/valore-opzione

> msgid "These configuration files are intended for
> <command>modprobe</command> — the program that loads a kernel module
> with its dependencies (modules can indeed call other modules). This
> program is provided by the <emphasis
> role=\"pkg\">module-init-tools</emphasis> package."
> msgstr "Questi file di configurazione sono destinati a <command>
> modprobe </command> - Il programma che carica un modulo del kernel
> con le sue dipendenze (i moduli possono infatti chiamare altri
> moduli). Questo programma è fornito dal pacchetto <emphasis
> role=\"pkg\"> module-init-tools </emphasis>."

anche qui togli il trattino e metti una virgola o i due punti, e togli
la maiuscola a "Il programma"

> msgid "After this stage, <command>init</command> takes over and
> starts the programs enabled in the default runlevel (which is
> usually runlevel 2). It executes <command>/etc/init.d/rc
> 2</command>, a script that starts all services which are listed in
> <filename>/etc/rc2.d/</filename> and whose name start with the “S”
> letter. The two-figures number that follows had historically been
> used to define the order in which services had to be started. In
> <emphasis role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>, the default boot
> system uses <command>insserv</command>, which schedules everything
> automatically based on the scripts' dependencies. Each boot script
> thus declares the conditions that must be met to start or stop the
> service (for example, if it must start before or after another
> service); <command>init</command> then launches them in the order
> that meets these conditions. The static numbering of scripts is
> therefore no longer taken into consideration (but they must always
> have a name beginning with “S” followed by two digits and the actual
> name of the script used for the dependencies). Generally, base
> services (such as logging with <command>rsyslog</command>, or port
> assignment with <command>portmap</command>) are started first,
> followed by standard services and the graphical interface
> (<command>gdm</command>)."
> msgstr "In seguito a questa fase, subentra <command>init</command> e
> avvia quei programmi attivati ​​nel runlevel di default (che di solito
> è runlevel 2). Viene eseguito <command>/etc/init.d/rc2</command>,
> uno script che lancia tutti i servizi che sono elencati in
> <nomefile> / etc/rc2.d / </ filename> e il cui nome inizia con la
> lettera \"S\".  Il numero a due cifre che segue era storicamente
> utilizzato per definire l'ordine in cui i servizi avrebbero dovuto
> essere avviati. In <emphasis role=\"distribution\"> Squeeze </
> emphasis>, il sistema di avvio di default utilizza <command> insserv
> </ command>, pianificando tutto automaticamente in base alle
> dipendenze degli script. Ogni script di avvio dichiara in tal modo
> le condizioni che devono essere soddisfatte per avviare o arrestare
> il servizio (per esempio, se si deve avviare prima o dopo un altro
> servizio); <command> init </ command> poi li esegue nell'ordine che
> soddisfa queste condizioni . La numerazione statica degli script
> quindi non è più presa in considerazione (ma devono sempre avere un
> nome che inizia con \"S\" seguita da due cifre ed il nome effettivo
> dello script usato per le dipendenze). In generale, i servizi di
> base (come la registrazione con <command>rsyslog</command>, o la
> porta con <command>portmap</command>) vengono avviati per primi,
> seguiti dai servizi standard e dall'interfaccia grafica
> (<command>gdm</command>)."

s/runlevel di default/runlevel predefinito

direi "... che di solito è il runlevel 2" (aggiungendo "il")

c'è un doppio spazio prima di "Il numero a due cifre"

s/avrebbero dovuto/dovevano

s/sistema di avvio di default/sistema di avvio predefinito

così sembra che chi pianifica è il sistema di avvio mentre in originale è insserv... direi "utilizza <command>insserv</command> che pianifica tutto automaticamente..."  

attenzione che anche qui ci sono degli spazi di troppo non solo nel
contenuto del tag ma anche all'interno del tag stesso di chiusura, ad
es </ command> o </ filename>

s/condizioni . La/condizioni. La

direi "che inizia con una «S», seguita da due cifre..." (aggiungendo "un" perché mi sembra che la parte "seguita da due cifre" così suoni meglio)

s/la porta/l'assegnazione delle porte

> msgid "This dependency-based boot system makes it possible to
> automate re-numbering, which could be rather tedious if it had to be
> done manually, and it limits the risks of human error, since
> scheduling is conducted according to the parameters that are
> indicated. Another benefit is that services can be started in
> parallel when they are independent from one another, which can
> accelerate the boot process."
> msgstr "Questo sistema di avvio basato su dipendenze consente di
> automatizzare la rinumerazione, che potrebbe risultare piuttosto
> noioso se dovesse essere effettuata manualmente, e limita i rischi
> di errore umano, poiché la programmazione viene effettuata secondo i
> parametri indicati. Un altro vantaggio è che i servizi possono
> essere eseguiti in parallelo quando sono indipendenti l'uno
> dall'altro, e quindi è possibile accelerare il processo di avvio."

s/piuttosto noioso/piuttosto noiosa (la rinumerazione, infatti poi usi
"effettuata")

s/programmazione/pianificazione (o schedulazione... o l'ordinamento,
forse, in questo caso

s/eseguiti in parallelo/avviati in parallelo (eseguiti poi lo sono
sempre durante il funzionamento della macchina)

> msgid "This book describes the boot system used by default in Debian
> (as implemented by <emphasis role=\"pkg\">sysvinit</emphasis>
> package), which is derived and inherited from <emphasis>System
> V</emphasis> Unix systems, but there are others."
> msgstr "Questo libro descrive il sistema di avvio usato di default
> in Debian (come attuato dal pacchetto <emphasis role=\"pkg\">
> sysvinit </emphasis>), che è derivato ed ereditato dal <emphasis>
> System V </emphasis> dei Sistemi Unix, ma ce ne sono altri."

s/di default/in modo predefinito
s/Sistemi/sistemi

> msgid "In the original <emphasis>System V</emphasis>, and in
> versions of Debian up to <emphasis
> role=\"distribution\">Lenny</emphasis>, the execution order of
> initialization scripts was defined only by the names of the
> <filename>/etc/rc*.d/S*</filename> symbolic links (and
> <filename>/etc/rc*.d/K*</filename> upon shutdown). This behavior can
> be re-established by setting <literal>CONCURRENCY=none</literal> in
> the <filename>/etc/default/rcS</filename> file."
> msgstr "Nel <emphasis> System V </emphasis> originale, e nelle
> versioni di Debian fino a <emphasis role=\"distribution\"> Lenny
> </emphasis> , l'ordine di esecuzione degli script di
> inizializzazione è stato definito solo dai nomi dei link simbolici
> in <filename> /etc/rc*.d/S* </filename> (e <filename> /etc/rc*.d/K*
> </filename> alla chiusura). Questo comportamento può essere
> ristabilito impostando <literal> CONCURRENCY = none </literal> nel
> file <filename> /etc/default/rcS </filename>."

c'è oltre ai soliti, uno spazio di troppo prima della virgola che
precede "l'ordine di esecuzione degli script"
(e 3 in " CONCURRENCY = none ")

s/è stato definito/era definito

s/link simbolici/collegamenti simbolici (per glossario e per
uniformità con quanto messo in altri capitoli)

> msgid "<emphasis role=\"pkg\">file-rc</emphasis> is another boot
> system with a very simple process. It keeps the principle of
> runlevels, but replaces the directories and symbolic links with a
> configuration file, which indicates to <command>init</command> the
> processes that must be started and their launch order"
> msgstr "<emphasis role=\"pkg\"> file-rc </emphasis> è un altro
> sistema di avvio con un procedimento molto semplice. Mantiene il
> principio dei runlevel, ma sostituisce le directory e link simbolici
> con un file di configurazione, che indica a <command> init
> </command> i processi che devono essere avviati e il loro ordine di
> lancio"

s/link simbolici/collegamenti simbolici

direi che manca il punto finale, anche nell'originale.

> msgid "The newly arrived <command>upstart</command> system is still
> not perfectly tested on Debian. It is event based: init scripts are
> no longer executed in a sequential order but in response to events
> such as the completion of another script upon which they are
> dependent. This system, started by Ubuntu, is present in Debian
> <emphasis role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>, but is not the
> default; it comes, in fact, as a replacement for <emphasis
> role=\"pkg\">sysvinit</emphasis>, and one of the tasks launched by
> <command>upstart</command> is to launch the scripts written for
> traditional systems, especially those from the <emphasis
> role=\"pkg\">sysv-rc</emphasis> package."
> msgstr "Il nuovo sistema arrivato <command> upstart </command> non è
> ancora perfettamente testato su Debian. E' basato su eventi: gli
> script di init non vengono più eseguiti in un ordine sequenziale, ma
> in risposta a eventi come il completamento di un altro script da cui
> essi dipendono. Questo sistema, avviato da Ubuntu, è presente in
> Debian <emphasis role=\"distribution\"> Squeeze </emphasis> , ma non
> è il predefinito, viene infatti in sostituzione di <emphasis
> role=\"pkg\"> sysvinit </emphasis>, e uno dei compiti avviati da
> <command> upstart </command> è quello di avviare gli script scritti
> per i sistemi tradizionali, in particolare quelli del pacchetto
> <emphasis role=\"pkg\"> sysv-rc </emphasis>."

s/Il nuovo sistema arrivato <command>upstart</command>/Il sistema
<command>upstart</command> arrivato di recente
s/E'/È

c'è uno spazio di troppo anche prima della virgola che precede "ma non
è il predefinito"
direi di usare un punto e virgola e qualcosa come "non è il
predefinito; viene fornito, di fatto, in sostituzione di ...."

> msgid "Another new option is <command>systemd</command>, but it
> still lacks the maturity needed to be part of <emphasis
> role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>. Its approach is opposite
> to the previous systems; instead of preemptively launching all
> services, and having to deal with the question of scheduling,
> <command>systemd</command> chooses to start services on demand,
> somewhat along the principle of <command>inetd</command>. But this
> means that the boot system must be able to know how services are
> made available (it could be through a socket, a filesystem, or
> others), and thus requires small modifications of those services."
> msgstr "Un'altra nuova opzione è <command> systemd </command> , ma
> manca ancora la maturità necessaria per essere parte di <emphasis
> role=\"distribution\"> Squeeze </emphasis> . Il suo approccio è
> opposto ai sistemi precedenti, invece di lanciare preventivamente
> tutti i servizi, e di dover affrontare la questione della
> pianificazione, <command> systemd </command> sceglie di avviare i
> servizi on demand, alla stregua di <command> inetd </command> . Ma
> questo significa che il sistema di avvio deve essere in grado di
> sapere come i servizi vengono resi disponibili (potrebbe essere
> attraverso una socket, un filesystem, o altri), e quindi richiede
> piccole modifiche per tali servizi."

a parte.... spazi di troppo: 1 prima della virgola che precede "ma manca
ancora", 1 prima del punto che precede "Il suo approccio; 1 prima del
punto che precede "Ma questo significa"

lo so che si usa ma esiste l'italianissimo "a richiesta" per "on
demand" (che va tanto di moda ora che c'è la "televisione on demand")

per tradurre quel "somewhat along" forse aggiungerei "un po'": "un po'
alla stregua di ..."

s/una socket/un socket

s/, o altri/ o altri   (senza virgola)

> msgid "There are also other systems and other operating modes, such as <command>runit</command>, <command>minit</command>, or <command>initng</command>, but they are relatively specialized and not widespread."
> msgstr "Esistono anche altri sistemi e modalità operative, quali <command> runit </command> , <command> minit </command> , o <command> initng </command> , ma sono relativamente specializzati e non largamente diffusi."

anche qui spazi di troppo non solo dentro ai tag, ma prima di ogni
virgola; non te li segnalo più. Controlla, oltre a tutti gli spazi
dentro e vicino ai tag, che tutta la punteggiatura non abbia spazi che
la precedono.

tra l'altro eliminerei del tutto la virgola prima di "o initng" perché
in italiano la virgola non si mette prima di "e" o "o" alla fine di un
elenco.

> msgid "<command>init</command> distinguishes several runlevels, so
> it can switch from one to another with the <command>telinit
> <replaceable>new-level</replaceable></command> command. Immediately,
> <command>init</command> executes <command>/etc/init.d/rc</command>
> again with the new runlevel. This script will then start the missing
> services and stop those that are no longer desired. To do this, it
> refers to the content of the
> <filename>/etc/rc<replaceable>X</replaceable>.d</filename> (where
> <replaceable>X</replaceable> represents the new runlevel). Scripts
> starting with “S” (as in “Start”) are services to be started; those
> starting with “K” (as in “Kill”) are the services to be stopped. The
> script does not start any service that was already active in the
> previous runlevel."
> msgstr "<command> init </command> distingue tra diversi runlevel, in
> modo che possa passare da uno all'altro con il comando <command>
> telinit <replaceable> nuovo livello
> </replaceable></command>. Immediatamente, <command> init </command>
> esegue <command> / etc / init.d / rc </command> ancora una volta con
> il nuovo runlevel. Questo script quindi avvia i servizi mancanti e
> ferma quelli che non sono più desiderati. Per fare ciò, si riferisce
> al contenuto del <filename> / etc / rc <replaceable> X
> </replaceable> . d </filename> (Dove <replaceable> X </replaceable>
> rappresenta il nuovo runlevel). Script che iniziano con \"S\" (come
> in \"Start\") sono i servizi da avviare, quelle che iniziano con
> \"K\" (come in \"Kill\") sono i servizi che devono essere
> arrestati. Lo script non avvia alcun servizio che era già attivo nel
> runlevel precedente."

direi s/in modo che possa passare/in modo da poter passare

s/si riferisce/fa riferimento   (o si basa sul)

invece di "del /etc/rcX" direi "del file /etc/rcX..."

s/Dove/dove   (minuscolo)
s/Script che/Gli script che
s/quelle che/quelli che

> msgid "Level 0 is only used temporarily, while the computer is powering down. As such, it only contains many “K” scripts."
> msgstr "Il livello 0 è utilizzato solo temporaneamente, mentre il computer si sta spegnendo. Come tale, essa contiene solo molti script \"K\"."

s/essa/esso (il livello, immagino che tu pensassi alla directory, ma qui non
è nominata)

> msgid "Level 1, also known as single-user mode, corresponds to the system in degraded mode; it includes only basic services, and is intended for maintenance operations where interactions with ordinary users are not desired."
> msgstr "Livello 1, noto anche come modalità utente singolo, corrisponde al sistema in modalità degradata; include solo i servizi basilari, ed è destinato ad operazioni di manutenzione in cui le interazioni con gli utenti ordinari non sono desiderate."

s/Livello 1/Il livello 1   (per uniformità con gli altri che sono "Il livello 0..." "Il livello 2..." e perché mi sembra suoni meglio)

> msgid "Level 2 is the level for normal operation, which includes networking services, a graphical interface, user logins, etc."
> msgstr "Il livello 2 è il livello per il normale funzionamento, che include servizi di rete, un'interfaccia utente grafica, account di accesso, ecc."
> 

direi più "accesso agli account"  (nel senso che gli account ci sono anche nel livello 1 solo che non puoi fare il login)

> msgid "Level 6 is similar to level 0, except that it is used during the shutdown phase that precedes a reboot."
> msgstr "Livello 6 è simile al livello 0, tranne che è utilizzato durante la fase di arresto che precede un riavvio."

s/Livello 6/Il livello 6   (vedi prima)

> msgid "Other levels exist, especially 3 to 5. By default they are
> configured to operate the same way as level 2, but the administrator
> can modify them (by adding or deleting scripts in the corresponding
> <filename>/etc/rc<replaceable>X</replaceable>.d</filename>
> directories) to adapt them to particular needs."
> msgstr "Esistono altri livelli, in particolare 3 a 5. Di default
> sono configurati per operare allo stesso modo il livello 2, ma
> l'amministratore può modificare (aggiungendo o eliminando script
> nella corrispondente <filename> / etc / rc <replaceable> X
> </replaceable> . d </filename> directory) per adattarsi a
> particolari esigenze."

s/3 a 5/da 3 a 5

s/Di default/In modo predefinito
s/stesso modo il livello/stesso modo del livello
s/può modificare/può modificarli 
s/nella corrispondente /etc/rcX.d directory/nella corrispondente directory /etc/rcX.d
s/per adattarsi/per adattarli

> msgid "All the scripts contained in the various
> <filename>/etc/rc<replaceable>X</replaceable>.d</filename>
> directories are really only symbolic links — created upon package
> installation by the <command>update-rc.d</command> program —
> pointing to the actual scripts which are stored in
> <filename>/etc/init.d/</filename>. The administrator can fine tune
> the services available in each runlevel by re-running
> <command>update-rc.d</command> with adjusted parameters. The
> <citerefentry><refentrytitle>update-rc.d</refentrytitle><manvolnum>1</manvolnum></citerefentry>
> manual page describes the syntax in detail. Please note that
> removing all symbolic links (with the <literal>remove</literal>
> parameter) is not a good method to disable a service. Instead you
> should simply configure it to not start in the desired runlevel
> (while preserving the corresponding calls to stop it in the event
> that the service runs in the previous runlevel). Since
> <command>update-rc.d</command> has a somewhat convoluted interface,
> you may prefer using <command>rcconf</command> (from the <emphasis
> role=\"pkg\">rcconf</emphasis> package) which provides a more
> user-friendly interface."
> msgstr "Tutti gli script contenuti nelle varie directory
> <filename>/etc/rc<replaceable>X</replaceable>.d</filename> sono solo
> link simbolici - creati con l'installazione del pacchetto per il
> programma <command> update-rc.d </command> - indicando gli script
> reali che vengono memorizzati in
> <filename>/etc/init.d/</filename>. L'amministratore può
> specializzare i servizi disponibili in ogni runlevel attraverso il
> comando <command>update-rc.d</command> con i parametri corretti. La
> pagina di manuale di
> <citerefentry><refentrytitle>update-rc.d</refentrytitle><manvolnum>1</manvolnum></citerefentry>
> descrive la sintassi in dettaglio. Si prega di notare che la
> rimozione di tutti i collegamenti simbolici (con il parametro
> <literal>remove</literal>) non è un buon metodo per disabilitare un
> servizio. Si dovrebbe invece semplicemente configurare quel servizio
> per non essere lanciato in quel particolare runlevel (pur
> conservando le chiamate corrispondenti a fermarlo nel caso in cui il
> servizio viene eseguito nel runlevel precedente). Dal momento che
> <command>update-rc.d</command> ha un'interfaccia un pò complicata,
> può essere preferibile usare <command>rcconf</command> (presente nel
> pacchetto <emphasis role=\"pkg\">rcconf</emphasis>) che fornisce
> un'interfaccia più intuitiva."

s/link simbolici/collegamenti simbolici

i due trattini che racchiudono l'inciso diventano virgole
ma sarebbe "creati con l'(all') installazione del pacchetto dal
programma update-rc.d" (cioè non è l'installazione del pacchetto del
programma, ma ad ogni installazione di un pacchetto di un servizio
quel programma crea i collegamenti simbolici)

s/indicando gli script reali/che puntano agli script reali  (i collegamenti... che puntano...)

hmm specializzare sembra che modifichi il comportamento mentre può
aggiungere o rimuovere i servizi, forse "può specificare..." "può
modificare..." "può configurare..." "può ...." vedi tu se modificare o meno.

s/Si prega di notare/Notare   (noi italiani non ci abbassiamo mai a pregare l'utente ;)

s/pò/po'

> msgid "<primary>restarting services</primary>"
> msgstr "<primary> Riavvio dei servizi </primary>"

minuscolo (e senza spazi)

> msgid "The maintainer scripts for Debian packages will sometimes
> restart certain services to ensure their availability or get them to
> take certain options into account. The command that controls a
> service — <command>/etc/init.d/<replaceable>service</replaceable>
> <replaceable>operation</replaceable></command> — doesn't take
> runlevel into consideration, assumes (wrongly) that the service is
> currently being used, and may thus initiate incorrect operations
> (starting a service that was deliberately stopped, or stopping a
> service that is already stopped, etc.). Debian therefore introduced
> the <command>invoke-rc.d</command> program: this program must be
> used by maintainer scripts to run services initialization scripts
> and it will only execute the necessary commands. Note that, contrary
> to common usage, the <filename>.d</filename> suffix is used here in
> a program name, and not in a directory."
> msgstr "Gli script di manutenzione dei pacchetti Debian, a volte,
> riavvieranno alcuni servizi per garantire la loro disponibilità o
> per tenere conto di alcune opzioni nell'account. Il comando che
> controlla un servizio
> -<command>/etc/init.d/<replaceable>service</replaceable>
> <replaceable>operation</replaceable></command> - non tiene in
> considerazione i runlevel, si assume (erroneamente) che il servizio
> sia attualmente in uso, e possono quindi iniziare delle operazioni
> errate (a partire da un servizio che è stato deliberatamente
> fermato, o interrompere un servizio che è già stato arrestato, ecc.)
> Debian ha pertanto previsto il programma <command> invoke-rc.d
> </command>: il programma deve essere utilizzato dagli script del
> manutentore per eseguire gli script di inizializzazione dei servizi
> ed eseguirà solo quei comandi necessari. Si noti che, contrariamente
> all'uso comune, il suffisso <filename> .d </filename> è qui usato
> nel nome di un programma, e non in una directory."

s/tenere conto di alcune opzioni nell'account/per far sì che tengano
conto di alcune opzioni ("take into account" giustamente hai messo
"tenere conto")

i due trattini diventano virgole

s/service/servizio   nel tag <replaceable>
s/operation/operazione

s/si assume/presume   (il soggetto è "il comando")
s/possono quindi iniziare/può quindi iniziare

s/a partire da un servizio/avviare un servizio
s/ecc.)/ecc.).   (punto finale della frase dopo la parentesi)

s/ha pertanto previsto/ha pertanto introdotto

s/script del manutentore/script di manutenzione (o almeno prima hai
messo così)

> msgid "Finally, <command>init</command> starts control programs for
> various virtual consoles (<command>getty</command>). It displays a
> prompt, waiting for a username, then executes <command>login
> <replaceable>user</replaceable></command> to initiate a session."
> msgstr "Infine, <command> init </command> avvia i programmi di
> controllo per le varie console virtuali ( <command> getty </command>
> ). Visualizza un prompt, in attesa di un nome utente, poi esegue
> <command>login <replaceable>user</replaceable></command> per
> iniziare una sessione."

s/user/utente  (nel <replaceable>)

> msgid "The first computers were usually separated into several, very
>large parts: the storage enclosure and the central processing unit
>were separate from the peripheral devices used by the operators to
>control them. These were part of a separate furniture, the
>“console”. This term was retained, but its meaning has changed. It
>has become more or less synonymous with “terminal”, being a keyboard
>and a screen."
> msgstr "I primi computer furono generalmente divisi in diversi componenti molto grandi: il contenitore di memorizzazione e l'unità di elaborazione centrale erano separate dai dispositivi periferici utilizzati dagli operatori per controllarli. Questi facevano parte di un mobile separato, la \"console\". Questo termine è stato mantenuto, ma il suo significato è cambiato. E 'diventato più o meno sinonimo di \"terminale\", essendo una tastiera e uno schermo."
> 

direi s/furono/erano

s/erano separate/erano separati   (il contenitore e l'unità)

s/E 'diventato/È diventato

> msgid "With the development of computers, operating systems have
> offered several virtual consoles to allow for several independent
> sessions at the same time, even if there is only one keyboard and
> screen. Most GNU/Linux systems offer six virtual consoles (in text
> mode), accessible by typing the key combinations <keycombo
> action=\"simul\"> <keycap>Control</keycap> <keycap>Alt</keycap>
> <keycap>F1</keycap> </keycombo> through <keycombo action=\"simul\">
> <keycap>Control</keycap> <keycap>Alt</keycap> <keycap>F6</keycap>
> </keycombo>."
> msgstr "Con lo sviluppo dei computer, i sistemi operativi hanno
> offerto diverse console virtuali per consentire diverse sessioni
> indipendenti contemporaneamente, anche se vi è solo una tastiera e
> schermo. La maggior parte dei sistemi GNU / Linux offrono sei
> console virtuali (in modalità testo), accessibili digitando le
> combinazioni di tasti da <keycombo action=\"simul\"><keycap> Control
> </keycap><keycap> Alt </keycap><keycap> F1 </keycap></keycombo> a
> <keycombo action=\"simul\"><keycap> Control </keycap><keycap> Alt
> </keycap><keycap> F6 </keycap></keycombo> ."

s/una tastiera e schermo/una tastiera e uno schermo
s/"GNU / Linux"/"GNU/Linux"

> msgid "By extension, the terms “console” and “terminal” can also refer to a terminal emulator in a graphical X11 session (such as <command>xterm</command>, <command>gnome-terminal</command> or <command>konsole</command>)."
> msgstr "Per estensione i termini \"console\" e \"terminale\" può anche riferirsi ad un emulatore di terminale in una sessione grafica X11 (come <command> xterm </command> , <command> gnome-terminal </command> o <command> konsole </command> )."

s/può anche/possono anche    (i termini...)

