[FoLUG]I comuni danesi pronti a lasciare Microsoft

Alessandro Ronchi folug@lists.linux.it
Thu, 21 Feb 2002 12:55:50 +0100


Questo articolo, tratto da www.punto-informatico.it, è interessante, in 
particolare pensando al progetto con la provincia di Forlì-Cesena.

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Le nuove licenze Microsoft ritenute troppo costose dagli esperti dei 
comuni. Che vagliano le alternative open source
I comuni danesi pronti a lasciare Microsoft
21/02/02 - News - Copenaghen - Il nuovo sistema di licenze per i 
principali software Microsoft, secondo esponenti di enti locali danesi, 
si trasforma in un significativo aumento dei costi ed è per questo che 
sono all'esame le alternative open source, giudicate meno onerose.

Stando a quanto riferito a The Register da Hans Lembøl, mager IT della 
città di Slagelse, in Danimarca, il nuovo schema di licenze imporrebbe 
alle autorità cittadine di installare le ultime versioni dei software 
Microsoft, in particolare Office2000, anche se di queste non c'è 
bisogno.

"Non riteniamo che i soldi pubblici - ha spiegato Lembøl - debbano 
essere spesi in questo modo, non ne vediamo il vantaggio. Guardare alle 
alternative non vuol tanto dire che ci siamo stancati di Microsoft ma 
che vogliamo cercare di individuare i prodotti che hanno un senso nei 
costi e nei benefici per l'utente".

Al momento, sotto il patrocinio dell'associazione dei comuni danesi, 
sette esperti IT comunali stanno vagliando insieme a Lembøl le 
alternative open source, a partire da Sun StarOffice 6, in uscita a 
marzo. Secondo gli esperti, infatti, passare a StarOffice consentirebbe 
di risparmiare fino a 100 euro ad utente ogni anno nei costi di 
licenza. Dopo due o tre mesi di uso sperimentale della suite Sun, i 
sette potrebbero decidere di consigliare l'uso di questa alternativa a 
tutti i comuni. Questo potrebbe tradursi nell'abbandono di alcuni 
prodotti Microsoft da parte di una parte o di tutti i 275 comuni 
danesi, che dispongono di 55mila postazioni di lavoro.

A breve, gli esperti intendono anche valutare la fattibilità di una 
sostituzione a livello server di Windows2000 con Linux. Lembøl ha 
voluto sottolineare che quanto sta accadendo "non è una iniziativa 
contro Microsoft. Il primo obiettivo della valutazione non è di fare 
pressioni su Microsoft, noi vogliamo solo libertà di scelta 
nell'acquisto o nell'affitto di software. Se Microsoft cambiasse la 
propria posizione sul fronte dei prezzi di sicuro lo apprezzeremmo. Non 
sottovalutiamo le qualità di interoperabilità che Microsoft offre, ma 
dobbiamo trovare alternative che consentano ai comuni di risparmiare 
fondi pubblici".
-- 
Alessandro Ronchi, Rappresentante degli studenti nel consiglio  
di Corso di laurea di Scienze dell'informazione e nel consiglio 
di Polo Cesenate.
http://rappresentanti.csr.unibo.it 
http://www.littlepenguin.org/~ronchi