Convegno con SHIMAN :: MILANO CHIAMA BOSTON

marcello saponaro marcello@marcellosaponaro.it
Ven 3 Nov 2006 02:34:38 CET


IL TAVOLO REGIONALE
POLITICA DEL SOFTWARE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 

invita al Convegno

Milano chiama Boston 

Esperienze di migrazione al FLOSS e ai formati aperti


Giovedì 9 Novembre , ore 9.30 – 12.30
Sala Assemblee Banca Intesa - Piazza Belgioioso 1 - Milano


La migrazione al FLOSS (Free, Libre, Open Source Software) e ai formati
aperti sarà il tema centrale del convegno organizzato in collaborazione con
VAS, Verdi Ambiente e Società Onlus, per portare all’attenzione di Regione
Lombardia l’esperienza del Massachusetts che, attraverso la consulenza di
LEON SHIMAN, ha gestito la migrazione del software proprietario verso i
formati aperti.

La condivisione della conoscenza produce innovazione. Questa, dunque la
filosofia dell’incontro organizzato dal Tavolo Regionale POLITICA DEL
SOFTWARE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Leon Shiman, consulente in materia dello Stato del Massachusetts, interverrà
insieme ad alcuni rappresentanti del “Tavolo” e della Regione Lombardia per
confrontarsi su questi temi.

 

PROGRAMMA DELLA CONFERENZA


Saluti iniziali:
- Sen. Guido Pollice, Presidente nazionale di VAS 
- Carlo Saffioti, Presidente IV Commissione Attività Produttive del
Consiglio Regionale 

Introduce e modera :
- Marcello Saponaro, Consigliere regionale dei Verdi

Partecipano al convegno:
- Leon Shiman, Consulente del Governo del Massachusetts
- Massimo Buscemi, Assessore alle reti e servizi di pubblica utilità Regione
Lombardia
- Stefano Maffulli, Presidente Free Software Foundation Europe – Italia
- Lele Rozza, Consulente (ha contribuito al percorso partecipativo per la
scrittura del progetto di legge sul software libero in Friuli Venezia
Giulia)

L’ INGRESSO E’ LIBERO

Organizzazione: VAS Verdi Ambiente e Società Onlus
Si ringrazia BANCA INTESA per la concessione della SALA ASSEMBLEE


SCHEDE INFORMATIVE


FLOSS è l’acronimo di Free, Libre, Open Source Software, e indica un sistema
che abbraccia la filosofia del free software
<http://it.wikipedia.org/wiki/Free_software>  e quella dell’open source
<http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source> . Quando fu coniato il termine
FLOSS si sperava di semplificare i rapporti tra i due movimenti stimolandone
la cooperazione. Mentre infatti il primo sostiene la diffusione di un
software con una  <http://it.wikipedia.org/wiki/Licenza_%28informatica%29>
licenza che permette a chiunque di utilizzarlo, studiarlo, modificarlo e
ridistribuirlo, il secondo (letteralmente sorgente aperta) mette al centro
un  <http://it.wikipedia.org/wiki/Software> software rilasciato con un tipo
di licenza per la quale il codice
<http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_sorgente>  sorgente è lasciato alla
disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione
(in genere libera e spontanea) il prodotto finale possa raggiungere una
complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di
programmazione.


FORMATO APERTO La dicitura è una specifica
<http://it.wikipedia.org/wiki/Specifica>  pubblica per la descrizione e
l'archiviazione di dati digitali, solitamente gestita da un ente di
standardizzazione non proprietario, e libera da restrizioni legali nell'uso.
Un formato aperto deve poter essere implementato senza distinzioni da
software proprietari, open <http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source>
source o liberi, ciascuno con le proprie modalità di licenza. A differenza
dei formati aperti, i formati proprietari sono controllati e definiti da
interessi privati. I formati aperti sono un sottoinsieme degli standard
aperti. L'obiettivo principale dei formati aperti è garantire l'accesso ai
dati nel lungo periodo, senza incertezza presente e futura riguardo ai
diritti legali o le specifiche tecniche. Un secondo obiettivo comune dei
formati aperti è di incoraggiare la concorrenza, invece di consentire a un
produttore di mantenere il controllo su un formato proprietario per inibire
l'uso di prodotti concorrenti.


LEON SHIMAN E’ stato consulente di Peter Quinn, sotto la cui direzione il
governo del Massachusetts ha
<http://news.com.com/Massachusetts+moves+ahead+sans+Microsoft/2100-1012_3-58
78869.html?tag=nl> approvato un anno fa l'Open Document Format (formati ISO
26300 per i documenti da ufficio) per le proprie agenzie governative.
Nonostante Quinn dopo aver proposto e fatto approvare la direttiva sia stato
costretto alle dimissioni, il progetto di adozione di ODF
<http://en.wikipedia.org/wiki/OpenDocument>  però non ha subito intoppi ed è
andato avanti ugualmente fino ad essere formalizzato dal IT Advisory Board,
l'organo statale che si occupa delle tecnologie informatiche, in un
documento programmatico
<http://www.mass.gov/portal/index.jsp?pageID=itdterminal&L=3&L0=Home&L1=Poli
cies%2C+Standards+%26+Legal&L2=Drafts+for+Review&sid=Aitd&b=terminalcontent&
f=policies_standards_ETRM_v3dot5draft_information&csid=Aitd>  con cui lo
stato del Massachusetts si impegna a adottare gli standard XML per la
documentazione che transita per gli uffici pubblici. Il plugin
<http://http:/news.com.com/Mass.+to+use+Microsoft+Office+in+ODF+plan/2100-73
44_3-6109103.html?tag=nl>  di compatibilità tra MS Office e ODF dovrebbe
essere pronto per l'entrata a vigore della direttiva a Gennaio 2007.


 <http://politicadelsoftware.openlabs.it/> TAVOLO REGIONALE POLITICA DEL
SOFTWARE NELLA P.A.

Tavolo di confronto, promosso dal Consigliere regionale dei Verdi Marcello
<http://www.marcellosaponaro.it/>  Saponaro, al quale hanno aderito
Consiglieri di entrambi gli schieramenti, associazioni per la diffusione del
Software Libero, Floss e aziende del settore.






 




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