> msgid "It is essential for an administrator to be able to connect to a computer remotely. Servers, confined in their own room, are rarely equipped with permanent keyboards and monitors — but they are connected to the network."
> msgstr "È essenziale per un amministratore di essere in grado di connettersi ad un computer remoto. I server, confinati nella propria stanza, sono raramente dotati di tastiere e monitor permanenti - ma sono connessi alla rete."

s/di essere in grado/essere in grado

> msgid "A system where several processes communicate with each other
> is often described with the “client/server” metaphor. The server is
> the program that takes requests coming from a client and executes
> them. It is the client that controls operations, the server doesn't
> take any initiative of its own."
> msgstr "Un sistema in cui diversi processi comunicano tra loro è
> spesso descritto con la metafora \"client / server\". Il server è il
> programma che prende le richieste provenienti da un client e le
> esegue. Il cliente controlla le operazioni, il server non prende
> alcuna iniziativa propria."

vanno tolti gli spazi anche prima e dopo la sbarra di client/server

> msgid "The <emphasis>telnet</emphasis> protocol, the oldest remote
> login service, is the worst in terms of security. Data and passwords
> are sent in clear text — that is, not encrypted — leaving them
> vulnerable to anyone snooping on the network. If necessary, take
> care to remove this obsolete service, that is no longer installed by
> default:"
> msgstr "Il <emphasis> telnet </emphasis> protocollo, il più antico
> servizio di login remoto, è il peggiore in termini di sicurezza. I
> dati e le password vengono inviate in chiaro - proprio così, non
> criptato - lasciandoli vulnerabili a snooping da parte di tutti gli
> utenti della rete. Se necessario, fare attenzione a rimuovere questo
> servizio obsoleto, che non è più installato di default:"

s/Il telnet protocollo/Il protocollo telnet

s/criptato/criptati   (dati e le password)

e forse "lasciandoli vulnerabili ad essere spiati da parte..."

s/di default/in modo predefinito

> msgid "There is, however, an adaptation that corrects its most
> crippling defects; it uses SSL (Secure Socket Layer) to authenticate
> the partner and encrypt communications. The
> <emphasis>telnetd-ssl</emphasis> and <emphasis>telnet-ssl</emphasis>
> packages provide, respectively, the server and client software."
> msgstr "Vi è, tuttavia, un adattamento che consente di correggere i
> suoi difetti più paralizzanti, ma utilizza il protocollo SSL (Secure
> Socket Layer) per autenticare il partner e criptare le
> comunicazioni. I pacchetti <emphasis> telnetd-ssl </emphasis> e
> <emphasis> telnet-ssl </emphasis> forniscono, rispettivamente, il
> software server e client."

forse s/paralizzante/invalidante (qualcosa di più "metaforico".. non
riesco a spiegarmi bene, guarda tu)

Il "ma" non c'è in originale ed in effetti non è un'avversativa:
"...suoi difetti più paralizzanti; utilizza il protocollo..."

s/criptare/cifrare

> msgid "<emphasis>VOCABULARY</emphasis> Authentication, encryption"
> msgstr "<emphasis> VOCABOLARIO </emphasis> Autenticazione, crittografia"

s/crittografia/cifratura

> msgid "When you need to give a client the ability to conduct or
> trigger actions on a server, security is important. You must ensure
> the identity of the client; this is authentication. This identity
> usually consists of a password that must be kept secret, or any
> other client could get the password. This is the purpose of
> encryption, which is a form of encoding that allows two systems to
> communicate confidential information on a public channel while
> protecting it from being readable to others."
> msgstr "Quando è necessario dare ad un client la possibilità di
> condurre o attivare azioni su un server, la sicurezza è
> importante. È necessario verificare l'identità del client, questa è
> l'autenticazione. Questa identità di solito consiste in una password
> che deve essere tenuta segreta, o qualsiasi altro client potrebbe
> ottenere la password. Questo è lo scopo della crittografia, che è
> una forma di codifica che consente a due sistemi di comunicare
> informazioni riservate su un canale pubblico, proteggendolo
> dall'essere leggibile agli altri."

s/crittografia/cifratura

> msgid "Authentication and encryption are often mentioned together,
> both because they are frequently used together, and because they are
> usually implemented with similar mathematical concepts."
> msgstr "L'autenticazione e la crittografia sono spesso menzionati
> insieme, sia perché essi sono spesso usati insieme, sia perché sono
> di solito implementate con simili concetti matematici."

s/crittografia/cifratura
s/menzionati/menzionate  (autenticazione e crittografia, femminili entrambi)
s/essi sono spesso usati/sono spesso usate

> #. Tag: title
> #, no-c-format
> msgid "Secure Remote Login: SSH"
> msgstr "Accesso Remoto Sicuro: SSH"

remoto e sicuro minuscolo (in italiano i titoli non sono tutti maiuscoli)

> msgid "<primary>Secure Shell</primary>"
> msgstr "<primary> Shell Sicura </primary>"

sicura minuscolo o "Secure Shell" invariato se lo vuoi considerare il
nome proprio di SSH (comunque lo spieghi subito dopo quindi tradurrei)

> msgid "The <emphasis>SSH</emphasis> (Secure SHell) protocol,
> contrary to <emphasis>telnet</emphasis>, was designed with security
> and reliability in mind. Connections using SSH are secure: the
> partner is authenticated and all data exchanges are encrypted."
> msgstr "Il protocollo <emphasis> SSH </emphasis> (Secure Shell),
> contrariamente a <emphasis> telnet </emphasis> , è stato progettato
> tenendo a mente sicurezza ed affidabilità. Le connessioni con SSH
> sono sicuro: il partner è autenticato e tutti gli scambi di dati
> sono crittografati."

s/sono sicuro/sono sicure
s/crittografati/cifrati

> msgid "<primary>Remote Shell</primary>"
> msgstr "<primary> Remote Shell </primary>"

se prima hai tradotto "Shell sicura" questa "Shell remota"

> msgid "SSH tools provide secure variants of the programs from the
> classic RSH (Remote Shell) family — <command>rsh</command>,
> <command>rlogin</command>, and <command>rcp</command>. These are
> still available in the <emphasis role=\"pkg\">rsh-server</emphasis>
> and <emphasis role=\"pkg\">rsh-client</emphasis> packages, but their
> usage is strongly discouraged."
> msgstr "Gli strumenti SSH forniscono varianti sicure dei programmi
> dalla classica famiglia RSH (Remote Shell) - <command> rsh
> </command> , <command> rlogin </command> , e <command> rcp
> </command> . Questi sono ancora disponibili nei pacchetti <emphasis
> role=\"pkg\"> rsh-server </emphasis> e <emphasis role=\"pkg\">
> rsh-client </emphasis>, ma il loro uso è fortemente sconsigliato."

e sei prima hai tradotto "Remote Shell" anche qui. 

> msgid "SSH also offers two file transfer
> services. <command>scp</command> is a command line tool that can be
> used like <command>cp</command>, except that any path to another
> machine is prefixed with the machine's name, followed by a colon."
> msgstr "SSH offre anche due servizi di trasferimento di
> file. <command> scp </command> è uno strumento a riga di comando che
> può essere utilizzato come <command> cp </command> , tranne che
> qualsiasi percorso a un altro computer è prefissato con il nome
> della macchina, seguito da due punti."

s/è prefissato con il/è fatto precedere dal (prefissare in italiano
non esiste con quel significato)
e direi "seguito da due punti («:»)" o "da un carattere di due punti"
(il problema è che in italiano non si sa mai per certo se sono due
volte un punto o i due punti"

> msgid "<computeroutput>$ </computeroutput><userinput>scp file machine:/tmp/</userinput>\n"
> msgstr "<computeroutput> $ </computeroutput><userinput> scp file :/ tmp macchina / </userinput>\n"

qui oltre agli spazi hai proprio cambiato tutto l'ordine e "macchina"
è finito in fondo

> msgid "<command>sftp</command> is an interactive command, similar to
> <command>ftp</command>. In a single session, <command>sftp</command>
> can transfer several files, and it is possible to manipulate remote
> files with it (delete, rename, change permissions, etc.)."
> msgstr "<command> sftp </command> è un comando interattivo, simile a
> <command> ftp </command> . In una singola sessione, <command> sftp
> </command> in grado di trasferire più file, ed è possibile
> manipolare i file remoti con esso (cancellare, rinominare,
> modificare le autorizzazioni, ecc.)."

s/sftp in grado/sftp è in grado
s/autorizzazioni/permessi
e mi suonerebbe più naturale togliere quel "con esso": "...più file, ed è possibile usarlo per manipolare i file remoti..." oppure "più file, e con esso è possibile manipolare ..."

> msgid "Debian uses OpenSSH, a free version of SSH maintained by the
> <command>OpenBSD</command> project (a free operating system based on
> the BSD kernel, focused on security) and fork of the original SSH
> software developed by the SSH Communications Security Corp company,
> of Finland. This company initially developed SSH as free software,
> but eventually decided to continue its development under a
> proprietary license. The OpenBSD project then created OpenSSH to
> maintain a free version of SSH."
> msgstr "Debian utilizza OpenSSH, una versione free di SSH, gestito
> dal progetto <command> OpenBSD </command> (un sistema operativo
> libero basato sul kernel BSD, incentrato sulla sicurezza) e fork del
> software originale SSH sviluppato dalla società SSH Communications
> Security Corp, della Finlandia. Questa società ha inizialmente
> sviluppato SSH come software libero, ma alla fine ha deciso di
> continuare il suo sviluppo sotto una licenza proprietaria. Il
> progetto OpenBSD quindi ha creato OpenSSH per mantenere una versione
> free di SSH."

s/free/libera  (2 volte, una nella prima riga e una nell'ultima)
s/gestito/mantenuto

> msgid "The option to fork a project is a direct result of the very
> nature of free software; a fork is a healthy event when it enables
> the continuation of a project as free software (for example in case
> of license changes). A fork arising from technical or personal
> disagreements is often a waste of human resources; another
> resolution would be preferable. Mergers of two projects that
> previously went through a prior fork are not unheard of."
> msgstr "L'opzione per il fork di un progetto è una diretta
> conseguenza della natura stessa del software libero, un fork è un
> evento sano quando permette la continuazione di un progetto come
> software gratuito (per esempio in caso di cambiamenti nella
> licenza). Un fork derivante da divergenze tecniche o di personale è
> spesso uno spreco di risorse umane; un'altra soluzione sarebbe
> preferibile. Fusioni di due progetti che in precedenza hanno
> attraversato un fork precedentemente non sono inedite."

s/L'opzione per il fork/L'opzione di fare il fork
s/gratuito/libero
s/di personale/personali
togli "precedentemente" (hai già messo "in precedenza")

> msgid "Since <emphasis role=\"distribution\">Etch</emphasis>,
> OpenSSH is split into two packages. The client part is in the
> <emphasis role=\"pkg\">openssh-client</emphasis> package, and the
[cut]
> msgstr "Da <emphasis role=\"distribution\"> Etch </emphasis>,
> OpenSSH è divisa in due pacchetti. La parte client è nel pacchetto
> <emphasis role=\"pkg\"> openssh-client </emphasis>, mentre il server
[cut]

s/divisa/diviso

> msgid "<primary>OpenSSL</primary><secondary>hardware acceleration</secondary>"
> msgstr "<primary> OpenSSL </primary><secondary> l'accelerazione hardware </secondary>"

s/l'accelerazione/accelerazione

> msgid "Some hardware provides native support of mathematical
> functions used by encryption, which can speed up the required
> calculations, thus increasing performance of some tools (and
> lightening the load on the main processor). These tools notably
> include the OpenSSL library, which is in turn used by OpenSSH."
> msgstr "Alcuni hardware forniscono il supporto nativo di funzioni
> matematiche utilizzate per la crittografia, in grado di accelerare i
> calcoli necessari, aumentando così le prestazioni di alcuni
> strumenti (e alleggerendo il carico sul processore
> principale). Questi strumenti comprendono in particolare la libreria
> OpenSSL, che è a sua volta utilizzato da OpenSSH."

s/crittografia/cifratura
s/utilizzato/utilizzata (la libreria)

> msgid "Although a project for standardization of drivers is underway
> (notably at the kernel level), the variety of hardware is still
> managed inequitably and heterogeneously. For example, the Padlock
> system included in Via C3 processors is only partially
> supported. While the Linux kernel does offer various encryption
> algorithms, the OpenSSL 0.9.8 library in <emphasis
> role=\"distribution\">Squeeze</emphasis> only handles delegation of
> AES encryption to the hardware dedicated to that purpose, but not
> the SHA algorithms; you have to recompile it with a patch. <ulink
> type=\"block\" url=\"http://www.logix.cz/michal/devel/padlock/\" />"
> msgstr "Anche se un progetto per la standardizzazione dei driver è
> in corso (in particolare a livello di kernel), la varietà di
> hardware è tuttora gestita ingiustamente ed eterogeneamente. Ad
> esempio, il sistema Padlock incluso nel processore Via C3 è solo
> parzialmente supportato. Sebbene il kernel Linux non offra vari
> algoritmi di crittografia, la libreria OpenSSL 0.9.8 in <emphasis
> role=\"distribution\"> Squeeze </emphasis> gestisce solo la
> delegazione per la crittografia AES per l'hardware dedicato a questo
> scopo, ma non gli algoritmi SHA, devi ricompilare il pacchetto con
> una patch. <ulink type=\"block\"
> url=\"http://www.logix.cz/michal/devel/padlock/\" />"

s/ingiustamente/???? (ingiustamente ha una connotazione morale, qui
vuol dire solo in modo non uguale... che poi è la stessa cosa di
eterogeneamente , cioè dice un po' la stessa cosa due volte *g*) forse
"in modo non equo e omogeneo" o ... boh! vedi tu, se vuoi lasciare
ingiustamente

s/non offra/offra   (does offer)
s/crittografia/cifratura  (2 volte)
s/per l'hardware/all'hardware   (delega all'hardware)
s/devi/è necessario
non si deve ricompilare il pacchetto con la patch, ma il kernel. Si
riferisce a "Il kernel Linux ad inizio frase". Puoi mettere
semplicemente "è necessario ricompilarlo con una patch" come in
originale, o specificare "è necessario ricompilare il kernel con una
patch".

> msgid "The user generates a key pair on the client machine with
> <command>ssh-keygen -t rsa</command>; the public key is stored in
> <filename>~/.ssh/id_rsa.pub</filename>, while the corresponding
> private key is stored in <filename>~/.ssh/id_rsa</filename>. The
> user then uses <command>ssh-copy-id
> <replaceable>server</replaceable></command> to add their public key
> to the <filename>~/.ssh/authorized_keys</filename> file on the
> server. If the private key was not protected with a “passphrase” at
> the time of its creation, all subsequent logins on the server will
> work without a password. Otherwise, the private key must be
> decrypted each time by entering the passphrase. Fortunately,
> <command>ssh-agent</command> allows us to keep private keys in
> memory to not have to regularly re-enter the password. For this, you
> simply use <command>ssh-add</command> (once per work session)
> provided that the session is already associated with a functional
> instance of <command>ssh-agent</command>. Debian activates it by
> default in graphical sessions, but this can be deactivated by
> changing <filename>/etc/X11/Xsession.options</filename>. For a
> console session, you can manually start it with <command>eval
> $(ssh-agent)</command>."
> msgstr "L'utente genera una coppia di chiavi sulla macchina client
> con <command>ssh-keygen -t rsa</command>; ka chiava pubblica è
> conservata in <filename>~/.ssh/id_rsa.pub</filename>, mentre la
> corrispondente chiave privata è conservata in
> <filename>~/.ssh/id_rsa</filename>. Successivamente l'utente usa
> <command>ssh-copy-id <replaceable>server</replaceable></command> per
> aggiungere la propria chiave pubblica nel file
> <filename>~/.ssh/authorized_keys</filename> presente sul server. Se
> la chiave privata non è stata protetta con una \"passphrase\" al
> momento della sua creazione, tutti gli accessi successivi sul server
> funzioneranno senza una password. In caso contrario, la chiave
> privata dovrà essere decifrata ogni volta inserendo la
> \"passphrase\". Fortunatamente, <command>ssh-agent</command> ci
> permette di mantenere in memoria le chiavi private in modo da non
> dover reinserire nuovamente la password. Per questo, è sufficiente
> utilizzare <command>ssh-add</command> (una volta per ogni sessione
> di lavoro), a condizione che la sessione sia già associata ad
> un'istanza funzionale di <command>ssh-agent</command>. Debian la
[cut]

s/ka chiave/la chiave
direi "da non dover reinserire continuamente la password (credo che
almeno una volta a sessione sì), per tradurre "regularly"
s/funzionale/funzionante

> msgid "Whoever has the private key can login on the account thus
> configured. This is why access to the private key is protected by a
> “passphrase”. Someone who acquires a copy of a private key file (for
> example, <filename>~/.ssh/id_rsa</filename>) still has to know this
> phrase in order to be able to use it. This additional protection is
> not, however, impregnable, and if you think that this file has been
> compromised, it is best to disable that key on the computers in
> which it has been installed (by removing it from the
> <filename>authorized_keys</filename> files) and replacing it with a
> newly generated key."
> msgstr "Chi ha la chiave privata può effettuare il login
> sull'account così configurato. Per questo motivo l'accesso alla
> chiave privata viene protetta da una \"password\". Chi viene in
> possesso di una copia di una chiave privata (ad esempio, <filename>
> ~ / .ssh / Id_rsa </filename> ) deve comunque sapere questa frase
> per essere in grado di utilizzarla. Questa protezione aggiuntiva non
> è, tuttavia, inespugnabile, e se si pensa che questo file è stata
> compromesso, è meglio disabilitare la chiave sui computer in cui è
> stata installata (rimuovendola dal file <filename> authorized_keys
> </filename>) e sostituendola con una nuova chiave generata."

s/protetta/protetto   (l'accesso)
s/è stata/è stato   (questo file)   o "sia stato"

> msgid "The OpenSSL library, as initially provided in Debian
> <emphasis role=\"distribution\">Etch</emphasis>, had a serious
> problem in its random number generator (RNG). Indeed, the Debian
> maintainer had made a change in order for the library to not be the
> source of warnings for programs using it and that would be analyzed
> by memory testing tools like
> <command>valgrind</command>. Unfortunately, this change also meant
> that the RNG was employing only one source of entropy corresponding
> to the process number (PID) whose 32,000 possible values do not
> offer enough randomness. <ulink type=\"block\"
> url=\"http://www.debian.org/security/2008/dsa-1571\" />"
> msgstr "La libreria OpenSSL, come inizialmente previsto in Debian
> <emphasis role=\"distribution\"> Etch </emphasis> , ha avuto un
> problema serio nel suo generatore di numeri casuali (RNG). Infatti,
> il maintainer Debian ha fatto un cambiamento in modo che la libreria
> non fosse la fonte di avvertenze per i programmi che la utilizzano e
> che potrebbero essere analizzati con strumenti di test di memoria,
> come ad esempio <command> valgrind </command> . Sfortunatamente,
> questo cambiamento significa anche che la RNG impiegasse una sola
> fonte di entropia, corrispondente al numero di processo (PID) i cui
> possibili valori, 32.000, non offrono abbastanza casualità. <ulink
> type=\"block\" url=\"http://www.debian.org/security/2008/dsa-1571\"
> />"

s/previsto/fornita
s/ha avuto/aveva
s/maintainer/manutentore
s/ha fatto/aveva fatto
s/avvertenze/avvertimenti
tutto al passato: s/utilizzano/utilizzavano  s/potrebbero essere analizzati/venivano analizzati 
(cioè dava avvertimenti a questi programmi nel caso che venissero analizzati)

s/significa/significava (o comportava)
direi s/i cui possibili valori, 32.000,/i cui 32.000 possibili valori

> msgid "Specifically, whenever OpenSSL was used to generate a key, it
> always produced a key within a known set of hundreds of thousands of
> keys (32,000 multiplied by a small number of key lengths). This
> affected SSH keys, SSL keys, and X.509 certificates used by numerous
> applications, such as OpenVPN. A cracker had only to try all of the
> keys to gain unauthorized access. To reduce the impact of the
> problem, the SSH daemon was modified to refuse problematic keys that
> are listed in the <emphasis
> role=\"pkg\">openssh-blacklist</emphasis> and <emphasis
> role=\"pkg\">openssh-blacklist-extra</emphasis>
> packages. Additionally, the <command>ssh-vulnkey</command> command
> allows identification of possibly compromised keys in the system."
> msgstr "Nello specifico, quando OpenSSL viene impiegato per generare
> una chiave, produce sempre una chiave all'interno di una serie nota
> di centinaia di migliaia di chiavi (32.000 moltiplicato per un
> piccolo numero di lunghezze di chiave). Questo influenza le chiavi
> SSH, le chiavi SSL, ed i certificati X.509 utilizzati da numerose
> applicazioni, come ad esempio OpenVPN. Un cracker doveva quindi solo
> provare tutte le chiavi per ottenere un accesso non autorizzato. Per
> ridurre l'impatto del problema, il demone SSH è stato modificato in
> modo da rifiutare le chiavi problematiche che sono elencate nei
> pacchetti <emphasis role=\"pkg\"> openssh-blacklist </emphasis> e
> <emphasis role=\"pkg\"> openssh-blacklist-extra
> </emphasis>. Inoltre, il comando <command> ssh-vulnkey </command>
> consente l'identificazione delle chiavi eventualmente compromesse
> nel sistema."

sempre al passato (Etch)
s/viene impiegato/veniva impiegato
s/produce/produceva
s/serie nota/insieme noto    (non so se era una serie)
s/influenza/influenzava
s/, ed i certificati/ed i certificati   (senza virgola)

> msgid "A more thorough analysis of this incident brings to light
> that it is the result of multiple (small) problems, both at the
> OpenSSL project, as well as with the Debian package maintainer. A
> widely used library like OpenSSL should — without modifications —
> not generate warnings when tested by
> <command>valgrind</command>. Furthermore, the code (especially the
> parts as sensitive as the RNG) should be better commented to prevent
> such errors. The Debian maintainer, for his part, wanting to
> validate his modifications with the OpenSSL developers, simply
> explained his modifications without providing them the corresponding
> patch to review. He also did not clearly identify himself as the
> maintainer of the corresponding Debian package. Finally, in his
> maintenance choices, the maintainer did not clearly document the
> changes made to the original code; all the modifications are
> effectively stored in a Subversion repository, but they ended up all
> lumped into one single patch during creation of the source package."
> msgstr "Un'analisi più approfondita di questo incidente mette in
> luce che è il risultato di molteplici (piccoli) problemi, sia a
> livello del progetto OpenSSL, così come con il maintainer del
> pacchetto Debian. Una libreria ampiamente utilizzata come OpenSSL
> non dovrebbe - senza modifiche - generare avvisi quando viene
> testata da <command>valgrind</command>. Inoltre, il codice (in
> particolare quelle parti tanto delicate come la RNG) dovrebbe essere
> meglio commentato per evitare tali errori. Il maintainer di Debian,
> da parte sua, voleva confermare le sue modifiche con gli
> sviluppatori di OpenSSL, semplicemente spiegando le sue modifiche
> senza fornire loro la corrispondente patch da rivedere. Egli,
> inoltre, non si è chiaramente identificato come il maintainer del
> pacchetto Debian corrispondente. Infine, nelle sue scelte di
> manutenzione, il manutentore non ha chiaramente documentato le
> modifiche apportate al codice originale, tutte le modifiche sono
> effettivamente memorizzate in un repository Subversion, ma finirono
> tutte concentrate in una singola patch durante la creazione del
> pacchetto sorgente."

s/maintainer/manutentore (x3)
i tempi sarebbero più "Il manutentore Debian, da parte sua, volendo avere
un'approvazione (o alascia "volendo confermare" se preferisci) sulle
sue modifiche da parte degli sviluppatori di OpenSSL, ha semplicemente
spiegato le sue modifiche senza fornire loro la corrispondente patch
da revisionare."

toglierei "il manutentore" da "Infine nelle sue scelte di manutenzione
non ha chiaramente documentato"... il soggetto è sempre manutentore e
si capisce e "nelle sue scelte di manutenzione, il manutentore" mi
sembra troppo ripetitivo.

> msgid "It is difficult under such conditions to find the corrective
> measures to prevent such incidents from recurring. The lesson to be
> learned here is that every divergence Debian introduces to upstream
> software must be justified, documented, submitted to the upstream
> project when possible, and widely publicized. It is from this
> perspective that the new source package format (“3.0 (quilt)”) and
> the Debian patch tracker were developed. <ulink type=\"block\"
> url=\"http://patch-tracker.debian.org\" />"
> msgstr "In queste condizioni è difficile trovare le misure
> correttive per evitare il ripetersi di questi incidenti. La lezione
> da trarre è che ogni divergenza che Debian introduce nel software
> principale deve essere giustificato, documentato, presentato nel
> progetto principale, quando possibile, e ampiamente
> pubblicizzato. E' in base a questa prospettiva che sono stati
> sviluppati il nuovo formato dei pacchetti sorgente (\"3.0 (quilt)\")
> e il tracker patch di Debian. <ulink type=\"block\"
> url=\"http://patch-tracker.debian.org\" />"

s/software principale/software originale   (o "a monte")

metti al femminile: giustificata, documentata, presentata e
publicizzata (ogni divergenza)

s/E'/È

"tracker patch" :( forse "strumento di tracciamento delle patch" o
"sistema di tracciamento delle patch"

> msgid "The SSH protocol allows forwarding of graphical data (“X11”
> session, from the name of the most widespread graphical system in
> Unix); the server then keeps a dedicated channel for those
> data. Specifically, a graphical program executed remotely can be
> displayed on the X.org server of the local screen, and the whole
> session (input and display) will be secure. Since this feature
> allows remote applications to interfere with the local system, it is
> disabled by default. You can enable it by specifying
> <literal>X11Forwarding yes</literal> in the server configuration
> file (<filename>/etc/ssh/sshd_config</filename>). Finally, the user
> must also request it by adding the <literal>-X</literal> option to
> the <command>ssh</command> command-line."
> msgstr "Il protocollo SSH consente la trasmissione dei dati grafici
> (sessione \"X11\", dal nome del più diffuso sistema grafico in
> Unix), il server mantiene un canale dedicato per tali dati. In
> particolare, un programma grafico eseguito da remoto può essere
> visualizzato sul server X.org dello schermo locale e l'intera
> sessione (ingresso e display) sarà sicura. Poiché questa
> funzionalità consente alle applicazioni remote di interferire con il
> sistema locale, è disabilitato per default. È possibile abilitare
> questa funzionalità specificando <literal>X11Forwarding
> yes</literal> nel file di configurazione del server ( <filename> /
> etc / ssh / sshd_config </filename> ). Infine, l'utente deve anche
> richiedere aggiungendo <literal> -X </literal> opzione per la riga
> di comando <command> ssh </command>."

s/disabilitato/disabilitata   (questa funzionalità)
s/per default/in modo predefinito
s/richiedere/richiederla    (altrimenti manca cosa deve richiedere
s/aggiungendo -X opzione per la riga di comando ssh/aggiungendo l'opzione -X nella riga di comando di(per) ssh

> msgid "Its <literal>-R</literal> and <literal>-L</literal> options
> allow <command>ssh</command> to create “encrypted tunnels” between
> two machines, securely forwarding a local TCP port (see sidebar
> <xref linkend=\"cadre.tcp-udp\" />) to a remote machine or vice
> versa."
> msgstr "Le opzioni <literal> -R </literal> e <literal> -L </literal>
> consentono a <command> ssh </command> di creare \"tunnel criptati\"
> tra due macchine, inoltrando in modo sicuro una porta TCP locale
> (vedi a lato <xref linkend=\"cadre.tcp-udp\" /> ) ad un computer
> remoto o viceversa."

s/criptati/cifrati   (come tra l'altro hai messo nel titolo)
s/vedi a lato/vedi riquadro  (o qualsiasi altro termine venga deciso nella discussioni attuale in merito su debian-l10n-italian)

