[trashware] costa piu' tenere acceso un computer per 4 anni che comprarne uno nuovo

Accattone davide.lamanna@isf-roma.org
Gio 27 Apr 2006 19:18:21 CEST


Grazie ancora a tutti dell'interesse manifestato per questa ricerca.
Con Ruggero pensavamo di proporre qualcosa al riguardo che possa
permetterci di lavorare insieme da remoto, magari sfruttando il wiki.
Prima di mandare la proposta definitiva, provo a rispondere ad alcune
delle cose che ha detto Paolo, anche per tenere viva l'attenzione.

Vorrei pregare tutti e tutte di non usare lettere accentate e
sostituirle con l'apostrofo. Scusate per questo commento da hacker, ma
la lettura in molti casi viene resa davvero difficile dagli scazzi
causati dai caratteri speciali.

> > Architettura moderna: 289 W
> > Architettura povera: 156 W
>
> cosa si intende per ciascuna di queste due?

Semplicemente due calcoli basati su un certo processore, un certo HD,
un certo CD-ROM, una certa RAM, ecc. L'idea era di trovare, per lo
studio, due plausibili architetture medie da utente finale relative
all'anno 2000 e all'anno 2006. C'e' un link che abbiamo fornito dal
quale abbiamo tratto il computo totale dei Watt minimi necessari per
soddisfare le macchine usate nei conti.


> A me risultano 173W per la configurazione da sostituire e 186W per
> quella nuova.

E vabbe', il tuo e' un altro caso...
:-)


> Ad ogni modo quello strumento non � utilizzabile per questo
> tipo di calcoli perch� serve a calcolare la potenza massima che
> l'alimentatore dev'essere in grado di erogare, non quella effettivamente
> consumata dal computer.

Esattamente. Cosi' i calcoli sono riferiti al massimo possibile, come
si fa nel sovradimensionamento ingegneristico. E' come se avessimo
detto che per due anni il CDROM non ha mai smesso di girare al
massimo, l'hard disk nemmeno, il floppy nemmeno ecc. ecc.


> L'unico modo accettabile per misurare seriamente i
> consumi �: inserire un misuratore di consumi in serie alla presa di
> corrente, rilevare i dati dopo una settimana e dividere per 5.

Il fatto che sia l'unico accettabile e' ampiamente discutibile.
Sicuramente e' difficilmente praticabile e porta in ogni caso a
problemi di media. Si dovrebbe comunque fare un'ipotesi di lavoro
teorica, tipo che si e' in presenza di processi ergodici (per cui le
medie in tempo sono pari alle medie di insieme). Anche questa sarebbe
un'approssimazione. E pure pesante...


> Se io ci metto 4 ore per calcolare una tabella pivot con un P3@866 e ce
> ne metto 1 a farlo con un P4@2800 ho risparmiato tre ore di funzionamento a
> pieno regime della CPU. usando la tabellina citata sopra che riporta 35W
> per il p3 e 78 per il p4 ho consumato circa la met�. Solo di CPU.
> Se ho pi� memoria potr� tenere i dati in cache, e spegnere l'hard disk
> pi� a lungo. Eccetera.

E ho capito... dio bon!
:-)
Ma mettiamoci daccordo e troviamo un sovradimensionamento che ci
consenta di uscire dall'arbitrio.


> > X= 289 -> Y = 3,46 ore = 207,612456747 minuti (per consumare un Kw/h)
>
> semmai per consumare un Kw, non un Kw/h...

Ne' l'uno ne' l'altro. C'e' un refuso in quei conti. Non si tratta di
Kw/h, bensi' di Kw*h, anche detto kilowattora.


> > Quanto consuma la macchina moderna per Z giorni? 0,5864 * Z Kg di petrolio
> > (io la macchina non solo non la produco, ma non la uso)
>
> Questo ragionamento secondo me non regge: anche la macchina vecchia � stata
> prodotta, anche la macchina vecchia verr� usata.

