[pierpiggi@gmail.com: [LUG] Lettera al ministro Brunetta]

Ezio Da Rin ezio@linuxnetlive.org
Sab 12 Dic 2009 17:26:00 CET


Marco Bisetto ha scritto:
> On Friday 2009-12-11 19:18 +0100, Ivan wrote:
>> scusate ma se siete a favore del sw libero, inteso nella definizione
>> della fsf, non siete d'accordo con quanto scritto qua?
>> http://www.gnu.org/philosophy/schools.html :-D
>
> No.
>
> Ciao.
>
> Marco Bisetto
al contrario di Marco non posso dire di non essere d'accordo sul 
principio di questo documento di Stallman, ma non si può chiudere gli 
occhi sulla situazione di fatto e voler imporre un monopolio in 
sostituzione di un'altro. Un riconoscimento a zio Bill deve essere fatto 
volenti o nolenti: ha contribuito in modo determinante a portare un pc 
in quasi ogni casa. Non l'ha fatto per la gloria, l'ha fatto per i $ ma 
questo non cambia lo stato delle cose.

Se non ci fosse stato il profitto dietro le decisioni si IBM, Sun, 
RedHat ecc. credete che Linux sarebbe arrivato dove è arrivato?
Allora perché i LUG continuano a farsi le seghe mentali ogni volta che 
Linux viene accostato ad una qualsiasi, anche minima, attività di 
impresa con fini di profitto anche se questa porta beneficio alla 
comunità? Non trinceriamoci dietro a statuti vari che se sono sbagliati 
in alcune cose basta cambiarli ed adattarli alla realtà dei fatti, 
altrimenti rimarremo sempre gli arroccati del sottoscala e giustamente i 
ragazzi delle scuole possono cadere in giudizi errati senza per questo 
meritarsi gli insulti da nessuno.

Non è forse questo il contrario di quanto afferma Stallman, proprio in 
quel documento che citi, quando dice:

"The free software community rejects the "priesthood of technology", 
which keeps the general public in ignorance of how technology works"?

Aspettando poi sulla sponda del fiume per veder passare il cadavere di 
windows non porta nessun frutto, anzi come dimostra la vicenda di Linux 
sugli EeePC, Linux se non adeguatamente sostenuto dalla comunità viene 
messo da parte, e questo succede anche in tanti laboratori delle scuole 
dove volonterosi insegnanti si accollano l'onere di portare avanti 
installazioni di Linux, senza supporto da parte dei LUG troppo attenti a 
non contaminarsi con situazioni di profitto e alla fine sono costretti a 
cedere al salvatore di turno che reinstalla M$ con immensa soddisfazione 
dei docenti.

Comunque, per tornare nel thread, io credo che la soluzione giusta sia 
quella proposta da Gianluca: inviare a Brunetta lettere dai LUG, dalle 
Amm.Pubbliche, dalle scuole, dalle imprese, dai professionisti, dagli 
artigiani e da ogni utilizzatore di SW Libero per far capire, a chi 
ancora non l'avesse compreso, che il SW libero è una conquista 
trasversale della società e non un valore di parte e per questo deve 
essere difeso a livello delle istituzioni. Inondiamogli la segreteria di 
fax vedrete che si accorgeranno che ci siamo. Una simile protesta 
l'abbiamo fatta alcuni anni fa con la difesa del Made in Italy, io 
stesso con Hylafax ho inviato più di 200 fax ai mie colleghi che a loro 
volta li hanno inviati al viceministro Urso, il quale poi, vista la 
valanga di fax, ha risposto direttamente al sottoscritto e al Direttore 
dell'Unione Artigiani.
Ciao a tutti,
Ezio.




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