> msgid "The Internet, and most LANs that are connected to it, operate
> in packet mode and not in connected mode, meaning that a packet
> issued from one computer to another is going to be stopped at
> several intermediary routers to find its way to its destination. You
> can still simulate a connected operation where the stream is
> encapsulated in normal IP packets. These packets follow their usual
> route, but the stream is reconstructed unchanged at the
> destination. We call this a “tunnel”, analogous to a road tunnel in
> which vehicles drive directly from the entrance (input) to the exit
> (output) without encountering any intersections, as opposed to a
> path on the surface that would involve intersections and changing
> direction."
> msgstr "Internet, e la maggior parte delle LAN a cui sono collegate,
> opera in modalità a pacchetto e non in modalità connessa, il che
> significa che un pacchetto emesso da un computer ad un altro sta per
> essere fermato in vari router intermedi per trovare la strada verso
> la destinazione. È ancora possibile simulare un'operazione in
> collegamento in cui è racchiuso il flusso in pacchetti IP
> normali. Questi pacchetti seguino il loro percorso abituale, ma il
> flusso viene ricostruito invariato a destinazione. Chiamiamo questo
> un \"tunnel\", analogo ad una galleria stradale in cui i veicoli
> viaggiano direttamente dall'ingresso (input) all'uscita (output)
> senza incontrare alcuna intersezioni, al contrario di un percorso
> sulla superficie che comporterebbe intersezioni e cambiamenti di
> direzione."

s/a cui sono collegate/che vi sono collegate
s/ad un altro/verso un altro
s/sta per essere fermato/verrà fermato
s/un'operazione in collegamento/il funzionamento in modalità connessa (come l'hai chiamata nella prima frase)
s/è racchiuso il flusso in/il flusso è racchiuso in
s/seguino/seguono
direi s/Chiamiamo questo un tunnel/Questo viene chiamato "tunnel"
s/intersezioni/intersezione

> msgid "You can use this opportunity to add encryption to the tunnel:
> the stream that flows through it is then unrecognizable from the
> outside, but it is returned in decrypted form at the exit of the
> tunnel."
> msgstr "È possibile utilizzare questa opportunità per aggiungere la
> crittografia al tunnel: il flusso che scorre attraverso di esso è
> quindi irriconoscibile dall'esterno, ma viene inviato in forma
> decodificata all'uscita del tunnel."

s/crittografia/cifratura
non viene inviato decodificato altrimenti è inutile: è più "... ma
viene riportato alla sua forma non decifrata all'uscita dal tunnel"

> msgid "<command>ssh -L 8000:server:25 intermediary</command>
>establishes an SSH session with the
><replaceable>intermediary</replaceable> host and listens to local
>port 8000 (see <xref linkend=\"figure.ssh-L\" />). For any connection
>established on this port, <command>ssh</command> will initiate a
>connection from the <replaceable>intermediary</replaceable> computer
>to port 25 on the <replaceable>server</replaceable>, and will bind
>both connections together."
> msgstr "<command> ssh-L 8000: server: 25 intermediario </command>
> stabilisce una sessione SSH con l'host <replaceable> intermediario
> </replaceable> e ascolta sulla porta locale 8000 (vedi <xref
> linkend=\"figure.ssh-L\" /> ). Per ogni connessione stabilita su
> questa porta, <command> ssh </command> avvierà una connessione dal
> computer <replaceable> intermediario </replaceable> alla porta 25
> sul <replaceable> server </replaceable> legando insieme entrambe le
> connessioni."

s/vedi/vedere

> msgid "<command>ssh -R 8000:server:25 intermediary</command> also
>establishes an SSH session to the
><replaceable>intermediary</replaceable> computer, but it is on this
>machine that <command>ssh</command> listens to port 8000 (see <xref
>linkend=\"figure.ssh-R\" />). Any connection established on this port
>will cause <command>ssh</command> to open a connection from the local
>machine on to port 25 of the <replaceable>server</replaceable>, and
>to bind both connections together."
> msgstr "<command> ssh-R 8000: server: 25 intermediario </command>
> stabilisce inoltre una sessione SSH al computer <replaceable>
> intermediario </replaceable>, ma è in questa macchina che <command>
> ssh </command> è in ascolto sulla porta 8000 (vedi <xref
> linkend=\"figure.ssh-R\" /> ). Ogni connessione stabilita sulla
> porta porterà <command> ssh </command> ad aprire una connessione
> dalla macchina locale alla porta 25 del <replaceable> server
> </replaceable> mantenendo entrambe le connessioni insieme."

non "stabilisce inoltre", ma anche questo comando (come quello descritto
prima) stabilisce; quindi "Anche <command>ssh -R 8000:server:25
intermediary</command> stabilisce una sessione..."

non mi piace "sulla porta porterà", forse "..sulla porta fara sì che
ssh apra una connessione

prima hai usato in fondo "legando insieme entrambe le connessioni."
che mi sembra più corretto

> msgid "In both cases, connections are made to port 25 on the
><replaceable>server</replaceable> host, which pass through the SSH
>tunnel established between the local machine and the
><replaceable>intermediary</replaceable> machine. In the first case,
>the entrance to the tunnel is local port 8000, and the data move
>towards the <replaceable>intermediary</replaceable> machine before
>being directed to the <replaceable>server</replaceable> on the
>“public” network. In the second case, the input and output in the
>tunnel are reversed; the entrance is port 8000 on the
><replaceable>intermediary</replaceable> machine, the output is on the
>local host, and the data are then directed to the
><replaceable>server</replaceable>. In practice, the server is usually
>either the local machine or the intermediary. That way SSH secures
>the connection from one end to the other."
> msgstr "In entrambi i casi, le connessioni sono realizzate sulla
> porta 25 del <replaceable> server </replaceable> host, che passano
> attraverso il tunnel SSH stabilito tra la macchina locale e la
> macchina <replaceable> intermediario </replaceable>. Nel primo caso,
> l'ingresso del tunnel è locale sulla porta 8000, ed i dati verso la
> macchina <replaceable> intermediario </replaceable> prima di essere
> diretti al <replaceable> server </replaceable> sulla rete
> \"pubblica\". Nel secondo caso, l'ingresso e l'uscita del tunnel
> sono invertiti, l'ingresso è la porta 8000 sulla macchina
> <replaceable> intermediario </replaceable>, l'uscita è sulla
> macchina locale, ed i dati vengono poi indirizzati al <replaceable>
> server </replaceable>. In pratica, il server è di solito o la
> macchina locale o l'intermediario. In questo modo SSH assicura la
> connessione da un'estremità all'altra."

s/del server host/dell'host server
s/che passano/e passano (le connessioni, se metti "che" allora è la
porta e deve essere "che passa")
s/ed i dati verso/ed i dati si muovono verso  (manca il verbo nella frase)

> msgid "Using Remote Graphical Desktops"
> msgstr "Utilizzo di un Desktop Remoto grafico"

desktop e remoto minuscolo

> msgid "<primary>remote graphical desktop</primary>"
> msgstr "<primary> desktop remoto grafico </primary>"

> msgid "<primary>desktop, remote graphical desktop</primary>"
> msgstr "<primary> desktop, desktop remoto grafico </primary>"

in questi due direi forse "desktop grafico remoto"

> msgid "This tool is mostly used for technical assistance; the
> administrator can see the errors that the user is facing, and show
> them the correct course of action without having to stand by them."
> msgstr "Questo strumento è usato soprattutto per assistenza tecnica;
> l'amministratore può visualizzare gli errori che l'utente si trova
> ad affrontare, e mostrare loro il corretto svolgimento
> dell'operazione, senza dover essere fisicamente presente."

s/per assistenza/per l'assistenza
s/mostrare loro/mostrargli  (all'utente them=him/her)
direi "la cosa corretta da fare" (più che lo svolgimento, cosa deve fare)

> msgid "First, the user must authorize sharing their session. The
> GNOME and KDE graphical desktop environments include, respectively,
> <command>vino</command> and <command>krfb</command>, which provide a
> graphical interface that allows sharing an existing session over VNC
> (found, respectively, in the menus at <menuchoice>
> <guimenu>System</guimenu> <guisubmenu>Preferences</guisubmenu>
> <guimenuitem>Remote Desktop</guimenuitem></menuchoice> and
> <menuchoice> <guimenu>K</guimenu> <guisubmenu>Internet</guisubmenu>
> <guimenuitem>Desktop Sharing</guimenuitem></menuchoice>). For other
> graphical desktop environments, the <command>x11vnc</command>
> command (from the Debian package of the same name) serves the same
> purpose; you can make it available to the user with an explicit
> icon."
> msgstr "In primo luogo, l'utente deve autorizzare la condivisione
> della sessione. Gli ambienti desktop grafici GNOME e KDE includono,
> rispettivamente, <command> vino </command> e <command> krfb
> </command> , che forniscono una interfaccia grafica che permette di
> condividere una sessione esistente tramite VNC (che si trova,
> rispettivamente, nei menu a <menuchoice><guimenu> Sistema
> </guimenu><guisubmenu> Preferenze </guisubmenu><guimenuitem> Remote
> Desktop </guimenuitem></menuchoice> e <menuchoice><guimenu> K
> </guimenu><guisubmenu> Internet </guisubmenu><guimenuitem> Desktop
> Sharing </guimenuitem></menuchoice> ). Per gli altri ambienti
> desktop grafici, il comando <command> x11vnc </command> (dal
> pacchetto Debian con lo stesso nome) serve allo stesso scopo, è
> possibile renderlo disponibile per l'utente con un'icona esplicita."

s/nei menu a/nei menu in
da una ricerca non troppo approfondita direi che quelle voci di menu in italiano sono:
s/Remote Desktop/Desktop remoto  
s/Desktop Sharing/Condivisione del desktop

> msgid "When the graphical session is made available by VNC, the
> administrator must connect to it with a VNC client. GNOME has
> <command>vinagre</command> and <command>tsclient</command> for that,
> while KDE includes <command>krdc</command> (in the menu at
> <menuchoice> <guimenu>K</guimenu> <guisubmenu>Internet</guisubmenu>
> <guimenuitem>Remote Desktop
> Client</guimenuitem></menuchoice>). There are other VNC clients that
> use the command line, such as <command>xvnc4viewer</command> in the
> Debian package of the same name. Once connected, the administrator
> can see what's going on, work on the machine remotely, and show the
> user how to proceed."
> msgstr "Quando la sessione grafica è messa a disposizione da VNC,
> l'amministratore deve connettersi con un client VNC. GNOME ha
> <command> vinagre </command> e <command> tsclient </command> a
> questo scopo, mentre KDE include <command> krdc </command> (Nel menu
> <menuchoice><guimenu> K </guimenu><guisubmenu> Internet
> </guisubmenu><guimenuitem> Remote Desktop Client
> </guimenuitem></menuchoice> ). Ci sono altri client VNC che
> utilizzano la linea di comando, come ad esempio <command>
> xvnc4viewer </command> nel pacchetto Debian con lo stesso nome. Una
> volta connesso, l'amministratore può vedere cosa sta succedendo,
> lavorare sulla macchina in remoto, e mostrare all'utente come
> procedere."

s/Nel menu/nel menu   (minuscolo nella parentesi)
Remote Desktop Client, nel menu dovrebbe essere "Client per
connessione a desktop remoto"
s/la linea di comando/la riga di comando

> msgid "<primary>SSH tunnel</primary><secondary>VNC</secondary>"
> msgstr "<primary> Tunnel SSH </primary><secondary> VNC </secondary>"

questi sono di solito minuscoli, metterei tunnel minuscolo (SSH era
maiuscolo ma è acronimo)

> msgid "If you want to connect by VNC, and you don't want your data
> sent in clear text on the network, it is possible to encapsulate the
> data in an SSH tunnel (see <xref
> linkend=\"section.ssh-port-forwarding\" />). You simply have to know
> that VNC uses port 5900 by default for the first screen (called
> “localhost:0”), 5901 for the second (called “localhost:1”), etc."
> msgstr "Se si desidera connettersi a VNC, e non si desidera che i
> dati siano trasmessi in chiaro sulla rete, è possibile incapsulare i
> dati in un tunnel SSH (vedi <xref
> linkend=\"section.ssh-port-forwarding\" /> ). È sufficiente sapere
> che VNC usa la porta 5900 per impostazione predefinita per la prima
> schermata (chiamata \"localhost: 0\"), 5.901 per il secondo
> (\"localhost: 1\" chiamato), ecc."

s/vedi/vedere
s/schermata/schermo   (una schermata è un'istantanea dello schermo)
s/chiamata/chiamato
s/5.901/5901
s/"localhost: 1" chiamato/chiamato «localhost: 1»

> msgid "The <command>ssh -L localhost:5901:localhost:5900 -N -T
> <replaceable>machine</replaceable></command> command creates a
> tunnel between local port 5901 in the localhost interface and port
> 5900 of the <replaceable>machine</replaceable> host. The first
> “localhost” restricts SSH to listening to only that interface on the
> local machine. The second “localhost” indicates the interface on the
> remote machine which will receive the network traffic entering in
> “localhost:5901”. Thus <command>vncviewer localhost:1</command> will
> connect the VNC client to the remote screen, even though you
> indicate the name of the local machine."
> msgstr "Il comando <command> ssh-L localhost: 5901: localhost:
> 5900-N-T <replaceable> macchina </replaceable></command> crea un
> tunnel tra porta locale 5901 nell'interfaccia localhost e la porta
> 5900 della <replaceable> macchina </replaceable> host. Il primo
> \"localhost\" SSH si limita ad ascoltare solo sull'interfaccia della
> macchina locale. Il secondo \"localhost\" indica l'interfaccia sul
> computer remoto che riceverà il traffico di rete in entrata
> \"localhost: 5901\". Così <command> vncviewer localhost: 1
> </command> collegherà il client VNC per lo schermo remoto, anche se
> si indica il nome della macchina locale."

attenzione che a parte gli spazi aggiunti, qui alcuni sono anche
spariti, per esempio "ssh-L" o "5900-N-T"; forse è stato weblate, ma
tutti la spaziatura va riguardata per benino.

s/SSH si limita ad ascoltare/limita SSH in modo che ascolti
s/in entrata "localhost:5901"/in entrata su «localhost:5901»
s/per lo schermo remoto/allo schermo remoto

> msgid "When the VNC session is closed, remember to close the tunnel by also quitting the corresponding SSH session."
> msgstr "Quando la sessione VNC è chiusa, bisogna ricordarsi di chiudere il tunnel anche all'uscita dalla corrispondente sessione SSH."

sarebbe: "..chiudere il tunnel, terminando anche la (uscendo anche dalla) corrispondente sessione SSH" 

> msgid "<emphasis>BACK TO BASICS</emphasis> Display manager"
> msgstr "<emphasis> Back To Basics </emphasis> Display Manager"

manager minuscolo

> msgid "<primary>manager</primary><secondary>display manager</secondary>"
> msgstr "<primary> manager </primary><secondary> Display Manager </secondary>"

display e manager entrambi minuscoli

> msgid "<primary>display manager</primary>"
> msgstr "<primary> Display Manager </primary>"

display e manager entrambi minuscoli

> msgid "VNC also works for mobile users, or company executives, who
> occasionally need to login from their home to access a remote
> desktop similar to the one they use at work. The configuration of
> such a service is more complicated: you first install the <emphasis
> role=\"pkg\">vnc4server</emphasis> package, change the configuration
> of the display manager to accept <literal>XDMCP Query</literal>
> requests (for <command>gdm</command>, this can be done graphically
> via the <menuchoice><guimenu>System</guimenu>
> <guisubmenu>Administration</guisubmenu> <guimenuitem>Login
> Screen</guimenuitem></menuchoice> menu and then the “Remote” tab;
> note that this applies only to <command>gdm</command> and not
> <command>gdm3</command>, which is the version installed by default
> in <emphasis role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>), and finally,
> start the VNC server with <command>inetd</command> so that a session
> is automatically started when a user tries to login. For example,
> you may add this line to <filename>/etc/inetd.conf</filename>:"
> msgstr "VNC funziona anche per utenti mobili, o dirigenti di
> società, che a volte hanno bisogno di effettuare il login da casa
> per accedere a un desktop remoto simile a quello che utilizzano sul
> posto di lavoro. La configurazione di tale servizio è più
> complicata: alla prima installazione del pacchetto <emphasis
> role=\"pkg\"> vnc4server </ emphasis>, modificare la configurazione
> del display manager in modo da accettare richieste <literal> XDMCP
> query </ literal> (per <command> gdm </ command>, questa operazione
> può essere fatta graficamente attraverso il menu
> <menuchoice><guimenu>System</guimenu>
> <guisubmenu>Administration</guisubmenu> <guimenuitem>Login
> Screen</guimenuitem></menuchoice> e quindi il tab “Remote”; si noti
> che questo vale solo per <command>gdm</command> e non per
> <command>gdm3</command>, che è la versione installata in <emphasis
> role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>), e infine avviare il
> server VNC con <command>inetd</command> in modo che una sessione
> venga avviata automaticamente quando un utente tenta di effettuare
> il login. Ad esempio, si può aggiungere questa riga a <filename>
> /etc/inetd.conf </filename>:"

s/alla prima installazione del/per prima cosa si installa il
s/modificare la/e si modifica la

le voci di menu in italiano dovrebbero essere"Sistema", "Amministrazione" "Schermata di accesso"

s/il tab "Remote"/la scheda «Remoto»  (stando alla traduzione di gdm del 2008, immagino non sia cambiato)

direi s/il login/l'accesso (per uniformità con il resto del testo e dell'interfaccia di gdm)

> msgid "Redirecting incoming connections to the display manager
> solves the problem of authentication, because only users with local
> accounts will pass the <command>gdm</command> login screen (or
> equivalent <command>kdm</command>, <command>xdm</command>, etc.). As
> this operation allows multiple simultaneous logins without any
> problem (provided the server is powerful enough), it can even be
> used to provide complete desktops for mobile users (or for less
> powerful desktop systems, configured as thin clients). Users simply
> login to the server's screen with <command>vncviewer
> <replaceable>server</replaceable>:50</command>, because the port
> used is 5950."
> msgstr "Deviare le connessioni in entrata al display manager risolve
> il problema dell'autenticazione, in quanto solo gli utenti con
> account locali supereranno la schermata di accesso <command> gdm
> </command> (o equivalente <command> kdm </command> , <command> xdm
> </command> , ecc). Poiché questa operazione consente più connessioni
> simultanee senza alcun problema (se il server è abbastanza potente),
> può anche essere utilizzato per fornire desktop completi per gli
> utenti mobili (o per sistemi desktop meno potenti, configurati come
> thin client). Gli utenti devono semplicemente accedere alla
> schermata del server con <command> vncviewer <replaceable> server
> </replaceable> : 50 </command> , perché la porta utilizzata è 5950."

s/la schermata di accesso <command> gdm </command>/la schermata di accesso di <command>gdm</command>
s/ecc/ecc.
e direi forse ".."(o l'equivalente di kdm, xdm..."

s/utilizzato/utilizzata (questa operazione), però direi invece forse
"Poiché questo sistema consente.... può anche essere utilizzato
per..."
direi  s/alla schermata/allo schermo

> msgid "Managing Rights"
> msgstr "Gestione dei diritti"

come detto sopra, "privilegi" è forse la parola usata di solito in
questo contesto.

> msgid "Linux is definitely a multi-user system, so it is necessary
> to provide a permission system to control the set of authorized
> operations on files and directories, which includes all the system
> resources and devices (on a Unix system, any device is represented
> by a file or directory). This principle is common to all Unix
> systems, but a reminder is always useful, especially as there are
> some interesting and relatively unknown advanced uses."
> msgstr "Linux è decisamente un sistema multi-utente, per cui è
> necessario prevedere un sistema di autorizzazione per il controllo
> delle operazioni autorizzate su file e directory, che comprende
> tutte le risorse di sistema e dispositivi in ​​un sistema Unix,
> qualsiasi dispositivo è rappresentato da un file o
> directory). Questo principio è comune a tutti i sistemi Unix, ma un
> promemoria è sempre utile, soprattutto perché ci sono alcuni
> utilizzi avanzate interessanti e relativamente sconosciuto."

manca la parentesi aperta prima di "in un sistema Unix.."
e in questo caso direi s/dispositivi(o)/device  (2 volte) secondo glossario tp

s/avanzate/avanzati
s/sconosciuto/sconosciuti

> msgid "<primary>rights</primary>"
> msgstr "<primary> diritti </primary>"

idem, privilegi? 

> msgid "<primary>permissions</primary>"
> msgstr "<primary> autorizzazioni </primary>"

permessi

> msgid "<primary>owner</primary><secondary>user</secondary>"
> msgstr "<primary> utente </primary><secondary> proprietario </secondary>"

no, invertiti  (c'è già un'altra voce indice con questo ordine, altrimenti è inutile metterla doppia)

> msgid "<primary>owner</primary><secondary>group</secondary>"
> msgstr "<primary> gruppo </primary><secondary> proprietario </secondary>"

come sopra, invertiti

> msgid "Each file or directory has specific permissions for three categories of users:"
> msgstr "Ogni file o cartella dispone di autorizzazioni specifiche per le tre categorie di utenti:"

s/cartella/directory
s/disponde di autorizzazione specifiche/ha permessi specifici

> msgid "its owner group (symbolized by <literal>g</literal> as in “group”), representing all the members of the group;"
> msgstr "suo gruppo proprietario (simboleggiata dalla lettera <literal> g </literal> come in \"group\"), in rappresentanza di tutti i membri del gruppo;"

per uniformità con quello precedente: "il proprietario.." qui direi "il gruppo proprietario"
s/simboleggiata/simboleggiato

> msgid "Three types of rights can be combined:"
> msgstr "I tre tipi di diritti possono essere combinati:"

s/diritti/privilegi... sono tanti; l'altra opzione è di far diventare
privilegi -> diritti dove hai usato privilegi

> msgid "<primary>read, right</primary>"
> msgstr "<primary> lettura, diritti </primary>"

privilegio o diritto, comunque al singolare

la stessa cosa vale per i 3 messaggi successivi in cui privilegio/diritto vanno tutti al singolare

> msgid "In the case of a file, these rights are easily understood:
> read access allows reading the content (including copying), write
> access allows changing it, and execute access allows you to run it
> (which will only work if it's a program)."
> msgstr "Nel caso di un file, questi diritti sono di facile
> comprensione: l'accesso in lettura permette di leggerne il contenuto
> (inclusa la copia), l'accesso in scrittura permette di cambiarlo, e
> l'accesso in esecuzione permette di eseguirlo (che funziona solo se
> si tratta di un programma)."

s/inclusa la copia/incluso farne una copia

> msgid "<emphasis>SECURITY</emphasis> <literal>setuid</literal> and <literal>setgid</literal> executables"
> msgstr "<emphasis> SICUREZZA </emphasis><literal> setuid </literal> e <literal> setgid </literal> eseguibili"

s/setuid e setgid eseguibili/eseguibili setuid e setgid

> msgid "Two particular rights are relevant to executable files:
> <literal>setuid</literal> and <literal>setgid</literal> (symbolized
> with the letter “s”). Note that we frequently speak of “bit”, since
> each of these boolean values can be represented by a 0 or a 1. These
> two rights allow any user to execute the program with the rights of
> the owner or the group, respectively. This mechanism grants access
> to features requiring higher level permissions than those you would
> usually have."
> msgstr "Due diritti particolari sono rilevanti per i file
> eseguibili: <literal> setuid </literal> e <literal> setgid
> </literal> (Simboleggiato con la lettera \"s\"). Si noti che spesso
> parla di \"bit\", poiché ciascuno di questi valori booleani può
> essere rappresentato da uno 0 o un 1. Questi due diritti consentono
> a qualsiasi utente di eseguire il programma con i diritti del
> proprietario o del gruppo, rispettivamente. Questo meccanismo
> garantisce l'accesso alle funzionalità che richiedono le
> autorizzazioni di livello superiore rispetto a quelli che avrebbero
> di solito."

privilegi? non te lo segnalo più ma andrebbero tutti uniformati in un
senso o in un altro.

s/Simboleggiato/simboleggiato   (minuscolo)
s/che spesso parla/che spesso si parla
s/quelli/quelle   (autorizzazioni)
s/che avrebbero di solito/che l'utente avrebbe normalmente (o di solito)

> msgid "<primary><literal>setuid</literal>, right</primary>"
> msgstr "<primary><literal> setuid </literal> , diritti </primary>"

> msgid "<primary><literal>setgid</literal>, right</primary>"
> msgstr "<primary><literal> setgid </literal> , diritti </primary>"

anche in questi 2 diritto/privilegio al singolare

> msgid "Since a <literal>setuid</literal> root program is
> systematically run under the super-user identity, it is very
> important to ensure it is secure and reliable. Indeed, a user who
> would manage to subvert it to call a command of their choice could
> then impersonate the root user and have all rights on the system."
> msgstr "Poiché il programma principale <literal> setuid </literal> è
> sistematicamente eseguito con l'identità super-user, è molto
> importante assicurarsi che sia sicuro e affidabile. Infatti, un
> utente che riuscisse a sovvertirlo per invocare un comando di sua
> scelta potrebbe quindi rappresentare l'utente root ed avere tutti i
> diritti sul sistema."

s/il programma principale setuid/un programma con setuid root
s/identità super-user/l'indentità del superutente

> msgid "A directory is handled differently. Read access gives the
> right to consult the list of its entries (files and directories),
> write access allows creating or deleting files, and execute access
> allows crossing through it (especially to go there with the
> <command>cd</command> command). Being able to cross through a
> directory without being able to read it gives permission to access
> the entries therein that are known by name, but not to find them if
> you do not know that they exist or under what name."
> msgstr "Una directory è gestita in modo diverso. L'accesso in
> lettura dà il diritto di consultare l'elenco delle sue voci (file e
> directory), l'accesso in scrittura permette di creare o eliminare
> file, mentre l'accesso in esecuzione permette di attraversarla
> (soprattutto ad andare lì con il comando <command> cd
> </command>). Essere in grado di attraversare una directory senza
> essere in grado di leggerla dà il permesso di accedere alle voci
> all'interno che sono note per nome, ma non verrebbero trovate senza
> sapere che esistono o sotto quale nome."

s/soprattutto ad andare lì/soprattutto di andare lì (sempre relativo a
"permette")

direi s/che sono note per nome/di cui si conosce il nome

> msgid "<emphasis>SECURITY</emphasis> <literal>setgid</literal> directory and <emphasis>sticky bit</emphasis>"
> msgstr "<emphasis> SICUREZZA </emphasis><literal> setgid </literal> directory e <emphasis> sticky bit </emphasis>"

s/setgid directory/directory setgid

> msgid "The <literal>setgid</literal> bit also applies to
> directories. Any newly-created item in such directories is
> automatically assigned the owner group of the parent directory,
> instead of inheriting the creator's main group as usual. This setup
> avoids the user having to change its main group (with the
> <command>newgrp</command> command) when working in a file tree
> shared between several users of the same dedicated group."
> msgstr "Il bit <literal> setgid </literal> vale anche per le
> directory. Qualsiasi elemento appena creato in tali elenchi viene
> assegnato automaticamente al gruppo proprietario della directory
> genitore, invece di ereditare il gruppo principale del creatore come
> al solito. Questa configurazione evita che l'utente debba cambiare
> il suo gruppo principale (con il comando <command> newgrp
> </command>) quando si lavora in un albero di file condiviso tra più
> utenti dello stesso gruppo dedicato."

s/tali elenchi/tali directory
s/quando si lavora/quando lavora  (l'utente)

> msgid "The “sticky” bit (symbolized by the letter “t”) is a
> permission that is only useful in directories. It is especially used
> for temporary directories where everybody has write access (such as
> <filename>/tmp/</filename>): it restricts deletion of files so that
> only their owner (or the owner of the parent directory) can do
> it. Lacking this, everyone could delete other users' files in
> <filename>/tmp/</filename>."
> msgstr "Il bit \"sticky\" (simboleggiato dalla lettera \"t\") è
> un'autorizzazione che è utile solo nelle directory. E'
> particolarmente utilizzato per la directory temporanee in cui tutti
> hanno accesso in scrittura (come <filename> / tmp / </filename> ):
> esso limita la cancellazione di file in modo che solo il suo
> proprietario (o il proprietario della directory padre) possa
> farlo. In mancanza di questo, tutti potevano eliminare i file di
> altri utenti in <filename> / tmp / </filename> ."

