dbms e chiavi primarie
Massimo
max@studiomasson.it
Dom 6 Apr 2008 13:22:15 CEST
Ivan Zanolla ha scritto:
[...]
> Esattamente, la definizione di chiave esterna necessita proprio della
> stessa cardinalità della chiave primaria. E' proprio per definizione
> "matematica".
Ok, su questo non ci piove.
Sostanzialmente la riflessione era che mi pare di poter ridurre in ogni
caso la cardinalità ad 1...
[...]
>> 2) è forse questo il motivo per cui molti ORM si disinteressano alla
>> gestione delle chiavi primarie multi campo e utilizzano spesso le chiavi
>> primarie su un singolo campo?
> Ignoranza mia, ORM=?
(O)bject (R)elational (M)apping
http://en.wikipedia.org/wiki/Object-relational_mapping
> Comunque spesso si fa *solo* per evitare di complicarsi la vita a
> livello pratico ma a livello concettuale è sbagliato. Un modello ER
> deve rappresentare la realtà, se non ho tipo il codice fiscale che
> posso usare come chiave ma ho benissimo attributo a e b che possono
> formare la chiave primaria si dovrebbero usare questi due.
Quindi, sostanzialmente mi dici: stesso risultato ma impostazione
concettuale errata... interessante...
Ieri parlando a "voce" della stessa cosa veniva fuori anche il fatto
che, ovviamente, avere una pk "esplicita" consente di cercare/filtrare
per parti della chiave stessa, cosa ovviamente non scontata con pk di
cardinalità 1, a meno che non "esistano" anche gli altri campi necessari...
[...]
> E' un piacere, anzi adesso non so chi abbia studiato queste cose e chi
> no (non credo che ci siano solo ingegneri qui) ma ho scritto degli
> appunti per le Basi di dati (ovviamente sulla teoria generale). Se
> qualcuno volesse leggere questo documento "Appunti per basi di dati"
> che si trova a questo indirizzo
> http://unipd.net/download.php?mode=unipedia&id=99 e mi desse pareri
> consigli ecc ecc ne sarei lieto.
Proverò a dargli un'occhiata, grazie!
Ciao,
max.
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