proprieta intellettuale

Marco Ciampa ciampix@libero.it
Mar 19 Feb 2013 07:47:23 CET


On Mon, Feb 18, 2013 at 07:59:42PM +0100, Francesco Potortì wrote:
> Lo sapevo già, ma in maniera confusa, e oggi l'ho capito bene.
> 
> Mentre tradizionalmente in Italia, analogamente al mondo anglosassone,
> si paralva di "proprietà intellettuale a includere tutti i diritti
> immateriali derivanti dal lavoro dell'ingegno, a partire dal 2005 in
> Italia si parla più propriamente di "proprietà industriale" quando si
> indicano marchi, brevetti e varie altre cose meno note, comprese nel CPI
> (codice della propietà industriale).
> 
> Di conseguenza, negli scritti recenti spesso il termine "proprietà
> intellettuale" è relegato alle opere coperte dalla LdA (legge sul
> diritto d'autore), in particolare scritti e programmi.
> 
> Questa illuminazione potrebbe forse avere delle conseguenze sulle nostre
> traduzioni.  Finora abbiamo sempre tradotto "intellectual property" con
> "proprietà intellettuale", e abbiamo, seguendo il testo originale, detto
> che questa comprende marchi, brevetti e diritto d'autore.  Forse, d''ora
> in poi, sarebbe più opportuno appena capita aggiungere una nota che dica
> qualcosa del tipo:
> 
> [NdT: dal 2005 in Italia i marchi e i brevetti sono disciplinati dal
> codice della proprietà industriale, e sempre più spesso non vengono
> compresi sotto il cappello di "proprietà intellettuale"].
> 
> Non sono sicuro che sia la maniera migliore di gestire la faccenda, e
> certamente non è urgente, ma cominciamo a considerare la questione.

Anche perché il termine "proprietà intellettuale" è un nonsenso,
creato ad arte dai fautori dei brevetti sul software.

http://www.lastampa.it/2006/03/17/blogs/web-notes/richard-stallman-la-proprieta-intellettuale-non-esiste-9hncbzvgI00TlNweSutvlI/pagina.html
http://www.gnu.org/philosophy/not-ipr.it.html

Ho avuto qualche tempo fa una discussione con un "filosofo" (laureato in
filosofia) che alla fine ha dovuto darmi ragione: ciò che l'ha convinto
è stato il fatto ineluttabile che la proprietà non "scade". Scadono i
diritti su un qualche tipo di sfruttamento di qualcosa che non è tuo.
Quindi parlare di proprietà e forviante. Inoltre se io faccio una
copia, tu ne sei stato defraudato? No, ce ne sono due. Quindi il "furto"
di "proprietà intellettuale" semplicemente non esiste. Esiste la
"paternità" ed i diritti ad essa associata.

Tutto questo per dire che se si trova una traduzione con questo termine
andrebbe contattato l'autore per cambiare il testo originale.

E qui mi fermo.

-- 


Marco Ciampa

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