CapitanLUG (Capitanata Linux User Group) - resoconto LinuxDay 2005 (lungo)

The Jackal jackal@capitanlug.it
Gio 1 Dic 2005 15:34:02 CET


Scrivo queste poche righe di chiusura della nostra terza giornata di 
promozione del Software Libero mentre rimbomba ancora nella Rete la 
notizia, pubblicata oggi finanche sul prestigioso quotidiano elettronico 
NewsForge, dello strepitoso successo che anche quest'anno il LinuxDay ha 
avuto in tutta Italia.
Noi del CapitanLUG (Capitanata Linux User Group) non possiamo che essere 
felici e fieri dei risultati ottenuti non soltanto a livello nazionale, 
quanto e soprattutto nel nostro “piccolo” ambito territoriale.
Il titolo “ad effetto” della nostra manifestazione, “Dalla dittatura 
alla democrazia. Appunti per una rivoluzione digitale”, aveva creato, 
infatti, notevoli aspettative sui contenuti del convegno tanto da farci 
guadagnare una nota di riferimento anche sul sito del quotidiano 
Repubblica, proprio al fianco di quei Linux User Group più grandi e 
blasonati a cui spesso volgiamo lo sguardo alla ricerca di ispirazione. 
Oggi posso sinceramente affermare che, chi ha avuto la possibilità e la 
curiosità di intervenire personalmente ai lavori, non sia rimasto 
assolutamente deluso.
Un vero e proprio percorso di rivoluzione del pensiero digitale è stato 
tracciato, infatti, durante i vari interventi proposti dai membri del 
CapitanLUG, i quali quest’anno hanno voluto porre all’attenzione dei 
presenti all’interno dell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza 
dell’Università degli Studi di Foggia interventi volti non soltanto a 
sensibilizzare gli animi all’uso del Software Libero ed Open Source, ed 
in particolar modo del sistema operativo GNU/Linux, quanto soprattutto a 
portare a galla temi informatici di scottante attualità che potrebbero 
condurre, in un futuro ormai prossimo, alla irreversibile compressione 
delle libertà digitali fondamentali di scelta e di utilizzo delle 
tecnologie.
Le prime fasi della manifestazione, così come quelle finali, sono state 
dedicate all’installazione in tempo reale del sistema operativo 
GNU/Linux ad opera di Giuseppe Delli Carri. Si è dimostrato come con 
pochi click del mouse ed un grado di conoscenza davvero minimo delle 
procedure di installazione e configurazione di un qualsivoglia sistema 
operativo, si possa mettere qualsiasi utente nelle condizioni di 
“assaggiare” un po’ di vera libertà digitale.
Successivamente le relazioni sono partite con l’analisi, effettuata 
dall’avv. Stefano Mele, degli adempimenti e delle scadenze non più 
procrastinabili ai quali una pubblica amministrazione realmente “al 
passo coi tempi” e vicina alle esigenze dei suoi amministrati deve 
volgere, ormai con affanno, la propria attenzione. Partendo dal tema 
della carta d’identità elettronica fino al più avveniristico passaggio 
completo ed epocale dalla carta ai bit, previsto dall’art. 22 del Codice 
dell’Amministrazione Digitale in vigore dal 1° gennaio 2006, si è, 
inoltre, valutato quanto il Software Libero ed Open Source può fare per 
rendere queste tipologie di procedimenti amministrativi realmente sicuri 
e trasparenti.
E’ stata poi la volta del giovane e promettente Leonardo Vaghaye e, 
successivamente, dell’avv. Gerardo Antonio Cavaliere che, il primo sul 
piano tecnico ed il secondo su quello giuridico economico, hanno 
tratteggiato a tinte forti il futuro, davvero poco roseo, che albeggia 
nell’ambito della salvaguardia dei diritti digitali. L’ormai imminente 
introduzione, ma sarebbe più corretto parlare di imposizione, delle 
specifiche tecniche che la TCPA (Trusted Computing Platform Alliance), 
un’organizzazione formata dai maggiori produttori di hardware e software 
proprietario e delle multinazionali mediatiche, introdurrà nei prodotti 
in commercio nell’arco dei prossimi 24 mesi, deve destare, infatti, non 
poche preoccupazioni. L’introduzione di uno specifico chip dedito alla 
sorveglianza dei contenuti digitali presenti sui personal computer, di 
fatto, comporterà un controllo di massa indiscriminato, vincolando gli 
utenti all’uso delle sole tecnologie, sia hardware che software, 
pienamente compatibili con le specifiche TCPA/Palladium. La domanda 
viene da sé: chi controllerà i controllori..?
L’Ing. Pierpaolo Palazzo, di seguito, ha provato a svelare, con un 
intervento davvero brillante e provocatorio, i “cinque buoni motivi per 
non usare GNU/Linux”, preoccupandosi così di sfatare anche l’ormai 
storica “dittatura mediatica” che, tra gli altri, vede “il Pinguino” 
come un sistema operativo difficile, mal supportato e basato su software 
di scarsa qualità…!
La soluzione a questo quadro davvero allarmante è stata data in chiusura 
di lavori dall’attuale Presidente del CapitanLUG, il dott. Federico 
Bovi: essere curiosi, scovare le notizie e non subirle, in una parola, 
documentarsi. In una carrellata dei principali progetti di 
documentazione libera presenti in Rete e liberamente scaricabili da 
ciascun utente, tra i quali l’opera “Appunti di informatica libera” 
rappresenta la pietra miliare con le sue oltre 8500 pagine, si è 
riusciti non soltanto a dare contezza di come risolvere qualsiasi dubbio 
inerente all’uso spicciolo di GNU/Linux, quanto soprattutto a creare 
nuove curiosità e nuovi spiragli di approfondimento da cui muovere per 
portare avanti il progetto di sensibilizzazione dell’Italian Linux 
Society e di tutti i Linux User Group presenti nel nostro territorio, 
tra i quali quest’anno spicca anche il nome del CapitanLUG.
Al prossimo LinuxDay..


The Jackal


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