[FoLUG] Fwd: [Discussioni] (SPAM?) convegno creative new commons
Michele Mordenti
michele.mordenti@tin.it
Mar 7 Dic 2004 14:11:05 CET
---------- Messaggio inoltrato ----------
Subject: [Discussioni] (SPAM?) convegno creative new commons
Date: 15:36, lunedì 6 dicembre 2004
From: f.cortiana@senato.it
To:
__________________
Carissima, carissimo,
spero che questo messaggio non sia SPAM ma possa risultarti utile.
Insieme ad alcuni amici tra cui il Prof. Rodotà e il Prof. Lessing
stiamo organizzando un convegno volto a ragionare sul tema di cosa
siano i beni universali nella società dell' informazione: siamo
infatti convinti che oggi siamo di fronte alla fondamentale questione
di definire cosa sia un bene comune per garantire i diritti e le
libertà democratici a tutti i cittadini.
Sarei pertanto lieto se volessi partecipare con noi alla riflessione
che si terrà il 18 dicembre presso lo IULM di Milano dalle ore 9 e 30
alle 13.
Ti ringrazio per l' attenzione.
Sen. Fiorello Cortiana.
Per informazioni
tel. 0667064104/3104
3385800291
Dove, Come, Quando
Intendiamo costruire un percorso di iniziative capaci di coinvolgere i
diversi soggetti individuali e collettivi che possano contribuire alla
costruzione di una proposta condivisa; un percorso che non può essere
limitato dai confini nazionali o culturali con i quali ci scontriamo
spesso.
Per questo proponiamo un percorso che viva di momenti di riflessione e
di un luogo virtuale di discussione collettiva e condivisa.
18 Dicembre 2004, ore 9.00
Milano, IULM
?Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti?
intervengono:
Stefano Rodotà
Claudio Prado
Lawrence Lessing
Franco Carlini
Carlo Petrini
Carlo Formenti
Enzo Gentile
Monica Frassoni
Mauro Pagani
Fiorella De Cindio
Anna Carola Freschi
Angelo Raffaele Meo
Marco Ciurcina
Dany Cohn Bendit
Moderano: Fiorello Cortiana e Milly Moratti
Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti
Un diverso terreno di gioco
Lo sviluppo della Società dell'Informazione richiede di modificare la
definizione dei diritti universali: oggi più che ieri la definizione
dei beni comuni, del valore della condivisione del sapere sarebbe la
leva di un nuovo rinascimento, in un periodo in cui la guerra sembra
l'unica risposta praticata al declino del modello di sviluppo. Mai
come oggi la crisi mostra limiti e opportunità di un diverso modello;
ma questo necessita la definizione di un diritto internazionale che
garantisca la condivisione cooperativa della conoscenza.
La necessità di definire e sviluppare i nuovi commons, beni comuni
della società, liberamente accessibili, riuscendo allo stesso tempo a
valorizzare intelligenze individuali, investimenti economici e bisogni
collettivi è la nuova frontiera politica, sociale ed economica che ci
troviamo ad affrontare.
Definire l'accesso ai saperi collettivi come un diritto universale pone
un problema inedito in termini legislativi, assolutamente in
controtendenza rispetto alla sacralità dei brevetti e del copyright,
dato che sempre più la legislazione europea, occidentale e
internazionale utilizza come una clava e un ricatto di fronte alla
crisi di competitività e alle richieste dei Pesi emergenti. Inoltre
grande valore assume la libera accessibilità delle produzioni
intellettuali e immateriali pubbliche, a partire dalla funzione della
ricerca e dell'università; il progetto Genoma, esperienza di
importante investimento pubblico è un caso clamoroso di creazione di
commons, cioè di un sapere condiviso che rivoluziona l'approccio
scientifico, perché fornisce alla ricerca medica di base ed applicata
un nuovo terreno di gioco.
Si pone un problema di regolazione nella condivisione, che possa
consentire sintesi della creatività individuale, degli investimenti
pubblici e privati, dei bisogni collettivi: lo statuto dei lavoratori
della conoscenza, la definizione di un diritto d'autore che riconosca
l'autore in quanto tale e non i diritti connessi di edizione e
sfruttamento pongono al centro la funzione della paternità
intellettuale, ancor prima che il nodo della proprietà intellettuale.
La crescita di un movimento di lavoratori della conoscenza segna un
mutamento profondo nella dimensione storica che abbiamo conosciuto nel
secolo passato.
Oggi più che mai si pone il problema di una sintesi tra le domande e i
bisogni di chi vuole condividere le produzioni immateriali con le
aspettative di chi garantisce la biodiversità come pubblico attraverso
la varietà delle produzioni naturali e agroalimentari.
La definizione di un sapere libero e accessibile, in campo scientifico,
nel sistema delle comunicazioni, nell'universo culturale, consentirebbe
la definizione di un nuovo terreno di gioco e di una nuova funzione
dello sviluppo, capace di aprire le porte del fortino occidentale e di
riaprire un canale di comunicazione scientifico e non solo nelle
relazioni tra cultura occidentale e culture emergenti, in alternativa
la modello del conflitto religioso e della guerra preventiva
permanente.
Non abbiamo risposte precostituite; questi spunti richiedono un impegno
collettivo che permetta di far incontrare chi oggi si batte contro la
brevettazione del software con chi sviluppa cultura liberamente
distribuibile, chi è impegnato nella difesa degli usi civici naturali
con chi tenta la strada di una ricerca libera e condivisa, chi si
batte per riaffermare, nell'era del lavoro intellettuale e
precarizzato, il diritto alla libertà creativa e chi costruisce
quotidianamente un diverso contenuto della comunicazione di massa.
Oggi più che mai è necessario gettare le basi per la costruzione di un
blocco sociale consapevole per la qualità, capace di costruire
un'altra risposta possibile. Per questo ci incontreremo il 18 Dicembre
a Milano, presso lo IULM, con la speranza che sia un nuovo inizio per
una politica della condivisione e per costruire una sintesi inedita
tra vecchi e nuovi diritti.
Fiorello Cortiana, Stefano Rodotà, Franco Bifo Berardi, Carlo Formenti,
Laura Tettamanzi, Angelo Raffele Meo, Franco Carlini, Matilde Ferraro,
Stefano Maffulli, Fiorella De Cindio, Monica Frassoni, Marco Ciurcina,
Mariella Gramaglia, Arturo Di Corinto, Lele Rozza, Giovanna Sissa,
Guido Chiesa, Juan Carlos De Martin, Anna Carola Freschi.
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Michele Mordenti
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