[gl-como] L'isola che c'è - resoconto del CoLug

[Emanuele `MacGyver' Vedova]

Ecco il resoconto delle due giornate alla fiera di Villaguardia.


L'isola che c'è


Ed eccoci qui in questo parco io (Aldo), Alex e Mac pieno di gazebo, tavolini 
e gente indaffarata a sistemare la loro mercanzia, i loro volantini, i loro 
prodotti, i loro servizi.


Il tempo è clemente, c'è un bel cielo azzurro ed il sole ancora basso 
sull'orizzonte non scalda ancora abbastanza, tutti quanti abbiamo un bel 
maglioncino addosso.


L'organizzazione è... libera, nel senso che ognuno si mette dove vuole, 
possibilimente nell'area assegnata alla propria categoria (ma non è tassativo 
starci).


C'è un gran via vai di gente, macchine e furgoni, il tutto sembra un vasto 
formicaio all'aperto. Chi scarica, chi sistema, chi va in cerca degli 
agognati cavi elettrici, tutto sembra un simpatico bailamme.


Anche noi ci sistemiamo, dapprima individuiamo un posto sotto un porticato, 
poi preferiamo spostarci; nonostante i contatti precedenti con il GL-Como ed 
il loro cortese invito a mettere il nostro banchetto accanto al loro 
preferiamo unirci all'altro stand della nostra associazione, DaltrOnde, il 
GL-Como è qualche metro più in su, in una buona posizione, questo nostro 
rifiuto non ha conseguenze e i rapporti con i colleghi sono buoni e ci sono 
vari contatti, molti generati da sondaggi relativi all'elettricità, o meglio 
dalla sua mancanza!


Dopo un po' di prove logistiche (questo dove lo metto, facciamo così cosà 
ecc.) riusciamo a sistemarci sotto un gazebo.


Il problema rimane l'elettricità, abbiamo procurato cavi e cavetti, ma... non 
c'è la corrente uff..., anzi c'è, no è andata via...


Avvisiamo gli organizzatori e dopo un po' rieccola l'agognata elettricità 
necessaria ai nostri portatili.


Ormai però fra una cosa e l'altra, mezzogiorno si avvicina e gli stomaci 
cominciano a brontolare così mi fiondo in un supermercato a prendere qualcosa 
da sgranocchiare, intanto Mac ha problemi di cuore e ci lascia, ehi calmi non 
gli è venuto un infarto deve solo andare a prendere la ragazza, ci 
raggiungerà poi.


Visto dall'alto il verde del parco è disseminato da tante macchie multicolori 
sembra un divertente patchwork.


La gente comincia ad arrivare, anche al nostro banchetto si avvicinano i primi 
visitatori che cominciano ad interessarsi a Linux.


Nel pomeriggio ci raggiunge l'ombra offerta gentilmente dalle piante alle 
nostre spalle ed una fresca arietta comincia ad alitare.


Il grosso dei visitatori arriva il pomeriggio ed anche noi abbiamo il nostro 
bel daffare a spiegare cosè il pinguino, il software libero e via 
discorrendo.


Intanto la corrente ci fa impazzire, ogni tanto va via poi ritorna mettendo a 
dura prova le batterie dei laptop.


Il tempo passa , nel tardo pomeriggio Mac ci raggiunge con la sua ragazza ed 
io ne approfitto per visitare gli altri stand.


Arriva sera e devo andare, ho una cena programmata da tempo e lascio gli altri 
due ad occuparsi della postazione, ma verso le otto Alex resta solo perchè 
Mac deve andare via a sua volta.


La serata è andata bene anche se ci sono stati un po' di casini per mangiare, 
porello era solo ma non esistono più le vivandiere?



 


Ed eccoci al secondo giorno io arrivo per primo, sistemo il nostro stand ed 
approfitto della calma che ancora c'è per masterizzare qualche cd, alcune 
persone si avvicinano interessati a linux, anche altri espositori a noi 
vicini vengono incuriositi dal nostro S.O. preferito, distribuiamo copie di 
Knopils a iosa.


Arriva Alex, portando altro materiale utile per lo stand, Mac oggi non può 
venire.


Il tempo per nostra fortuna tiene ancora, anche se l'aria è umida ma poco a 
poco il sole scalderà facendola evaporare.


Il pubblico della domenica è un po' più numeroso di quello del sabato, passano 
persone che già conoscono linux, altri che invece non sanno nulla, chi è 
semplicemente curioso e chi invece è davvero interassato.


A mezzogiorno io e Alex ci ristoriamo con un misero insufficiente panino ma 
tant'è al banchetto c'è sempre qualcuno a chiedere notizie e non abbiamo il 
tempo per pensare allo stomaco.


A poco a poco la nostra scorta di cd da distribuire, uno con knopils (quelli 
che ci sono rimasti dal Linuxday 2003), uno col progetto Gnutemberg ed un 
altro con alcuni software liberi per Windows si esaurisce e ci tocca 
“burnare” continuamente altre copie. 


Già da ieri ci siamo accorti di una cosa, non abbiamo i biglietti da visita, 
così ci tocca scrivere a mano l'indirizzo della nostra sede e tutte le info 
utili (a dir la verità siamo andati al super per farli, sfiga vuole che hanno 
tolto la macchinetta sigh).


Oggi per fortuna i problemi che avevamo ieri con l'elettricità non ci sono, è 
mancata una sola volta ma per breve tempo.


E' quasi sera e mi chiedo, ma i nostri iscritti dove sono? L'unico a farsi 
vivo finora è stato Faber, tutti gli altri?


Devo dire che la stanchezza comincia a farsi sentire.


Verso le 19:00 cominciamo a smantellare, ci impieghiamo un'ora buona a 
smontare il gazebo, recuperare la nostra roba e caricarla in macchina.


Prima di andarmene passo a salutare i ragazzi del GL-Como che stanno 
cominciando anche loro a smobilitare, e finalmente stanco ma felice me ne 
torno a casa.



 


Qual'è il bilancio di queste due giornate? Abbiamo incontrato tanta gente, 
alcuni pensiamo di averli convinti a provare linux, altri sembravano un po' 
più titubanti ma l'importante è che sappiano che esiste, già perche molta 
gente comune non sa nemmeno della sua esistenza e manifestazioni come questa 
aiutano certamente la sua diffusione. 


Dal punto di vista personale siamo contenti ed entusiasti, è stata una bella 
esperienza, incontrare tante persone... le più svariate, chiacchierare con 
gli standisti vicini, conoscere tante associazioni di cui se ne ignorava 
l'esistenza, tante realtà di volontariato e di impegno, tanta gente che nel 
loro piccolo si adopera per far andare un po' meglio questo nostro mondo 
difficile.


E' stata un'esperienza sicuramente positiva, sicuramente da rifare, molto 
bella: l'unico rammarico è che voi non c'eravate a viverla insieme a noi, 
speriamo nella prossima volta, perchè ragazzi questa faticaccia ne è valsa 
davvero la pena.

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Aldo, Alex & MacGyver