Prima (e di solito) era invariato "sticky bit" direi: "Lo «sticky» bit"
s/un'autorizzazione/un permesso
s/E'/È
s/il suo/il loro   (dei file)
s/padre/genitore (come hai messo prima e poi una directory è femmina e
sarebbe "madre" :)
s/potevano/potrebbero

> msgid "Three commands control the permissions associated with a file:"
> msgstr "Tre comandi per controllare i permessi associati ad un file:"

questo è un normale paragrafo quindi non userei l'infito, ma "Tre
comandi controllano i permessi..." oppure, se preferisci l'infinito:
"Esistono tre comandi per controllare...."

> msgid "<command>chmod <replaceable>rights</replaceable> <replaceable>file</replaceable></command> changes the permissions for the file."
> msgstr "<command> chmod <replaceable> diritti </replaceable><replaceable> file </replaceable></command> cambia le autorizzazioni per il file."

s/le autorizzazioni/i permessi

> msgid "There are two ways of presenting rights. Among them, the
> symbolic representation is probably the easiest to understand and
> remember. It involves the letter symbols mentioned above. You can
> define rights for each category of users
> (<literal>u</literal>/<literal>g</literal>/<literal>o</literal>), by
> setting them explicitly (with <literal>=</literal>), by adding
> (<literal>+</literal>), or subtracting (<literal>-</literal>). Thus
> the <literal>u=rwx,g+rw,o-r</literal> formula gives the owner read,
> write, and execute rights, adds read and write rights for the owner
> group, and removes read rights for other users. Rights not altered
> by the addition or subtraction in such a command remain
> unmodified. The letter <literal>a</literal>, for “all”, covers all
> three categories of users, so that <literal>a=rx</literal> grants
> all three categories the same rights (read and execute, but not
> write)."
> msgstr "Ci sono due modi di rappresentare i diritti. Tra questi, la
> rappresentazione simbolica è probabilmente la più facile da capire e
> ricordare. Si tratta dei simboli lettera di cui sopra. È possibile
> definire i diritti per ogni categoria di utenti ( <literal> u
> </literal> / <literal> g </literal> / <literal> o </literal> ),
> Impostando in modo esplicito (con <literal> = </literal> ),
> aggiungendo ( <literal> + </literal> ), o sottraendo ( <literal> -
> </literal> ). Così la formula <literal> u = rwx, g rw, o </literal>
> conferisce al titolare lettura, scrittura ed esecuzione dei diritti,
> aggiunge i diritti di lettura e scrittura per il gruppo
> proprietario, e rimuove i diritti di lettura per altri utenti. I
> diritti non alterati con l'aggiunta o sottrazione di tale comando
> non vengono modificati. La lettera <literal> a </literal> , per
> \"tutti\", copre tutte le tre categorie di utenti, in modo che
> <literal> a = rx </literal> garantisca a tutte e tre le categorie
> gli stessi diritti (lettura ed esecuzione, ma non scrittura)."

direi che sarebbe più chiaro "Utilizza i simboli lettera descritti prima"
così non torna; sarebbe (nota che impostandoLI va minuscolo) "...impostandoli in modo esplicito... aggiundendone.... o sottraendone...

s/titolare/proprietario (è importante non cambiare il nome alle cose
altrimenti il lettore non capisce più se si parla della stessa cosa,
questo vale soprattutto per i termini tecnici)
s/lettura, scrittura ed esecuzione dei diritti/i diritti(privilegi) di lettura, scrittura ed esecuzione

attenzione che nella formula sono andati via gli spazi e spariti pezzi!
s/g rw/g+rw
s/o/o -r

s/con l'aggiunta o sottrazione di tale comando/con le aggiunte e sottrazioni fatte da tale comando

s/per "tutti"/per «all» (tutti)    Lettera "a" per "tutti" è abbastanza spiazzante :)

s/in modo che a=rx garantisca/così che a=rx garantisce (è un esempio
non un fine)

> msgid "The (octal) numeric representation associates each right with
> a value: 4 for read, 2 for write, and 1 for execute. We associate
> each combination of rights with the sum of the figures. Each value
> is then assigned to different categories of users by putting them
> end to end in the usual order (owner, group, others)."
> msgstr "La rappresentazione numerica (ottale) associa ogni diritto
> con un valore: 4 per la lettura, 2 per la scrittura e 1 per
> l'esecuzione. Associamo ogni combinazione di diritti con la somma
> delle cifre. Ogni valore viene quindi assegnato a diverse categorie
> di utenti mettendoli da un estremo all'altro l'ordine consueto
> (proprietario, gruppo, altri)."

direi all'impersonale: "Ogni combinazione di diritti viene associata
con la somma delle cifre."

s/l'ordine consueto/nell'ordine consueto
ma "end to end" non vuol dire da un estremo all'altro ma uno dopo
l'altro (l'"end" di uno che tocca l'"end" dell'altro): direi
"...mettendoli in file nell'ordine consueto..."

> msgid "To represent special rights, you can prefix a fourth digit to
> this number according to the same principle, where the
> <literal>setuid</literal>, <literal>setgid</literal> and
> <literal>sticky</literal> bits are 4, 2 and 1,
> respectively. <command>chmod 4754</command> will associate the
> <literal>setuid</literal> bit with the previously described rights."
[cut]
> </literal> e il bit <literal> sticky </literal> sono rispettivamente
> 4, 2 e 1. <command> chmod 4754 </command> assocerà il bit <literal>
> setuid </literal> con i diritti descritti in precedenza."

anche qui direi "e lo <literal>sticky</literal> bit"..

> msgid "Note that the use of octal notation only allows to set all
> the rights at once on a file; you can not use it to simply add a new
> right, such as read access for the group owner, since you must take
> into account the existing rights and compute the new corresponding
> numerical value."
> msgstr "Si noti che l'uso della notazione ottale consente solo di
> impostare tutti i diritti in una sola volta su un file, non è
> possibile utilizzarlo per aggiungere semplicemente un nuovo diritto,
> come l'accesso in lettura per il proprietario del gruppo, in quanto
> è necessario tener conto dei diritti esistenti e calcolare il nuovo
> valore numerico corrispondente."

s/utilizzarlo/utilizzarla (la notazione ottale)

direi che c'è un errore originale perché "proprietario del gruppo" non
ha senso e dovrebbe essere "gruppo proprietario" ("owner group" e non
"group owner")

> msgid "Sometimes we have to change rights for an entire file tree. All the commands above have a <literal>-R</literal> option to operate recursively in sub-directories."
> msgstr "A volte dobbiamo cambiare i diritti per un albero intero file. Tutti i comandi sopra hanno l'opzione <literal> -R </literal> per operare ricorsivamente in sotto-directory."

s/un albero intero file/un intero albero di file   (con "di")
e forse all'impersonale... "A volte si devono cambiare..."

> msgid "The distinction between directories and files sometimes
> causes problems with recursive operations. That's why the “X” letter
> has been introduced in the symbolic representation of rights. It
> represents a right to execute which applies only to directories (and
> not to files lacking this right). Thus, <command>chmod -R a+X
> <replaceable>directory</replaceable></command> will only add execute
> rights for all categories of users (<literal>a</literal>) for all of
> the sub-directories and files for which at least one category of
> user (even if their sole owner) already has execute rights."
> msgstr "La distinzione tra le directory ed i file a volte causa
> problemi con le operazioni ricorsive. Ecco perché la lettera \"X\" è
> stata introdotta nella rappresentazione simbolica dei diritti. Esso
> rappresenta un diritto di eseguire, che si applica solo alle
> directory (e non ai file privi di tale diritto). Così, <command>
> chmod -R a+X <replaceable> directory </replaceable></command>
> aggiungerà solo i diritti di esecuzione per tutte le categorie di
> utenti ( <literal> a </literal> ) per tutte le sub-directory e tutti
> i file per almeno una categoria di utenti (anche se fosse il loro
> unico proprietario) che hanno già i diritti di esecuzione."

s/Esso/Essa  (la lettera), ma puoi anche togliere del tutto "...diritti. Rappresenta..."

direi che va tolta la virgola prima di "che si applica"
s/sub-directory/sotto-directory
è "... e tutti i file che hanno già i diritti di esecuzione per
almeno una categoria di utenti (anche se solo per il proprietario)"

> msgid "When an application creates a file, it assigns indicative
>permissions, knowing that the system automatically removes certain
>rights, given by the command <command>umask</command>. Enter
><command>umask</command> in a shell; you will see a mask such as
><computeroutput>0022</computeroutput>. This is simply an octal
>representation of the rights to be systematically removed (in this
>case, the write right for the group and other users)."
> msgstr "Quando un'applicazione crea un file, assegna i permessi
> indicativi, sapendo che il sistema rimuove automaticamente alcuni
> diritti, grazie al comando <command> umask </command> . Inserire
> <command> umask </command> in una shell, vedrete una maschera come
> <computeroutput> 0022 </computeroutput> . Questo è semplicemente una
> rappresentazione ottale dei diritti automaticamente rimossi (in
> questo caso, il diritto di scrittura per il gruppo e altri utenti)."

direi all'impersonale "Se si digita/inserisce <command>umask</command> in una shell, si vede..."

s/Questo/Questa    (o maschera o rappresentazione, direi)

> msgid "<primary>rights</primary><secondary>mask</secondary>"
> msgstr "<primary> maschera </primary><secondary> diritti </secondary>"

invertiti

> msgid "<primary>mask</primary><secondary>rights mask</secondary>"
> msgstr "<primary> maschera </primary><secondary> diritti maschera </secondary>"

la seconda dovrebbe essere "maschera dei diritti"

> msgid "If you give it a new octal value, the
> <command>umask</command> command modifies the mask. Used in a shell
> initialization file (for example,
> <filename>~/.bash_profile</filename>), it will effectively change
> the default mask for your work sessions."
> msgstr "Assegnando un nuovo valore ottale, il comando <command>
> umask </command> modifica la maschera. Utilizzato in un file di
> inizializzazione shell (per esempio, <filename> ~ /.bash_profile
> </filename> ), cambiarà effettivamente la maschera di default per le
> vostre sessioni di lavoro."

Non mi sembra così chiaro come nell'originale che è l'utente che
assegna un nuovo valore ottale, anzi così il soggetto sembra "il
comando"; direi "Se gli si assegna un nuovo valore ottale, il
comando..:" oppure "Se l'utente gli assegna un nuovo valore ottale, il
comando..."

s/inizializzazione shell/inizializzazione della shell
s/cambiarà/cambierà
s/di default/predefinita
s/per le vostre sessioni di lavoro/per le sessioni di lavoro (dell'utente)

> msgid "<primary>interface</primary><secondary>administration interface</secondary>"
> msgstr "<primary> interfaccia </primary><secondary> Interfaccia di amministrazione </secondary>"

interfaccia minuscolo nella seconda voce

> msgid "<primary>administration, interfaces</primary>"
> msgstr "<primary> amministrazione, le interfacce </primary>"

senza articolo

> msgid "Such an interface is only an aid, and not an end in itself. In all cases, the administrator must master its behavior in order to understand and work around any potential problem."
> msgstr "Tale interfaccia è solo di aiuto, e non un fine in sé. In ogni caso, l'amministratore deve padroneggiare il proprio comportamento al fine di capire e risolvere eventuali problemi."

non il proprio comportamento (beh, si spera che non sia pazzo :), ma quello dell'interfaccia; direi "L'amministratore deve padroneggiare il suo comportamento"

> msgid "Since no interface is perfect, you may be tempted to try
>several solutions. This is to be avoided as much as possible, since
>different tools are sometimes incompatible in their work
>methods. Even if they all target to be very flexible and try to adopt
>the configuration file as a single reference, they are not always
>able to integrate external changes."
> msgstr "Dal momento che nessun interfaccia è perfetta, si può essere
> tentati di provare diverse soluzioni. Questo è da evitare per quanto
> possibile, dal momento che diversi strumenti sono a volte
> incompatibili tra di loro. Anche se tutti i target di essere molto
> flessibile e cercare di adottare il file di configurazione come
> unico riferimento, non sono sempre in grado di integrare cambiamenti
> esterni."

s/nessun interfaccia/nessuna interfaccia 
s/se tutti i target di essere/se tutti mirano ad essere
s/flessibile/flessibili

> msgid "This is, without a doubt, one of the most successful
> administration interfaces. It is a modular system managed through a
> web browser, covering a wide array of areas and tools. Furthermore,
> it is internationalized and available in many languages."
> msgstr "Questo è, senza dubbio, una delle interfacce di
> amministrazione di maggior successo. Si tratta di un sistema
[cut]

s/Questo/Questa

> msgid "Sadly, <command>webmin</command> is no longer part of Debian
> since <emphasis role=\"distribution\">Etch</emphasis>. Its Debian
> maintainer — Jaldhar H. Vyas — removed the packages he created
> because he no longer had the time required to maintain them at an
> acceptable quality level. Nobody has officially taken over, so
> <emphasis role=\"distribution\">Squeeze</emphasis> does not have the
> <command>webmin</command> package."
> msgstr "Purtroppo, <command> webmin </command> non fa più parte di
> Debian da <emphasis role=\"distribution\"> Etch </emphasis> . Il suo
> maintainer Debian - Jaldhar H. Vyas - ha rimosso i pacchetti che ha
> creato, perché non aveva più il tempo necessario per mantenerli a un
> livello qualitativo accettabile. Nessuno ha ufficialmente preso il
> sopravvento, così in <emphasis role=\"distribution\"> Squeeze
> </emphasis> non è presente il pacchetto <command> webmin
> </command>."

s/maintainer/manutentore
s/preso il sopravvento/preso il suo posto

> msgid "There is, however, an unofficial package distributed on the
> <literal>webmin.com</literal> website. Contrary to the packages
> included in <emphasis role=\"distribution\">Sarge</emphasis>, this
> package is monolithic; all of its configuration modules are
> installed and activated by default, even if the corresponding
> service is not installed on the machine."
> msgstr "Esiste, comunque, un pacchetto ufficiale distribuito sul
> sito web <literal> webmin.com </literal>. Contrariamente ai
> pacchetti inclusi in <emphasis role=\"distribution\"> Sarge
> </emphasis> , questo pacchetto è monolitico, tutti i suoi moduli di
> configurazione sono installati e attivati ​​di default, anche se il
> servizio corrispondente non è installato sulla macchina."

s/di default/in modo predefinito

> msgid "On first login, identification is conduced with the root
> username and its usual password. It is recommended to change the
> password used for <command>webmin</command> as soon as possible, so
> that if it is compromised, the root password for the server will not
> be involved, even if this confers important administrative rights to
> the machine."
> msgstr "Per il primo accesso, l'identificazione è basata sul nome
> utente root e la password predefinita. Si raccomanda di modificare
> la password utilizzata per <command> webmin </command> il più presto
> possibile, in modo che se fosse compromesso, la password di root del
[CUT]

s/compromesso/compromessa   (la password)

> msgid "Webmin is used through a web interface, but it does not
> require Apache to be installed. Essentially, this software has its
> own integrated mini web server. This server listens by default on
> port 10000 and accepts secure HTTP connections."
> msgstr "Webmin va usato tramite un'interfaccia web, ma non richiede
> che Apache sia installato. In sostanza, questo software dispone di
> un proprio mini server web integrato. Questo server è in ascolto di
> default sulla porta 10000 e accetta connessioni HTTP protette."

s/mini server/miniserver  o  mini-server
s/di default/in modo predefinito ... non te lo segnalo più "default"
va sostituito ovunque con "predefinito" (aggettivo) o "in modo
predefinito"

> msgid "bind: DNS server configuration (name service);"
> msgstr "bind: configurazione del server DNS (nome del servizio);"

s/nome del servizio/servizio dei nomi

> msgid "samba: Samba file server configuration;"
> msgstr "samba: configurazione del file server Samba;"

direi "server di file"

> msgid "The administration interface is available in a web browser at
> <literal>https://localhost:10000</literal>. Beware! Not all the
> modules are directly usable. Sometimes they must be configured by
> specifying the locations of the corresponding configuration files
> and some executable files (program). Frequently the system will
> politely prompt you when it fails to activate a requested module."
[cut]
> configurazione corrispondenti e di alcuni file eseguibili
> (programma). Spesso il sistema notificherà educatamente nel caso non
> riesca ad attivare un modulo richiesto."

eliminerei "l'educatamente" :) e forse direi "Spesso il sistema
chiederà all'utente nel caso non riesca..."  (prompt è più di
avvisare)

> msgid "The GNOME project also provides a graphical administration
[cut]
> to use, these applications cover only a limited number of base
> services: user and group management, time configuration, network
> configuration, disk management, and management of startup services."
> msgstr "Il progetto GNOME fornisce anche una interfaccia grafica di
[cut]
> </guisubmenu></menuchoice>. Facile da usare, queste applicazioni
> riguardano solo un numero limitato di servizi di base: uso e
> gestione del gruppo, configurazione di ora e data, configurazione di
> rete, gestione del disco e gestione dei servizi di avvio."

s/uso e gestione del gruppo/gestione di utenti e gruppi
s/servizi di avvio/servizi avviati automaticamente o "servizi fatti
partire all'avvio" (nel senso che non sono servizi che fanno l'avvio)

> msgid "Many packages are automatically configured after asking a few
> questions during installation through the Debconf tool. These
> packages can be reconfigured by running <command>dpkg-reconfigure
> <replaceable>package</replaceable></command>."
> msgstr "Molti pacchetti vengono configurati automaticamenti dopo
> aver posto alcune domande durante l'installazione attraverso il tool
> Debconf. Questi pacchetti possono essere riconfigurati mediante
> l'esecuzione di <command> dpkg-reconfigure <replaceable> pacchetto
> </replaceable></command> ."

s/il tool Debconf/lo strumento Debconf

> msgid "For most cases, these settings are very simple; only a few
> important variables in the configuration file are changed. These
> variables are often grouped between two “demarcation” lines so that
> reconfiguration of the package only impacts the enclosed area. In
> other cases, reconfiguration will not change anything if the script
> detects a manual modification of the configuration file, in order to
> preserve these human interventions (because the script can't ensure
> that its own modifications will not disrupt the existing settings)."
> msgstr "Nella maggior parte dei casi, queste impostazioni sono molto
> semplici, solo alcune importanti variabili nel file di
> configurazione vengono modificate. Queste variabili sono spesso
> raggruppate tra due \"linee di demarcazione\" in modo che la
> riconfigurazione del pacchetto influisca solo per l'area
> racchiusa. In altri casi, la riconfigurazione non cambierà nulla se
[cut]

s/per l'area racchiusa/nell'aria racchiusa

> msgid "The Debian Policy expressly stipulates that everything should
> be done to preserve manual changes made to a configuration file, so
> more and more scripts take precautions when editing configuration
> files. The general principle is simple: the script will only make
> changes if it knows the status of the configuration file, which is
> verified by comparing the checksum of the file against that of the
> last automatically generated file. If they are the same, the script
> is authorized to change the configuration file. Otherwise, it
> determines that the file has been changed and asks what action it
> should take (install the new file, save the old file, or try to
> integrate the new changes with the existing file). This
> precautionary principle has long been unique to Debian, but other
> distributions have gradually begun to embrace it."
> msgstr "La Debian Policy prevede espressamente che tutto dovrebbe
> essere fatto per mantenere le modifiche manuali apportate a un file
> di configurazione, in questo modo sempre più script dovranno
> prendere le dovute precauzioni durante la modifica dei file di
> configurazione. Il principio generale è semplice: lo script
> apportare modifiche solo se si conosce lo stato del file di
> configurazione, il quale viene verificato confrontando il checksum
> del file contro quello dell'ultimo file generato automaticamente. Se
> sono la stessa cosa, lo script è autorizzato a modificare il file di
> configurazione. In caso contrario, si determina che il file è stato
> modificato e chiede quale comportamento deve adottare (installare il
> nuovo file, salvare il vecchio file, o cercare di integrare i nuovi
> cambiamenti con il file esistente). Questo principio di precauzione
> è stato a lungo l'unico per Debian, ma altre distribuzioni hanno
> gradualmente cominciato ad abbracciarlo."

s/che tutto dovrebbe essere fatto/che dovrebbe essere fatto tutto il possibile
s/in questo modo/perciò
s/dovranno prendere/prendono
s/lo script apportare/lo script apporta
s/solo se si conosce/solo se conosce
s/il checksum/il codice di controllo   a glossario (o la somma di controllo)
s/contro quello/con quello
direi s/Se sono la stessa cosa/Se sono uguali
s/si determina/determina    (anche perché poi dici ..e chiede)
s/l'unico per Debian/unico di Debian o specifico di Debian,
particolare di Debian (ce l'aveva solo Debian, non "era l'unico che
Debian aveva")

> msgid "Principle and Mechanism"
> msgstr "Principi e Meccanismi"

meccanismi minuscolo

> msgid "Debian <emphasis role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>
> installs <emphasis role=\"pkg\">rsyslog</emphasis> by default, while
> older versions (up to <emphasis
> role=\"distribution\">Etch</emphasis>, but not <emphasis
> role=\"distribution\">Lenny</emphasis>) used <emphasis
> role=\"pkg\">sysklogd</emphasis>. The transition was not automatic,
> and in the case of an upgrade from <emphasis
> role=\"distribution\">Etch</emphasis>, <emphasis
> role=\"pkg\">rsyslog</emphasis> should be installed manually if you
> want to keep in sync with Debian's default choice."
> msgstr "Debian <emphasis role=\"distribution\"> Squeeze </emphasis>
> installa <emphasis role=\"pkg\"> rsyslog </emphasis> per
> impostazione predefinita, mentre le versioni più vecchie (fino a
> <emphasis role=\"distribution\"> Etch </emphasis> , Ma non <emphasis
> role=\"distribution\"> Lenny </emphasis> ) usavano <emphasis
> role=\"pkg\"> sysklogd </emphasis> . La transizione non è stata
> automatica, e nel caso di un aggiornamento da <emphasis
> role=\"distribution\"> Etch </emphasis> , <emphasis role=\"pkg\">
> rsyslog </emphasis> deve essere installato manualmente se si
> desidera mantenere la sincronia con la scelta di default di Debian."

s/Ma non/ma non
s/non è stata/non era

> msgid "Migration from one to the other is painless, since the
> default configuration is very similar, and the syntax of the older
> <filename>/etc/syslog.conf</filename> is compatible with the new
> <filename>/etc/rsyslog.conf</filename>."
> msgstr "La migrazione da una all'altra è indolore, dal momento che
> la configurazione di default è molto simile, e la sintassi del
> vecchio <filename> / etc / syslog.conf </filename> è compatibile con
> il nuovo <filename> / etc / rsyslog.conf </filename> ."

s/da una all'altra/da uno all'altro   (rsyslog e sysklogd sono maschili direi , anche se li vogliamo considerare "sistemi" o "system logger")
(si default -> predefinita)

> msgid "Each log message is associated with an application subsystem (called “facility” in the documentation):"
> msgstr "Ciascun messaggio di registro è associato a un sottosistema dell'applicazione (denominata \"struttura\" nella documentazione):"
> 

di colpo chiami il log registro, fino ad adesso era invariato; va tutto uniforme

s/struttura/funzionalità  o "funzione" o..... 

> msgid "<literal>auth</literal> and <literal>authpriv</literal>: for authentication;"
> msgstr "<literal> auth </literal> e <literal> authpriv </literal> : Per l'autenticazione;"

s/Per/per   minuscolo

> msgid "<literal>cron</literal>: comes from task scheduling services, <command>cron</command> and <command>atd</command>;"
> msgstr "<literal> cron </literal> : Proviene da servizi di pianificazione delle attività, <command> cron </command> e <command> ATD </command> ;"

s/Proviene/proviene 
s/ATD/atd    (nome proprio del comando del demone at)

> msgid "<literal>daemon</literal>: affects a daemon without any special classification (DNS, NTP, etc.);"
> msgstr "<literal> demone </literal> : interessa un demone senza alcuna classificazione speciale (DNS, NTP, ecc);"

s/ecc/ecc.

> msgid "<literal>ftp</literal>: concerns the FTP server;"
> msgstr "<literal> ftp </literal> : Riguarda il server FTP;"

riguarda minuscolo; rileggiti tutti quelli dopo perché ce ne sono diversi altri: dopo i due punti vanno tutti minuscoli.

> msgid "<literal>mail</literal>: comes from the e-mail subsystem;"
> msgstr "<literal> posta </literal> : Proviene dal sottosistema per l'indirizzo e-mail;"

s/posta/mail direi che è l'intestazione che il demone di registrazione scrive
nel registro e non viene tradotta (anche perché dentro un tag <literal>)

s/per l'indirizzo e-mail/per la posta elettronica (non l'indirizzo,
proprio il server di posta)

> msgid "<literal>news</literal>: Usenet subsystem message (especially from an NNTP — Network News Transfer Protocol — server that manages newsgroups);"
> msgstr "<literal> notizie </literal> : Messaggio di sottosistema Usenet (specialmente da NNTP - Network News Transfer Protocol - il server che gestisce i newsgroup);"

stessa cosa qui s/notizie/news (tra l'altro sarebbe invariato in questo contesto)
s/Messaggio di sottosistema/messaggio del sottosistema

> msgid "<literal>user</literal>: user messages (generic);"
> msgstr "<literal> utente </literal> : Messaggi utente (generico);"

anche qui direi "user" invariato  (non so se venga messo il nome dell'utente, ma vedo che viene usato il tag <literal> quindi non lo tradurrei.

