[trashware] costa piu' tenere acceso un computer per 4 anni che comprarne uno nuovo

Paolo Marchiori paolo@marchiori.net
Mer 26 Apr 2006 20:13:01 CEST


Entro un attimo nel merito dei calcoli fatti con dei dati relativi ad un
cambio di PC che sta per essere effettuato in una societ�.
Vengono dismessi 80 PC Netvista IBM con P-III 833, 384Mb (128+256)
risalenti al 2000 in favore di altrettanti PC SFF con Celeron-D e 1x512Mb.

oscar, Wed, Apr 26, 2006 at 07:19:46PM +0200:
> Architettura moderna: 289 W
> Architettura povera: 156 W

cosa si intende per ciascuna di queste due?

A me risultano 173W per la configurazione da sostituire e 186W per
quella nuova. Ad ogni modo quello strumento non � utilizzabile per questo
tipo di calcoli perch� serve a calcolare la potenza massima che
l'alimentatore dev'essere in grado di erogare, non quella effettivamente
consumata dal computer. L'unico modo accettabile per misurare seriamente i
consumi �: inserire un misuratore di consumi in serie alla presa di
corrente, rilevare i dati dopo una settimana e dividere per 5.

Se io ci metto 4 ore per calcolare una tabella pivot con un P3@866 e ce
ne metto 1 a farlo con un P4@2800 ho risparmiato tre ore di funzionamento a
pieno regime della CPU. usando la tabellina citata sopra che riporta 35W
per il p3 e 78 per il p4 ho consumato circa la met�. Solo di CPU.
Se ho pi� memoria potr� tenere i dati in cache, e spegnere l'hard disk
pi� a lungo. Eccetera.

> X= 289 -> Y = 3,46 ore = 207,612456747 minuti (per consumare un Kw/h)

semmai per consumare un Kw, non un Kw/h...

> Quanto consuma la macchina moderna per Z giorni? 0,5864 * Z Kg di petrolio
> (io la macchina non solo non la produco, ma non la uso)

Questo ragionamento secondo me non regge: anche la macchina vecchia � stata
prodotta, anche la macchina vecchia verr� usata.

Inoltre: se trovi un'azienda che cambia i PC ogni 1,5-2 anni dimmelo che ci
vado a lavorare subito, perch� significa che hanno parecchi soldi da
sbatter via. Tieni presente che la durata dei piani di ammortamento � in
genere di 5 anni, e che se i PC non durano in genere almeno 4 anni il
controllo di gestione estrae le mazze ferrate...

> Tutto questo senza calcolare i costi di dismissione (molto nocivi per 
> l'ambiente e dispendiosi in termini di energia)

Sicuramente nei costi di acquisto di un PC vanno inseriti anche i costi di
smaltimento dei PC dismessi.

A mio vedere il calcolo va corretto:
1. utilizzando i consumi misurati delle macchine in uso
2. calcolando correttamente i tempi di ricambio delle apparecchiature
3. calcolando costi di manutenzione

Ricordiamoci inoltre che l'evoluzione della tecnologia permette spesso di
*ridurre* i consumi semplicemente RIDUCENDO il numero di macchine anzich�
aumentarlo (vedasi quanto dicevo in una mail precedente sulle
tecnologie di consolidamento mediante virtualizzazione!).

Un altro esempio in coda:
uno studio professionale lavorava fino a venerd� con due PC HP Vectra
pentium 166 con monitor CRT, due stampanti Laserjet 6L, uno scanner ed un fax.
Da luned� usa due portatili IBM T30 (usati) ed un apparecchio multifunzione
Samsung in rete. Credo che non ci sia nessun dubbio sul fatto che il
consumo energetico sia diminuito. Il "costo di produzione" dei portatili �
stato zero (essendo stati comprati usati).
E' stato ambientalmente conveniente sostituire il parco macchine o no?

Con ci� non intendo dire che i PC vadano sostituiti sempre. Ma vorrei che
le riflessioni fossero fatte in maniera pi� accurata per non cedere
a facili entusiasmi.

p.
-- 
pbm - "I never criticize: I denigrate. It's different."
                                             (a friend)


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