[Flug] [OT] Social router "La Fonera" gratis.....
Lorenzo aka balooit
balooit@gmail.com
Sab 6 Gen 2007 23:56:58 CET
2007/1/4, Lorenzo aka balooit <balooit@gmail.com>:
[.........]
> Informandosi meglio,
> pare che ci siano delle "complicazioni" legali.....
>
> Non sono molto datate come leggi. Una è la cosiddetta "Gasparri" ovvero
> la 112 del 3 maggio 2004:
> http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=836
>
> L'altra è la 155 del 31 luglio 2005 e in particolare l'art.6 "Nuove
> norme sui dati del traffico telefonico e telematico":
> http://www.parlamento.it/leggi/05155l.htm
>
> Comunque un maggiore approfondimento sul "problema" La Fonera e le sue
> possibili implicazioni legali su:
> http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1534885&r=PI
> http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1534885&p=2&r=PI
>
> Ottobre 2006 Linux Magazine pagina 93 "Fon, il Wi-Fi condiviso" di
> Matteo Lucarelli...
> tratto da la pagina seguente dello stesso articolo:
> ...Più preoccupanti sono invece le implicazioni legali, sulle quali,
> per ora, FON tace e che naturalmente restano totalmente a carico del
> singolo associato. La normativa italiana è infatti molto restrittiva E
> VIETA DI FATTO AD UN PRIVATO DI FORNIRE CONNETTIVITÀ, Infatti per
> fornire accesso a terzi è necessario essere a tutti gli effetti degli
> ISP, con adempimenti e costi inaffrontabili da un privato, che oltre
> tutto vanificherebbero l'idea stesa di accesso libero e condiviso.
> Inoltre il contratto ADSL nega espressamente la possibilità di cedere
> o vedere a terzi il servizio. In più la cosi detta "Legge Gasparri"
> stabilisce che le tecnologie wireless possano essere usate in luoghi
> privati e strettamente delimitati. Infine l'attuale legge Italiana,
> obbliga chiunque fornice accesso pubblico a reti telematiche ad
> identificare gli utenti ed a conservare registrazioni degli accessi, e
> sebbene questo non sia impossibile, nel nostro caso diventa
> decisamente poco pratico...
Segnalo 2 articoli recenti.....
ciao
balooit
il primo
http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo342689.shtml
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La Fon-mania contagia l'Italia
Internet gratis grazie ai foneros
Sono oramai migliaia in tutta Italia, paladini del navigare
gratuitamente e ovunque: sono i foneros, internauti che hanno deciso
di condividere la propria connessione a banda larga per abbattere i
costi e navigare ovunque a zero spese.
L'idea è semplice: ogni fonero, appartenente cioè alla comunità
virtuale di Fon, mette a disposizione la propria connessione internet
wi-fi (per intenderci, quella senza fili) a tutti quelli che nel mondo
decidono di fare altrettanto. In questo modo, secondo l'ideatore di
Fon, Martin Varsavsky, si riuscirà a "coprire" ogni angolo del globo,
e ogni fonero potrà muoversi all'interno della propria città (solo a
Roma ci sono più di 200 foneros), oppure viaggiare da un Paese
all'altro, avendo sempre la possibilità di "agganciarsi" e sfruttare
una connessione gentilmente offerta da un altro compagno di Fon.
Gli ingredienti per conquistare gli internauti quindi ci sono tutti, e
infatti anche in Italia si sta diffondendo una vera e propria "febbre
fonera" tra quanti hanno sottoscritto un abbonamento flat 24 ore su 24
per il computer di casa pur utilizzandolo solo per poche ore al
giorno, e magari sono costretti a pagare di nuovo quando hanno bisogno
di connettersi fuori dalle mura domestiche.
Con Fon l'accesso agli hot spot (punti di accesso per navigare in
wi-fi, anche in un parco pubblico) non è più un problema economico,
perché appunto la connessione, e i suoi costi, sono condivisi.
Insomma, perché pagare per un accesso internet quando si è lontani da
casa, se già paghiamo la nostra connessione casalinga?
In Fon esistono tre tipi di utenti: quelli più "generosi", chiamati
Linus, che condividono tutto senza esigere nulla in cambio se non,
ovviamente, altrettanta generosità da parte degli altri foneros. Ci
sono poi i Bill, per chi vuole ottenere un guadagno dalla condivisione
della propria connessione: in questo caso non si ha libero accesso
agli altri hotspot ma si percepisce il 50% degli introiti generati
dalla vendita dei pass attraverso il proprio punto di accesso. Infine
ci sono gli Alien, ovvero gli utenti non foneros che trovano un
hotspot di Fon e possono acquistare un pass per navigare al costo di 3
euro per un giorno o 10 euro per 5 giorni.
