[FLUG] [LUNGHISSIMO] Riassunto Linux Day del 27/11/2004.
Domenico
domerit@aliceposta.it
Mer 1 Dic 2004 13:13:17 CET
Ciao a tutti!
Sono Domenico Ritondale, abito a Calenzano ed e' la prima volta che scrivo in
lista FLUG.
Ho partecipato al Linux Day per la prima volta e, visto che nessuno ha ancora
fatto un resoconto, vorrei raccontare quella che e' stata la mia esperienza.
Arrivo in via Forlanini verso le 9:45 e da lontano vedo la casa della cultura
tutta chiusa e sbarrata! Si comincia bene! Poi avvicinandomi scorgo un
cancello aperto e, arrivato sulla soglia (metafora di un passaggio al mondo
libero), vedo una bella stampa A4 a colori del programma del Linux Day.
Pensavo di trovare , non dico un cartellone 4x6, ma almeno qualcosa di piu'
grosso di un A4. Poi mi dico che chi ha organizzato tutto ha davvero fatto un
grosso sforzo, considerando che lo ha fatto gratis (e anche rimettendoci di
tasca propria!) e devo solo ringraziare e non pretendere niente!
Entro e, non vedendo il solito A4 sulla porta, sbaglio strada e vado al piano
di sopra! Poi sento delle voci (sara' stato il sonno) scendo di sotto e vedo
qualcuno nella "Conference Room". Ci sono un ragazzo e una ragazza che mi
salutano, non me ne vogliano ma non ricordo il nome. Comunque se state
leggendo io sono quello di 1,90 con gli occhiali e il giubbotto da neve blu!
In un angolo della stanza 3 persone discutono del fatto che oggi ti vendono i
pc con i pezzi usati oppure diversi da quelli ordinati, tanto nessuno se ne
intende!! Bene, sono nel posto giusto!!
Dopo qualche minuto arrivano alcuni degli organizzatori. Guardano la stanza e
subito c'e' qualcosa che non torna! Le sedie sono rivolte verso i tavoli con
i microfoni ma danno le spalle allo schermo bianco del proiettore! Sorvolando
su come una mente umana possa concepire una simile organizzazione ci mettiamo
tutti a girare le sedie verso lo schermi e un tavolo viene portato sotto
quest'ultimo, cosi' vediamo chi parla e le sue slides (potevo dire
presentazioni ma fa tanto figo!). Sull'altro tavolo viene messa la cassa del
FLUG e una quantita' industriale di cd di "Geomorphix - A GNU/Linux live GIS
distribution".
Nel frattempo arrivano anche gli amici che avevo invitato (Win XP users!!) e,
una volta a sedere, nasce subito (non so come) una discussione sul fatto che
Internet Exploder e' ancora alla preistoria rispetto a Mozilla.
Poi entra un personaggio di fantasia che dice di essere un membro del
consiglio di non so che cosa e che non possiamo utilizzare il proiettore
senza il nulla osta del presidente. Viene fatto notare che siamo al momento
di iniziare l'assemblea e che il proiettore serve ma lui sostiene che se si
rompe il responsabile e lui e inoltre il proiettore "serve per vedere la
partita e non va toccato"!! Qualcuno propone di vedere SKY ma si decide di
trattare e alla fine lo usiamo. Per la cronaca, la licenza d'uso del
proiettore per una giornata costa 48 euro!!
Alle 10 e qualcosa un uomo in giacca e cravatta (Mattia Brunetti) prende la
parola e, dato il benvenuto, fa una piccola introduzione.
Inizia subito Daniele Masini che parla del software libero, analizzando i
diversi tipi di licenze software (proprietario, GPL, freeware ecc.) e facendo
poi un confronto tra alcuni punti della licenza GNU/GPL (General Public
License) e della MS EULA (End User License Agreement). In particolare il
punto che emerge e' la sostanziale mancanza di diritti per l'utente nel caso
di EULA e della liberta' quasi totale data dalla GNU/GPL. Spiega anche
brevemente cosa e' GNU/Linux e la differenza tra il kernel (Linux) e
l'insieme di programmi liberi che compongono il sistema operativo GNU (GNU is
Not Unix) sviluppato dalla Free Software Foundation. Puntualizzazione
importantissima: il free software non sempre e' gratuito!