> msgid "<literal>uucp</literal>: messages from the UUCP server (Unix to Unix Copy Program, an old protocol notably used to distribute e-mail messages);"
> msgstr "<literal> uucp </literal> : I messaggi dal server UUCP (Unix to Unix Copy Program, un vecchio protocollo utilizzato in particolare per distribuire messaggi di posta elettronica);"

s/I messaggi/messaggi   (senza articolo per uniformità)

> msgid "<literal>local0</literal> to <literal>local7</literal>: reserved for local use."
> msgstr "<literal> local0 </literal> a <literal> LOCAL7 </literal> : Riservato per uso locale."

direi "da <literal>local0</literal> a ..." o se non ti piace iniziare con "da"; puoi mettere "<literal>local0</literal> - <literal>local7</literal>

fai attenzione che il secondo local è diventato tutto maiuscolo nella
traduzione, e metti miscolo anche dopo i due punti, al solito.

> msgid "<literal>emerg</literal>: “Help!” There's an emergency, the system is probably unusable."
> msgstr "<literal> emerg </literal> : \"Aiuto\" C'è un emergenza, il sistema è probabilmente inutilizzabile."

"aiuto" minuscolo dopo i due punti. e manca il punto esclamativo dopo aiuto (altrimenti non puoi usare la maiuscola per "C'è"

> msgid "<literal>alert</literal>: hurry up, any delay can be dangerous, action must be taken immediately;"
> msgstr "<literal> alert </literal> : Affrettati, ogni ritardo può essere pericoloso, bisogna agire immediatamente;"

anche in questa serie di messaggi dopo i due punti metti tutte le minuscole; non segnalo quelli successivi.

direi per lasciare l'impersonale "alert: si deve fare in fretta, ogni ritardo può essere pericoloso, bisogna agire immediatamente"  (o scambia "si deve" in fondo e "bisogna" all'inizio)

> msgid "<literal>warn</literal>: warning (potential error);"
> msgstr "<literal> warn </literal> : Attenzione (potenziale errore);"

forse "avvertimento"

> msgid "The Configuration File"
> msgstr "file di configurazione"

questo è un titolo "Il file di configurazione" con la maiuscola

> msgid "The syntax of the <filename>/etc/rsyslog.conf</filename> file
> is detailed in the
> <citerefentry><refentrytitle>rsyslog.conf</refentrytitle><manvolnum>5</manvolnum></citerefentry>
> manual page, but there is also HTML documentation available in the
> <emphasis role=\"pkg\">rsyslog-doc</emphasis> package
> (<filename>/usr/share/doc/rsyslog-doc/html/index.html</filename>). The
> overall principle is to write “selector” and “action” pairs. The
> selector defines all relevant messages, and the actions describes
> how to deal with them."
> msgstr "La sintassi del file <filename> / etc / rsyslog.conf
[cut]
> \"azione\". Il selettore definisce tutti i messaggi rilevanti, e le
> azioni descrive come trattarli."

s/descrive/descrivono    (o "... e l'azione descrive..."

> msgid "Syntax of the Selector"
> msgstr "Sintassi del Selettore"

selettore minuscolo

> msgid "The selector is a semicolon-separated list of
> <literal><replaceable>subsystem</replaceable>.<replaceable>priority</replaceable></literal>
> pairs (example: <literal>auth.notice;mail.info</literal>). An
> asterisk may represent all subsystems or all priorities (examples:
> <literal>*.alert</literal> or <literal>mail.*</literal>). Several
> subsystems can be grouped, by separating them with a comma (example:
> <literal>auth,mail.info</literal>). The priority indicated also
> covers messages of equal or higher priority; thus
> <literal>auth.alert</literal> indicates the <literal>auth</literal>
> subsystem messages of <literal>alert</literal> or
> <literal>emerg</literal> priority. Prefixed with an exclamation
> point (!), it indicates the opposite, in other words the strictly
> lower priorities; <literal>auth.!notice</literal>, thus, indicates
> messages issued from <literal>auth</literal>, with
> <literal>info</literal> or <literal>debug</literal>
> priority. Prefixed with an equal sign (=), it corresponds to
> precisely and only the priority indicated
> (<literal>auth.=notice</literal> only concerns messages from
> <literal>auth</literal> with <literal>notice</literal> priority)."
> msgstr "Il selettore è un elenco separato da virgola di <literal>
> <replaceable> sottosistema </ replaceable> <replaceable> priorità </
> replaceable> </ literal> coppie (esempio: <literal> auth.notice;
> mail.info </ literal. >). Un asterisco può rappresentare tutti i
> sottosistemi o tutte le priorità (esempi:.. <literal> * Alert </
> literal> o posta <literal> * </ literal>). Vari sottosistemi possono
> essere raggruppati, separandoli con una virgola (esempio: <literal>
> auth, mail.info </ literal>). La priorità indicata copre anche i
> messaggi di priorità uguale o superiore: così <literal> auth.alert
> </ literal> indica la auth <literal> </ literal> sottosistema
> messaggi di allerta <literal> </ literal> o <literal> emerg </
> priority> letterale. (!) Preceduto da un punto esclamativo, indica
> il contrario, in altre parole le priorità rigorosamente inferiori;.!
> Auth <literal> preavviso </ literal>, quindi, indica i messaggi
> emessi dal <literal> auth </ literal>, con <literal> info </
> literal> o <literal> debug </ literal> priorità. Preceduto da un
> segno di uguale (=), che corrisponde al proprio e solo la priorità
> indicata (<literal> auth. = Avviso </ literal> riguarda solo i
> messaggi provenienti da auth <literal> </ literal> con <literal>
> preavviso </ literal > priorità)."

s/elenco separato da virgola/elenco separato da punti e virgola
è sparito il punto tra il <replaceable> di "sottosistema" e quello di "priorità"
ed è : "elenco separato da punti e virgola di coppie <replaceable>sottosistema</replaceable>.<replaceable>priorità</replaceable>"

s/esempi:../esempi:
s/* Alert/*.alert
s/posta <literal> * </literal>/<literal>mail.*</literal>
s/auth, mail.info/auth,mail.info   (senza spazio nel tag literal)

la parte da "indica la auth <literal> </literal> sottosistema messaggi
di allerta... " è tutta malformata e non ha alcun senso. (sembra
uscita da un traduttore automatico)

dovrebbe essere "indica i messaggi del sottosistema
<literal>auth</literal> con priorità <literal>alert</literal> o
<literal>emerg</literal>. Se fatta precedere da un punto esclamativo
(!), indica il contrario, in altre parole le priorità rigorosamente
inferiori; <literal>auth.!notice</literal>, perciò, indica i messaggi
emessi da <literal>auth</literal> con priorità <literal>info</literal>
o<literal>debug</literal>. Se preceduto da un segno di uguale (=)
corrisponde solo ed esclusivamente alla priorità indicata
(<literal>auth.=notice</literal> riguarda solo i messaggi provenienti
da <literal>auth</literal> con priorità <literal>notice</literal>."

> msgid "Each element in the list on the selector overrides previous
> elements. It is thus possible to restrict a set or to exclude
> certain elements from it. For example,
> <literal>kern.info;kern.!err</literal> means messages from the
> kernel with priority between <literal>info</literal> and
> <literal>warn</literal>. The <literal>none</literal> priority
> indicates the empty set (no priorities), and may serve to exclude a
> subsystem from a set of messages. Thus,
> <literal>*.crit;kern.none</literal> indicates all the messages of
> priority equal to or higher than <literal>crit</literal> not coming
> from the kernel."
> msgstr "Ogni elemento della lista sul selettore sostituisce gli
> elementi precedenti. È così possibile limitare un set o di escludere
> alcuni elementi da esso. Per esempio, <literal> kern.info;.! kern
> err </literal> i messaggi dei mezzi del kernel con priorità tra
> <literal> Informazioni </literal> e <literal> avvertire </literal>
> . Il <literal> nessuno </literal> priorità indica l'insieme vuoto
> (senza priorità), e può servire ad escludere un sottosistema da un
> insieme di messaggi. Così, <literal> . * Crit; kern.none </literal>
> indica tutti i messaggi di priorità pari o superiori <literal> crit
> </literal> non proveniente dal kernel."

s/un set/un insieme
s/o di escludere/o escludere   (è possibile limitare... o escludere..)

anche qui il contenuto dei campi literal è sballato, deve essere identico all'originale e non tradotto: "info" rimane "info" e "none" rimane "none" e kern.info;kern.!err rimane come è.
e la traduzione non ha senso come è, sarebbe:

"Per esempio <literal>kern.info;kern.!err</literal> significa i
messaggi dal kernel con priorità tra <literal>info</literal> e
<literal>warn</literal>. La priorità <literal>none</literal> indica
l'insieme vuoto (nessuna priorità) e può servire ad escludere un
sottosistema da un insieme di messaggi. Così,
<literal>*.crit;kern.none</literal> indica tutti i messaggi con
priorità uguale o superiore a <literal>crit</literal> che non
provengono dal kernel."

> msgid "Syntax of Actions"
> msgstr "Sintassi delle Azioni"

azioni minuscolo

> msgid "<emphasis>BACK TO BASICS</emphasis> The named pipe, a persistent pipe"
> msgstr "<emphasis> Concetti di base </emphasis> Il named pipe, un tubo persistente"

direi "La pipe con nome, una condotta  (o un tubo) 

> msgid "<primary>named pipe</primary>"
> msgstr "<primary> named pipe </primary>"

pipe con nome 

> msgid "<primary>pipe, named pipe</primary>"
> msgstr "<primary> pipe, named pipe </primary>"

pipe, pipe con nome

> msgid "A named pipe is a particular type of file that operates like
> a traditional pipe (the pipe that you make with the “|” symbol on
> the command line), but via a file. This mechanism has the advantage
> of being able to relate two unrelated processes. Anything written to
> a named pipe blocks the process that writes until another process
> attempts to read the data written. This second process reads the
> data written by the first, which can then resume execution."
> msgstr "Una named pipe è un particolare tipo di file che funziona
> come una pipe tradizionale (la pipe che si fa con il simbolo \"|\"
> sulla linea di comando), ma tramite un file. Questo meccanismo ha il
> vantaggio di essere in grado di collegare due processi
> indipendenti. Qualunque cosa scritta su alcuni blocchi named pipe,
> il processo li scrive fino a quando un altro processo tenta di
> leggere i dati scritti. Questo secondo processo legge i dati scritti
> dalla prima, che può poi riprendere l'esecuzione."

s/Una named pipe/Una pipe con nome
s/linea di comando/riga di comando

"cosa scritta su alcuni blocchi named pipe, il processo li scrive.."???????
è "Qualsiasi cosa(dato) scritta(scritto) in una pipe con nome blocca
il processo che scrive fino a che un altro processo cerca di leggere i
dati scritti. Questo secondo processo legge i dati scritti dal primo,
che può quindi riprendere l'esecuzione."

> msgid "Such a file is created with the <command>mkfifo</command> command."
> msgstr "Tale file viene creato con il comando <command> mkfifo </command>."

s/Tale file/Un file di questo tipo

> msgid "send the message to an existing named pipe (example: <literal>|/dev/xconsole</literal>);"
> msgstr "inviare il messaggio ad una named pipe esistente (esempio: <literal> | / dev / xconsole </literal> );"

s/named pipe/pipe con nome

> msgid "send the message to one or more users, if they are logged in (example: <literal>root,rhertzog</literal>);"
> msgstr "inviare il messaggio ad uno o più utenti, se sono collegati in (esempio: <literal> root, rhertzog </literal> );"

s/collegati in/connessi
vanno tolti gli spazi nel tag literal

> msgid "send the message to all logged in users (example: <literal>*</literal>);"
> msgstr "inviare un messaggio a tutti gli utenti registrati (ad esempio: <literal> * </literal> );"

s/registrati/connessi

> msgid "<primary>log</primary><secondary>forwarding</secondary>"
> msgstr "<primary> log </primary><secondary> invio </secondary>"

s/invio/inoltro   (come prima)

> msgid "It is a good idea to record the most important logs on a
> separate machine (perhaps dedicated for this purpose), since this
> will prevent any possible intruder from removing traces of their
> intrusion (unless, of course, they also compromise this other
> server). Furthermore, in the event of a major problem (such as a
> kernel crash), you have the logs available on another machine, which
> increases your chances of determining the sequence of events that
> caused the crash."
> msgstr "E' una buona idea registrare i log più importanti su una
> macchina separata (forse dedicata a questo scopo), questo per
> prevenire ogni possibilità che un intruso elimini le tracce di
> un'intrusione (a meno che, naturalmente, non comprometta anche
> questo altro server). Inoltre, in caso di un grave problema (come un
> crash del kernel), avete a disposizione i log su un altro computer,
> il che aumenta le possibilità di determinare la sequenza di eventi
> che hanno causato il crash."

s/E'/È 
s/avete/si hanno
e forse direi "un intruso elimini le tracce della sua presenza" (per evitare intruso...intrusione)

> msgid "To accept log messages sent by other machines, you must
> reconfigure <emphasis>rsyslog</emphasis>: in practice, it is
> sufficient to activate the ready-for-use entries in
> <filename>/etc/rsyslog.conf</filename> (<literal>$ModLoad
> imudp</literal> and <literal>$UDPServerRun 514</literal>)."
> msgstr "Per accettare messaggi di log inviati da altre macchine, è
>necessario configurare <emphasis> rsyslog </emphasis> : in pratica, è
>sufficiente attivare le voci <filename> / etc / rsyslog.conf
></filename> ( <literal> $ ModLoad imudp </literal> e <literal>
>UDPServerRun $ 514 </literal> )."

s/le voci/le voci in
e aggiungerei la traduzione di "ready-for-use" "le voci già pronte in
..:" (o "le voci pronte all'uso in ..." , o quello che vuoi)

attenzione che anche qui il contenuto del tag literal è sballato (UDPServer Run $ 514 -> $UDPServerRun 514)

> msgid "Inetd (often called “Internet super-server”) is a server of servers. It executes rarely used servers on demand, so that they do not have to run continuously."
> msgstr "Inetd (spesso chiamato \"Internet super-server\") è un server di server. Esegue i server usati raramente on demand, in modo che non si debbano eseguire continuamente."
> 

direi "Esegue a richiesta i server usati raramente in modo che non debbano essere continuamente in esecuzione."

> msgid "The <filename>/etc/inetd.conf</filename> file lists these
> servers and their usual ports. The <command>inetd</command> command
> listens to all of them; when it detects a connection to any such
> port, it executes the corresponding server program."
> msgstr "Il file <filename> / etc / inetd.conf </filename> elenca i
> server con le rispettive porte. Il comando <command> inetd
> </command> rimane in ascolto, quando rileva una connessione verso
> una qualsiasi di queste porte, esegue il programma corrispondente al
> server."

s/il programma corrispondente al server/il programma server corrispondente  (corrispondente alla porta)

> msgid "The TCP or UDP port number, or the service name (which is
> mapped to a standard port number with the information contained in
> the <filename>/etc/services</filename> file)."
> msgstr "Il numero della porta TCP o UDP, o il nome del servizio (che
> si associa a un numero di porta standard con le informazioni
> contenute nel file <filename> / etc / services </filename>)."

s/che si associa/che viene associato

> msgid "The options: two possible values: <literal>wait</literal> or
> <literal>nowait</literal>, to tell <command>inetd</command> whether
> it should wait or not for the end of the launched process before
> accepting another connection. For TCP connections, easily
> multiplexable, you can usually use <literal>nowait</literal>. For
[cut]
> msgstr "Le opzioni: due valori possibili: <literal> wait </literal>
> o <literal> nowait </literal> , per dire a <command> inetd
> </command> se deve attendere o meno la fine del processo avviato
> prima di accettare un'altra connessione. Per le connessioni TCP,
> facilmente canalizzabili, di solito si può usare <literal> nowait
[cut]

non so se "canalizzabili" sia usato per multiplexable, ma c'è l'opzione di usare "facilmente usabili in multiplexing"

> msgid "Excerpt from <filename>/etc/inetd.conf</filename>"
> msgstr "Estratto dal <filename> / etc / inetd.conf </filename>"

s/dal/da   ( o "dal file")

> msgid "The <command>tcpd</command> program is frequently used in the
> <filename>/etc/inetd.conf</filename> file. It allows limiting
> incoming connections by applying access control rules, documented in
> the
> <citerefentry><refentrytitle>hosts_access</refentrytitle><manvolnum>5</manvolnum></citerefentry>
> manual page, and which are configured in the
> <filename>/etc/hosts.allow</filename> and
> <filename>/etc/hosts.deny</filename> files. Once it has been
> determined that the connection is authorized,
> <command>tcpd</command> executes the real server (like
> <command>/usr/bin/in.fingerd</command> in our example)."

> msgstr "Il programma <command> tcpd </command> viene frequentemente
> utilizzato nel file <filename> / etc / inetd.conf
> </filename>. Consente di limitare le connessioni in entrata mediante
> l'applicazione di regole di controllo dell'accesso, documentato
> nella pagina di manuale <citerefentry><refentrytitle> hosts_access
> </refentrytitle><manvolnum> 5 </manvolnum></citerefentry>, e che
> sono configurati nel file <filename> / etc / hosts.allow </filename>
> e <filename> / etc / hosts.deny </filename>. Una volta determinato
> che la connessione è autorizzata, <command> tcpd </command> esegue
> il server reale (come <command> / usr / bin / in.fingerd </command>
> nel nostro esempio)."

se usi "documentato" (immagino riferendoti al controllo) , poi devi
dire "...e che è configurato"; io comunque direi che si riferisce a
regole e direi "...regole per il controllo degli accessi, documentate
nella .... e che sono confiurate nei file...."  (nota "nei file" e non
"nel file", perché sono 2).

> msgid "Wietse Venema, whose expertise in security has made him a
>renowned programmer, is the author of the <command>tcpd</command>
>program. He is also the main creator of Postfix, the modular e-mail
>server (SMTP, Simple Mail Transfer Protocol), designed to be safer
>and more reliable than <command>sendmail</command>, which features a
>long history of security vulnerabilities."
[cut]
> <command> tcpd </command>. Egli è anche il principale artefice di
> Postfix, il server di posta elettronica modulare (SMTP, Simple Mail
> Transfer Protocol), progettato per essere più sicuro e più
> affidabile di <command> sendmail </command>, che dispone di una
> lunga storia di vulnerabilità di sicurezza."

allora, io toglierei la virgola prima di "che dispone di una" perché
con la virgola sembra che sia Postfix ad avere una lunga storia di
vulnerabilità, mentre è sendmail. inoltre direi "che ha una lunga
storia"

> msgid "This last incarnation of a super-server offers very
> interesting possibilities. Most notably, its configuration can be
> split into several files (stored, of course, in the
> <filename>/etc/xinetd.d/</filename> directory), which can make an
> administrator's life easier."
> msgstr "Questa ultima incarnazione di un super-server offre
> possibilità molto interessanti. In particolare, la sua
> configurazione può essere suddiviso in più file (memorizzati,
> naturalmente, nella directory <filename> / etc / xinetd.d /
> </filename>), che può rendere la vita più facile ad un
> amministratore."

s/suddiviso/suddivisa
e direi s/che può rendere/cosa che può rendere (o "il che può rendere....")

> msgid "<primary>command scheduling</primary>"
> msgstr "<primary> comando di pianificazione </primary>"

pianificazione di comandi

> msgid "<command>cron</command> is the daemon responsible for executing scheduled and recurring commands (every day, every week, etc.); <command>atd</command> is that which deals with commands to be executed a single time, but at a specific moment in the future."
> msgstr "<command> cron </command> è il demone responsabile per l'esecuzione di comandi pianificati e ricorrenti (ogni giorno, ogni settimana, ecc); <command> atd </command> è quello che riguarda i comandi da eseguire una sola volta, ma in un determinato momento nel futuro."

s/ecc/ecc.
s/quello che riguarda i/quello che si occupa dei

> msgid "In a Unix system, many tasks are scheduled for regular execution:"
> msgstr "In un sistema Unix, molte attività sono previste come regolare esecuzione:"
> 

hmmm, in italiano non mi suona. se vuoi rimanere con i tuoi termini
forse "...è prevista la regolare esecuzione di molte attività"
altrimenti il più letterale "molte attività sono pianificate per essere eseguite regolarmente:"

> msgid "By default, all users can schedule the execution of
> tasks. Each user has thus their own <emphasis>crontab</emphasis> in
> which they can record scheduled commands. It can be edited by
> running <command>crontab -e</command> (its content is stored in the
> <filename>/var/spool/cron/crontabs/<replaceable>user</replaceable></filename>
> file)."
> msgstr "Per impostazione predefinita, tutti gli utenti possono
> programmare l'esecuzione di attività. Ogni utente ha quindi il
> propria <emphasis> crontab </emphasis> in cui può registrare i
> comandi pianificati. Esso può essere modificato eseguendo <command>
> crontab -e </command> (il suo contenuto è memorizzato nel file
> <filename> / var / spool / cron / crontab / <replaceable> utente
> </replaceable></filename>)."

s/il propria/il proprio
s/Esso può essere/Può essere
(a parte i soliti spazi) nel percorso del file, la directory "crontabs" è diventata "crontab"

> msgid "You can restrict access to <command>cron</command> by
> creating an explicit authorization file (whitelist) in
> <filename>/etc/cron.allow</filename>, in which you indicate the only
> users authorized to schedule commands. All others will automatically
> be deprived of this feature. Conversely, to only block one or two
> troublemakers, you could write their username in the explicit
> prohibition file (blacklist),
> <filename>/etc/cron.deny</filename>. This same feature is available
> for <command>atd</command>, with the
> <filename>/etc/at.allow</filename> and
> <filename>/etc/at.deny</filename> files."
> msgstr "È possibile limitare l'accesso a <command> cron </command>
> creando un file con esplicita autorizzazione (whitelist) in
> <filename> / etc / cron.allow </filename> , in cui si indicano i
> soli utenti autorizzati per pianificare i comandi. Tutti gli altri
> saranno automaticamente privati ​​di questa funzione. Al contrario,
> per bloccare solo uno o due facinorosi, si può scrivere il
> corrispondente nome utente per divieto esplicito (blacklist), nel
> file <filename> / etc / cron.deny </filename> . Questa stessa
> caratteristica è disponibile per <command> atd </command> , con i
> file <filename> / etc / at.allow </filename> e <filename> / etc /
> at.deny </filename>."

s/file con esplicita autorizzazione/con autorizzazioni esplicite
s/autorizzati per pianificare/autorizzati a pianificare
facinorosi :) , ma forse "utenti problematici" (nel senso che
magari sono solo incapaci o incoscenti, non è detto che vogliano
sabotare la macchina o attacar briga con l'amministratore)

s/per divieto esplicito (blacklist) nel file/nel file dei divieti
espliciti (blacklist)


> msgid "programs in the <filename>/etc/cron.hourly/</filename> directory once per hour;"
> msgstr "programmi nella directory <filename> / etc / cron.hourly / </filename> una volta ogni ora;"

direi "i programmi..." (nel senso di tutti i programmi) ; se cambi, la
stessa cosa vale per i 3 messaggi successivi.

> msgid "Many Debian packages rely on this service, they put maintenance scripts in these directories, which ensure optimal operation of their services."
> msgstr "Molti pacchetti Debian contano su questo servizio, hanno messo gli script di manutenzione in queste directory, per garantire un funzionamento ottimale dei loro servizi."
> 

s/hanno messo/mettono

> msgid "<emphasis>TIP</emphasis> Text shortcuts for <command>cron</command>"
> msgstr "<emphasis> TIP </emphasis> Collegamenti di testo per <command> cron </command>"

s/Collegamenti/Abbreviazioni   (o "Scorciatoie")

> msgid "<command>cron</command> recognizes some abbreviations which
> replace the first five fields in a <filename>crontab</filename>
> entry. They correspond to the most classic scheduling options:"
> msgstr "<command> cron </command> riconosce alcune abbreviazioni che
> sostituiscono i primi cinque campi in una voce <filename> crontab
> </filename>. Essi corrispondono alle opzioni di pianificazione più
> classiche:"

s/Essi corrispondono/Corrispondono   (o Esse corrispondono, perché si riferisce alle abbreviazioni)

> msgid "<literal>@yearly</literal>: once per year (January 1, at 00:00);"
> msgstr "<literal> @yearly </literal> : Una volta all'anno (1 ° gennaio alle 00:00);"

minuscola dopo i due punti; in questo e nei messaggi simili seguenti
. attenzione allo spazio in "1°"  (in questo e nel seguente "1 ° del mese")

> msgid "<literal>@weekly</literal>: once per week (Sunday at 00:00);"
> msgstr "<literal> @weekly </literal> : Una volta a settimana (Domenica alle 00:00);"

domenica minuscolo, (e minuscola dopo i due punti, come va fatto per tutti)

> msgid "In Debian, <command>cron</command> takes the time change (for
> Daylight Savings Time, or in fact for any significant change in the
> local time) into account as best as it can. Thus, the commands that
> should have been executed during an hour that never existed (for
> example, tasks scheduled at 2:30 am during the Spring time change in
> France, since at 2:00 am the clock jumps directly to 3:00 am) are
> executed shortly after the time change (thus around 3:00 am DST). On
> the other hand, in autumn, when commands would be executed several
> times (2:30 am DST, then an hour later at 2:30 am standard time,
> since at 3:00 am DST the clock turns back to 2:00 am) are only
> executed once."
> msgstr "In Debian, <command> cron </command> calcola il cambiamento
> di orario (per l'ora legale, o di fatto per qualsiasi cambiamento
> significativo nel tempo locale) in considerazione come meglio
> può. In questo modo, i comandi che avrebbero dovuto essere eseguiti
> nel corso di un ora che non è mai esistita (per esempio, le
> operazioni pianificate alle 2:30 durante il cambio di primavera in
> Francia, dato che alle 2:00 l'orologio salta direttamente alle 3:00
> AM) vengono eseguiti subito dopo il cambio di orario (e quindi
> intorno alle 3:00 ora legale). D'altra parte, in autunno, quando i
> comandi dovrebbe essere eseguito più volte (2:30 DST, poi un'ora
> dopo, alle 2:30 del mattino, ora standard, in quanto alle 3:00 AM
> ora legale l'orologio torna alle 2:00 am ) vengono eseguite solo una
> volta."

s/nel tempo locale/nell'ora locale

se usi "calcola" devi togliere "in considerazione" , altrimenti è
"tiene in considerazione il cambiamento di orario (....) come meglio
può."

s/un ora/un'ora
s/Francia/Italia

s/dovrebbe essere eseguito più volte/verrebbero eseguiti più volte  (vanno eseguiti 1 volta)

s/2:30 DST/2.30 ora legale  (per uniformità con quanto hai usato prima

Inoltre in tutti gli orari devi sostituire i ":" con "." perché
tradizionalmente in italiano l'ora si scrive "2.30" e non "2:30"

s/am/AM 

/vengono eseguite/vengono eseguiti

> msgid "Be careful, however, if the order in which the different scheduled tasks and the delay between their respective executions matters, you should check the compatibility of these constraints with <command>cron</command>'s behavior; if necessary, you can prepare a special schedule for the two problematic nights per year."
> msgstr "Attenzione, tuttavia, se l'ordine in cui i diversi compiti previsti e il ritardo tra le rispettive esecuzioni, si dovesse verificare la compatibilità di questi vincoli con il comportamento di <command> cron </command>, se necessario, si può preparare un programma speciale per quelle due notti problematiche all'anno."
> 

s/se l'ordine/che se l'ordine  (o "al fatto che, se l'ordine)

(a parte l'errore originale) ti manca la traduzione di matters e
quindi si è sfasata) questa è qualcosa come:"Attenzione, tuttavia, che
se l'ordine in cui i diversi compiti pianificati e il ritardo tra le
rispettive esecuzioni sono importanti [matters], si deve controllare
la compatibilità di questi vincoli con il comportamento di cron; se
necessario si può preparare un piano speciale ..."

non userei in ogni caso "programma" per schedule, perché può far
pensare a creare un eseguibile


> msgid "the value for the day of the week (from 0 to 7, 1 corresponding to Monday, Sunday being represented by both 0 and 7; it is also possible to use the first three letters of the name of the day of the week in English, such as <literal>Sun</literal>, <literal>Mon</literal>, etc.);"
> msgstr "il valore per il giorno della settimana (da 0 a 7, 1 corrispondente a Lunedi, Domenica essendo rappresentata sia da 0 che da 7, è anche possibile utilizzare le prime tre lettere del nome del giorno della settimana in inglese, come <literal> Sun </literal> , <literal> Mon </literal> , ecc);"
> 

"... con 1 che corrisponde a lunedì e domenica che è rappresentata sia da 0 che da 7;..."
i nomi dei giorni in italiano sono minuscoli
s/ecc/ecc.

