Meditazione...
Casper
blug@lists.linux.it
Thu, 5 Sep 2002 21:6:41 +0100
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Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
Hello,
Avete mai letto le licenze dei prodotti Microsoft che usate? No?=
Non temete, non siete certo
i soli: sono capolavori di burocratese estremo che =E8 difficile=
digerire. Peccato, per=F2,
perch=E9 leggendole scoprireste di aver accettato delle condizioni=
davvero sorprendenti.
Per esempio, nella licenza di Internet Explorer (per la versione=
6 e per il Service Pack 2
della versione 5.5) e in molti altri aggiornamenti di Windows c'=E8=
questa clausola molto
insolita:
L'utente non potr=E0 divulgare a terzi l'esito di alcuna prova=
comparativa (Benchmarking)
eseguita sul componente .NET Framework incluso nei Componenti del=
Sistema Operativo senza il
consenso scritto di Microsoft.
Traduzione: se installate Microsoft Internet Explorer e alcuni=
aggiornamenti di Windows,
dovete rinunciare ad esprimere la vostra opinione a proposito di=
un prodotto Microsoft. Solo
i recensori benedetti da Microsoft possono pubblicare confronti.=
Che fine faccia
l'obiettivit=E0 delle prove comparative in queste condizioni =E8 un=
dubbio che sorge spontaneo.
E' un dubbio rafforzato dal fatto che questa non =E8 l'unica=
clausola-bavaglio presente nelle
licenze Microsoft. Come raccontato da InfoWorld, una delle=
licenze presenti in Microsoft
FrontPage 2002 dice testualmente che non potete usare il=
programma in relazione a un sito
che critichi Microsoft, MSN, MSNBC, Expedia o i loro prodotti o=
servizi ("You may not use
the Software in connection with any site that disparages=
Microsoft, MSN, MSNBC, Expedia, or
their products or services=94).
Se il contratto di vendita della Fiat Multipla vietasse di parlar=
male delle linee della sua
carrozzeria, ci sarebbe un coro di indignazione. Se andando da=
McDonald's si fosse obbligati
a mugolare di piacere come Meg Ryan in Harry ti presento Sally a=
prescindere dalla qualit=E0
del panino, si griderebbe al sopruso della multinazionale. Se un=
governo avesse forme di
censura del genere nei confronti delle opinioni degli oppositori,=
sarebbe considerato
totalitario. Ma nel caso delle licenze software, l'utente tace e=
acconsente con
disinvoltura.
Le licenze dei Service Pack 1 e 3 di Windows 2000 (due importanti=
aggiornamenti di questo
sistema operativo) contengono altri passaggi molto controversi.=
Per esempio, impongono
all'utente di accettare che Microsoft installi automaticamente=
gli aggiornamenti futuri,
anche se l'utente non li vuole, e che l'azienda di Redmond entri=
nel suo computer per vedere
quali programmi Microsoft vi sono installati. S=EC, avete letto=
bene.
La dicitura esatta, tratta dal recentissimo Service Pack 3, =E8=
infatti questa: =93You
acknowledge and agree that Microsoft may automatically check the=
version of the OS Product
and/or its components that you are utilizing and may provide=
upgrades or fixes to the OS
Product that will be automatically downloaded to your computer".
Nella versione italiana: =93L'utente prende atto e acconsente al=
fatto che Microsoft possa
verificare automaticamente la versione del Prodotto del Sistema=
Operativo e/o dei suoi
componenti in uso da parte dell'utente e possa provvedere ad=
aggiornamenti o correzioni al
Prodotto che verranno scaricati automaticamente nel computer=
dell'utente=94.
La parola magica =E8 quell'=94automaticamente=94. Gli aggiornamenti ai=
sistemi operativi esistono
da sempre e non sono certo un'esclusiva Microsoft. Quello che=
distingue le nuove licenze
Microsoft =E8 che l'installazione degli aggiornamenti non =E8 pi=F9=
volontaria ma obbligatoria, e
viene effettuata senza preavviso. Automaticamente, appunto. Se=
volete usare legalmente
questi prodotti Microsoft, dovete accettare questa condizione.
