[bglug] [OT]Dichiarazione di indpendenza del Cyberspazio.

Andrea Campanella emuboy85@gmail.com
Dom 1 Maggio 2011 21:44:42 CEST


In questi giorni di aridità politica e di coscienza sociale questo
Manifesto, poco più che un sogno, incarna il desiderio di molti :

Governi del Mondo Industriale, stanchi giganti di carne e acciaio, io
vengo dal Ciberspazio, la nuova sede della Mente. Per il bene del
futuro, chiedo a voi del passato di lasciarci in pace. Non siete i
benvenuti tra noi. Non avete sovranità là dove ci siamo riuniti.
Noi non abbiamo un governo eletto, e non abbiamo intenzione di averne,
quindi mi rivolgo a voi con non più grande autorità che quella con cui
la libertà stessa ha sempre parlato. Io dichiaro che lo spazio sociale
globale che noi stiamo costruendo sarà naturalmente indipendente dalle
tirannie che cercate di imporci. Non avete alcun diritto morale di
governarci e non possedete alcuno strumento di costrizione che
dobbiamo realmente temere.
I governi derivano i loro legittimi poteri dal consenso dei governati.
Voi non avete mai richiesto ne’ ricevuto il nostro. Noi non vi abbiamo
invitato. Voi non ci conoscete, e nemmeno conoscete il nostro mondo.
Il Ciberspazio non si trova all’interno dei vostri confini. Non
pensate di poterlo edificare, come se fosse un progetto di costruzione
pubblica. Non potete. E’ un atto della natura e cresce da solo grazie
alle nostre azioni collettive.
Non siete entrati nel nostro grande e comune dialogo, e non avete
creato la ricchezza della nostra piazza. Non conoscete la nostra
cultura, la nostra etica, o i codici non scritti che danno già alla
nostra società più ordine di quello che potrebbe essere ottenuto con
qualunque vostra imposizione.
Affermate che tra noi ci sono problemi che voi dovete risolvere. Voi
usate questa affermazione come una scusa per invadere i nostri
territori. La maggior parte di questi problemi non esiste. Dove ci
sono conflitti reali, dove ci sono torti, li identificheremo e li
affronteremo con i nostri mezzi. Stiamo creando il nostro Contratto
Sociale. Questa autorità nascerà secondo le condizioni del nostro
mondo, non quelle del vostro. Il nostro mondo è diverso.
Il Ciberspazio consiste in scambi, rapporti e pensiero stesso,
disposti come una potente onda nella ragnatela delle nostre
comunicazioni. Il nostro è un mondo che si trova dappertutto e da
nessuna parte, ma non dove vivono i corpi.
Stiamo creando un mondo dove tutti possano entrare senza privilegi o
pregiudizi basati su razza, potere economico, militare, o stato
sociale.
Stiamo creando un mondo dove chiunque ovunque possa esprimere le
proprie opinioni, non importa quanto singolari, senza paura di venire
costretto al silenzio o al conformismo.
I vostri concetti legali di proprietà, espressione, identità,
movimento e contesto non si applicano a noi. Sono basati sulla
materia. Qui non c’e’ alcuna materia.
Le nostre identità non hanno corpi, quindi, al contrario di voi, noi
non possiamo ricevere ordini tramite coercizione fisica. Crediamo che
con l’etica, con l’illuminato interesse personale e con il benessere
comune, il nostro governo emergerà. Le nostre identità potranno essere
diffuse attraverso molte delle vostre giurisdizioni. La sola legge che
tutte le nostre culture costituenti riconosceranno generalmente è la
Regola Aurea. Speriamo di essere capaci di costruire le nostre
soluzioni particolari su quella base. Ma non possiamo accettare le
soluzioni che voi state tentando di imporre.
Negli Stati Uniti, avete creato una legge, il Telecommunications
Reform Act, che rinnega la vostra stessa Costituzione ed è un insulto
ai sogni di Jefferson, Washington, Mill, Madison, DeToqueville, e
Brandeis. Questi sogni devono ora rinascere in noi.
Siete terrorizzati da vostri stessi figli, perché sono nativi in un
mondo dove voi sarete sempre immigranti. Siccome ne avete paura, voi
affidate alla vostra burocrazia la responsabilità di genitori che
siete troppo codardi per affrontare. Nel nostro mondo, tutti i
sentimenti e le espressioni di umanità, dall’avvilente all’angelico,
sono parti di un tutto unico, il dialogo globale dei bit. Non possiamo
separare l’aria soffocante dall’aria su cui si scaldano le ali.
In Cina, Germania, Francia, Russia, Singapore, Italia e negli Stati
Uniti, state cercando di respingere il virus della libertà edificando
posti di guardia alle frontiere del Ciberspazio. Questi potranno
tenere fuori il contagio per un poco, ma non funzioneranno in un mondo
che sarà presto soffocato dai media basati sui bit.
Le vostre industrie dell’informazione sempre più obsolete si
perpetueranno proponendo leggi, in America e da ogni altra parte, che
pretendono di possedere la parola stessa in tutto il mondo. Queste
leggi dichiareranno che le idee sono un altro prodotto industriale,
non più nobile della ghisa. Nel nostro mondo, qualunque cosa la mente
umana possa creare può essere riprodotto e distribuito all’infinito
senza alcun costo. Il trasferimento globale del pensiero non ha più
bisogno delle vostre fabbriche per avvenire.
Questi provvedimenti sempre più ostili e coloniali ci mettono nella
stessa posizione di quei precedenti amanti della libertà e
dell’autodeterminazione che hanno dovuto rifiutare le autorità di
poteri distanti e disinformati. Dobbiamo dichiarare le nostre identità
virtuali immuni alla vostra sovranità, pur continuando a consentirvi
di governare sui nostri corpi. Ci diffonderemo attraverso il Pianeta
così che nessuno potrà arrestare i nostri pensieri.
Noi creeremo una civiltà della Mente nel Ciberspazio. Possa essa
essere più umana e onesta del mondo che i vostri governi hanno
prodotto in precedenza.

Davos, Confederazione Elvetica
8 Febbraio 1996

-- 
Andrea "emuboy" Campanella
emuboy.homelinux.com


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