Diventare fonero a tutti gli effetti è facile, basta acquistare
on-line il router, che Varsavsky ha battezzato "La Fonera", a circa 30
euro. Attenzione però, perché anche qui il mondo di Fon spiazza gli
internauti offrendo periodicamente in regalo un certo numero di
router. A Natale ad esempio il blog italiano di Fon, in collaborazione
con wikio.it ha offerto un apparecchio gratis ai primi 1000 internauti
che ne avessero fatto richiesta via mail.
E una volta diventati foneros, come si fa a sapere dove sono i nostri
compagni con le loro preziosissime connessioni wi-fi? Basta consultare
la mappa di Fon (http://maps.fon.com/) e il gioco è fatto.
Unico tasto dolente per gli amanti di Fon sono le difficoltà
incontrate con la legislazione italiana. Se qualcuno si connette
attraverso la nostra linea e scarica, ad esempio, materiali illegali,
potremmo essere infatti noi ad essere perseguiti. Inoltre non tutti
gli abbonamenti internet permettono il "subaffitto" della propria
linea ad altre persone fisiche e/o enti. Quindi, prima di "fonarsi", è
necessario informarsi bene, magari facendo un giro sul blog italiano.
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il secondo:
http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo298461.shtml
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Google e Skype credono in Fon
Un network mondiale wi-fi peer to peer
Dopo Philadelphia, San Francisco ora è il turno di Chicago. Negli Usa
si diffondono sempre di più le reti wi-fi metropolitane ma nel
frattempo c'è anche chi pensa a un network mondiale wireless peer to
peer. E' l'argentino Martin Varsavsky che ha appena ricevuto 21,7
milioni di dollari da Google, Skype e un paio di venture capital che
credono in un progetto che ha come obiettivo un milione di punti di
accesso Wi-fi in tutto il mondo entro il 2010. Il progetto di
Varsavsky prevede che l'utente che aderisce a Fon disponga già di una
connessione Adsl e che tramite un router (a pagamento) e il software
forniti da Fon costituisca un punto di accesso al quale potranno
accedere altri utenti che fanno parte dell'associazione. Secondo Luca
Zappa, primo membro italiano che sta testando il router di Fon, tre
sono le possibilità di adesione all'iniziativa. La prima, e al momento
unica attiva, è "Linus". L'utente Linus condivide la propria
connessione Internet attraverso un router Wi-fi in modo che gli altri
utenti Fon che passano vicino al router si possono collegare. Un
utente Linus è libero di utilizzare qualsiasi tipo di software (open
source o meno), l'unica cosa che deve installare è il programma open
source realizzato da Fon che va inserito in un router compatibile. In
cambio riceve la possibilità di collegarsi direttamente alla rete Fon.
In futuro sono previste altre due tipologie di utenti. La prima è Bill
che riguarderà utenti che condividono parte della loro connessione a
Internet e in cambio ricevono il 50% dei ricavi Fon realizzati tramite
l'accesso al proprio router da altri utenti che pagheranno per il
servizio. Con Alien, invece, l'utente non condivide nulla ma si può
collegare ai punti di accesso Fon pagando in base al tempo di
utilizzo. Per aderire all'associazione (http://en.fon.com/) è
sufficiente compilare un form on line. Lo sviluppo di Fon in Italia è
però ostacolato dal decreto Pisanu . Come spiega l'avvocato Tiziano
Solignani con la nuova normativa antiterrorismo "chi accede a Internet
deve essere identificato. In pratica bisogna sempre sapere chi sta
navigando da quel pc". Per questo quando si conclude un contratto con
un provider è necessario presentare i propri documenti che dovrebbero
essere richiesti anche dagli Internet point. Il fatto che gli utenti
di Fon utilizzino una propria connessione, quindi, non è di ostacolo
alla diffusione del progetto che trova però un limite nel momento in
cui qualcuno utilizza la connessione di un altro soggetto. A parte il
fatto che alcuni provider proibiscono di dividere la connessione con
terzi, l'utente di Fon che utilizza l'Adsl di un altro fonista non
viene identificato e quindi il titolare della connessione potrebbe
essere incolpato dei comportamenti dell'altro utilizzatore.
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