2 Workshop Nazionale "Free Software, Open Source e Open Formats nei processi di ricerca archeologica"

Stefano Costa steko@iosa.it
Lun 26 Feb 2007 19:19:09 CET


2 WORKSHOP "FREE SOFTWARE, OPEN SOURCE E OPEN FORMATS NEI PROCESSI DI
RICERCA ARCHEOLOGICA"

GENOVA, 11 MAGGIO 2007

In seguito agli interessanti risultati emersi dal primo workshop
tenutosi nello scorso mese di maggio a Grosseto sul tema “Free software,
open source e formati aperti nei processi di ricerca archeologica”, si
avverte l’esigenza di ripetere anche nel 2007 un incontro aperto a
ricercatori, professionisti, studenti, ecc. provenienti da diverse
discipline e da tutta Italia per discutere liberamente dei problemi che
l’informatica applicata all’archeologia ha iniziato a porre in questi
ultimi anni agli operatori del settore e, più in particolare, dei
problemi e dei metodi dell’archeologia computazionale.

Com’è emerso dalla prolifica discussione finale della scorsa edizione,
infatti, attualmente è sempre più sentita la necessità di compiere un
passo avanti nel campo dell’analisi quantitativa e qualitativa dei dati;
campo attraverso il quale è possibile superare l'approccio puramente
archeografico che talvolta caratterizza il lavoro dell'archeologo, così
da giungere ad una vera analisi dei dati basata su elaborazioni
scientificamente e storicamente attendibili.

La necessità sopra detta, come precedentemente anticipato, è spinta
dalla sempre più crescente informatizzazione del lavoro archeologico e,
in tale senso, la diffusione del software libero fornisce
un'accellerazione non indifferente e - contemporaneamente - garantisce
elevati standard qualitativi e di sviluppo dei metodi di indagine. A
fronte di tale spinta, però, il solo uso del software libero non è
sufficiente a soddisfare esigenze di una disciplina – quale quella
archeologica – che è in rapido movimento verso il mondo digitale, nel
quale la condivisione dei dati costituisce un fattore di fondamentale
importanza. Oggi più che mai, infatti, si sente la necessità
dell’apertura degli archivi, della condivisione dei dati, e
dell’esplicazione dei processi di ricerca da cui scaturiscono i
risultati pubblicati nelle relazioni più importanti. Iniziative di
respiro internazionale quale, ad esempio, quella denominata Science
Commons invitano l’intero mondo della ricerca a riflettere
sull’importanza di queste tematiche .

Per imprimere una svolta ancor più decisiva nei campi dell’analisi e
della pubblicazione dei dati archeologici non basta, dunque, la
disponibilità ovvero la libera circolazione del software, ma occorre
agire affinché i dati prodotti dal lavoro archeologico siano codificati
digitalmente in modo chiaro e comprensibile da tutti, attraverso l’uso
di formati aperti e utilizzabili da chiunque. È evidente, infatti, come
nello scenario sopra descritto vada garantita anzitutto
l’interoperabilità tramite l’adozione di formati standard di libero
utilizzo e implementazione e, quando questo si renda necessario, anche
attraverso lo sviluppo ex-novo di formati specifici per l’archeologia ma
aperti a tutti. La condivisione dei dati pone naturalmente differenti
problemi: dai modi attraverso i quali è possibile rendere comune una
quantità di informazioni che, nel complesso, appare di difficile
gestione, ai formati tramite i quali è necessario veicolare le
informazioni, ai problemi legali che la natura dei dati impone.

Il presente documento è, così, un invito indirizzato a tutti quei
ricercatori, professionisti, studenti, ecc. che desiderino presentare e
discutere lavori e progetti focalizzati sul problema della condivisione
dei dati di ricerca e che, in particolare, vogliano evidenziare le
problematiche ed punti critici del processo lavorativo sopra descritto.

Il comitato scientifico e gli organizzatori del workshop si augurano di
riuscire a suscitare l’interesse dei più diversi professionisti, in modo
da fornire un quadro quanto più ampio e completo possibile del tema e
delle problematiche sopra esposte. Indipendentemente dalla tematica di
fondo, rimangono comunque aperte le porte ad interventi anche più
genericamente legati al software libero, che potranno essere valutati in
un'eventuale sessione poster da svolgere contemporaneamente
all'esposizione degli interventi orali e della discussione scientifica. 

Il workshop si terrà il giorno 11 maggio 2007 a Genova, presso Palazzo
S. Giorgio, sede dell'autorità portuale. L'evento è organizzato dal
grupporicerche della sezione di Genova dell'Istituto Internazionale di
Studi Liguri, in collaborazione con l'Istituto di Storia della Cultura
Materiale (ISCUM - Genova).

Per informazioni : http://workshop07.iosa.it

Le proposte di comunicazione devono essere inviate al massimo entro il
15 gennaio 2007, al Gruppo Ricerche della sezione di Genova
dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri (IISL) esclusivamente
tramite e-mail, all'indirizzo: workshop07@iosa.it, precisando il nome di
ciascun autore con la provenienza o l'istituto di afferenza, il titolo
della comunicazione e un riassunto della lunghezza massima di 500
parole. Le comunicazioni inviate potranno essere proposte per la
pubblicazione negli atti del workshop.


Roberto Bagnara
Luca Bezzi
Stefano Costa
Giancarlo Macchi
Gianluca Pesce



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