[Flug] Mozione per il consiglio comunale di Firenze sul software libero

Leandro Noferini leandro@firenze.linux.it
Gio 1 Feb 2001 17:21:44 CET


Al Papin <alpapin@yahoo.com> writes:

> Come vi avevo promesso ho scritto una bozza di mozione per il
> consiglio comunale di Firenze per introdurre il software
> libero. Riprendo un pò quello che abbiamo detto nel convegno di
> Dicembre e la lettera sulla soggezione dello stato italiano alla
> microsoft che introdusse Sarcinelli in quel'occasione.

Bello bello, complimenti....

> Vi chiedo suggerimenti e correzioni (vorrei evitare di scrivere
> cazzate) e, se qualcuno ne sa qualcosa, anche consigli per evitare
> di fare affermazioni che mi potrebbero essere contestate in
> tribunale da Microsoft (ho già ricevuto qualche "strana"
> telefonata.

Posso intanto mettere la notizia un po' a giro, come ad esempio far
girare la notizia su alcune liste interessate a cose del genere e
mettere il tutto sulle news del Flug?

> Sono conscio che questo è uno squallido tentativo di
> strumentalizzare una giusta battaglia politica per il mio interesse
> personale e le mie basse aspirazioni (miro a divenire governatore
> della galassia, come sapete)

Non vale perché si può diventare governatore della galassia solo dopo
si è stati Imperatore della Cina e si possiede il controllo
dell'Iperspazio!

> Tipologia: Mozione
> Proponente: Alessio Papini
> Oggetto: Introduzione di Software libero e a codice aperto nella
> Pubblica Amministrazione

Allora innanzittutto io userei le espressioni più comuni visto che fra
l'altro ormai hanno già una notevole diffusione, almeno nell'ambiente
informatico.

Se non vuoi usare l'espressione inglese (che fra l'altro non piace
neanche a me) io direi di eliminare il codice aperto visto che:

   Software libero implica codice accessibile e modificabile.

> Letto l'appello seguito da numerose firme di professionisti comunque
> legati al mondo informatico, operatori della pubblica
> amministrazione e altri cittadini dal titolo "Soggezione informatica
> dello Stato italiano alla Microsoft" che mette in evidenza il forte
> sbilanciamento da parte della Pubblica Amministrazione verso
> l'impiego pressochè esclusivo di prodotti software di una sola
> azienda (Microsoft) sia per quel che riguarda i Sistemi Operativi
> che per le applicazioni cosiddette da ufficio (word processor,
> data-base, presentazioni, "client" di posta elettronica, ecc.): si
> consideri che tale situazione ha instaurato un fortissimo monopolio
> sui prodotti software;
> 
> considerato che nello stesso appello si rileva come dei pacchetti
> software sopra indicati vengano messe sul mercato di continuo nuove
> versioni dei prodotti, all’atto pratico diverse dalle precedenti
> solo per pochi dettagli o poche marginali funzioni, e che, come ogni
> utilizzatore di strumenti informatici ha avuto modo di osservare,
> normalmente esiste compatibilità verticale tra gli stessi prodotti,
> ma solo dall’alto verso il basso (e cioè dall’ultima versione
> verso le precedenti) e non dal basso verso l’alto (e cioè dalle
> precedenti alle successive); derivando così che se un qualunque
> ufficio della Pubblica Amministrazione che ha acquistato i prodotti
> Office, poniamo, della serie 2000 trasmette per posta elettronica o
> tramite floppy disk un documento elaborato con questa versione ad un
> altro ufficio che utilizza ancora i prodotti Office della serie
> precedente, quest’ultimo non sarà in grado di leggerlo. Si tratta
> in pratica di una costrizione piuttosto discutibile ad acquistare
> sempre, a caro prezzo, il prodotto più recente;

Anche secondo me questa parte è inutilmente complicata; faccio mie le
osservazioni e le proposte di Marco.

> Osservato che l'acquisto delle nuove versioni del software Microsoft
> rappresenta una spesa ingente del totale della spesa informatica,
> con costi che si avvicinano a quelli sostenuti per l'acquisto
> dell'hardware dei modelli più recenti di personal computers;

Ti è possibile-facile darci queste cifre?

> visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero esere meglio
> investiti per potenziare il servizio di rete pubblico, ad oggi di
> potenzialità insufficiente o per la promozione di una maggiore
> alfabetizzazione informatica dei cittadini;
> 
> evidenziato che contestualmente alla soggezione della Pubblica
> Amministrazione ai prodotti Microsoft si registra il, cronico e
> incomprensibile disinteresse per il mondo del software libero in
> particolare per sistemi operativi ormai molto validi (come Linux) e
> altri prodotti da ufficio funzionanti anche sotto windows e dalle
> caratteristiche sovrapponibli a quelli dei prodotti Microsoft e che
> possono essere acquisiti anche gratuitamente;
>
> osservato anche che la frequente presentazione da parte di siti
> pubblici di documenti in formato "Microsoft word" (quasi che questo
> fosse l’unico programma di videoscrittura esistente sul mercato)
> opera di fatto una indebita e gratuita (almeno si facciano pagare
> per la pubblicità) promozione di una società commerciale ai danni di
> altre;
> 
> Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la presente mozione
> di enti pubblici, della sicurezza informatica, si fa presente come
> l'impiego di prodotti proprietari di aziende che non rilasciano il
> codice con cui sono stati prodotti i programmi rendi di fatto
> impossibile anche ad esperti sapere esattamente cosa quel programma
> fa o può fare. 

Vero....

> E' noto che alcuni programi proprietari sono in grado di inviare via
> internet notizie provenienti dal computer su cui sono installati a
> computer remoti, anche all'insaputa dell'acquirente:

Non credo ci siano dimostrazioni che permettano questa sicurezza:
alcuni software sicuramente lo fanno (lo spysoft così detto) ma non è
roba di Microsoft. Che poi ci siano voci, fondate o meno che siano,
sempre voci restano.....

> questo aspetto sconsiglierebbe quanto meno l'impiego di software
> proprietari su personal computers su cui siano depositati riservati
> e di valore. Il rischio sopra esposto ha convinto alcuni paesi tra
> cui la Cina a dotare la propria Amministrazione pubblica
> esclusivamente di software a codice aperto (open source);

Oltre alla Cina anche la Francia ha votato da poco pochissimo una
legge che obbliga la pubblica amministrazione ad usare solo software
libero.

> in considerazione che fra breve saranno avviati corsi di
> riqualificazione informatica per i dipendenti comunali;
> 
> Rilevato che internet e l'impiego di strumenti informatici diverrà
> sicuramente un obbligo per ogni abitazione civile di qui a pochi
> anni e che non sembra davvero opportuno che in ogni casa ci sia
> soltanto software prodotto da una sola azienda e il cui codice non è
> noto a nessuno tranne ai produttori, aprendo così scenari
> preoccupanti almeno in potenza;
> 
> 
> si invita l'Amministrazione Comunale
> 
> 
> ad invitare gli enti pubblici ad acquistare pacchetti per ufficio al
> minor costo allorché siano state riscontrate in offerta
> concorrenziale caratteristiche comparabili di facilità d’uso e
> rispondenza dei singoli prodotti alle esigenze degli enti stessi
> (specie laddove queste si identifichino, come normalmente accade,
> nella semplice produzione di documenti o in altre elementari
> funzioni) nonché a verificare se analoghe caratteristiche sono
> assicurate da prodotti che possono essere acquisiti gratuitamente;
> 
> ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica
> per i dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo
> Linux e di altri prodotti di free software e open source e ad
> indirizzare i dipendenti all'impiego esclusivo nella spedizione di
> documenti di formati di salvataggio/interscambio leggibili da
> qualsiasi altro programma di scrittura (ad esempio formato rtf) e
> non semplicemente documenti nell'ultima versione disponibile del
> programma di word processing di cui dispongono;

Sei un rivoluzionario massimalista, ecco cosa sei... ;-))))

> ad attivarsi per fare politiche per diffondere maggiormente il
> software libero e open source nelle scuole e presso tutti i
> cittadini.
> 
> Alessio Papini, capogruppo Verdi Comune di Firenze

Un'ultima cosa: non ti va di accompagnare questa cosa con un po' di
testi che spieghino cos'è il software libero, cosa la GPL, cosa il
codice?
Se ti interessa dimmi entro quando lo dovresti avere che provo a
scrivere qualcosa.

-- 
Ciao
leandro
Email: leandro@firenze.linux.it
GPG Key fingerprint = 761A 69EA 813A CF14 FACD  1E79 AFF9 1B97 D88E 024C




Maggiori informazioni sulla lista flug