Microsoft insegna ai partner come combattere Linux

Marco Bisetto mbiso@tiscalinet.it
Mer 9 Lug 2003 19:38:25 CEST


Cari membri del BLUG,

Prendo spunto dal lancio di Mauro per chiedere la vostra opinione su
questi argomenti politici.

Spesso si dice che i vantaggi del software libero non stanno solo nel
prezzo, ma soprattutto nella possibilita` di adattare il software alle
proprie esigenze. Credo che questo sia un punto chiaro per chi ha
conoscenze specifiche ed esigenze particolari, ma gli utenti finali in
genere non sanno nemmeno di cosa si stia parlando.

Ieri casualmente ho avuto una conversazione con un professionista che
e` utente finale di software, ma svolgendo lavori nell'ambito della
progettazione impiantistica, dovrebbe essere almeno parzialmente a
conoscenza delle offerte sul mercato informatico. Ho scoperto con un
certo stupore che non aveva la piu` pallida idea di cosa fosse Linux,
tranne l'averlo sentito nominare. Sostanzialmente la sua reazione e`
stata la seguente:

- Incredulita` rispetto alla gratuita` del software libero.

- Domande del tipo: "Ma allora, se io ti mando un file di word tu
  riesci a leggerlo?"

Credo che alla fin fine il concetto di base dell'utente finale sia:
deve costare di meno, ma deve fare le stesse cose che faccio
adesso. Dove "fare le stesse cose" significa non cambiare una virgola
del proprio modus operandi. Vige ancora l'idea che se non costa niente
dev'esserci una fregatura da qualche parte. Una volta vinta la
diffidenza, rimane semplicemente il "non costa". Naturalmente
rimanendo nel paradigma che tutto quello che e` "diverso da come lo
facevo prima" e` sbagliato.

In definitiva, lo descrivo come uno scenario un po' triste sotto certi
aspetti, ma dove Linux la spuntera` per il minor costo.

m


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