Sony e drm

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Mar 3 Gen 2006 18:48:54 CET


Dino Del Favero ha scritto:
> Avete letto
> http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/12_Dicembre/30/sony.shtml
> che ne pensate? 

Non l'avevo letto, ma avevo letto dei rootkit di Sony.
Tuttavia, un paio di considerazioni le farei:

1) Sta arrivando.
Il "drm", intendo. Ed in modo particolarmente subdolo, visto che quando 
si chiamava "Palladium" e si era intuito in modo più diffuso cosa 
potesse comportare era stato un po' frenato.
Ora ci sono diverse sigle, innocenti o tutt'al più rassicuranti, che 
enfatizzano l'arrivo dei primi drm come un incremento di sicurezza.
Ho notato con rammarico come anche molti "addetti ai lavori" non 
sappiano bene cosa i drm siano, e cosa potrebbero comportare.
(Penso ad esempio alle piccole sw houses, diffuse nel nostro paese, che 
un giorno potrebbero trovarsi nella situazione di dover chiedere la 
registrazione di codice sviluppato in proprio perchè possa essere 
eseguito su un pc...)
Quando questa cosa viene spiegata, fa scendere un po' a tutti un brivido 
giù per la schiena, anche se prima sembrava solo una "feature di 
sicurezza in più"...

2) Spesso "alcuni" giocano sull'"ignoranza" per approfittare degli 
altri. Purtroppo quando questo avviene da parte di soggetti molto 
"forti" appare "più legittimo", ma non lo è affatto...

3) Trovo il tipo di risarcimento un po'"ridicolo", il problema non è 
tanto nella modalità di fruizione del prodotto acquistato (anzi, se il 
drm verrà diffuso ci si dovrà abituare a questa ed altre cose ben più 
restrittive!) quanto negli altri due elementi (i problemi di sicurezza 
aperti dal drm senza poter scegliere, da un lato, e il fatto di fare 
tutto all'insaputa dell'utente, dall'altro).
Incidentalmente, il danno per aver "sfondato" qualche computer non 
ritengo sia valutabile con quei 7 dollari e mezzo...

4) Interessante comunque vedere che un'azione di "massa" ben organizzata 
può avere i suoi frutti anche contro dei "colossi"...

5) In ogni caso, ci tengo a sottolineare che ritengo sia un problema di 
metodo e non di merito. Intendo con ciò dire che se qualcuno ritiene di 
voler vendere qualcosa, o di volerla gestire in modo "proprietario", 
deve avere il diritto (==essere libero di) farlo. Il problema è 
rispettare anche i diritti degli altri, cosa che forse con i drm 
potrebbe non accadere.

Potrebbe ben essere un bel ruolo per tutti i nostri lug quello di 
rendere edotte più persone possibile sul fatto che non necessariamente 
le cose devono essere come _pochi_ le hanno prestabilite, ma ci sono 
tanti altri modi di fare... "almeno uguale". E sopratutto nel rispetto 
delle persone.

I think so.


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