[Flug] "Che cos'e' la destra? ...Cos'e' la sinistra?"

Rocco Cento roccocento@libero.it
Lun 17 Mar 2003 23:51:57 CET


Alle 22:56, lunedì 17 marzo 2003, Hal ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1

> Caro Rocco,
>
> Io penso di trovare nel Software Libero tante cosette (non solo
>  tecniche) che mi piacciono molto, non ritengo che "di per se"
>  le contenga in maniera oggettiva. Un po' come la frutta
>  biologica: possiamo ricamarci sopra una tesi "salutista",
>  "localista", "nazionalista", "di sinista", "antiglobalista" o
>  "induista". In realta' vai al mercato, compri le mele e le
>  paghi a qualcuno che le ha coltivate. Tutto il resto e'
>  vanita'. Ma, siccome l'uomo non vive di solo pane (anzi di
>  sole mele :-), io preferisco quelle biologiche.
>
> Come ho detto in un messaggio precedente, la tecnica e'
>  essenziale: se le mele sono marce, non le compro nemmeno se
>  sono le mele piu' biologiche del mondo.
>
> Fra destra e sinistra ti chiedo di riflettere sul fatto
>  che la NSA (National Security Agency) statunitense sta
>  sviluppando la distribuzione SELinux.
>  http://www.nsa.gov/selinux/index.html , e loro non sono certo
>  new-global. Linux e' adottato da molti eserciti nel mondo...
>  e nessuno di questi aderisce all'internazionale socialista.
CUT
Ciao, ottimo Hal:-)
intanto ti ringrazio per avermi preso sul serio:-)))

Hai perfettamente ragione in ciò che affermi, non ho nessuna difficoltà a 
riconoscerlo, anzi mi fa piacere.
Mi fa piacere incontrare persone disposte a ragionare senza preclusioni, anche 
indipendentemente dalle varie ideologie.
Il dialogo è un presupposto fondamentale alla libera circolazione delle idee, 
altrimenti saremmo muti, dal dialogo scaturisce il confronto e possibilmente 
si allontanano le tendenze autoritarie e tiranniche.

L'Open Source, come ogni sistema, tecnica, scienza, e quant'altro può solo 
ricevere dei "contenuti".
Di per sé, posto i principi di enunciazione, ha una sua "neutralità"; dunque 
può essere usato per fare titanic, per andare sulla luna o per distruggere un 
intero popolo.

Io credo, ma su questo non insisto perché è una mia opinione, che possa 
trovare degli ambiti applicativi vicini ad una certa visione del mondo, di 
conseguenza mi impegno, per quanto mi è possibile, a questo scopo.

Con ciò non ho la presunzione di ritenere che così debba essere per tutti.
In questo senso potrebbe essere pure utilizzato Windows, non lo escludo.

Per concludere, a mio giudizio, senza alcuna velleità teorica, oggi la destra 
e la sinistra si distinguono per alcuni contenuti molto precisi:
- la destra è conservatrice, ché ha ben ragione di conservare uno status quo 
che gli è favorevole;
- la destra è reazionaria, conseguentemente al primo assunto, aggiungendo che 
la "reazione" è l'arma della conservazione;
- essa è statica, eticamente povera, pregiudiziale, giacché "coltiva" i 
pregiudizi, è storicamente antitetica, nega il progresso sociale sia di 
natura lineare sia di natura circolare; economicamente è infruttuosa, ché si 
preoccupa, pur nel ponderato progresso, di non perdere i privileggi e la sua 
condizione sociale;
- ma, più di ogni altra cosa, la destra è cieca, cieca  di una cecità  
mortale, essendo sempre pronta a giustificare il fine con il mezzo, che ora 
chiama ragion di stato, ora legge di mercato, ora interesse superiore.

La sinistra, di contro, fin da prima del 1789, combatte i pregiudizi, produce 
progresso concreto, cioè morale ed etico, rivolge, o almeno ci prova, la sua 
produzione ad un elemento preciso: il sociale.

Tutto questo vale indipendentemente dal marxismo, anzi gli è precedente, e qui 
non parlo di Illuminismo, parlo di socialismo e di tutte le antiche utopie.
La sinistra è utopica, ché tesa a fare del non luogo il luogo.

Una grande scommessa umana, una tensione per migliorare, per non affermare che 
questo "è il migliore dei mondi possibili", questo lo lascia dire agli 
"interessati" e verso questi rivolge le sue battaglie.
"Il migliore dei mondi possibili" va perseguito giorno dopo giorno.
Questo mondo migliore è un mondo preciso: un luogo ove la lotta contro la 
sofferenza, la vita umana, l'individualità, la ripartizione delle ricchezze 
siano affermati; un luogo dove l'eden non lo si ricerchi solo nella vita 
ultraterrena, lascinado solo pochi a godersi le gioie del creato.

Basterebbe leggere Burke, per comprendere bene cosa s'intende per reazione e 
conservazione.
Basterebbe leggere Lafargue, per comprendere, nel suo "Diritto alla pigrizia", 
che un buon vino fa bene non solo ai ricchi:-))

Ciao e grazie,
rocco.





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