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<BR>
Il ven, 2004-10-22 alle 00:39, Cristiano Nattero ha scritto:
<BLOCKQUOTE TYPE=CITE>
<PRE><FONT COLOR="#737373"><I>Ciao a tutti,
ho accumulato un po' di idee (disordinate) e vorrei condividerle con
voi, mi scuso in partenza per la lunghezza del messaggio.
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Rimessa in circolo del Trashware:
visto che lavoreremo insieme, ho parlato a lungo con alcune persone
della cooperativa Emmaus, che da tempo si occupa di recupero,
riqualificazione e ridistribuzione di oggetti usati. Mi hanno convinto
che forse è meglio "vendere" i computer riciclati, a un prezzo
super-simbolico, anche se andranno a finire al non profit, per almeno
tre ragioni:
1) Se un oggetto viene acquistato, si tende a riconoscergli un valore,
giusto o meno che sia, e si tende a trattarlo meglio;
2) Non si cade nell'assistenzialismo (chi fa cooperazione sa bene cosa
vuole dire): in questo modo non si corre il rischio di cadere in un
circolo vizioso (vogliamo che sia virtuoso!!!)
3) I pochi fondi recuperati possono servire a coprire le spese, almeno
in parte.</I></FONT></PRE>
</BLOCKQUOTE>
Credo che l'argomento della remunerazione del costo della messa in ricircolo dei pc usati sia fondamentale per la sostenibilità delle iniziative di trashware. Da come ho capito fino adesso le iniziative sono prevalentemente di carattere volontaristico, occorre provare a pensare un salto di qualità nell'organizzazione delle attività di recupero, rigenerazione ed utilizzo dei personal computer obsoleti. Credo che non occorra tanto concentrarsi sul valore economico della macchina che andiamo a recuperare, am alla remunerazione del lavoro per recuperarla e rigenerarla. Questo approccio, soprattutto utilizzando il software libero, ci permetterebbe di realizzare iniziative di recupero più sostenibili e creando: opportunità di lavoro, e risorse economiche utili alla ricerca delle più avanzate tecnologie per ottimizzare il processo di recupero. Una modalità organizzativa che va in questa direzione potrebbe essere la costituzione di cooperative sociali che svolgono questo lavoro, che per le loro caratteristiche sono organizzazioni imprenditoriali finalizzate non alla massimizzazione del profitto, ma alla creazione di opportunità lavorative, e dall'altra parte a svolgere attività di utilità sociale. Inizialmente anche le associazioni che fanno attività di trashware potrebbero remunerare il proprio lavoro. Ricordo che spesso si fa confusione fra le attività completamente a carattere volontario (no profit) ed attività che non hanno fini di lucro (non profit). Questa sottile differenza spesse volte è inquinata da chi volendo svolgere i propri affari si nasconde dietro iniziative non profit. Le problematiche sulla fattibilità economica e sulla capacità di garantire un carattere senza fini di lucro delle inizitive di trashware è tutta da costruire, ma anche per questo tutto ciò è affascinante, e ci permetterebbe il riappropiarsi di un mercato della tecnologia informatica che sempre più vuole controllare i nostri consumi.<BR>
<BR>
<BLOCKQUOTE TYPE=CITE>
<PRE><FONT COLOR="#737373"><I>_______________________________________________________________________
Pitturare i case:
Questa idea è di origine Romana, il copyright (pardon, copyleft) è di
Davide: i case vecchi hanno orribili colori giallini, perchè non
pitturarli? Qualcuno sa che tipo di pitture e solventi è meglio usare?
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Cosa fare delle macchine morte irrecuperabili?
Si può dare ancora un senso a quelle carcasse inutilizzate? Ci facciamo
i corsi di smontaggio e rimontaggio? Apriamo i pezzi per vedere come
sono fatti? Possono servire per decorare ambienti o per creare strane
sculture? Possiamo costruire un barbecue col case di metallo? Fuori le
idee, ricicliamo tutto il possibile...al limite anche i mondiali di
lancio della tastiera, come raccontava Punto Informatico (cfr. post di
Kalos).
E poi, qualcuno (forse solo il Golem) ha provato a vedere sul serio che
fine fanno le macchine dismesse nella propria città?
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Wiki->Parte tecnica</FONT>
<A HREF="http://tic.isf-italia.org/pages/TrashTech?action=show"><U>http://tic.isf-italia.org/pages/TrashTech?action=show</U></A>
<FONT COLOR="#737373"> Ho diviso in sezioni per tipo di macchina: 386/486/pentium/...,
l'idea è di scrivere che cosa ci si può fare, e poi spiegare meglio i
dettagli. Ho solo iniziato, date il vostro contributo!
Si possono ordinare le interfacce in base alle risorse che
richiedono, ho iniziato ma qualcuno può andare avanti meglio. Sarebbe
carino inserire anche quanta RAM e quanti MHz servono per farli girare
in maniera decente, e aggiungere qualche commento.
In fondo ho iniziato a mettere una sezione per i Live CD: anche qui
sarebbe interessante scrivere uan recensione: come funzionano, quante e
quali risorse chiedono.
_______________________________________________________________________
Wiki->Link</FONT>
<A HREF="http://tic.isf-italia.org/pages/LinkInteressantiTrashware?action=show"><U>http://tic.isf-italia.org/pages/LinkInteressantiTrashware?action=show</U></A>
<FONT COLOR="#737373">
Nei link c'è pure troppa roba, uguale a quella che c'è
in ...../LinkInteressanti: se siete d'accordo lascerei solo la roba che
riguarda strettamente il trashware, altrimenti diventa illeggibile.
Ho spostato qui la parte "IT and Environment Initiative" che stava
nella parte tecnica (è tra i documenti ma può stare ovunque).
Sempre nei link, mi piacerebbe inserire gli how to particolarmente
utili, tipo lo small memory mini how to. Mi ricordo di aver letto anche
un mini how-to su come salvare spazio su disco, ma adesso non sono in
condizione di recuperarlo, se qualcuno vuole correggere il link:</FONT>
<A HREF="http://tic.isf-italia.org/pages/LinkInteressantiTrashware?action=show#head-02be61249478aea765b49703d20951db7de95d44"><U>http://tic.isf-italia.org/pages/LinkInteressantiTrashware?action=show#head-02be61249478aea765b49703d20951db7de95d44</U></A>
<FONT COLOR="#737373">_______________________________________________________________________
Grazie di aver sopportato fin qui, è tutto ;-)
--
Ciao,
Cristiano.
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"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci"
Isaac Asimov, Prima Fondazione.</I></FONT></PRE>
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