[trashware] "eticità" della produzione informatica

marco.crotta@tiscali.it marco.crotta@tiscali.it
Mar 27 Set 2005 17:51:28 CEST


Gulp....
Schiavizzare i bambini per scrivere codice? =)
La vedo dura... con le tastiere a 120 tasti e quelle manine così
piccole non credo che ne ricaverebbero molto....
Scherzi a parte, il messaggio è chiaro

Per chi fa/segue commercio etico e solidale o per chi scannerizza
le ditte per fare il boicottaggio tiene conto anche delle condizioni
in cui devono lavorare i dipendenti. Di solito si tiene conto solo
delle garanzie sindacali, condizioni igenico sanitarie, sfruttamento...

Non credo che per la *PRODUZIONE* dell'hardware ci siano margini per 
lo fruttamento dei minori o dei lavoratori in genere: tutto viene fatto
in fabbriche da "8micron" ovvero in ambienbti ultrafiltrati con le 
tutone bianche e le mascherine etc etc etc

Diverso è per il software: molte società di consulenza (Accenture) 
e quelle grosse (Microsoft) come si sà hanno turni di lavoro più 
o meno imposti o mobbizzati che sono al limite dell'umano.
Ma queste non sono certo novità

Marco

> Ciao,
> qualcuno di voi ha qualche vaga idea sull'eticità (o più probabilmente
> sulle condizioni di sfruttamento, utilizzo di personale sottopagato,
> scarsa considerazione dell'ambiente, ecc.) in fase di *produzione* del
> materiale informatico, dai componenti più piccini in su?
> 
> Solita questione, un po' generalizzante, cioè... Vedere se ci sono aziende
> "buone" (od almeno "meno cattive di altre"), aziende "cattive", aziende
> "schiaviste di bambini e inquinatrici di acqua/aria/terra"...
> 
> Ciao,
> Manu
> 
> -- 
> "È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
> possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
> loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
> Michail Bakunin (1814 - 1876)
> 
> 
-- 
marco.crotta@tiscali.it <marco.crotta@tiscali.it>



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