[Flug] [OT] [ndymedia italia] comunicato 09.10 - il rapimento delle due ahimsa
mille
mille@inventati.org
Sab 9 Ott 2004 20:54:21 CEST
comunicato del 09.10.2004 sulla sottrazione dei due server di indymedia
del 07 ottobre
Giovedi' 7 ottobre 2004, l'FBI, su ordine federale,
ha richiesto a Rackspace (un provider statunitense) di consegnare loro
l'hardware dei due server (ahimsa1 e ahimsa2) che ospitano indymedia
italia, decine di altri nodi
del network e molti progetti no-profit internazionali.
I due server si trovavano nella loro filiale londinese e Rackspace li
ha consegnati immediatamente senza prima avvisare gli amministratori
delle macchine e senza rendere
note le basi legali di questa consegna in territorio britannico.
E' un atto intimidatorio.
Un atto teso ad inviare un chiaro segnale a indymedia e a tutti coloro
i quali
immaginano una realta' altra impedendoci tra l'altro di ripristinare
rapidamente
i siti.
Come i mercati finanziari, oggi sono globalizzati anche il controllo,
la repressione della liberta' di informazione, la guerra preventiva
senza
frontiere. Anche l'ultimo frammento di liberta' che rimane piu'
intimamente
legato a ognuno di noi: la possibilita' di esprimere le proprie
opinioni e
conoscere quelle altrui non e' piu' possibile ne' nel proprio paese,
ne' a livello
internazionale.
Gli accordi multilaterali per estendere la legislazione di emergenza a
ogni aspetto
della vita e del globo trovano in questo episodio una loro drammatica
conferma, a dispetto di ogni
definizione di diritti civili, delle stesse legislazioni nazionali e
delle liberta' universali.
Indymedia non conosce ancora i motivi della sottrazione dei propri dati
e
questo non e' un caso, perche' non e' necessaria alcuna giustificazione
pubblica per
negare la liberta' di informazione e di espressione.
L'"episodio Indymedia" e' solo l'ultimo in ordine di tempo di una
escalation
preoccupante di repressione che non riguarda soltanto il fantomatico
mondo del
digitale e della comunicazione, ma anche la contestazione di reati
gravi come il 270 bis,
ter e quater [sic!] (associazione sovversiva, che prevede pene
decennali) solo
per aver distribuito volantini in solidarieta' ad una persona
arrestata,
rispolverando il quantomai attuale reato di propaganda sovversiva cosi'
amato dai regimi.
Ne sono altri fulgidi esempi la censura di Anarcotico.net, la causa di
Trenitalia contro Autistici/Inventati
per nascondere il fatto di aver trasportato armi per la guerra in Iraq,
il sequestro di materiali in innumerevoli perquisizioni, la chiusura di
siti,
fino ad arrivare alla guerra contro lo scambio di saperi del decreto
Urbani
e della RIAA (come se condividere un file fosse grave, mentre non lo e'
torturare
un uomo nelle prigioni turche).
Pensiamo che questo attacco generalizzato alle liberta' di ogni
individuo necessiti di una risposta vasta, sia sul piano delle forme
che delle
pratiche, e distribuita sui territori.
Se per noi fare informazione equivale a dare ad ognuno la possibilita'
di
pubblicare il proprio punto di vista e le proprie esperienze sul sito
di
indymedia italia, allora difendere la liberta' di espressione significa
agire,
ognuno con modi, tempi e immaginazione propri, contro questo e tutti
gli altri
atti che la violentano quotidianamente cercando di rinchiuderla nei
confini
della logica di emergenza e unita' internazionale.
Invitiamo tutti e tutte a esercitare pressione e attivarsi sia nella
rete che
Invitiamo tutti e tutte a esercitare pressione e attivarsi sia nella
rete che
nei territori.
Oggi l'informazione e' sovversione: Uno mille centinaia di migliaia di
sovversivi in ogni luogo.
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