[FoLUG] Linux nel desktop: my 2 cents

Alessandro Ronchi alessandro@aronchi.org
Lun 5 Gen 2004 09:37:10 CET


Il dom, 2004-01-04 alle 18:32, Marco Baroni ha scritto:

> Un'ultima nota un po' eretica. Io posso dormire sonni tranquilli anche
> pensando che linux non dominera' il 100% del mercato desktop. Anzi, linux
> non occupa nemmeno il 100% del mio desktop (al lavoro ho linux, a casa mac
> os x), e mi piace pensare ad un futuro fatto di molti sistemi operativi in
> una competizione reale, basata sulle prestazioni e non sul marketing e il
> ricatto, dove vari sistemi operativi hanno punti forti diversi -- uno e'
> il re dell'ufficio, un altro batte tutti nel multimedia, uno e'
> supersicuro, uno e' ideale per la ricerca scientifica, e via dicendo... e
> l'utente medio non rimane fisso su un sistema operativo per tutta la
> propria vita, e magari nemmeno per tutta la giornata... e dove tutti
> comunicano felicemente tramite l'uso di formati aperti di codifica e
> interscambio dei dati...

Rispondo anche a questo messaggio, sperando di non sembrare troppo
invadente nel qual caso vorrei che qualcuno me lo dicesse.
Anche io dormo sonni tranquilli, pensando che linux non monopolizzerà il
mercato, ma spero e cerco di fare tutto il possibile perché linux avanzi
portandosi dietro almeno un 15-20 percento dei pc casalinghi.
Questo perché finché non raggiungeremo una massa critica, che faccia
gola ai commercianti di hw e sw, dovremo sempre affrontare qualche
difficoltà.
Anche io spero in un futuro dove ognuno possa decidere cosa utilizzare,
grazie all'utilizzo di standard aperti e soprattutto grazie alla
programmazione indipendente dalla piattaforma.
Abbiamo conquistato, con il tempo, l'indipendenza dal fornitore
hardware, e spero che la stessa cosa accada anche per il software.

Detto questo, mi permetto di non essere completamente d'accordo con il
tutti i contenuti della tua email.
E' vero che Linux è bello perché è uno Unix, e permette tramite shell di
fare cose inpensabili con l'interfaccia, ma è altrettanto vero che
esistono cose che servono e che non possono essere fatte con una shell.

riprendendo l'ormai triste esempio dello scanner, anche io posso dire di
dormire tranquillo sapendo che uno scanner non mi funziona, ma mio padre
no.
Vedi, lui aveva bisogno di qualcosa che non poteva fare con una shell, e
non l'ha potuto fare. per tutto il resto, poteva usare Linux.

Ognuno ha esigenze sue, e credo che un sistema operativo non sia da
considerare come un'altro programma: è la base sulla quale lavorare.
Se io in un pc di casa avessi bisogno di Photoshop e della Shell, sarei
costretto ad avere due sistemi operativi, ad essere obbligato a
riavviare continuamente la macchina, ad essere impossibilitato ad usare
Evolution (il mio programma di posta), per spedire un file fatto con
photoshop.
Ok, potrei farlo, ma al prezzo di un'incredibile scomodità, proprio
quella cosa dalla quale cerchiamo di fuggire con le potenzialità di una
shell e con le libertà che ci permettano di adeguare il sistema alle
nostre esigenze.

Credo che l'adattamento sia la chiave di tutto. Non ho mai visto un
sistema operativo adeguarsi alla preparazione di chi lo utilizza. La Red
Hat, per esempio, nasconde l'iconcina della shell, pensando forse che
non serva a nessuno, oppure che quel qualcuno sappia inserirsela da
solo.
Perché non chiedere durante la creazione di un nuovo account nel
computer la funzione che quest'ultimo deve avere per noi?
Perché non adeguare l'interfaccia a queste esigenze?

Io posso utilizzare una shell per sapere quale programma chiudere, ma i
nostri genitori potrebbero?
Eppure gli strumenti per semplificare questa cosa ci sono!

io sono per l'utilizzo della shell quando questa porti dei vantaggi in
termini di tempo, di possibilità, etc. Quando devo cancellare una
directory, mi è più comodo farlo da un file manager, con la sicurezza
del cestino prima del nulla. Quando devo controllare quali porte siano
aperte all'esterno, allora mi è più comodo farlo con un grep.
Quando devo installare un plugin per il flash, non mi è comodo farlo con
la shell, ma mi adeguo.
ù
Potremmo dire di fregarcene delle esigenze di chi non sa usare una
console testuale, ma questo implica di fatto anche l'impossibilità per
noi di utilizzare quegli strumenti che sono tipici dei sistemi
cliccoscimmia. Dovremo credere di poter fare acquisizione di immagini da
shell e sentire che sia più comodo dare le coordinate dell'area di
scansione senza vedere un'anteprima. Al prezzo di impiegare ore per fare
un'operazione veramente semplice con il nostro sistema operativo
(oppure, come classica volpe e l'uva, dire che quella cosa non ci serve
dopo aver tentato inutilmente di farla) ed impiegare un minuto a fare
cose potenzialmente complicate.
-- 
Alessandro Ronchi <alessandro(at)aronchi.org>
http://www.aronchi.org
http://ilfioredelcactus.no-ip.org



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