> msgid "the user name under whose identity the command must be executed (in the <filename>/etc/crontab</filename> file and in the fragments located in <filename>/etc/cron.d/</filename>, but not in the users' own crontab files);"
> msgstr "il nome utente a cui fa riferimento identità e con cui il comando deve essere eseguito (nel file <filename> / etc / crontab </filename> e nei frammenti situati in <filename> / etc / cron.d / </filename> , ma non nei file crontab degli utenti);"

"il nome utente dell'identità con cui deve essere esguito il comando"  (o più letteralmente "il nome utente sotto/con la cui identità deve essere eseguito.."

> msgid "All these details are documented in the <citerefentry><refentrytitle>crontab</refentrytitle> <manvolnum>5</manvolnum></citerefentry> man page."
> msgstr "Tutti questi dettagli sono documentati nella man page <citerefentry><refentrytitle> crontab </refentrytitle><manvolnum> 5 </manvolnum></citerefentry>."

s/man page/pagina di manuale

> msgid "Each value can be expressed in the form of a list of possible
> values (separated by commas). The syntax <literal>a-b</literal>
> describes the interval of all the values between
> <literal>a</literal> and <literal>b</literal>. The syntax
> <literal>a-b/c</literal> describes the interval with an increment of
> <literal>c</literal> (example: <literal>0-10/2</literal> means
> <literal>0,2,4,6,8,10</literal>). An asterisk <literal>*</literal>
> is a wildcard, representing all possible values."
> msgstr "Ogni valore può essere espresso nella forma di un elenco di
> possibili valori (separati da virgole). La sintassi <literal> ab
> </literal> descrive l'intervallo di tutti i valori tra <literal> a
> </literal> e <literal> b </literal> . La sintassi <literal> a-b/c
> </literal> descrive l'intervallo con un incremento <literal> c
> </literal> (Esempio: <literal> 0-10/2 </literal> significa <literal>
> 0,2,4,6,8,10 </literal> ). Un asterisco <literal> * </literal> è un
> carattere jolly che rappresenta tutti i possibili valori."

s/ ab /a-b
s/Esempio/esempio

> #. Tag: programlisting
> #, no-c-format
> msgid ""
> "#Format\n"
> "#min hour day mon dow  command\n"
> "\n"
> "# Download data every night at 7:25 pm\n"
> " 25  19   *   *   *    $HOME/bin/get.pl\n"
> "\n"
> "# 8:00 am, on weekdays (Monday through Friday)\n"
> " 00  08   *   *   1-5  $HOME/bin/dosomething\n"
> "\n"
> "# Restart the IRC proxy after each reboot\n"
> "@reboot /usr/bin/dircproxy\n"
> msgstr ""
> "#Format\n"
> "#min hour day mon dow  command\n"
> "\n"
> "# Download data every night at 7:25 pm\n"
> " 25  19   *   *   *    $HOME/bin/get.pl\n"
> "\n"
> "# 8:00 am, on weekdays (Monday through Friday)\n"
> " 00  08   *   *   1-5  $HOME/bin/dosomething\n"
> "\n"
> "# Restart the IRC proxy after each reboot\n"
> "@reboot /usr/bin/dircproxy\n"

in questo, i commenti possono essere tradotti per renderlo più chiaro
in italiano:

#Formato\n
#min ora gior mes g-sett   comando\n               (dow=day of week)

#Scaricare i dati ogni notte alle 7.25 PM

#8.00 AM, nei giorni lavorativi (da lunedi' a venerdi')

#Riavviare il proxy IRC dopo ogni riavvio

> msgid "<emphasis>TIP</emphasis> Executing a command on boot"
> msgstr "<emphasis> TIP </emphasis> Esecuzione di un comando al boot"

s/al boot/all'avvio (del sistema)

> msgid "To execute a command a single time, just after booting the
> computer, you can use the <literal>@reboot</literal> macro (a simple
> restart of <command>cron</command> does not trigger a command
> scheduled with <literal>@reboot</literal>). This macro replaces the
> first five fields of an entry in the <emphasis>crontab</emphasis>."
> msgstr "Per eseguire un comando una sola volta, subito dopo l'avvio
> del computer, è possibile utilizzare la macro <literal> @ Reboot
> </literal> (un semplice riavvio di <command> cron </command> non
> innesca un comando pianificato con <literal> @ Reboot </literal>
> ). Questa macro sostituisce i primi cinque campi di una voce
> <emphasis> crontab </emphasis> ."  >

s/@ Reboot/@reboot  (2 volte)

> msgid "The <command>at</command> executes a command at a specified
> moment in the future. It takes the desired time and date as
> command-line parameters, and the command to be executed in its
> standard input. The command will be executed as if it had been
> entered in the current shell. <command>at</command> even takes care
> to retain the current environment, in order to reproduce the same
> conditions when it executes the command. The time is indicated by
> following the usual conventions: <literal>16:12</literal> or
> <literal>4:12pm</literal> represents 4:12 pm. The date can be
> specified in several European and Western formats, including
> <literal>DD.MM.YY</literal> (<literal>27.07.12</literal> thus
> representing 27 July 2012), <literal>YYYY-MM-DD</literal> (this same
> date being expressed as <literal>2012-07-27</literal>),
> <literal>MM/DD/[CC]YY</literal> (ie., <literal>12/25/12</literal> or
> <literal>12/25/2012</literal> will be December 25, 2012), or simple
> <literal>MMDD[CC]YY</literal> (so that <literal>122512</literal> or
> <literal>12252012</literal> will, likewise, represent December 25,
> 2012). Without it, the command will be executed as soon as the clock
> reaches the time indicated (the same day, or tomorrow if that time
> has already passed on the same day). You can also simply write
> “today” or “tomorrow”, which is self-explanatory."
> msgstr "Il comando <command> at </ command> esegue uno specifico
> comando nel futuro. Basta specificare come parametri della riga di
> comando la data e l'ora desiderata, e il comando da eseguire come
> suo input. Il comando verrà eseguito come se fosse stato inserito
> nella shell corrente. <command>at</command> si preoccupa anche di
> mantenere l'ambiente attuale, in modo da riprodurre le stesse
> condizioni quando esegue il comando. Il tempo viene indicato
> seguendo le solite convenzioni: <literal>16:12</literal> o
> <literal>4:12 PM</literal> rappresentano le 4:12 PM. La data può
> essere specificata in diversi formati europei ed occidentali, che
> includono <literal>DD.MM.YY</literal> (<literal>27.07.12</literal>
> così da rappresentare 27 Luglio 2012), <literal>YYYY-MM-DD</literal>
> (questa stessa data è espressa <literal>2012-07-27</literal>),
> <literal>MM/DD/[CC]YY</literal> (cioè, <literal>12/25/12</literal> o
> <literal>12/25/2012</literal> rappresenterà il 25 Dicembre 2012), o
> semplicemente <literal>MMDD[CC]YY</literal> (in modo che
> <literal>122512</literal> o <literal>12252012</literal>
> rappresenteranno, altresì, il 25 Dicembre 2012). Senza di essa, il
> comando verrà eseguito non appena l'orologio raggiunge il tempo
> indicato (lo stesso giorno, o domani, se quell'orario è già passato
> durante lo stesso giorno). Potete anche semplicemente scrivere
> \"oggi\" o \"domani\", che si spiega da sé."

s/come suo input/nel suo standard input
s/Il tempo viene indicato/L'ora viene indicata

dovresti mettere 4.12, quando la descrivi e non nell'input per il comando (quindi "rappresentano le 4.12 PM")

s/DD.MM.YY/GG.MM.AA
s/così da rappresentare 27 Luglio/rappresenta quindi il 27 luglio
I nomi dei mesi sono minuscoli in italiano, quindi anche dicembre (2 volte) più avanti nel messaggio

s/YYYY-MM-DD/AAAA-MM-GG
s/questa stessa data è espressa 2012-07-27/la stessa data è indicata con 2012-07-27
MM/DD/[CC]YY -> MM/GG/[CC]AA   e MMDD[CC]YY -> MMGG[CC]AA
s/altresì/anch'esse   

s/il tempo indicato/l'ora indicata 
s/o domani/o il successivo
s/Potete/Si può

s/oggi/today
s/domani/tomorrow    sono le opzioni e non possono essere usate non tradotte (ci ho provato :=
quindi direi "Si può anche semplicemente scrivere «today» (oggi) o «tomorrow» (domani) che si spiegano da soli.

> msgid ""
> "\n"
> "<computeroutput>$ </computeroutput><userinput>at 09:00 27.07.12 <<END</userinput>\n"
> "<computeroutput>> </computeroutput><userinput>echo \"Don't forget to wish a Happy Birthday to Raphaël!\" \\</userinput>\n"
> "<computeroutput>> </computeroutput><userinput>  | mail lolando@debian.org</userinput>\n"
> "<computeroutput>> </computeroutput><userinput>END</userinput>\n"
> "<computeroutput>warning: commands will be executed using /bin/sh\n"
> "job 31 at Fri Jul 27 09:00:00 2012</computeroutput>\n"
> msgstr ""
> "\n"
> "<computeroutput>$ </computeroutput><userinput>at 09:00 27.07.12 <<END</userinput>\n"
> "<computeroutput>> </computeroutput><userinput>echo \"Non dimenticare dli auguri di compleanno per Raphaël!\"\\</userinput>\n"
[cut]

s/dli/gli

> msgid "An alternative syntax postpones the execution for a given
> duration: <command>at now + <replaceable>number</replaceable>
> <replaceable>period</replaceable></command>. The
> <replaceable>period</replaceable> can be <literal>minutes</literal>,
> <literal>hours</literal>, <literal>days</literal>, or
> <literal>weeks</literal>. The <replaceable>number</replaceable>
> simply indicates the number of said units that must elapse before
> execution of the command."
> msgstr "Una sintassi alternativa rimanda l'esecuzione per un
> determinato periodo: <command> at now + <replaceable> numero
> </replaceable><replaceable> periodo </replaceable></command> . Il
> <replaceable> periodo </replaceable> può rappresentare <literal>
> minuti </literal> , <literal> ore </literal> , <literal> giorni
> </literal> , o <literal> settimane </literal> . Il <replaceable>
> numero </replaceable> indica semplicemente il numero di dette unità
> che devono trascorrere prima dell'esecuzione del comando."

tutti i contenuti dei campi literal vanno rimessi invariati; sono le
parole chiave che si possono usare es "3 weeks"

va tolta la virgola prima di "o settimane"

> msgid "To cancel a task scheduled by <command>cron</command>, simply
> run <command>crontab -e</command> and delete the corresponding line
> in the <emphasis>crontab</emphasis> file. For <command>at</command>
> tasks, it is almost as easy: run <command>atrm
> <replaceable>task-number</replaceable></command>. The task number is
> indicated by the <command>at</command> command when you scheduled
> it, but you can find it again with the <command>atq</command>
> command, which gives the current list of scheduled tasks."
> msgstr "Per annullare un'operazione pianificata in <command> cron
> </command> , è sufficiente eseguire <command> crontab-e </command>
> ed eliminare la riga corrispondente nel file <emphasis> crontab
> </emphasis>. Per le attività <command> at </command> compiti, è
> quasi più facile: eseguire <command> atrm <replaceable>
> numero-attività </replaceable></command> . Il numero dell'attività è
> indicato dal comando <command> at </command> quando lo si pianifica,
> ma possiamo ritrovarlo con il comando <command> atq </command>, che
> mostra l'attuale elenco di operazioni pianificate."

attenzione che è sparito lo spazio da "crontab -e"
s/le attività at compiti/le attività at    (o "i compiti di at")
sarebbe "è quasi altrettanto facile"   (non di più)
s/possiamo ritrovarlo/è possibile ritrovarlo

> msgid "<primary><command>atq</command></primary>"
> msgstr "<primary><command> ATQ </command></primary>"

minuscolo

> msgid "<command>anacron</command> is the daemon that completes
> <command>cron</command> for computers that are not on at all
> times. Since regular tasks are usually scheduled for the middle of
> the night, they will never be executed if the computer is off at
> that time. The purpose of <command>anacron</command> is to execute
> them, taking into account periods in which the computer is not
> working."
> msgstr "<command> anacron </command> è il demone che completa
> <command> cron </command> per i computer che non sono sempre
> accesi. Dal momento che le attività normali di solito sono in
> programma per la metà della notte, non potranno mai averle eseguite
> se il computer è spento in quel momento. Lo scopo di <command>
> anacron </command> è quello di eseguirli, tenendo conto dei periodi
> in cui il computer non funziona."

s/averle eseguite/essere eseguite
s/eseguirli/eseguirle

> msgid "Unix systems (and thus Linux) are multi-tasking and
> multi-user systems. Indeed, several processes can run in parallel,
> and be owned by different users: the kernel mediates access to the
> resources between the different processes. As a part of this task,
> it has a concept of priority, which allows it to favor certain
> processes over others, as needed. When you know that a process can
> run in low priority, you can indicate so by running it with
> <command>nice <replaceable>program</replaceable></command>. The
[cut]
> msgstr "I sistemi Unix (e quindi Linux) sono sistemi multi-tasking e
> multi-utente. Infatti, più processi possono essere eseguiti in
> parallelo, ed essere di proprietà di diversi utenti: il kernel
> controlla l'accesso alle risorse tra i diversi processi. Come parte
> di questo compito, ha un concetto di priorità, che consente di
> favorire certi processi rispetto ad altri, secondo le
> necessità. Quando sai che un processo può essere eseguito a bassa
> priorità, è possibile indicare in questo modo eseguendo il
> <command><replaceable> comando </replaceable>nice</command>. Il
[cut]

s/Quando sai/Quando si sa
s/indicare in questo modo/indicarlo in questo modo

hai spostato il replaceable che era l'argomento del comando; non è
"eseguendo il comando nice", ma è

"eseguendo <command>nice <replaceable>programma</replaceable></command>."

"program" non è nice qui, ma il programma a cui nice deve cambiare la
priorita, infatti il suo tag è all'interno del tag <command>

> msgid "<command>nice</command> works with levels of “niceness”: the
> positive levels (from 1 to 19) progressively lower the priority,
[cut]
> msgstr "<command> nice </command> lavora con livelli di
> \"niceness\": i livelli positivi (da 1 a 19) diminuiscono
[cut]

dato che "niceness" in italiano non significa nulla, né è immediato
capire per chi non sa l'inglese che significa qualcosa come
"nice-ità"; e dato che "nice-ità" che sarebbe una traduzione
possibile, mi sembra pessimo, direi semplicemente "livelli di nice"

> msgid "If you discover that an already running task should have been
> started with <command>nice</command> it is not too late to fix it;
> the <command>renice</command> command changes the priority of an
> already running process, in either direction (but reducing the
> “niceness” of a process is reserved to the root user)."
> msgstr "Se vi accorgete che un compito già in esecuzione avrebbe
> dovuto essere avviato con <command> nice </command> non è troppo
> tardi per risolvere il problema, il comando <command> renice
> </command> modifica la priorità di un processo già in esecuzione, in
> entrambe le direzioni (ma ridurre la \"niceness\" di un processo è
> riservato all'utente root)."

s/Se vi accorgete/Se ci si accorge
s/ma ridurre la "niceness"/ma ridurre il livello di "nice"

> msgid "Installation of the <emphasis role=\"pkg\">anacron</emphasis>
> package deactivates execution by <command>cron</command> of the
> scripts in the <filename>/etc/cron.hourly/</filename>,
> <filename>/etc/cron.daily/</filename>,
> <filename>/etc/cron.weekly/</filename>, and
> <filename>/etc/cron.monthly/</filename> directories. This avoids
> their double execution by <command>anacron</command> and
> <command>cron</command>. The <command>cron</command> command remains
[cut]
> msgstr "L'installazione del pacchetto <emphasis role=\"pkg\">
> anacron </emphasis> disattiva l'esecuzione degli script nelle
> directory <filename> / etc / cron.hourly / </filename> , <filename>
> / etc / cron.daily / </filename> , <filename> / etc / cron.weekly /
> </filename> , e <filename> / etc / cron.monthly / </filename> da
> <command> cron </command>. Questo evita la loro doppia esecuzione da
> <command> anacron </command> e <command> cron </command> . Il
> comando <command> cron </command> rimane attivo e continuerà a
> gestire le altre attività programmate (in particolare quelle
> previste dagli utenti)."
[cut]

via la virgola prima di "e /etc/cron.monthly"
c'è un "da <command> cron </command>" di troppo, dopo "/etc/cron.monthly"

> msgid "To activate them in a filesystem, you have to indicate the <literal>usrquota</literal> and <literal>grpquota</literal> options in <filename>/etc/fstab</filename> for the user and group quotas, respectively. Rebooting the computer will then update the quotas in the absence of disk activity (a necessary condition for proper accounting of already used disk space)."
> msgstr "Per attivare le quote in un filesystem, è necessario indicare le opzioni <literal> usrquota </literal> e <literal> grpquota </literal> in <filename> / etc / fstab </filename> per utente e gruppo, rispettivamente. Riavviando il computer quindi aggiornerà le quote in assenza di attività del disco (una condizione necessaria per un'adeguata contabilità di spazio su disco già utilizzato)."

s/per utente e gruppo/per le quote di utenti e gruppi   
s/Riavviando il computer quindi aggiornerà/Riavviare il computer quindi aggiornerà
s/contabilità di spazio/contabilità dello spazio

> msgid "The <command>edquota
> <replaceable>user</replaceable></command> (or <command>edquota -g
> <replaceable>group</replaceable></command>) command allows you to
> change the limits while examining current disk space usage."
> msgstr "Il comando <command> edquota <replaceable> utente
> </replaceable></command> (o <command> edquota-g <replaceable> gruppo
> </replaceable></command> ) consente di modificare i limiti mentre
> controlla l'utilizzo attuale dello spazio su disco."

è sparito uno spazio in "edquota-g"
direi "modificare i limiti mentre viene controllato l'utilizzo attuale...", perché penso che "examining" si riferisce al fatto che l'utente esamina

> msgid "The <command>setquota</command> program can be used in a
> script to automatically change many quotas. Its
> <citerefentry><refentrytitle>setquota</refentrytitle>
> <manvolnum>8</manvolnum></citerefentry> manual page details the
> syntax to use."
> msgstr "Il programma <command> setquota </command> può essere
> utilizzato in uno script per cambiare automaticamente numerose
> qupte. La sua pagina di manuale <citerefentry><refentrytitle>
> setquota </refentrytitle><manvolnum> 8 </manvolnum></citerefentry>
> descrive la sintassi da utilizzare."

s/qupte/quote

> msgid "two limits (called “soft” and “hard”) refer to the number of
> blocks consumed. If the filesystem was created with a block-size of
> 1 kibibyte, a block contains 1024 bytes from the same
> file. Unsaturated blocks thus induce losses of disk space. A quota
> of 100 blocks, which theoretically allows storage of 102,400 bytes,
> will however be saturated with just 100 files of 500 bytes each,
> only representing 50,000 bytes in total."
> msgstr "due limiti (chiamati \"soft\" e \"hard\") si riferiscono al
> numero di blocchi consumati. Se il filesystem è stato creato con un
> block-size di 1 kilobyte, un blocco contiene 1024 byte dal file
> stesso. Blocchi insaturi quindi inducono perdite di spazio su
> disco. Una quota di 100 blocchi, che permette teoricamente lo
> stoccaggio di 102.400 byte, sarà comunque satura di soli 100 file di
> 500 byte ciascuno, che rappresentano solo 50.000 bytes in totale."

s/un block-size/una dimensione dei blocchi
s/kilobyte/kibibye
direi forse s/blocchi insaturi/blocchi non saturi   o blocchi parzialmente usati
s/stoccaggio/memorizzazione (o archiviazione)
s/sarà comunque satura di soli/sarà comunque satura con soli
s/50.000 bytes/ 50.000 byte

> msgid "two limits (soft and hard) refer to the number of inodes
> used. Each file occupies at least one inode to store information
> about it (permissions, owner, timestamp of last access, etc.). It is
> thus a limit on the number of user files."
> msgstr "due limiti (soft e hard) si riferiscono al numero di inode
> utilizzati. Ogni file occupa almeno un inode per memorizzare le
> informazioni su di esso (permessi, proprietario, data e ora
> dell'ultimo accesso, ecc.) È quindi un limite al numero di file
> dell'utente."

s/informazioni su di esso/sue informazioni    ("about it" si riferisce a file, sono le informazioni sul file)
s/ecc.)/ecc.).

> msgid "A “soft” limit can be temporarily exceeded; the user will
> simply be warned that they are exceeding the quota by the
> <command>warnquota</command> command, which is usually invoked by
> <command>cron</command>. A “hard” limit can never be exceeded: the
> system will refuse any operation that will cause a hard quota to be
> exceeded."
> msgstr "Un limite \"soft\" può essere temporaneamente superato,
> l'utente sarà semplicemente avvertito che sta superando la quota dal
> comando <command> warnquota </command>, che di solito è invocato da
> <command> cron </command> . Un limite \"hard\" non può mai essere
> superato: il sistema rifiuterà qualsiasi operazione che causerà il
> superamento della quota."

mi sembra sarebbe più corretto "che causi il superamento"...ma non ho
la grammatica con me e vado solo ad orecchio, quindi potrei dire una
ca@@ata.

> msgid "The filesystem divides the hard drive into blocks — small contiguous areas. The size of these blocks is defined during creation of the filesystem, and generally varies between 1 and 8 kibibytes."
> msgstr "Il filesystem divide il disco rigido in blocchi - piccole aree contigue. La dimensione di questi blocchi è definita durante la creazione del filesystem, e varia generalmente tra 1 e 8 kilobyte."
> 

s/kilobyte/kibibyte

> msgid "A block can be used either to store the real data of a file,
> or for meta-data used by the filesystem. Among this meta-data, you
> will especially find the inodes. An inode uses a block on the hard
> drive (but this block is not taken into consideration in the block
> quota, only in the inode quota), and contains both the information
> on the file to which it corresponds (name, owner, permissions, etc.)
> and the pointers to the data blocks that are actually used. For very
> large files that occupy more blocks than it is possible to reference
> in a single inode, there is an indirect block system; the inode
> references a list of blocks that do not directly contain data, but
> another list of blocks."
> msgstr "Un blocco può essere utilizzato per memorizzare i dati reali
> di un file, o per i meta-dati utilizzati dal file system. Tra questa
> meta-dati, in particolare troveremo gli inode. Un inode utilizza un
> blocco sul disco rigido (ma questo blocco non è preso in
> considerazione per la quota di blocco, ma solo per la quota inode),
> e contiene sia le informazioni sul file a cui corrisponde (nome,
> proprietario, permessi, etc .) sia i puntatori ai blocchi di dati
> che vengono effettivamente utilizzati. Per i file molto grandi che
> occupano più blocchi è possibile fare riferimento in un singolo
> inode, esiste un sistema di blocco indiretto; gli inode di
> riferimento, un elenco di blocchi che non contengono dati
> direttamente, ma un altro elenco di blocchi."

s/file system/filesystem  (e in generale controlla sia ovunque scritto allo stesso modo)
s/questa meta-dati/questi meta-dati
s/quota di blocco/quota dei blocchi    (o "quota blocchi" per similitudine con "quota inode", ma suona male)
s/etc ./ecc.

la fine non è come hai messo ma è qualcosa tipo "Per i file molto
grandi, che occupano più blocchi del numero a cui è possibile fare
riferimento in un singolo inode, esiste un sistema di blocchi
indiretto; l'inode fa riferimento ad un elenco di blocchi che non
contengono direttamente i dati, ma un altro elenco di blocchi."

