lettera aperta (politiche di austerità )

[max@mail.studiomasson.it]

Davide Zanon ha scritto:

[...]

> menti di certi /altolocati/ sia affrontare la questione economica, dato anche 
> che probabilmente il 99% dei destinatari ha conoscenze informatiche tali da 
> rendere purtroppo improduttiva alcuna spiegazione filosofica... 
[...]
> quasi necessario abbassarsi al gretto denaro... Quello lo comprendono 
> tutti... In genere o parli di filosofia e nessuno capisce un emerito niente o 
> diventi mainstream, parli di Euro e allora magari ti ascoltano... Mi chiedo 
> se certe volte non sia conveniente (cercare di) raggiungere lo scopo per la 
> via piu' semplice, anche se questo comporta qualche esteriore rinuncia...

Questo rappresenta in modo più compiuto ciò che mi ero chiesto io stesso 
(e che forse avevo riportato come ingarbugliata riga di una vecchia 
mail), ovvero se non sia una via percorribile anche quella del "costo", 
come prima tappa per fare ragionamenti più completi.
Certo, in questo caso si parla di "costo di licenza" e non ovviamente di 
TCO, perchè in tal caso tutto il ragionamento si altera.

Però potrebbe effettivamente essere una "strategia alternativa": parlare 
di "filosofia" come punto finale, o a chi sia in grado di comprendere la 
portata del tema, eventualmente approcciare il discorso tramite un 
"vil-denaro argomento" per "aprire" una porta. Del tipo: "guarda un po', 
non ci sono i costi di licenza (plin! campanellino d'allarme: allora 
risparmio. Quasi quasi questo lo ascolto!) e poi avrai anche molti altri 
vantaggi, ben più importanti e significativi. E il costo di licenza 
d'uso diventa solo la porta d'ingresso per parlare di filosofia.

Certo, pare che siamo tutti d'accordo sul fatto che puntare TUTTO e SOLO 
sul risparmio non sia azzeccato. Ma se fosse una leva per poter parlare 
anche del resto, e per introdurre il FLOSS, forse non sarebbe più 
argomento proprio da buttare via...

> Ti ripeto, idealmente hai del tutto ragione.

E su questo condividiamo tutti!

Bye,
Max.