[FoLUG] brevetti sul software: una spiegazione molto chiara da RMS

Stefano Giunchi stefano.giunchi@soasi.com
Ven 13 Maggio 2005 10:22:15 CEST


Riporto per intero la lettera che Richard Stallmann, Presidente della Free
Software Foundation, ha inviato al Parlamento Italiano per spiegare i
danni che possono fare i brevetti sul software.

Stefano

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Cari membri del Parlamento italiano,
gli sviluppatori e gli utilizzatori di software in Europa si troveranno di
fronte ad un grande pericolo se l'UE permetterà di brevettare le tecniche
di software: il pericolo di essere incriminati per le idee contenute nei
software che essi sviluppano e usano.

A differenza del copyright, che protegge la descrizione dell'intero
programma ma non le singole idee che lo compongono, la brevettabilità del
software consentirebbe un monopolio sull'uso di tecniche generiche. Un
programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se
un paese permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un
programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo
(secondo uno studio svolto lo scorso anno il Kernel di Linux, la parte
centrale del programma linux, usato per il sistema operativo GNU,
infrangerebbe 283 brevetti USA).

Come sono queste tecniche?
Consideriamo la "progress bar", la barra progressiva che gradualmente
passa dallo 0% al 100% mostrando sullo schermo la realizzazione di una
operazione, come l'apertura di una pagina web o lo scaricamento di un
documento. Questa tecnica è una piccola parte contenuta in migliaia di
programmi software che svolgono differenti funzioni. Persino questa
tecnica è stata brevettata all'Ufficio Europeo dei Brevetti, insieme ad
altre 50.000, a dispetto dello stesso trattato costitutivo dell'Ufficio
Europeo dei Brevetti.

Se la Direttiva del Unione Europea desse un valore legale a questi
brevetti, gli sviluppatori e gli utilizzatori di migliaia di programmi
rischierebbero la minaccia di incriminazioni.

Un programma è come un romanzo: una raccolta di dettagli che insieme
sviluppano molte idee. Immaginate cosa accadrebbe se ogni idea letteraria
venisse brevettata, per esempio "una scena d'amore con una donna sul
balcone" o "gli occhi blu di una persona che assomigliano al mare".
Chiunque scrive un romanzo potrebbe violare diverse centinaia di brevetti;
se uno scrittore scrivesse con la preoccupazione di essere incriminato,
difficilmente scriverebbe un buon romanzo. Non è questo il modo di
promuovere la scrittura né dei romanzi, e neanche dei programmi software.

Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente
dalle multinazionali dell'informatica. Esse vogliono la brevettabilità del
software perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare
in Europa. Se l'Europa permetterà la brevettabilità del software le
multinazionali (molte non europee) avranno uno strumento di controllo
sull'uso del software in Europa.

Molti legislatori non hanno mai avuto a che fare con lo sviluppo di
software, così possono credere ai miti relativi all'efficacia dei brevetti
sul software. Per esempio il mito sulla protezione brevettuale dell'intero
disegno di un prodotto, se si dice che un programmatore può ottenere un
brevetto per "proteggere il suo programma" questo potrebbe avvalorare
questo mito.

Poi c'è il mito che vuole che i brevetti possano "proteggere" i "piccoli
inventori" dalla competizione delle multinazionali. Se questo fosse vero
le multinazionali non sarebbero favorevoli alla brevettabilità del
software. Ogni multinazionale usa le sue migliaia di brevetti per mettere
ognuno nelle condizioni dello scambio le licenze. Così facendo il
programma innovativo di un piccolo inventore combinerebbe le sue poche
nuove idee brevettate con le centinaia (o migliaia) di idee ben
conosciute, alcune brevettate da IBM, alcune brevettate da Microsoft, ecc.
Poi loro si comporteranno con lui come se la questione dei brevetti non ci
fosse. C'è quindi il mito del vantaggio che le compagnie americane
avrebbero proprio perché gli USA riconoscono la brevettabilità del
software mentre l'Europa no. Se questo fosse vero, le compagnie
statunitensi ed il governo degli Stati Uniti non presserebbero l'Europa
per consentire la brevettabilità del software.
Al contrario l'Europa ora ha un vantaggio.

I brevetti degli Stati Uniti riguardano soltanto ciò che è fatto negli
Stati Uniti, ma ognuno può avere un brevetto statunitense. Le compagnie
europee possono avere brevetti statunitensi e attaccare gli sviluppatori
americani. Ma attualmente gli Americani non possono avere brevetti
software Europei e quindi attaccare gli Europei. Fino a che l'Europa
rifiuterà di brevettare il software, l'Europa avrà questo vantaggio.

Se l'Europa mantiene il suo vantaggio, con il rifiuto di brevettare
software, finalmente il mio paese può trovare necessario competere
cambiando la sua insensata politica. Per favore, aiutate gli Stati Uniti a
salvarsi dai brevetti sul software, salvando innanzitutto voi stessi.

Con franchezza,
Richard Stallman
Presidente della Free Software Foundation
Membro della MacArthur Foundation



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