E' come se firmando il contratto Enel foste costretti a dare ai=
suoi addetti le chiavi di
casa vostra, affinch=E9 possano entrarvi per cambiare l'impianto=
elettrico quando vogliono,
magari di notte o mentre siete a letto con il vostro partner.
Le implicazioni in termini di sicurezza informatica individuale e=
soprattutto aziendale sono
enormi. Sostanzialmente, siete obbligati ad accettare che=
Microsoft diventi amministratore
di sistema dei vostri computer e dovete consentirle in ogni=
momento di scavalcare tutti i
vostri sistemi di difesa contro le intrusioni.
Il bello =E8 che secondo la licenza dovete concedere questi pieni=
poteri non soltanto a
Microsoft, ma anche ai suoi "agenti designati", chiunque essi=
siano (=93you explicitly
authorize Microsoft or its designated agent to access and utilize=
the necessary information
for updating purposes=94; nella licenza italiana, =93L'accesso a tali=
funzionalit=E0 [quelle di
aggiornamento] comporta l'autorizzazione esplicita a Microsoft o=
al suo agente designato ad
accedere e a utilizzare le informazioni necessarie per le=
funzionalit=E0 di aggiornamento=94).
Viene da chiedersi quanta gente bazzicher=E0 dentro i tanti=
computer che usano Windows 2000.
Dal punto di vista tecnico, rendere automatici e obbligatori gli=
aggiornamenti del sistema
operativo non ha senso e anzi espone gli utenti a un maggior=
rischio di intrusione: se
Microsoft ha un modo per entrare nel vostro PC come e quando le=
pare, quanto tempo passer=E0
prima che qualche malintenzionato lo scopra e lo sfrutti?
E' molto pi=F9 prudente il metodo tradizionale che consiste=
nell'avvisare gli utenti e
lasciare che siano loro, quando lo ritengono opportuno, ad andare=
a scaricarsi gli
aggiornamenti che ritengono necessari. Lasciare una backdoor=
sempre aperta =E8 contro i pi=F9
elementari principi della sicurezza informatica. Difficile=
pensare che nessuno in casa
Microsoft se ne sia reso conto. Viene allora da chiedersi perch=E9=
la societ=E0 di Redmond ha
adottato lo stesso questa tecnica.
C'=E8 poi la non trascurabile questione delle responsabilit=E0. Se=
Microsoft o un suo =93agente
designato=94 introduce per errore un virus nei vostri PC aziendali,=
come =E8 successo
recentemente in Corea, che succede? Fate causa a Microsoft?=
Pensateci due volte, perch=E9
avete sottoscritto un accordo di licenza che dice che =93il rischio=
derivante dall'utilizzo o
dalle prestazioni dei componenti del sistema operativo e dei=
servizi di supporto =E8
interamente a carico dell'utente=94.
Giusto per ribadire il concetto, la licenza dice anche che =93in=
nessun caso Microsoft o i
suoi fornitori saranno responsabili per danni [...] (compresi, in=
via esemplificativa, danni
per: mancato guadagno, perdita di informazioni confidenziali o di=
altro tipo, interruzione
dell'attivit=E0, danni fisici, perdita di privacy, omissione di=
rispetto di obblighi - incluso
quello di comportarsi in buona fede o con ragionevole diligenza=
[...] anche qualora
Microsoft o i suoi fornitori fossero stati avvisati della=
possibilit=E0 del verificarsi di
tali danni=94.
In altre parole, se il software Microsoft non funziona,=
arrangiatevi: Microsoft se ne lava
le mani, e pretende di farlo anche se viola obblighi come quello=
di =93comportarsi in buona
fede o con ragionevole diligenza=94 e persino qualora Microsoft sia=
stata preavvisata del
difetto.
Nella sciagurata ipotesi in cui decideste nonostante tutto di=
chiedere un risarcimento,
un'ulteriore clausola della licenza specifica che Microsoft=
risarcir=E0 al massimo =93il maggior
importo tra quello pagato dall'utente per i componenti del=
sistema operativo e la somma di
cinque dollari (US$ 5)=94.
