[bglug] [ot] Era: Forkare la FSF?

Dario Coco dario.coco@gmail.com
Lun 10 Ott 2011 14:48:13 CEST


Lo scopo della nostra associazione è promuovere Linux e il software libero.

Penso di aver capito cosa intende Jimmi, ovvero che qualità e libertà
vanno di pari passo e non bisogna sacrificare nè l'una nè l'altra.
Forse il pensiero di Bruno e il paragone qualità/modello di sviluppo è
qualcosa duro da allontanare dalla percezione comune.

Precisazione: Linus Torvalds è finlandese.

Altra cosa: RMS è il padre della licenza GPL, gli dobbiamo molto e
sputare sul suo personaggio per via di dichiarazioni scomode è una
pratica dubbia. Il malconento "interno" di qualche dissidente della
FSF che vorrebbe un cambio ai vertici lo vedo qualcosa di inopportuno:
l'immagine pubblica della FSF è sempre stata quella di un barbone che
si mangia le pellicine dei piedi:

http://www.youtube.com/watch?v=I25UeVXrEHQ

E finora è sempre andato bene a tutti. Anche perchè, in tutta onestà,
ci sono alternative? Trovo giusto che sia il padre della GPL a
continuare a condurre la FSF, nonostante il video che avete ora avuto
il piacere di vedere, il fatto che ama camminare scalzo, che si
incazza se non dici GNU/Linux e che dice che Steve Jobs era un
mascalzone che ci vuole privare della libertà digitale (dal suo punto
di vista è così, dal punto di vista della filosofia del free software
anche). Come gli oppositori gioiscono alla morte di un dittatore,
Stallman in modo molto pacato ha detto che è felice che sia scomparso,
cantando fuori dal coro di persone unite nel (giusto) cordoglio.

Io ammiro questa chiarezza nelle idee e perseveranza nella lotta
contro chi vuole privarci della libertà digitale, anche se a volte è
una lotta contro i mulini a vento (di cui ce ne sono pochi nei moderni
Paesi Bassi).

Per chiudere, personalmente ho deciso di boicottare a vita i bei
prodotti Apple (non ho mai avuto un ipod).
L'azienda di Cupertino negli ultimi anni ha adottato delle politiche
neofasciste (mascherandole come semplificazioni per la vita degli
utenti) che non condivido: privarli di poche centinaia di euro è un
gesto da consumatore critico, una scelta personale con cui mi trovo
molto bene.

E' lo stesso motivo per cui mi sto trattenendo dall'acquisto di un
Kindle. Molti di voi sorrideranno a una tale integrità morale: per me,
dal caffè alla cioccolata, il consumo critico è uno stile di vita e le
mele non le voglio mangiare. E mi fanno anche un pò schifo.


Il 10 ottobre 2011 14:14,  <bruno@anche.no> ha scritto:
> On Mon, 10 Oct 2011 13:51:50 +0200, Jimmi wrote:
>>
>> Tanto tempo fa si narrava la leggenda di un ragazzino svedese con un
>> nome da fumetti che stupì il mondo dimostrando che libertà poteva
>> essere sinonimo di qualità, e questo fù l'inizio.
>
> wtf?
>
>> Se oggi mi si viene a raccontare che la qualità è meno importante
>> della libertà significa che nel frattempo qualcosa è andato storto :(
>
> Se oggi alcuni iscritti alla mailing list di un linux user group
> preferiscono usare software proprietario, significa che nel frattempo
> qualcosa è andato storto.
>
> /bruno
>
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