L'intervento seguente e' di Simone PIccardi, socio di Truelite srl, azienda
che si occupa di produzione, assistenza, formazione, consulenza e di quanto
altro concerne il software libero. Viene presentata la sostanziale differenza
tra la produzione di software proprietario e libero. Nel primo caso si tratta
di un prodotto (come una macchina o un tavolo) mentre nel secondo si vende un
servizio e quindi cio' che conta e' riuscire a offrire un servizio e una
assistenza migliore possibili. Nel primo caso, invece, l'acquirente e' legato
al produttore a prescindere dalla qualitą del prodotto e dei servizi offerti.
Quindi il modello di business tradizionale viene completamente stravolto in
favore dell'utente e della migliore qualita' del software prodotto. Vengono
anche esposti i vantaggi e le problematiche relative all'introduzione del
softare libero nelle aziende. Tra i vantaggi, due per tutti (secondo me) sono
l'assoluta indipendenza dal produttore e dalle sue scelte di business e la
possibilitą di apportare migliorie e risolvere problemi senza aspettare la
prossima release da parte del produttore. Tra le problematiche sono da
segnalare la chiusura dei formati proprietari dei files (e quindi la loro
difficile o impossibile conversione in formati standard aperti) e
l'organizzazione del passaggio, che richiede di considerare problematiche
nuove.
Interessante il terzo intervento di Paolo Cavallini su FreeGIS, un sistema
informativo territoriale libero. Si tratta di software utilizzato per
rilevazioni ed elaborazioni geomorfologiche del territorio. Non ricordo il
nome dell'equivalente software proprietario ma ricordo benissimo il costo
delle licenze: 30.000 euro per il software e 40.000 euro per Oracle con una
particolare feature per trattare i dati vettoriali (se non sbaglio) del
programma. Da segnalare il fatto che la versione libera ha piu' strumenti e
funziona meglio di quella proprietaria. Cosa gravissima e' che, dati i costi
enormi delle licenze, solo alcuni sparuti centri di ricerca hanno la
possibilita' di permettersene l'acquisto!!
Dovevano essere le 12:30 ma erano le 13:15 e l'unica cosa a cui tutti pensano
e' un lauto pranzo. Quindi ci aggiorniamo per le 14 e qualcosa e io vado a
mangiare alla mensa universitaria al cantiere del polo universitario. Ci sono
una ventina di persone e faccio alla svelta. Torno alle 13:50 e scopro che a
sala e' chiusa! Aspettiamo in corridoio che arrivino le chiavi e si formano
gruppettini di discussione.
Si riprende intorno alle 14:15 con un breve resoconto sul progetto "Whinston
Smith" che (se non erro) si occupa di liberta' d'uso della rete, della
condivisione libera di file, della violazione (vera) alla nostra privacy con
strumenti di controllo inseriti nelle macchine e nei software. Chi puo'
descriva meglio tale interessantissimo progetto perche' era la prima volta
che ne sentivo parlare e sicuramente ho frainteso diverse cose.
L'intervento successivo e' stato di Michele Barbera che ha parlato di
HyperJournal, un software open source per pubblicare riviste scientifiche. La
nascita di questo software e' legata al sostanziale predominio che hanno gli
editori di riviste scientifiche sulla diffusione (e finanziamento!) delle
teorie scientifiche. Esistono degli indici che indicano le migliori riviste
scientifiche e le universita', biblioteche e enti simili non possono fare a
meno di acquistarle. Gli scienziati devono, per far conoscere le loro teorie
o scoperte, pubblicare sulle migliori riviste e spesso pagano per farlo.
Inoltre devono comprare queste riviste se vogliono conoscere il lavoro dei
loro colleghi. Il risultato e' una valanga di denaro agli editori e la
selezione delle idee asservita al denaro. HyperJournal consente la libera
pubblicazione, condivisione, indicizzazione e (importantissimo) citazione
delle opere. Nota tecnica: HJ consente di inserire in un documento i link ai
testi citati ma anche i link ai testi che citano il documento stesso. Inutile
dire il vantaggio enorme apportato alla ricerca. Per chi fosse interessato,
il progetto e' alla ricerca di un web designer!!