Va detto che questo tipo di clausole riguardanti la=
responsabilit=E0 =E8 abbastanza diffuso nel
software commerciale: non =E8 un malcostume esclusivo di Microsoft.=
Tuttavia il fatto che
=93cos=EC fan tutti=94 non tranquillizza affatto il povero utente=
finale, la cui sopravvivenza
lavorativa dipende da questo software. Immaginate di applicare=
queste clausole a
un'automobile. Come vi sentireste se un concessionario vi=
chiedesse di firmarle?
Diritti digitali, ma di chi?
L'aggiornamento automatico e forzato ha senso soltanto se=
Microsoft vuole andare a braccetto
dei discografici e di Hollywood e assicurarsi che il vostro=
computer sia in grado di
riprodurre soltanto materiale multimediale autorizzato e protetto=
(il cosiddetto =93Secure
Content=94).
Infatti la licenza di un recente aggiornamento-correzione (patch)=
di Windows Media Player
dichiara che se lo installate, autorizzate Microsoft a scaricare=
automaticamente -- ecco di
nuovo la parola magica -- sul vostro computer degli=
=93aggiornamenti riguardanti la
sicurezza=94.
La sicurezza di chi? Non certo la vostra: la licenza infatti vi=
avvisa che questi
aggiornamenti =93possono bloccare la copia e/o la riproduzione dei=
Contenuti Protetti e
bloccare l'utilizzo di altro software sul vostro computer=94 (=93may=
disable your ability to
copy and/or play Secure Content and use other software on your=
computer=94).
Pertanto, se installate questo aggiornamento e un qualunque altro=
programma del vostro
computer cessa di funzionare, non potete lamentarvi: eravate=
stati avvisati. Infatti la
=93sicurezza=94 di cui si parla qui =E8 quella dei magnati dei media,=
non la vostra. La licenza
dice chiaramente che gli scaricamenti avvengono proprio =93allo=
scopo di proteggere
l'integrit=E0 dei contenuti e del software protetto dalla gestione=
dei diritti digitali=94.
In sintesi, se nel corso di questa nobile impresa =E8 necessario=
sacrificare l'integrit=E0 dei
vostri dati, del vostro software e del vostro lavoro, pazienza: =E8=
un dettaglio del tutto
trascurabile.
Non ci vuole un principe del foro per rendersi conto che=
praticamente tutte queste clausole
sono in aperto contrasto con le leggi vigenti, e qualsiasi=
clausola che contrasti con le
leggi =E8 nulla. Bill Gates non me ne voglia, ma le libert=E0 di=
opinione, di espressione e di
critica sono governate dall'articolo 21 della Costituzione=
italiana, non dalle licenze
Microsoft.
Di conseguenza, queste condizioni di licenza verrebbero fatte a=
pezzi anche nel pi=F9
scalcinato dei tribunali. E' difficile credere che Microsoft non=
lo sappia (tant'=E8 vero che
la licenza dice che =93le suddette limitazioni, esclusioni e=
dichiarazioni di non
responsabilit=E0 sono applicabili nella misura massima consentita=
dalla legge in vigore=94). Ma
allora perch=E9 ci sono?
Questa =E8 una domanda alla quale soltanto Microsoft pu=F2 dare una=
risposta.
Pu=F2 darsi che queste clausole siano soltanto il delirio di un=
avvocato
megalomane che vuole coprire le spalle del suo ricco cliente, ma=
in mancanza di chiarimenti
producono soltanto danni alla reputazione di Microsoft.
Cos=EC come stanno adesso, infatti, le clausole citate qui hanno=
soltanto un effetto
intimidatorio e ingannevole, inducendo l'utente a credere che=
abbiano davvero valore legale.
Se Microsoft spera di diventare, come dicono i suoi slogan, un=
fornitore di =93trustworthy
computing=94 (=93informatica degna di fiducia=94), intimidazione e=
inganno non sono certo buone
basi di partenza.
Qualcuno si stufer=E0 prima o poi, che ne dite?
Best regards.
Casper
casper@linux.it
2002-09-05
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