[FoLUG] [Fwd: Lettera aperta contro i brevetti software in Europa]

Stefano Giunchi stefano.giunchi@libero.it
Gio 11 Nov 2004 12:43:47 CET


Mi sa che avevi copincollato male.
Segue un copincolla migliore :)

Stefano
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  Lettera aperta contro i brevetti software in Europa

Alla cortese attenzione di:

Antonio Marzano
Ministero per le Attività produttive   <ufficio.stampa@minindustria.it>
Via Molise, 2 - 00187 ROMA
Fax 06 47887964

Letizia Moratti
Ministero dell'Istruzione, università e ricerca scientifica 
<ufficio.stampa@minindustria.it>
Viale Trastevere, 76/a - 00153 ROMA
Fax 06 58492057

Rocco Buttiglione
Ministero per le Politiche comunitarie 
<uff.stampa@politichecomunitarie.it>
Piazza Nicosia, 20 - 00187 ROMA
Fax 06 67795342


e, per conoscenza:
Lucio Stanca
Ministero dell'Innovazione e tecnologie   <redazione.mit@governo.it>
Via Isonzo, 21/b - 00198 ROMA
Fax 06 42153318

Mario Baldassarri
Vice ministro dell'Economia e Finanze   <m.baldassarri@governo.it>
Via XX Settembre, 97 - 00187 ROMA
Fax 06 4820026


OGGETTO: La società civile e le PMI chiedono sostegno politico per 
l'Innovazione

Egregio Sig. Ministro,

il futuro dell'Europa e del nostro paese è intimamente legato alla 
capacità di sviluppare nuova conoscenza, ed in questo scenario globale 
il ruolo delle nuove tecnologie è fondamentale.

In particolare l'informatica, che costituisce l'infrastruttura portante 
di ogni realtà moderna che produca o consumi beni e servizi, è 
essenziale per la crescita economica e sociale del nostro Paese.

Nel corso degli ultimi anni l'Europa ha iniziato a realizzare e 
commercializzare soluzioni e prodotti informatici all'avanguardia, 
conquistando primati in alcuni settori; un segno che scuole e università 
hanno saputo confrontarsi efficacemente con le realtà statunitensi che 
tradizionalmente dominano questo mercato.

Il Web e Linux oggi sono forse tra i simboli più evidenti di questo 
successo, ma l'avanzata della tecnologia europea deve essere tutelata, 
poiché l'eventuale approvazione della Direttiva Europea sulla 
brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori 
elettronici costituirebbe una seria battuta d'arresto per tutta 
l'economia europea.

Ed è nel segno della continuità e nel rispetto della volontà 
dell'Europarlamento, che già nel settembre 2003 a valle di una serie di 
studi ed approfondimenti aveva ritenuto necessario emendare 
significativamente il testo originale della Direttiva, che le chiediamo 
di riconfermare in maniera inequivocabile l'intenzione dell'Italia di 
non accettare che anche l'Europa diventi un campo minato di brevetti 
software. A questo proposito notiamo che proprio negli Stati Uniti, dove 
la pratica di brevettazione del software è legale da circa 10 anni, la 
Federal Trade Commission si è espressa molto criticamente rispetto 
all'introduzione dei brevetti software nel rapporto datato ottobre 2003 
dal titolo: To Promote Innovation: The Proper Balance of Competition and 
Patent Law and Policy [1].

Le voci contrarie alla brevettabilità del software di due milioni di PMI 
Europee [2] sono state affiancate in Italia dai pareri autorevoli del 
nostro Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie [3] e del Vice 
Ministro dell'Economia e delle Finanze [4], che rispettivamente hanno 
ricordato come

     La Direttiva in discussione conferma l'uso attuale [negli Stati 
Uniti, NdR] del brevetto per protocolli ed altri elementi software che 
rendono più difficoltosa l'interoperabilità tra software prodotti da 
aziende diverse, limitando di fatto lo sviluppo del mercato. […] In 
considerazione del fatto che lo sviluppo delle grandi innovazioni della 
Società dell'Informazione, Internet, il WWW e le applicazioni Open 
Source sono il risultato di una grande collaborazione mondiale, oggi 
considerate beni digitali accessibili da tutti, la proposta sembra 
andare in controtendenza rispetto agli sviluppi degli ultimi anni.

e

     I produttori di software che detengono brevetti possono innalzare 
le barriere d'accesso o addirittura impedire a terzi di entrare nel 
mercato, con inevitabili conseguenze sulla lievitazione dei costi per la 
Pubblica Amministrazione. […] Se il brevetto software fosse legalizzato 
questo discriminerebbe l'offerta basata su soluzioni Open Source, 
limitando de iure il pluralismo informatico.

Non ultimi prestigiosi istituti economici e finanziari hanno assunto 
posizioni critiche, come quelle espresse dalla Deutsche Bank [5] e dalla 
PriceWaterhouseCoopers [6], per citare le più recenti.

In considerazione di quanto sinteticamente riportato, rinnoviamo il 
nostro appello affinchè Lei ed i suoi esimi colleghi si adoperino, 
nell'ambito delle proprie possibilità e competenze, a che la 
brevettabilità del software non diventi realtà, mettendo al riparo il 
Paese dal rischio di recessione economica per il settore informatico ed 
i settori ad esso legati.

Distinti saluti,
firme













Riferimenti Web:

[1]http://www.ftc.gov/os/2003/10/innovationrpt.pdf
[2]http://swpat.ffii.org/
[3]http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2004_05_18.shtml
[4]http://kwiki.ffii.org/index.cgi?Ital040517It
[5]http://www.dbresearch.com/PROD/DBR_INTERNET_EN-PROD/PROD0000000000175949.pdf
[6]http://www.ez.nl/content.jsp?objectid=24583
[7]http://www.nosoftwarepatents.com/


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