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Paolo Palmieri palmaway@gmx.it
Lun 15 Dic 2008 22:05:29 CET


>> ... o un relay Tor!
> Una domanda: se qualcuno utilizza la rete TOR per compiere reati, chi
> viene perseguito? il relay?

Intanto, immagino tu stia parlando di un nodo exit, non di un nodo 
relay. I nodi exit sono gli unici in contatto con l'esterno, e quindi 
gli unici il cui IP possa rimanere come traccia in log di eventuali 
reati. Se si ritiene questo possa essere un problema, basta configurare 
il nodo come relay-only, il che vuol dire che verrà utilizzato solo 
all'interno della rete Tor stessa (e cioè come primo o secondo hop, o 
per gli hidden services). Certo, un nodo exit è molto più utile per la 
rete, anche perché senza (un numero congruo di) nodi exit la rete stessa 
cessa di funzionare.

Poi, sulla parte relativa alla legge: secondo questa teoria un fornitore 
di accesso internet dovrebbe essere punito per l'utilizzo criminoso che 
un utente fa del servizio. Un reato deve essere ascritto ad un 
determinato individuo, e se il reato viene commesso tramite Tor, la 
presenza di stessa di Tor è prova che va a scagionare l'accusato.
Certo, esiste il rischio che gli inquirenti ignorino che l'IP rilevato 
sia un nodo Tor, o anche cosa sia Tor in generale, come è successo di 
recente in Germania: in questo caso, dopo una breve (un paio di mesi, mi 
pare) indagine, gli inquirenti hanno archiviato le accuse contro i 
gestori dei nodi coinvolti, ed ora la polizia tedesca è a conoscenza del 
funzionamento della rete Tor.
Diverso il discorso se Tor fosse a sua volta illegale, cosa che, ad 
oggi, non è.

Paolo


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