Tommaso Pucci ha presentato Vivernet, un'azienda particolare situata nella
Extremadura, una regione della Spagna con una difficile situazione
occupazionale e di sviluppo. Dati i vantaggi derivanti dai piccoli importi
necessari a investire nell'IT col software libero, si e' creata un'impresa
che valuta le proposte degli abitanti di questa regione e assegna, ai
meritevoli, una struttura (uffici, pc, software libero) che per due anni
consenta loro di operare "con le spalle coperte". In seguito l'impresa creata
crescera' col proprio lavoro. Questo ha consentito di creare occupazione,
sviluppare il tessuto sociale e industriale della zona, diffondere il
software libero. Nelle scuole e insieme ai quotidiani sono state distribuite
gratuitamente della versioni live di Linux.
Last but not least, Fabrizio Felici (un po' emozionato :-)), del LUG di
Grosseto, ci ha parlato della sua esperienza come libero professionista nel
mondo ITC usando il software libero. Il software libero permette di non avere
spese per le licenze, cosa importantissima per l'inizio di una attivita'. Ha
iniziato come web designer e poi si e' "evoluto" (se non ho capito male)
nell'assistenza, consulenza e installazione di software (libero o meno). La
sua esperienza fa vedere che si possono giocare le proprie carte con un
investimento minimo nella certezza che la differenza non la fa la
disponibilita' di capitale ma la competitivita' misurata sulla qualita' del
lavoro svolto. Una nota al fatto che la componente "fortuna" gioca una certo
ruolo, visto che non e' molto facile entrare nel mondo ITC da sconosciuto se
prima non si fanno lavoretti e collaborazioni a basso ritorno economico.
Ho finito la carrellata degli interventi!! Potevo essere piu' breve ma se
dedicavo meno che poche righe per ogni intervento, tanto valeva che uno si
leggesse solo il programma.
Come considerazione personale su tutta la giornata devo dire che sono stato
contentissimo di aver partecipato (eravamo circa 50 persone). Si respirava un
clima di collaborazione e di condivisione delle idee che e' stato bellissimo.
Ho avuto modo di conoscere molti esponenti del FLUG di cui conoscevo solo il
nome. Fra tutti Simone Piccardi (che mi ha consigliato Firefox + Thunderbird
al posto di Mozilla + KMail) perche' avevo letto una sua intervista insieme a
Christopher Gabriel su Linux Magazine 26 del gennaio 2003 e Christian Surchi
che mi aveva gentilmente dato via mail delle info per la certificazione LPI.
Nota per Mattia Brunetti (a cui ho chiesto cos'erano le fingerprint e GPG):
sul n. 26 di LM ci sono sette (!) pagine su GPG!! Non sono perfetto! :-)
Uniche tre note negative:
1) Una presentazione in Powerpoint!!!!! (poi convertita in pdf!)
2) Usare un portatile Apple con so proprietario!!!
3) 52 euro per la sala e 48 euro per il proiettore!!! Non tanto per la cifra,
quanto perche' potevano fare 50 e 50!! :-)
A parte questo non sono mancate le battute e i momenti divertenti. Non so se,
oltre ai miei amici, c'era qualcun altro che non usava Linux ma sarebbe stato
interessante per chiunque.
Alla fine, quando eravamo rimasti in pochi a parlare, Leandro ha proposto di
svilupare il "Progetto Antani".
Si tratta di andare a una qualsiasi manifestazione di informatica e sparare
una supercazzola di un'ora e mezza parlando del nulla piu' assoluto.
Tra le cose da fare:
1) Preparare le slides con tabelle e diagrammi vari.
2) Scrivere o copiare a caso pezzi di codice che non fanno niente e
commentarli.
3) Trovare un relatore che non si schianti dalle risate mentre parla.
4) Raccogliere le faq di quelli che non hanno capito che era uno scherzo.
Dopo questa nota finale vi lascio e spero che tutto cio' sia servito a
qualcuno.
Per precisazioni, correzioni, saluti e insulti invito scrivere in lista FLUG.
Ciao a tutti, Dome
Maggiori informazioni sulla lista
flug