Caro Paolo, qui proprio non ci siamo... Forse non siamo riusciti a
spiegarci bene noi, ma questo e' un punto importantissimo. Dividiamo i
PC tra quelli che sono stati gia' prodotti e quelli che devono essere
ancora prodotti. Il Trashware, proprio per la sua specificita', si
pone come rimedio all'assurdita' dell'eccesso di produzione e
ricambio. Il tempo zero del Trashware e' quello in cui ci sono gia'
dei PC prodotti, la quasi totalita' dei quali e' destinata alla
discarica. Il Trashware dice: "Che non si produca un nuovo PC!". Ecco
il risparmio energetico! L'alternativa sarebbe buttare il vecchio e
produrne uno nuovo, il che equivale a buttare nel cesso l'energia
usata per produrre quello vecchio e impiegarne un quantitativo analogo
per produrne uno nuovo.


> Inoltre: se trovi un'azienda che cambia i PC ogni 1,5-2 anni dimmelo che ci
> vado a lavorare subito, perch� significa che hanno parecchi soldi da
> sbatter via.

Non so per chi lavori tu, ma questi sono dati WWF/BASSNET.


> > Tutto questo senza calcolare i costi di dismissione (molto nocivi per
> > l'ambiente e dispendiosi in termini di energia)
>
> Sicuramente nei costi di acquisto di un PC vanno inseriti anche i costi di
> smaltimento dei PC dismessi.

Su questo siamo daccordo. Infatti e' un costo che va a favore delle
ipotesi della nostra intuizione. Nel senso che se ci mettiamo pure
quello, altro che due anni gratis...


> A mio vedere il calcolo va corretto:
> 1. utilizzando i consumi misurati delle macchine in uso
> 2. calcolando correttamente i tempi di ricambio delle apparecchiature
> 3. calcolando costi di manutenzione

Direi che per il punto 1 si puo' trovare un metodo migliore, ma quello
che abbiamo usato noi e' scientificamente corretto. Per il punto 2, ci
siamo rifatti a dati esistenti, ma se non sono validi si possono
cercarne degli altri. Per il punto 3, non capisco bene cosa intendi.
Qui si parla di costi per il Pianeta Terra, non per l'azienda di
turno, spero che questo almeno sia chiaro. E' un problema di risparmio
globale, non di risparmio aziendale. Quando tu compri un cellulare e
lo paghi 100 euro hai causato danni nel mondo pari a centinaia di
migliaia di euro. Ma sono costi esternalizzati sull'ambiente, sullo
sfruttamento del lavoro, sulla distruzione delle risorse energetiche,
delle economie e delle societa' di mezzo mondo, ecc. ecc.


> Ricordiamoci inoltre che l'evoluzione della tecnologia permette spesso di
> *ridurre* i consumi semplicemente RIDUCENDO il numero di macchine anzich�
> aumentarlo (vedasi quanto dicevo in una mail precedente sulle
> tecnologie di consolidamento mediante virtualizzazione!).

Questo e' interessante ed e' pertinente col Trashware. Nel senso che
il Trashware puo' tenerne conto nella sua sperimentazione e non ti
nascondo che ci stiamo gia' lavorando.


> Un altro esempio in coda:
> uno studio professionale lavorava fino a venerd� con due PC HP Vectra
> pentium 166 con monitor CRT, due stampanti Laserjet 6L, uno scanner ed un fax.
> Da luned� usa due portatili IBM T30 (usati) ed un apparecchio multifunzione
> Samsung in rete. Credo che non ci sia nessun dubbio sul fatto che il
> consumo energetico sia diminuito. Il "costo di produzione" dei portatili �
> stato zero (essendo stati comprati usati).
> E' stato ambientalmente conveniente sostituire il parco macchine o no?

Assolutamente si'! Ed e' esattamente quello che vogliamo dire noi con
la nostra ricerca!
Forse non ci capiamo bene via email...
:-)


> Con ci� non intendo dire che i PC vadano sostituiti sempre. Ma vorrei che
> le riflessioni fossero fatte in maniera pi� accurata per non cedere
> a facili entusiasmi.

Prendo questo commento come uno stimolo a migliorare l'accuratezza,
cose sempre possibile, anche quando si fanno le cose per bene, come mi
sembra abbiamo fatto noi.

Quanto all'entusiasmo, lasciacene un po' anche se eccessivo e
genuino... Senno' perdiamo ogni motivazione a lottare in questo
sistema di merda.


Saluti idealisti,
Accattone


Maggiori informazioni sulla lista trashware