[Flug] RICERCA: ULIVO ANNUNCIA BATTAGLIA CONTRO TAGLI GOVERNO
Mauro Romanelli
mauroverde@yahoo.com
Mer 10 Lug 2002 16:37:02 CEST
RICERCA: ULIVO ANNUNCIA BATTAGLIA CONTRO TAGLI GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - L'Ulivo scende in campo
contro i
tagli all'Universita' e alla ricerca scientifica e
annuncia
''una battaglia immediata contro il documento di
programmazione
economica e in autunno contro la Finanziaria''.
L'annuncio e' stato dato oggi in una conferenza
stampa
(intitolata ''Universita' e ricerca, dove non c'e'
letizia)
svoltasi al Senato con la partecipazione dei leader
Francesco
Rutelli e Piero Fassino, l'ex ministro per
l'Universita' e la
Ricerca Luigi Berlinguer, la senatrice a vita e Nobel
Rita Levi
Montalcini e l'astronauta Umberto Guidoni.
La situazione della ricerca, ha detto Rutelli,
riflette la
linea di questo governo che ''ad un anno
dall'insediamento non
ha una linea strategica sulle vere priorita' che
incidono ful
futuro del Paese. Con un abracadabra sulla manovra
economica, il
governo si e' illuso di uscire dai momenti di
difficolta' con
misure tampone''. Per quanto riguarda la ricerca, ha
proseguito
Rutelli, il problema e' che ''si sta tornando
indietro, mentre
non si vede l' aumento degli investimenti privati che
possano
compensare quelli scarsi da parte pubblica. Il governo
ha
abbandonato al loro destino sanita', scuola e ricerca:
in tal
modo impoverisce il nostro futuro''.
Anche Fassino ha espresso ''preoccupazione e
inquietudine per
la sottovalutazione che il documento di programmazione
economica
fa delle attivita' di ricerca e sviluppo.
Preoccupazione data
anche da elementi come i tagli apportati dall'ultima
Finanziaria, dal blocco delle assunzioni nel settore,
dall'aumento delle tasse universitarie e dall'annuncio
della
possibile trasformazione degli enti pubblici di
ricerca in enti
di diritto privato. Occorre quindi una netta
inversione di
tendenza e un aumento di fondi e di attenzioni''.
Sulla ''denigrazione che il governo fa del sistema
di studi
superiori, solo perche' e' arrivato un messia che deve
riformare
il nostro Paese'' ha posto l'attenzione Berlinguer,
sottolineando i ''messaggi inquietanti su una
privatizzazione
complessiva di universita' e enti di ricerca; si
vocifera
addirittura che il Consiglio nazionale delle ricerche
possa
essere trasformato in una holding''. Berlinguer
propone anche
l'assunzione nelle universita' di 5.000 giovani l'anno
per i
prossimi 4 anni con assegni di ricerca oltre a 1.000
posti
l'anno in posizioni stabili.
L'importanza che i fondi per la ricerca siano
assegnati in
base al merito e' stata sottolineata da Rita Levi
Montalcini,
secondo la quale ''senza ricerca, un Paese decade nel
livello
culturale''.
Le possibilita' che una ricerca come quella
spaziale possa
dare frutti concreti in tanti settori della vita
civile e' stata
sottolineata da Guidoni secondo il quale ''senza
adeguati
finanziamenti l'Italia rischia di perdere la posizione
di primo
piano, sia scientifica che industriale, che fino ad
oggi ha in
grandi imprese come la Stazione spaziale
internazionale''.
Anche i Verdi - ha detto il
responsabile scuola Mauro Romanelli - esprimono
''enorme
preoccupazione per i tagli alla Ricerca e per
l'aggressione al
concetto stesso di Ricerca Pubblica, con la previsione
di
trasformare gli atenei in fondazioni di diritto
privato''.
Romanelli ha poi sottolineato di voler ''eliminare
un enorme
equivoco: noi siamo a favore, non contro, lo sviluppo
ed il
potenziamento della ricerca pubblica, come testimonia
il fatto
che al ministero dell'Agricoltura quando era titolare
il nostro
presidente Pecoraro si tocco' il massimo di
investimenti nella
ricerca, che ora e' invece del tutto bloccata anche in
quel
ministero a causa dei tagli della destra''. Romanelli
ammette
tuttavia che ''anche noi ci siamo fatti prendere un
po' troppo
la mano dai bonus fiscali da distribuire a pioggia,
soprattutto
sotto elezioni, non dando sufficiente risalto a
priorita' come
l'istruzione di base, la ricerca, l'innovazione''.
''Inoltre conclude Romanelli - invitiamo l'Ulivo
ad una
battaglia per riportare all'ordine del giorno del
Parlamento la
riforma dello stato giuridico dei docenti, con la
contrattualizzazione e l'eliminazione di elettorato
attivo e
passivo per i professori che hanno anche attivita'
private, e
con l'istituzione della Terza fascia di docenza per i
ricercatori, che invece devono divenire elettori
attivi e
passivi di tutti gli organi di ateneo, e devono veder
riconosciuta la propria attivita' didattica, che
svolgono
peraltro gia' brillantemente''. (ANSA).
BOZ
10-LUG-02 16:11 NNNN
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