> msgid "With the <command>edquota -t</command> command, you can define a maximum authorized “grace period” within which a soft limit may be exceeded. After this period, the soft limit will be treated like a hard limit, and the user will have to reduce their disk space usage to within this limit in order to be able to write anything to the hard drive."
> msgstr "Con il comando <command> edquota-t </command>, è possibile definire un \"periodo di grazia\" massimo autorizzato in cui un limite soft può essere superato. Dopo questo periodo, il limite soft verrà trattato come un limite rigido, e l'utente dovrà ridurre l'utilizzo dello spazio su disco entro questo limite in modo da essere in grado di scrivere altro sul disco rigido."
> 

anche qui è sparito uno spazio da "edquota-t"

di colpo "hard" diventa rigido, mentre soft rimane soft; o cerchi una
traduzione di entrambi che riferisci ai termini originali la prima
volta che compaiono nel testo e poi usi sempre, oppure continui ad
usare la forma invariata ovunque

più che "in modo da essere in grado" direi "per poter scrivere altro
sul disco rigido" (cioè fino a che non lo fa non ha più il permesso di
scrivere nulla).

> msgid "To automatically setup a quota for new users, you have to
[cut]
> <filename>/etc/adduser.conf</filename> file. This quota
> configuration will then be automatically applied to each new user
> created with the <command>adduser</command> command."
> msgstr "Per configurare automaticamente una quota per i nuovi
[cut]
> file <filename> / etc / adduser.conf </filename>. Questa
> configurazione contingente verrà applicata automaticamente ad ogni
> nuovo utente creato con il comando <command> adduser </command>."

contingente? direi "Questa configurazione della quota..."

> msgid "<primary>backup</primary>"
> msgstr "<primary> il backup </primary>"

senza articolo

> msgid "Many programs exist, such as <command>amanda</command>, a
> client/server system featuring many options, whose configuration is
> rather difficult. <command>BackupPC</command> is also a
> client/server solution, but with a web interface for configuration
> which makes it more user-friendly. Dozens of other Debian packages
> are dedicated to backup solutions, as you can easily confirm with
> <command>apt-cache search backup</command>."
> msgstr "Esistono molti programmi, come <command> amanda </command> ,
> un sistema client / server con molte opzioni, la cui configurazione
> è piuttosto difficile. <command> BackupPC </command> è anche una
> soluzione client / server, ma con una interfaccia web per la
> configurazione che rende più user-friendly. Decine di altri
[cut]

s/BackupPC è anche una soluzione/Anche BackupPC è una soluzione
s/che rende più user-friendly/che lo rende più facile da usare   (o "più semplice per l'utente", "più amichevole")

> msgid "Rather than detailing some of them, this section will present the thoughts of the Falcot Corp administrators when they defined their backup strategy."
> msgstr "Invece di scendere in dettaglio per alcuni di loro, in questa sezione esporrà i pensieri degli amministratori Falcot Corp quando definirono la loro strategia di backup."
> 

direi "Invece di descriverne in dettaglio alcuni, "
s/in questa sezione esporrà/questa sezione esporrà
s/amministratori Falcot Corp/amministratori della Falcot Corp

> msgid "Backups on tape having been deemed too slow and costly, data
> will be backed up on hard drives on a dedicated server, on which the
> use of software RAID (see <xref linkend=\"section.raid-soft\" />)
> will protect the data from hard drive failure. Desktop computers are
> not backed up individually, but users are advised that their
> personal account on their department's file server will be backed
> up. The <command>rsync</command> command (from the package of the
> same name) is used daily to back up these different servers."
> msgstr "Dato che i backup su nastro vengono ritenuti troppo lenti e
> costosi, i dati vengono salvati su hard disk su un server dedicato,
> in cui l'uso di RAID software (vedi <xref
> linkend=\"section.raid-soft\" /> ) proteggerà i dati da guasti del
> disco rigido. I computer desktop non viene processati singolarmente,
> ma gli utenti sono avvisati che il loro account personale sul file
> server del proprio reparto verrà eseguito il backup. Il comando
> <command> rsync </command> (dal pacchetto con lo stesso nome) viene
> utilizzato quotidianamente per eseguire il backup di questi server
> diversi."

s/vengono ritenuti/sono stati ritenuti   (in questo caso, da loro, non è un'affermazione generale)
s/i dati vengono salvati su/il backup dei dati viene fatto su
s/vedi/vedere
s/viene processati/vengono processati, ma direi "I backup dei computer desktop non vengono fatti singolarmente"

non torna "utenti sono avvisati che il loro account verrà eseguito il
backup", direi qualcosa come "utenti sono avvisati che verrà eseguito
il backup dei loro account personali sul file server del loro reparto.

> msgid "<emphasis>BACK TO BASICS</emphasis> The hard link, a second name for the file"
> msgstr "<emphasis> Concetti di base </emphasis> Il collegamento rigido, un secondo nome per il file"

s/rigido/fisico

> msgid "<primary>link</primary><secondary>hard link</secondary>"
> msgstr "<primary> collegamento </primary><secondary> hard link </secondary>"

s/hard link/collegamento fisico

> msgid "<primary>hard link</primary>"
> msgstr "<primary> hard link </primary>"

collegamento fisico

> msgid "A hard link, as opposed to a symbolic link, can not be
> differentiated from the linked file. Creating a hard link is
> essentially the same as giving an existing file a second name. This
> is why the deletion of a hard link only removes one of the names
> associated with the file. As long as another name is still assigned
> to the file, the data therein remain present on the filesystem. It
> is interesting to note that, unlike a copy, the hard link does not
> take up additional space on the hard drive."
> msgstr "Un hard link, al contrario di un link simbolico, non può
> essere differenziato dal file collegato. La creazione di un
> collegamento è essenzialmente la stessa dando ad un file esistente
> un secondo nome. Ecco perché la rimozione di un collegamento rigido
> rimuove solo uno dei nomi associati al file. Finché un altro nome è
> ancora assegnato al file, i dati in esso rimangono presenti sul
> filesystem. E 'interessante notare che, a differenza di una copia,
> il collegamento rigido non occupa spazio aggiuntivo sul disco
> rigido."

s/hard link/collegamento fisico
s/link simbolico/collegamento simbolico

direi s/differenziato/distinto
s/creazione di un collegamento/creazione di un collegamento fisico
s/essenzialmente la stessa dando/essenzialmente equivalente a dare
s/rigido fisico   (2 volte)
s/E '/È

> msgid "A hard link is created with the <command>ln <replaceable>target</replaceable> <replaceable>link</replaceable></command> command. The <replaceable>link</replaceable> file is then a new name for the <replaceable>target</replaceable> file. Hard links can only be created on the same filesystem, while symbolic links are not subject to this limitation."
> msgstr "Un hard link viene creato con il comando <command> ln <replaceable> target </replaceable><replaceable> link </replaceable></command>. Il file <replaceable> link </replaceable> è quindi un nuovo nome per il file <replaceable> obiettivo </replaceable>. Gli hard link possono essere creati solo sullo stesso filesystem, mentre i collegamenti simbolici non sono soggetti a questa limitazione."

s/hard link/collegamento fisico  2 volte.
s/link/collegamento dentro al tag <replaceable>  (2 volte)

target è una volta invariato e una volta "obiettivo", puoi usare anche
"destinazione", in ogni caso scegli una parola e usala ovunque uguale.

s/Gli hard link/I collegamenti fisici

> msgid "The available hard drive space prohibits implementation of a
> complete daily backup. As such, the <command>rsync</command> command
> is preceded by a duplication of the content of the previous backup
> with hard links, which prevents usage of too much hard drive
> space. The <command>rsync</command> process then only replaces files
> that have been modified since the last backup. With this mechanism a
> great number of backups can be kept in a small amount of
> space. Since all backups are immediately available and accessible
> (for example, in different directories of a given share on the
> network), you can quickly make comparisons between two given dates."
> msgstr "Lo spazio disponibile su disco fisso vieta l'attuazione di
> un backup completo ogni giorno. Come tale, il comando <command>
> rsync </command> è preceduto da una duplicazione del contenuto del
> backup precedente con collegamenti rigidi, il che impedisce
> l'utilizzo eccessivo di spazio su disco. Il processo <command> rsync
> </command> quindi sostituisce solo i file che sono stati modificati
> dall'ultimo backup. Con questo meccanismo un gran numero di backup
> può essere mantenuto in una piccola quantità di spazio. Dal momento
> che tutti i backup sono immediatamente disponibili e accessibili
> (per esempio, in diverse cartelle di una determinata quota della
> rete), è possibile fare rapidamente paragoni tra due date."

s/Come tale/Pertanto
s/collegamenti rigidi/collegamenti fisici
s/cartelle/directory
s/quota della rete/condivisione nella rete

> msgid "<primary>backup</primary><secondary>copy</secondary>"
> msgstr "<primary> copia </primary><secondary> di backup </secondary>"

invertiti "backup" e "copia", senza preposizione

> msgid "This backup mechanism is easily implemented with the
> <command>dirvish</command> program. It uses a backup storage space
> (“bank” in its vocabulary) in which it places timestamped copies of
> sets of backup files (these sets are called “vaults” in the dirvish
> documentation)."
> msgstr "Questo meccanismo di backup viene facilmente implementato
> con il programma <command> dirvish </command>. Si utilizza uno
> spazio di archiviazione di backup (\"banca\" nel suo vocabolario),
> in cui colloca copie del timestamp dei set di file di backup (questi
> insiemi sono chiamati \"volte\" nella documentazione di dirvish)."

s/Si utilizza/Utilizza
s/copie del timestamp dei set di file/copie con marcatura temporale di
insiemi di file (fa una copia e ci mette la data, per capirsi; se non
ti piace "marcatura temporale", metti "copie con l'indicazione
temporale/della data"... o quello che preferisci)

> msgid "The main configuration is in the
> <filename>/etc/dirvish/master.conf</filename> file. It defines the
> location of the backup storage space, the list of “vaults” to
> manage, and default values for expiration of the backups. The rest
> of the configuration is located in the
> <filename><replaceable>bank</replaceable>/<replaceable>vault</replaceable>/dirvish/default.conf</filename>
> files and contains the specific configuration for the corresponding
> set of files."
> msgstr "La configurazione principale è nel file <filename> / etc /
> dirvish / master.conf </filename>. Si definisce la posizione dello
> spazio di archiviazione di backup, l'elenco delle \"volte\" da
> gestire, ed i valori di default per la scadenza dei backup. Il resto
> della configurazione si trova nel file
> <filename><replaceable>bank</replaceable>/<replaceable>vault</replaceable>/dirvish/default.conf</filename>
> e contiene una configurazione specifica per la corrispondente serie
> di file."

s/Si definisce/Definisce
s/"volte"/«cassaforti»    o «caveau» (si scrive così?) che sarebbe forse il più vicino, un altro termine del genere. c'è la banca e poi c'è la cassaforte

s/bank/banca   (nel replaceable)
s/vault/cassaforte (nel replaceable) o quello che hai scelto

> msgid ""
> "bank:\n"
> "    /backup\n"
[cut]
> "expire-rule:\n"
> "#   MIN HR    DOM MON       DOW  STRFTIME_FMT\n"
> "    *   *     *   *         1    +3 months\n"
> "    *   *     1-7 *         1    +1 year\n"
> "    *   *     1-7 1,4,7,10  1\n"
> msgstr ""
> "bank:\n"
> "    /backup\n"
[cut]
> "expire-rule:\n"
> "#   MIN HR    DOM MON       DOW  STRFTIME_FMT\n"
> "    *   *     *   *         1    +3 mesi\n"
> "    *   *     1-7 *         1    +1 anno\n"
> "    *   *     1-7 1,4,7,10  1\n"

non puoi tradurre "mesi" e "anno" nella sintassi che specifica i backup
s/+3 mesi/+ 3 months      s/+1 anno/+1 year

se vuoi tradurre, puoi tradurre la riga di commento

> msgid "The <literal>bank</literal> setting indicates the directory
> in which the backups are stored. The <literal>exclude</literal>
> setting allows you to indicate files (or file types) to exclude from
> the backup. The <literal>Runall</literal> is a list of file sets to
> backup with a time-stamp for each set, which allows you to assign
> the correct date to the copy, in case the backup is not triggered at
> precisely the assigned time. You have to indicate a time just before
> the actual execution time (which is, by default, 10:04 pm in Debian,
> according to <filename>/etc/cron.d/dirvish</filename>). Finally, the
> <literal>expire-default</literal> and <literal>expire-rule</literal>
> settings define the expiration policy for backups. The above example
> keeps forever backups that are generated on the first Sunday of each
> quarter, deletes after one year those from the first Sunday of each
> month, and after 3 months those from other Sundays. Other daily
> backups are kept for 15 days. The order of the rules does matter,
> Dirvish uses the last matching rule, or the
> <literal>expire-default</literal> one if no other
> <literal>expire-rule</literal> matches."
> msgstr "L'impostazione della <literal> banca </ literal> indica la
> directory in cui sono memorizzati i backup. L'impostazione <literal>
> esclude </ literal> consente di indicare i file (o i tipi di file)
> da escludere nel backup."

qui direi che sei stato un po' stringato ;)

comunque s/banca/bank   dentro il tag <literal>, qui è il nome dell'opzione che devi usare nel file di configurazione e deve essere "bank" non tradotto
e direi "L'impostazione <literal>bank</literal> indica..

stessa cosa per s/esclude/exclude , nome proprio dell'opzione nel tag "literal"
s/escludere nel/escludere dal

Per il resto direi "escludere dal backup. <literal>Runall</literal> è
un elenco di insiemi di file di cui fare il backup, ciascuno con una
marcatura temporale che permette di assegnare la data corretta alla
copia nel caso in cui il backup non venga avviato precisamente al
tempo stabilito. Si deve indicare una data appena precedente
all'effettiva ora di esecuzione (che in Debian sono in modo
predefinito le 10.04 PM, secondo il contenuto di
<filename>/etc/cron.d/dirvish</filename>). Da ultimo, le impostazioni
<literal>expire-default</literal> e <literal>expire-rule</literal>
definiscono la politica di scadenza per i backup. Nell'esempio
precedente vengono conservati per sempre i backup che sono generati la
prima domenica di ogni quadrimestre, quelli della prima domenica di
ogni mese sono cancellati dopo un anno e quelli delle altre domeniche
dopo 3 mesi. Gli altri backup giornalieri sono conservati per 15
giorni. L'ordine in cui sono scritte le regole non ha importanza,
Dirvish usa l'ultima regola che fa corrispondenza, o
<literal>expire-default</literal> se nessuna altra regola
corrisponde."

> msgid "The above example specifies the set of files to back up:
> these are files on the machine
> <emphasis>rivendell.falcot.com</emphasis> (for local data backup,
> simply specify the name of the local machine as indicated by
> <command>hostname</command>), especially those in the root tree
> (<literal>tree: /</literal>), except those listed in
> <literal>exclude</literal>. The backup will be limited to the
> contents of one filesystem (<literal>xdev: 1</literal>). It will not
> include files from other mount points. An index of saved files will
> be generated (<literal>index: gzip</literal>), and the image will be
> named according to the current date (<literal>image-default:
> %Y%m%d</literal>)."
> msgstr "L'esempio precedente specifica l'insieme di file per cui
> eseguire il backup: questi sono i file sulla macchina <emphasis>
> rivendell.falcot.com </emphasis> (Per il backup locale dei dati, è
> sufficiente specificare il nome della macchina locale come indicato
> da <command> hostname </command> ), in particolare quelli nella
> struttura di root ( <literal> tree: / </literal> ), eccetto quelli
> elencati in <literal> exclude </literal> . Il backup sarà limitato
> ai contenuti del filesystem ( <literal> xdev: 1 </literal> ). Non
> include i file da altri punti di mount. Un indice di file salvati
> sarà generato ( <literal> index: gzip </literal> ), e l'immagine
> sarà nominata in base alla data corrente ( <literal>
> image-default:%Y%m%d </literal> )."

s/Per il/per il
s/struttura di root/nell'albero radice  (qui root è la radice del filesystem, non root, il superutente)
direi s/del filesystem/di un filesystem
direi s/Un indice di file salvati sarà generato/Sarà generato un indice dei file salvati
s/l'immagine sarà nominata/il nome dell'immagine sarà creato

> msgid "There are many options available, all documented in the
> <citerefentry><refentrytitle>dirvish.conf</refentrytitle><manvolnum>5</manvolnum></citerefentry>
> manual page. Once these configuration files are setup, you have to
> initialize each file set with the <command>dirvish --vault
> <replaceable>vault</replaceable> --init</command> command. From
> there on the daily invocation of <command>dirvish-runall</command>
> will automatically create a new backup copy just after having
> deleted those that expired."
> msgstr "Ci sono molte opzioni disponibili, tutte documentate nella
> pagina di manuale <citerefentry><refentrytitle> dirvish.conf
> </refentrytitle><manvolnum> 5 </manvolnum></citerefentry>. Una volta
> che questi file di configurazione sono impostati, è necessario
> inizializzare ogni file impostato con il <command> dirvish --vault
> <replaceable> vault </replaceable> --init </command> comando. Da lì
> l'invocazione quotidiana di <command> dirvish-runall </command>
> creerà automaticamente una nuova copia di backup subito dopo aver
> cancellato quella scaduta."

s/ogni file impostato/ogni insieme di file    (set è "insieme", qui non verbo)
"comando" va spostato prima s/con il dirvish --vault vault --init comando/con il comando dirvish....

s/vault/cassaforte (o quello che hai scelto), _solo_ dentro al tag
replaceable e non in "--vault"

direi s/Da lì/Da lì in poi  (o "Dal quel momento" o ....)

s/quella scaduta/quelle scadute

> msgid "When dirvish needs to save data to a remote machine, it will
> use <command>ssh</command> to connect to it, and will start
> <command>rsync</command> as a server. This requires the root user to
> be able to automatically connect to it. The use of an SSH
> authentication key allows precisely that (see <xref
> linkend=\"section.ssh-cle-auth\" />)."
> msgstr "Quando dirvish ha bisogno di salvare i dati in un computer
> remoto, verrà utilizzato <command>ssh</command> per connettersi ed
> avvierà <command>rsync</command> come server. Questo richiede che
> l'utente root sia in grado di connettersi automaticamente ad
> esso. E' richiesto l'utilizzo di una chiave di autenticazione SSH
> consente appunto questo (vedi <xref
> linkend=\"section.ssh-cle-auth\"> </xref>)."

s/verrà utilizzato/utilizzerà  (Quando dirvis ha bisogno...utilizzerà...e avvierà)
s/È richiesto l'utilizzo/L'utilizzo   (L'utilizzo... consente appunto questo.)

> msgid "Desktop computers, which are not backed up, will be easy to
> regenerate from CD-ROMs made by the <command>mondo</command>
> program. These bootable CD-ROMs allow complete re-installation of
> the machine's system. But beware: files that are not part of the
> system or the user's home directory will not, themselves, be backed
> up by <command>mondo</command>. This includes, for example, users'
> local <emphasis>crontabs</emphasis>, as well as any changes made to
> system configuration since the preparation of the CD-ROM."
> msgstr "I computer desktop, per cui non viene eseguito il backup,
> saranno facili da ripristinare da CD-ROM da parte del programma
> <command> mondo </command>. Questi CD-ROM avviabili consentano la
> completa reinstallazione del sistema sulla macchina. Ma attenzione:
> per i file che non fanno parte del sistema o per la directory home
> dell'utente non saranno, essi stessi, non ne verrà fatta una copia
> di sicurezza da <command> mondo </command>. Questo include, per
> esempio, il <emphasis> crontab </emphasis> degli utenti locali, così
> come tutte le modifiche apportate al sistema di configurazione a
> partire dalla preparazione del CD-ROM."

s/da parte del programma/creati dal programma (non i CD-ROM originali,
ma quelli personalizzati creati da mondo)

s/consentano/consentono

s/Ma attenzioni:/Fare però attenzione al fatto che ...

dopo la frase non torna "per i file.. non saranno, essi stessi, non ne verrà fatta"
direi qualcosa come "Fare però attenzione al fatto che i file che non fanno parte del sistema o la directory home dell'utente non verranno, essi stessi, inclusi nel backup fatto da <command>mondo</mondo>" o rigirata "Fare attenzione al fatto che mondo non includerà..... "

direi s/Questo include/Sono inclusi
s/a partire dalla preparazione/successivamente alla preparazione

> msgid "<primary>backup</primary><secondary>on CD-ROM</secondary>"
> msgstr "<primary> il backup </primary><secondary> su CD-ROM </secondary>"

senza articolo

> msgid "The Falcot Corp administrators are aware of the limits in
> their backup policy. Since they can't protect the backup server as
> well as a tape in a fireproof safe, they have installed it in a
> separate room so that a disaster such as a fire in the server room
> won't destroy backups along with everything else. Furthermore, they
> do an incremental backup on DVD-ROM once per week — only files that
> have been modified since the last backup are included."
> msgstr "Gli amministratori della Falcot Corp sono consapevoli dei
> limiti nella loro politica di backup. Dal momento che non possono
> proteggere il server di backup, come un nastro in una cassetta di
> sicurezza a prova di fuoco, l'hanno installato in una stanza
[cut]

direi s/backup, come un nastro/backup così efficacemente come un nastro  (senza la virgola)

> msgid "<emphasis>GOING FURTHER</emphasis> Backing up SQL and LDAP services"
> msgstr "<emphasis> APPROFONDIMENTO </emphasis> Backup SQL e servizi LDAP"

direi "Backup dei servizi SQL e LDAP" (services è riferito ad entrambi)

> msgid "Many services (such as SQL or LDAP databases) can not be
> backed up by simply copying their files (unless they are properly
> interrupted during creation of the backups, which is frequently
> problematic, since they are intended to be available at all
> times). As such, it is necessary to use an “export” mechanism to
> create a “data dump” that can be safely backed up. These are often
> quite large, but they compress well. To reduce the storage space
> required, you will only store a complete text file per week, and a
> <command>diff</command> each day, which is created with a command of
> the type <command>diff
> <replaceable>file_from_yesterday</replaceable>
> <replaceable>file_from_today</replaceable></command>. The
> <command>xdelta</command> program produces incremental differences
> from binary dumps."
> msgstr "Per molti servizi (ad esempio SQL o i database LDAP) non è
> possibile farne il backup semplicemente copiando i file (a meno che
> non siano interrotti durante la creazione dei backup, che è spesso
> problematico, in quanto sono destinati ad essere disponibili in
> qualsiasi momento). In questo modo, è necessario utilizzare un
> meccanismo di \"esportazione\" per creare un \"dump di dati\" che
> può essere tranquillamente considerato come backup. Si tratta spesso
> di file di grandi dimensioni, ma si comprimono bene. Per ridurre lo
> spazio di archiviazione necessario, è consigliato salvare un file di
> testo completo a settimana, e un <command> diff </command> ogni
> giorno, che è stato creato con un comando del tipo <command> diff
> <replaceable> file_from_yesterday </replaceable><replaceable>
> file_from_today </replaceable></command>. Il programma <command>
> xdelta </command> produce differenze incrementali dei dump binari."

s/SQL o i database LDAP/i database SQL o LDAP
direi s/farne/fare
s/In questo modo/Perciò
s/che può essere tranquillamente considerato come backup/di cui si può tranquillamente fare il backup

direi s/che è stato creato/creato

s/file_from_yesterday/file_di_ieri
s/file_from_today/file_di_oggi

> msgid "<emphasis>CULTURE</emphasis> <emphasis>TAR</emphasis>, the standard for tape backups"
> msgstr "<emphasis> CULTURA </emphasis><emphasis> TAR </emphasis> , Lo standard per il backup su nastro"
> 

s/Lo/lo

> msgid "<primary>backup</primary><secondary>on tape</secondary>"
> msgstr "<primary> il backup </primary><secondary> su nastro </secondary>"

senza articolo

> msgid "Historically, the simplest means of making a backup on Unix
> was to store a <emphasis>TAR</emphasis> archive on a tape. The
> <command>tar</command> command even got its name from “Tape
> ARchive”."
> msgstr "Storicamente, il mezzo più semplice per fare un backup in
> Unix è stato quello di memorizzare un archivio <emphasis> TAR
> </emphasis> su un nastro. Il comando <command> tar </command> prende
> il suo nome da \"tape archive\"."

s/è stato/era
s/prende/ha preso
s/tape archive/Tape ARchive (archivio su nastro) (con le lettere maiuscole che spiegano l'"acronimo"

> msgid "The <emphasis>hotplug</emphasis> kernel subsystem loads
> drivers for peripherals that can be hotplugged. This includes USB
> peripherals (increasingly common), PCMCIA (common expansion cards
> for laptops), IEEE 1394 (also called “Firewire” or “I-Link”), some
> SATA hard drives, and even, for some high-end servers, PCI or SCSI
> devices. The kernel has a database that associates each device ID
> with the required driver. This database is used during boot to load
> all the drivers for the peripheral devices detected on the different
> buses mentioned, but also when an additional hotplug device is
> connected. Once a driver is loaded, a message is sent to
> <command>udevd</command> so it will be able to create the
> corresponding entry in <filename>/dev/</filename>."
> msgstr "Il sottosistema del kernel <emphasis> hotplug </emphasis>
> carica i driver per le periferiche che possono essere
> hotplugged. Questo include le periferiche USB (sempre più comuni),
> PCMCIA (comuni schede di espansione per i portatili), IEEE 1394
> (chiamato anche \"Firewire\" o \"I-Link\"), alcuni hard disk SATA, e
> anche, per alcuni server di fascia alta, PCI o dispositivi SCSI. Il
> kernel ha un database che associa ogni ID del dispositivo con il
> driver richiesto. Questo database viene utilizzato durante il boot
> per caricare tutti i driver per le periferiche rilevate sui diversi
> bus menzionati, ma anche quando viene collegato un dispositivo
> supplementare hotplug. Una volta che un driver è caricato, un
> messaggio viene inviato a <command> udevd </command> e quindi sarà
> in grado di creare la voce corrispondente in <filename> / dev /
> </filename> ."

hotplugged :( direi "le periferiche che possono essere collegate a caldo"
s/PCI o dispositivi SCSI/dispositivi PCI o SCSI.

s/ogni ID del dispositivo/ogni ID di dispositivo   (altrimenti sembra che un dispositivo ne ha più di uno)

s/il boot/l'avvio

s/collegato un dispositivo supplementare hotplug/inserito un dispositivo supplementare collegabile a caldo

s/e quindi sarà/che quindi sarà

> msgid "<primary>IEEE 1394</primary>"
> msgstr "IEEE 1394"

