"Google is your friend". Ma quanto? (lungo)
Massimo
massimo@mail.studiomasson.it
Ven 9 Mar 2007 18:15:21 CET
Vi metto a parte di un pensiero che da un po' mi frulla in testa.
Scusate il cross post in due ml, ma avevo voglia di condividere anche
con gli amici del Montellug queste mie elucubrazioni...
Google è uno strumento splendido, utilissimo, ben realizzato. Ormai
insostituibile. E "quelli di google" sono davvero in gamba, hanno ottime
idee e sfornano novità a ritmi sostenuti.
I servizi di google sono sempre più insostituibili.
Vedo spesso in giro progetti che si appoggiano ad api o funzioni di
google, o il suo maps, o mille altre cose simili (credo che ad esempio
pythonisti possa darmi conferma...). Grazie google, i tuoi servigi sono
sempre più insostituibili.
Ed anche a livello applicativo google si sta "scatenando", tanto che
oltre alla posta elettronica, ed all'agenda, ora anche applicativi
office style sono disponibili a tutti. Google diventa sempre più
insostituibile. Tanto che anche "noti monopolisti informatici" hanno
riconosciuto la presenza "finalmente" di un competitor stimolante. Uops!
Bene. Il mio cruccio da qualche tempo è: "google non è software libero".
Si, lo posso usare gratis quanto voglio. Ma... noi conosciamo la
differenza tra libero e gratuito!
Avete presente, no? "Se 'B' prendesse un centesimo ogni volta che 'W' si
pianta, sarebbe milionario. Oh, ma 'B' è già miliardario..."
Non so se sia un embrione di paranoia, ma mi pare di intuire una
strategia di diffusione di servizi che, una volta divenuti realmente
insostituibili (magari perché vitali per qualche organizzazione, o
perché qualcuno ci ha costruito sopra il proprio "business") potrebbero
far sentire il "peso" del "non libero".
Allora mi stavo chiedendo se ci fossero in giro progetti che possano
all'uopo "sostituire" almeno alcune delle funzionalità offerte da
google, in particolare l'efficiente motore di ricerca. Sapete se esista
qualcosa del genere? (non penso tanto a dmoz, che se non erro è un
direttorio, quanto piuttosto proprio ad un motore libero che si appoggi
a quanto di libero già c'è in rete).
Certo, non bastano solo software ed algoritmi, in un caso simile ci
vorrebbe anche potenza di calcolo, banda e storage. Ma da questo punto
di vista una simpatica idea potrebbe essere l'utilizzo dell'idle dei
tanti computer connessi alla rete (tipo le ricerche dei primi di
mersenne, o il seti@home, e via dicendo...) per distribuire una cosa
(archivi e ricerche) che sia utile alla "community".
No, perché se una cosa del genere non è già stata pensata e progettata
da qualcuno... ^_^
Scusate i miei pensieri in libertà ma, sapete com'è... è venerdì sera e
si preannuncia... un altro weekend lavorativo! In qualche modo devo pur
sfogarmi!
A presto,
(in questo caso mad) max.
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blug