[FoLUG]http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2005&numero=999

Alessandro Ronchi folug@lists.linux.it
30 Mar 2003 16:21:20 +0200


La conclusione di quell'articolo è:

>Non ritengo che ci sia nulla di sbagliato nel fare profitto: è
>l'essenza stessa di un'azienda, altrimenti non potrebbe esistere.
>Tuttavia, la filosofia che sta dietro a Linux e a tutto l'OSS mal si
>sposa con le logiche delle multinazionali.

Secondo me è tutto il contrario. Non si può paragonare il monopolio di
Ms ad un eventuale monopolio delle due più grosse concorrenti venditrici
di software libero.
Ricordo che tutte le tecnologie sviluppate da queste multinazionali sono
a disposizione anche all'ultimo degli informatici del mondo.
L'esempio più calzante del fatto che le conclusioni e le riflessioni
portate da quell'articolo sono false è la diffusione di Debian, che
nonostante la completa mancanza di alleanze strategiche conta un sacco
di utilizzatori e di sviluppatori, con un numero di persone dietro ai
deb sempre crescente.

Il mercato enterprise ha bisogno di loghi, nomi, alleanze, investimenti
pubblicitari e politici.
Questo non significa che tutto il resto non abbia futuro. 
E se anche Red Hat riuscisse ad ottenere il 100% del mercato in tutti i
settori, significherebbe anche che quella azienda è riuscita a fare
mercato lasciando le libertà necessarie all'utente (quelle alla base di
tutta la filosofia GNU) e la giusta flessibilità di utilizzo, cosa che
ancora è ben lontana dall'essere vera.

Se ci riuscisse, sinceramente sarei contento di installarmi una Red Hat.
-- 
Alessandro Ronchi <onoma.at.katamail.com>
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