è sparito il tag

> msgid "Before the appearance of hotplug connections, it was easy to
> assign a fixed name to a device. It was based simply on the position
> of the devices on their respective bus. But this is not possible
> when such devices can come and go on the bus. The typical case is
> the use of a digital camera and a USB key, both of which appear to
> the computer as disk drives. The first one connected may be
> <filename>/dev/sdb</filename> and the second
> <filename>/dev/sdc</filename> (with <filename>/dev/sda</filename>
> representing the computer's own hard drive). The device name is not
> fixed; it depends on the order in which devices are connected."
> msgstr "Prima della comparsa dei collegamenti hotplug, era facile
> assegnare un nome fisso ad un dispositivo. Esso è basato
> semplicemente sulla posizione dei dispositivi sui loro rispettivi
> bus. Ma questo non è possibile quando tali dispositivi possono
> andare e venire sul bus. Il caso tipico è l'uso di una macchina
> fotografica digitale e una chiave USB, entrambi i quali appaiono al
> computer come unità disco. Il primo può essere collegato <filename>
> / dev / sdb </filename> e la seconda <filename> / dev / sdc
> </filename> (con <filename> / dev / sda </filename> che rappresenta
> proprio il disco rigido del computer). Il nome del dispositivo non è
> fisso, ma dipende dall'ordine in cui sono collegati i dispositivi."

s/collegamenti hotplug/collegamenti a caldo

s/Esso è basato/Era basato

s/entrambi i quali/entrambe le quali   (macchina fotografica e chiave)
ma forse è meglio "macchina fotografica digitale e una chiave USB che
appaiono entrambe al computer come unità disco"

in realtà sarebbe "La prima ad essere collegata potrebbe essere /dev/sdb e la seconda /dev/sdc ..."  (Cioè qualunque sia la prima può diventare sdb e la seconda sdc

direi s/proprio il disco rigido del/il disco rigido del    (own nel senso "il disco rigido proprio (di proprietà) del computer, ma mi sembra che sia di troppo in italiano, vedi tu)

s/Il nome del dispositivo/Il nome di device   (a glossario, invariato quando è appunto la roba in /dev)

> msgid "Additionally, more and more drivers use dynamic values for
> devices' major/minor numbers, which makes it impossible to have
> static entries for the given devices, since these essential
> characteristics may vary after a reboot."
> msgstr "Inoltre, sempre più driver usano valori dinamici per i
> numeri maggiori / minori dei dispositivi, il che rende impossibile
> avere voci statiche per i dispositivi indicati, in quanto tali
> caratteristiche essenziali possono variare dopo un riavvio."

s/minori dei dispositivi/minori di device (come prima qui non parla
del dispositivo in sé, la chiave USB, ma del (file di) device creato
in /dev)

> msgid "Many computers have multiple network cards (sometimes two
> wired interfaces and a wifi interface), and with
> <emphasis>hotplug</emphasis> support on most bus types, the 2.6
> kernel no longer guarantees fixed naming of network interfaces. But
> a user who wants to configure their network in
> <filename>/etc/network/interfaces</filename> needs a fixed name!"
> msgstr "Molti computer hanno più schede di rete (a volte due
> interfacce cablate e un'interfaccia wifi), e con <emphasis> hotplug
> </emphasis> il supporto alla maggior parte dei tipi di bus, il
> kernel 2.6 non garantisce più nomi prefissati alle interfacce di
> rete. Ma un utente che vuole configurare la propria rete in
> <filename> / etc / network / interfaces </filename> ha bisogno di un
> nome fisso!"

s/hotplug il supporto alla maggior parte/il supporto hotplug per la maggior parte

> msgid "It would be difficult to ask every user to create their own
[snip]
> network card appears) it uses the name of the network interface and
> its MAC address to create new rules that will reassign the same name
> on subsequent boots. These rules are stored in
> <filename>/etc/udev/rules.d/70-persistent-net.rules</filename>."
> msgstr "Sarebbe difficile chiedere ad ogni utente di creare le
[snip]
> più in generale, ogni volta che appare una nuova scheda di rete)
> <emphasis> udev </emphasis> utilizza il nome dell'interfaccia di
> rete e il suo indirizzo MAC per creare nuove regole che
> riassegneranno lo stesso nome per i boot successivi. Queste regole
[cut]

s/per i boot/agli avvii

> msgid "This mechanism has some side effects that you should know
[snip]

> <literal>eth0</literal> interface). In this case, it is enough to
> simply delete the
> <filename>/etc/udev/rules.d/70-persistent-net.rules</filename> file
> before rebooting the computer. The new card will then be given the
> expected <literal>eth0</literal> name."  msgstr "Questo meccanismo
> produce alcuni effetti collaterali che
[snip]
> </literal>). In questo caso, è sufficiente eliminare semplicemente
> il <filename> / etc/udev/rules.d/70-persistent-net.rules </filename>
> presente prima di riavviare il computer. Alla nuova scheda verrà
> assegnato il nome previsto <literal> eth0 </literal>."

manca "file" alla fine in "eliminare semplicemente il file <filename>/etc/udev...."

> msgid "How <emphasis>udev</emphasis> Works"
> msgstr "Come lavora <emphasis> udev </emphasis>"

preferire s/lavora/funziona

> msgid "When <emphasis>udev</emphasis> is notified by the kernel of
> the appearance of a new device, it collects various information on
> the given device by consulting the corresponding entries in
> <filename>/sys/</filename>, especially those that uniquely identify
> it (MAC address for a network card, serial number for some USB
> devices, etc.)."
> msgstr "Quando il kernel notifica a <emphasis> udev </emphasis> la
> comparsa di un nuovo dispositivo, raccoglie diverse informazioni sul
> dispositivo dato consultando le voci corrispondenti in <filename> /
> sys / </filename> , specialmente quelle che lo identificano in modo
> univoco (indirizzo MAC di una scheda di rete, numero di serie per
> alcuni dispositivi USB, ecc.)."

così sembra che il kernel raccoglie, ma è udev che raccoglie. Se non
vuoi usare la forma passiva come l'originale, che in effetti non è il
massimo, forse "Quando il kernel notifica la comparsa di un nuovo
dispositivo a udev, quest'ultimo raccoglie...

> msgid "Armed with all of this information, <emphasis>udev</emphasis>
> then consults all of the rules contained in
> <filename>/etc/udev/rules.d/</filename> and
> <filename>/lib/udev/rules.d/</filename>. In this process it decides
> how to name the device, what symbolic links to create (to give it
> alternative names), and what commands to execute. All of these files
> are consulted, and the rules are all evaluated sequentially (except
> when a file uses “GOTO” directives). Thus, there may be several
> rules that correspond to a given event."
> msgstr "Armato di tutte queste informazioni, <emphasis> udev
> </emphasis> consulta allora tutte le norme contenute nel <filename>
> / etc / udev / rules.d / </filename> e <filename> / lib / udev /
> rules.d / </filename> . In questo processo si decide come nominare
> il dispositivo, quali link simbolici creare (per avere nomi
> alternativi), e quali comandi eseguire. Tutti questi file vengono
> consultati, e le regole vengono valutate tutte in sequenza (tranne
> quando un file utilizza una direttiva \"GOTO\"). Così, vi possono
> essere diverse regole che corrispondono ad un dato evento."

s/norme/regole   (come ovunque altrove)
s/In questo processo si decide come nominare il device/In base a ciò decide quale nome dare al device
s/link simbolici/collegamenti simbolici
s/una direttiva "GOTO"/direttive «GOTO»

> msgid "The syntax of rules files is quite simple: each row contains
> selection criteria and variable assignments. The former are used to
> select events for which there is a need to react, and the latter
> defines the action to take. They are all simply separated with
> commas, and the operator implicitly differentiates between a
> selection criterion (with comparison operators, such as
> <literal>==</literal> or <literal>!=</literal>) or an assignment
> directive (with operators such as <literal>=</literal>,
> <literal>+=</literal> or <literal>:=</literal>)."
> msgstr "La sintassi dei file delle regole è molto semplice: ogni
> riga contiene i criteri di selezione e le assegnazioni delle
> variabili. I primi sono utilizzati per selezionare gli eventi per i
> quali esiste una necessità di reagire, mentre quest'ultimo definisce
> l'azione da eseguire. Sono tutti semplicemente separati da virgole,
> e l'operatore distingue implicitamente tra un criterio di selezione
> (con operatori di confronto, come <literal> == </literal> o
> <literal> != </literal> ) o una direttiva di assegnazione (con
> operatori come <literal> += </literal> , <literal> -= </literal> o
> <literal> := </literal>)."

s/quest'ultimo definisce/le seconde definiscono  (le assegnazioni) o "le ultime"

i 3 ultimi operatori sono diversi in originale ; non sono += -= e :=, ma = += :=

> msgid "Comparison operators are used on the following variables:"
> msgstr "Gli operatori di confronto vengono utilizzate per le seguenti variabili:"

s/utilizzate/utilizzati

> msgid "<literal>KERNEL</literal>: the name that the kernel assigns to the device;"
> msgstr "<literal> KERNEL </literal> : Il nome che il kernel assegna al dispositivo;"

"il" minuscolo
s/dispositivo/device   (vedi sopra)

> msgid "<literal>ACTION</literal>: the action corresponding to the event (“add” when a device has been added, “remove” when it has been removed);"
> msgstr "<literal> AZIONE </literal>: l'azione corrispondente all'evento (\"add\" quando un dispositivo è stato aggiunto, \"remove\" quando è stato rimosso);"

s/AZIONE/ACTION   è il nome proprio della variabile

> msgid "<literal>DEVPATH</literal>: the path of the device's <filename>/sys/</filename> entry;"
> msgstr "<literal> DEVPATH </literal>: il percorso del dispositivo, la voce <filename> / sys / </filename>;"

non "del dispositivo, la voce...", ma "il percorso della voce in /sys/ del dispositivo"

> msgid "<literal>SUBSYSTEM</literal>: the kernel subsystem which generated the request (there are many, but a few examples are “usb”, “ide”, “net”, “firmware”, etc.);"
> msgstr "<literal> SUBSYSTEM </literal> : Il sottosistema del kernel che ha generato la richiesta (ce ne sono molti, ma alcuni esempi sono \"usb\", \"ide\", \"net\", \"firmware\", ecc);"

"il" minuscolo
s/ecc/ecc.

> msgid "<literal>ATTR{<replaceable>attribut</replaceable>}</literal>:
> file contents of the <replaceable>attribute</replaceable> file in
> the <filename>/sys/<replaceable>$devpath</replaceable>/</filename>
> directory of the device. This is where you find the MAC address and
> other bus specific identifiers;"
> msgstr "<literal> ATTR { <replaceable> attributo </replaceable> }
> </literal>: il contenuto dei file del file <replaceable> attributo
> </replaceable> nella directory <filename> / sys / <replaceable> $
> DEVPATH </replaceable> / </filename> del dispositivo. Qui è
> possibile trovare l'indirizzo MAC e gli identificatori di bus
> specifici;"

s/il contenuto dei file del file/il contenuto del file
s/gli identificatori di bus specifici/altri identificatori specifici dei bus  (ogni bus ha i suoi (tipi) specifici)

> msgid "<literal>KERNELS</literal>, <literal>SUBSYSTEMS</literal> and
> <literal>ATTRS{<replaceable>attributes</replaceable>}</literal> are
> variations that will try to match the different options on one of
> the parent devices of the current device;"
> msgstr "<literal> KERNELS </literal> , <literal> SUBSYSTEMS
> </literal> e <literal> ATTRS { <replaceable> gli attributi
> </replaceable> } </literal> sono variazioni che cercheranno di
> soddisfare le diverse opzioni su uno dei dispositivi principali del
> dispositivo di corrente;"

s/gli attributi/attributi   (è il valore dell'opzione)
s/dispositivo(i)/device (2 volte)
direi "su uno dei device a monte del device corrente"  o "device superiori" , ma mi piace meno. "principale" direi di no, perché secondo me non si capisce.
"genitore" non sarebbe male se non andasse su di un solo livello e non
so se è così, però anche in originale usano "parent", quindi forse alla fine potrebbe essere una buona scelta

> msgid "<literal>PROGRAM</literal>: delegates the test to the
> indicated program (true if it returns 0, false if not). The content
> of the program's standard output is stored so that it can be reused
> by the <literal>RESULT</literal> test;"
> msgstr "<literal> PROGRAM </literal> : delega il ​​test per il
> programma indicato (true se restituisce 0, false in caso
> contrario). Il contenuto dello standard output del programma è
> memorizzato in modo che possa essere riutilizzato dal test <literal>
> RESULT </literal>;"

s/per il programma/al programma

s/true se/«true» se
s/false/«false»
o le traduzioni vero e falso

> msgid "<literal>RESULT</literal>: execute tests on the standard output stored during the last call to <literal>PROGRAM</literal>."
> msgstr "<literal> RESULT </literal> : esegue il test sullo standard output memorizzato durante l'ultima chiamata al <literal> PROGRAM </literal> ."

s/il test/dei test
s/al PROGRAM/a PROGRAM

> msgid "The right operands can use pattern expressions to match several values at the same time. For instance, <literal>*</literal> matches any string (even an empty one); <literal>?</literal> matches any character, and <literal>[]</literal> matches the set of characters listed between the square brackets (or the opposite thereof if the first character is an exclamation point, and contiguous ranges of characters are indicated like <literal>a-z</literal>)."
> msgstr "Gli operandi possono utilizzare modelli di espressioni per abbinare diversi valori allo stesso tempo. Ad esempio, <literal> * </literal> corrisponde a qualsiasi stringa (anche vuote); <literal> ? </literal> corrisponde a qualsiasi carattere e <literal> [] </literal> corrisponde al set di caratteri elencati tra le parentesi quadre (o la loro opposto se il primo carattere è un punto esclamativo, e gli intervalli di caratteri contigui sono indicati come <literal> a-z </literal> )."
> 

s/anche vuote/anche vuota
s/la loro opposto/l'opposto

> msgid "<literal>NAME</literal>: the device filename to be created in <filename>/dev/</filename>. Only the first assignment counts; the others are ignored;"
> msgstr "<literal> NOME </literal> : Il nome del file del dispositivo da creare in <filename> /dev/ </filename> . Vale solo la prima assegnazione, le altre vengono ignorate;"

s/NOME/NAME   nome proprio della variabile
"Il" minuscolo
s/del dispositivo/di device

> msgid "<literal>SYMLINK</literal>: the list of symbolic links that will point to the same device;"
> msgstr "<literal> SYMLINK </literal> : L'elenco dei link simbolici che puntano allo stesso dispositivo;"

minuscola dopo i due punti e s/link simbolici/collegamenti simbolici
s/dispositivo/device

> msgid "<literal>OWNER</literal>, <literal>GROUP</literal> and <literal>MODE</literal> define the user and group that owns the device, as well as the associated permission;"
> msgstr "<literal> PROPRIETARIO </literal> , <literal> GRUPPO </literal> e <literal> MODE </literal> definisce l'utente e gruppo che possiede il dispositivo, nonché l'autorizzazione associata;"

s/PROPRIETARIO/OWNER   e    s/GRUPPO/GROUP    nomi propri di variabile
s/definisce/definiscono 
s/e gruppo che possiede/e il gruppo che possiedono     (l'utente e il gruppo)
e direi "i permessi associati"

> msgid "The values assigned to these variables may use a number of substitutions:"
> msgstr "I valori assegnati a queste variabili possono utilizzare un numero di sostituzioni:"

direi s/un numero di/diverse

> msgid "<literal>$number</literal> or <literal>%n</literal>: the order number of the device, for example, for <literal>sda3</literal>, it would be “3”;"
> msgstr "<literal> $number </literal> o <literal> %n </literal> : il numero d'ordine del dispositivo, per esempio, per <literal> sda3 </literal>, sarebbe \"3\";"

s/dispositivo/device

> msgid "<literal>$attr{<replaceable>attribute</replaceable>}</literal> or <literal>%s{<replaceable>attribute</replaceable>}</literal>: equivalent to <literal>ATTRS{<replaceable>attribute</replaceable>}</literal>;"
> msgstr "<literal> $attr{ <replaceable> attributo </replaceable> } </literal> o <literal> %s { <replaceable> attributo </replaceable> } </literal> : equivalente a <literal> ATTR { <replaceable> attributo </replaceable> } </literal> ;"

s/ATTR/ATTRS

> msgid "<literal>$major</literal> or <literal>%M</literal>: the kernel major number of the device;"
> msgstr "<literal> $major </literal> o <literal> %M </literal> : il numero kernel maggiore del dispositivo;"

> msgid "<literal>$minor</literal> or <literal>%m</literal>: the kernel minor number of the device;"
> msgstr "<literal> $minor </literal> o <literal> %m </literal> : il numero kernel minore del dispositivo;"

in questi 2 dispositivo -> device

> msgid "<literal>$result</literal> or <literal>%c</literal>: the string output by the last program invoked by <literal>PROGRAM</literal>;"
> msgstr "<literal> $result </literal> o <literal> %c </literal> : la stringa di uscita dall'ultimo programma invocato da <literal> PROGRAMMA </literal> ;"

s/PROGRAMMA/PROGRAM
e direi "la stringa prodotta in output dall'ultimo..."

> msgid "The above lists are not complete (they include only the most important parameters), but the <citerefentry><refentrytitle>udev</refentrytitle><manvolnum>7</manvolnum></citerefentry> manual page should be."
> msgstr "Gli elenchi di cui sopra non sono completi (che comprendono solo i parametri più importanti), ma la pagina di manuale <citerefentry><refentrytitle> udev </refentrytitle><manvolnum> 7 </manvolnum></citerefentry> dovrebbe essere completa."

direi s/di cui sopra/precedenti
s/che comprendono/comprendo

> msgid "Let us consider the case of a simple USB key and try to
> assign it a fixed name. First, you must find the elements that will
> identify it in a unique manner. For this, plug it in and run
> <command>udevadm info -a -n /dev/sdc</command> (replacing
> <replaceable>/dev/sdc</replaceable> with the actual name assigned to
> the key)."
> msgstr "Consideriamo il caso di una semplice penna USB a cui
> tentiamo di assegnare un nome fisso. In primo luogo, è necessario
> individuare gli elementi che la identificano in modo univoco. Per
> far questo, collegarla ed eseguire <command> udevadm info -a -n
> /dev/sdc </command> (In sostituzione <replaceable> /dev/sdc
> </replaceable> con il nome effettivo assegnato al tasto)."

s/In sostituzione/sostituendo  (minuscolo)
s/al tasto/alla chiave   (USB)

> msgid "To create a new rule, you can use tests on the device's variables, as well as those of one of the parent devices. The above case allows us to create two rules like these:"
> msgstr "Per creare una nuova regola, è possibile utilizzare i test sulle variabili del dispositivo, così come quelli di uno dei dispositivi da cui deriva. Il caso di cui sopra ci permette di creare due regole come queste:"

s/quelli/quelle   (variabili)
s/dispositivi da cui deriva/dei device genitore

> msgid "Power Management"
> msgstr "Gestione energia"

Gestione dell'energia

> msgid "<primary>software suspend</primary>"
> msgstr "<primary> Sospensione software </primary>"

minuscolo

> msgid "The software suspend banner rallies several recent efforts to
> integrate reliable hibernation under Linux, on disk or in
> memory. Recent kernels are relatively reliable in that regard, when
> used in cooperation with tools of the <emphasis
> role=\"pkg\">uswsusp</emphasis> package. Unfortunately the problems
> related to hibernation are not yet ancient history, and you should
> run tests on your hardware before putting too much faith in its
> ability to wake from suspend."
> msgstr "Il software di sospensione raccoglie più recenti sforzi per
> integrare l'ibernazione in maniera affidabile sotto Linux, su disco
> o in memoria. I kernel recenti sono relativamente affidabili a tal
> proposito, quando usato in cooperazione con gli strumenti del
> pacchetto <emphasis role=\"pkg\"> uswsusp </emphasis>. Purtroppo i
> problemi legati alla sospensione non sono ancora storia antica, e si
> dovrebbero eseguire dei test sul vostro hardware prima di mettere
> troppa fiducia nella sua capacità di svegliarsi dalla sospensione."

s/Il software di sospensione/La sospensione software
direi s/raccoglie più recenti/raccoglie diversi recenti
s/quando usato/quando usati    (i kernel recenti)
s/sul vostro/sul proprio

> msgid "APM (Advanced Power Management) control is present in all
>Debian kernels, but disabled by default. To activate it, you add the
><literal>apm=on</literal> option to the kernel parameters passed at
>boot time. With LILO, you would add the
><literal>append=\"apm=on\"</literal> directive to the block
>indicating which image to boot (in the
><filename>/etc/lilo.conf</filename> file), and relaunch
[cut]
> msgstr "Il controllo APM (Advanced Power Management) è presente in
> tutti i kernel di Debian, ma disabilitato di default. Per attivarlo,
> si aggiunge l'opzione <literal> apm = on </literal> per i parametri
> del kernel passati al momento del boot. Con LILO, si dovrebbe
> aggiungere <literal> append = \"apm = on\" </literal> al blocco
> indicante quale immagine di avvio (nel <filename> / etc / lilo.conf
> </filename> file), e rilanciare <command> lilo </command> . Con
[cut]

di default -> in modo predefinito
s/per i parametri/ai parametri    (si aggiunge ai)
s/del boot/dell'avvio
va spostato "file": non "nel /etc/lilo.conf file" ma "nel file /etc/lilo.conf"

> msgid "The <emphasis role=\"pkg\">apmd</emphasis> package provides a
> daemon that looks for events connected to energy management
> (switching between AC and battery power on a laptop, etc.), and
> allows you to run specific commands in response."
> msgstr "Il pacchetto <emphasis role=\"pkg\"> apmd </emphasis>
> fornisce un demone che cerca eventi legati alla gestione energetica
> (il passaggio tra AC e la potenza della batteria su un portatile,
> etc), e permette di eseguire comandi specifici in risposta."

s/tra AC e la potenza della batteria/l'alimentazione da rete e quella dalla batteria
(power si riferisce sia a AC sia a battery)

s/etc/ecc.

> msgid "These days, APM is really only justified on older computers
> that do not support ACPI properly. In all other cases, ACPI should
> be used."
> msgstr "In questi giorni, APM è davvero giustificato solo sui
> computer più vecchi che non supportano ACPI correttamente. In tutti
> gli altri casi, dovrebbe essere usato ACPI."

s/In questi giorni/Al giorno d'oggi  o semplicemente Ora, Attualmente

> msgid "If you know that your BIOS correctly manages ACPI, then this should be preferred over APM (removed upon update of the BIOS). When moving from one to the other, you must take care to remove the <emphasis role=\"pkg\">apmd</emphasis> package, since keeping it alongside with <emphasis role=\"pkg\">acpid</emphasis> could cause problems (and vice-versa)."
> msgstr "Se sapete che il vostro BIOS gestisce correttamente ACPI, allora questo dovrebbe essere preferito ad APM (rimosso durante l'aggiornamento del BIOS). Quando si passa da uno all'altro, si deve avere cura di rimuovere il pacchetto <emphasis role=\"pkg\"> apmd </emphasis>, poiché insieme con <emphasis role=\"pkg\"> acpid </emphasis> potrebbe causare problemi (e viceversa)."

s/Se sapete che il vostro/Se si sa che il proprio  o semplicemente "Se il proprio..."

> msgid "On Apple Powerbooks (thus PowerPC processors), <emphasis role=\"pkg\">apmd</emphasis> should be replaced with <emphasis role=\"pkg\">pmud</emphasis>."
> msgstr "Sui Powerbook Apple (quindi su processori PowerPC), <emphasis role=\"pkg\"> apmd </emphasis> dovrebbe essere stato sostituito con <emphasis role=\"pkg\"> pmud </emphasis> ."

s/dovrebbe essere stato sostituito/dovrebbe essere sostituito

> msgid "Laptop Extension Cards: PCMCIA"
> msgstr "Schede di esapnsione per portatili: PCMCIA"

s/esapnsione/espansione

> msgid "PCMCIA card drivers are built into the kernel as modules
> since kernel version 2.6.13. On a system running Debian <emphasis
> role=\"distribution\">Squeeze</emphasis>, you simply have to install
> the user space support contained in the <emphasis
> role=\"pkg\">pcmciautils</emphasis> package."
> msgstr "Il driver delle schede PCMCIA sono integrati nel kernel come
> moduli dalla versione 2.6.13. Su un sistema con Debian <emphasis
> role=\"distribution\"> Squeeze </emphasis> , devi semplicemente
> installare il supporto in user space contenuto nel pacchetto
> <emphasis role=\"pkg\"> pcmciautils </emphasis>."

s/Il driver/I driver
s/devi/si deve
s/in user space/in spazio utente

> msgid "Every time you connect or remove a card, the daemon
> configures or deconfigures it, by executing a script in the
> <filename>/etc/pcmcia/</filename> directory, which gets its settings
> from the <filename>/etc/pcmcia/*.opts</filename> files. These files
> have been slightly adapted to work with a Debian system; the
> configuration of the network is delegated to <command>ifup</command>
> if the <filename>/etc/pcmcia/network.opts</filename> file does not
> take care of it. The same is true for configuration of a wireless
> network, which can be specified in
> <filename>/etc/network/interfaces</filename> instead of
> <filename>/etc/pcmcia/wireless.opts</filename>. The
> <filename>/usr/share/doc/wireless-tools/README.Debian</filename>
> file also describes the syntax to use."
> msgstr "Ogni volta che si collega o si rimuove una scheda, il demone
> la configura o meno, mediante l'esecuzione di uno script nella
> directory <filename> /etc/pcmcia/ </filename>, che prende le
> impostazioni dal file <filename> /etc/pcmcia/*.opts </filename>
> . Questi file sono stati leggermente adattati per funzionare con un
> sistema Debian, la configurazione della rete è delegata al comando
> <command> ifup </command> se il file <filename> / etc / pcmcia /
> network.opts </filename> non si prende cura di esso. Lo stesso vale
> per la configurazione di una rete wireless, che può essere
> specificata in <filename> / etc / network / interfaces </filename>
> invece di <filename> / etc / pcmcia / wireless.opts </filename>. Il
> file <filename> / usr / share / doc / wireless-tools / README.Debian
> </filename> descrive inoltre la sintassi da utilizzare."

s/configura o meno/configura o deconfigura    ("configura o meno" vuol dire lo fa o non lo fa :S)

s/cura di esso/cura di essa  (la configurazione della rete)... 
ma forse "se il file /etc/pcmcia/network.opts non se prende cura"

> msgid "After this overview of basic services common to many Unix
> systems, we will focus on the environment of the administered
> machines: the network. Many services are required for the network to
> work properly. They will be discussed in the next chapter."
> msgstr "Dopo questa panoramica dei servizi di base comuni a molti
> sistemi Unix, ci concentreremo sull'ambiente delle macchine
> amministrate: la rete. Molti servizi sono necessari per la rete, per
> funzionare correttamente. Essi saranno discussi nel prossimo
> capitolo."

s/per la rete, per funzionare correttamente/affinché la rete funzioni correttamente.

Per l'altra revisione aspetto tue notizie, grazie.

beatrice


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