[IP JUSTICE] Una Coalizione Esorta a Respingere la Controversa Direttiva Europea sulla Proprietà Intellettuale
Andrea Glorioso
sama@perchetopi.org
Gio 4 Mar 2004 12:18:29 CET
[Scusate i duplicati - diffondete ovunque riteniate opportuno]
Comunicato Stampa IP Justice ~ 2 Marzo 2004
Una Coalizione Esorta a Respingere la Controversa Direttiva Europea
sulla Proprietà Intellettuale
Una coalizazione internazionale di gruppi per i diritti dei
consumatori e per le libertà civili stanno organizzando una
manifestazione e una conferenza stampa per opporsi alla controversa
Direttiva dell'Unione Europea per l'Imposizione dei Diritti di
Proprietà Intelettuale (European Union Intellectual Property Rights
Enforcement Directive, IPRED) alla vigilia del voto finale in seno al
Parlamento Europeo.
L'incontro è fissato a Strasburgo (Francia) per l'8 Marzo; un'ampia
coalizione esorterà i parlamentari europei a respingere la controversa
direttiva, perché colpisce eccessivamente gli utenti e i consumatori
per violazioni minime e non commesse a scopo di lucro.
I membri della Campagna per un Ambiente Digitale Aperto (Campaign for
an Open Digital Environment, CODE) tra cui IP Justice, European
Digital Rights (EDRi), Foundation for Information Policy Research
(FIPR), Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) si
uniranno alla manifestazione contro l'IPRED.
I consumatori sono contrari a questa direttiva perché essa li
considera alla stregua di contraffattori su larga scala - anche per
singole violazioni non intenzionali e non commesse a scopo di lucro.
I nuovi e potenti strumenti che la direttiva crea per combattere le
violazioni si applicano persino a coloro che hanno commesso in
buona fede un'azione ravvisata come illecita.
Introdotta per la prima volta nel Gennaio 2003 dalla Commissione
Europea, l'IPRED è stata sottoposta ad una riscrittura completa,
avvenuta a porte chiuse nel corso di incontri informali tra
parlamento, commissione e consiglio, presieduti dalla Sig.ra Fourtou,
parlamentare europea francese e relatrice della direttiva.
Quest'ultima ha, con l'approvazione del Consiglio, inserito la
direttiva in un processo di approvazione rapida, a causa del quale
l'adozione da parte del Consiglio Europeo è fissato dopo soli quattro
giorni dalla pubblicazione degli emendamenti che devono essere
discussi nel Parlemento Europeo in sede plenaria. Si è sacrificata
qualsiasi consultazione pubblica nel tentativo di far passare una
legge criticata, tramite una procedura pensata per proposte non
controverse da discutere in seconda lettura.
I consumatori e gli utenti di tutta europa sono invitati a partecipare
l'8 Marzo all'incontro di Strasburgo, per fornire il loro appoggio al
mantenimento delle tradizionali libertà civili contro un'applicazione
iper-zelante dei diritti di proprietà intellettuale. L'incontro si
terrà fuori dall'edificio che ospita il Parlamento Europeo dalle 16:30
alle 18:30, quando i Parlamentari Europei si riuniscono per i
dibattiti serali. Maggiori dettagli sull'incontro e sulla conferenza
stampa dell'8 Marzo verranno annunciati mano a mano che saranno
disponibili preso:
http://www.ipjustice.org/CODE
Otto principali motivi per rifiutare la direttiva IPRED:
1. Il campo d'azione della direttiva è troppo ampio: dovrebbe essere
limitato alle sole violazioni intenzionali e su scala commerciale.
Certe tipologie di diritto di proprietà intellettuale come i brevetti
dovrebbero essere escluse completamente dal campo d'azione della
direttiva.
2. La direttiva manca di bilanciamento e proporzionalità poichè i
consumatori medi rischiano lo stesso trattamento dei grandi
contraffattori commerciali anche se hanno commesso violazioni minori
senza impatto commerciale.
3. La proposta non fornisce una definizione di "diritto di proprietà
intellettuale", però la direttiva si applica a qualunque tipo di
proprietà intellettuale. Poichè gli stati membri dell'Unione Europea
definiscono il "diritto di proprietà intellettuale" in maniera
diversa, non è chiaro su cosa applicherà in pratica.
4. La direttiva permette agli avvocati di Hollywood di assumere agenti
di polizia privata per fare irruzione nelle case dei sospetti di
violazione. Queste misure, note come ordini "Anton Piller", erano
precedentemente disponibili solamente per casi estremamente rari nel
Regno Unito, in reazione a violazioni commerciali su larga scala.
Tuttavia la direttiva permette ai detentori dei diritti di esercitare
queste incursioni private contro i cittadini europei, anche se hanno
commesso violazioni minori che non includono motivazioni di lucro o
benefici di altro genere.
5. Con questa proposta diventano legge europea le ingiunzioni Mareva,
secondo le quali è permesso ai detentori dei diritti di congelare i
conti bancari e le altre proprietà dei sospetti di violazione prima
che questi siano stati sentiti da un giudice.
6. La direttiva crea un nuovo "Diritto di Informazione" che permette
ai detentori di diritti di ottenere informazioni personali sugli
utenti del software Peer-to-peer (P2P). Simili ampi poteri creati
nella controversa legge americana Digital Millennium Copyright Act
(DMCA) sono stati abusati dall'industria discografica per ottenere
informazioni personali su migliaia di consumatori negli Stati Uniti.
7. I server e le strumentazioni di un Internet Service Provider (ISP)
possono essere sequestrati e distrutti senza che questo sia stato
ascoltato da un giudice, per il solo sospetto di violazioni commesse
dai suoi clienti.
8. Direttive di questa portata devono passare attraverso un adeguato
dibattito ed ottenere la dovuta considerazione da parte dell'intera
Unione Europea e non essere approvate di corsa in prima lettura.
Questa proposta dovrebbe essere rinviata in seconda lettura in modo
che le sue parti controverse possano essere discusse pubblicamente.
Contatti per la stampa:
IP Justice/CODE Robin Gross
robin@ipjustice.org <mailto:robin@ipjustice.org>
telefono fisso: +1 415 553 6261
FFII James Heald
j.heald@ffii.org.uk <mailto:j.heald@ffii.org.uk>
telefono fisso: +44 14 83 57 51 74
telefono cell.: +44 77 89 10 75 39
FIPR Ian Brown
ian@fipr.org <mailto:ian@fipr.org>
telefono cell.: +44 79 70 16 45 26
EDRi Andreas Dietl
brussels@edri.org <mailto:brussels@edri.org>
telefono fisso: +32 2 660 47 81
telefono cell.: +32 498 34 56 86
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