[gl-como] Linux/Open Source e Beppe Grillo

[Pietro Bertera]

Il giorno sab, 28/10/2006 alle 22.09 +0200, francesco ha scritto:

> > http://www.alfonsofuggetta.org/?p=750
> > 
> > Per le licenze si parla di 36 milioni, tra il 2 ed il 5% della spesa per 
> > l'IT.
> > 
> > Il prof. Fuggetta tra l'altro è stato presidente di una commissione
> > ministeriale per valutare l'uso dell'opensource nella PA, quindi sa di
> > cosa sta parlando ;)

Basare le motivazioni ad una migrazione a software libero sui costi di
licenza è un discorso semplicistico e non si regge:

* al produttore non costerebbe niente fornire alle PA il software a
costo 0
* il costo delle licenze è una piccola fetta percentuale
* mentre il costo della migrazione è molto grande
* purtroppo per alcune cose il software libero è ancora indietro

I costi elevati della migrazione non sono dell'addestramento degli
utonti (in quanto utonti non se ne accorgerebbero nemmeno) ma nella
migrazione dei software di manipolazione e gestione dei dati, hai idea
dell'accozzaglia di software che manipola, crea, fa e disfa documenti
word ?

> Lo dico anche io, globalmente MSOffice è superiore ad OO, con MSOffice 
> si possono fare alcune cose che con OO forse vedremo fra 2 anni 
> sperando; E' anche vero che è più veloce, ma questo è un prezzo che si 
> paga per l'essere multipiattaforma.
> Per quanto riguarda invece la stabilità soffrono entrambi, per lo meno 
> OO ti permette un facile recupero dei documenti al successivo riavvio, 
> nonchè essendo un prodotto free software, permette una più rapida 
> risoluzione dei problemi rispetto al dinosauro.
> Dal mio punto di vista, tutte le qualità di MSOffice vengono fortemente 
> messe in ombra dal fatto di essere software proprietario.

Concordo in pieno, ma non è a migrazione dei client il punto focale
nella migrazione di una PA o di una grossa azienda al sw libero.

> Se la documentazione è inferiore, mi posso domandare quanto ci vuole ad 
> uno stato a creare e pagare un team per creare esclusivamente la 
> documentazione di un programma ? Gli costa di più questo o 10000 licenze 
> di software proprietario ?

Vedi sopra, al produttore non costerebbe nulla dare 20000 licenze a
costo 0.

> Se continuiamo ad andare avanti a ragionare così, dicendo che il 
> prodotto proprietario A è già bello pronto ed usabile rispetto al 
> prodotto libero B, ci si ritroverà fra 10 anni dicendo ancora la stessa 
> cosa, ma con molti soldi spesi per il prodotto A, facendo felice la 
> ditta produttrice di A (E tutti i magna magna che gli gravitano 
> intorno), e senza che il prodotto B possa beneficiare di una piccola 
> parte di contributi.

Purtroppo da come la vedo io mancano ancora dei pezzi fondamentali:
- Lato client ormai la situazione è buona, magari non matura ma ci siamo
vicini.
- Lato server siamo avanti da un pezzo
- Quello che sta in mezzo (groupware, gestionale, gestione e
manutenzione dati) manca completamente e c'è una gran baraonda.

> Tornando alla tua risposta iniziale:
> Poco. Non dimentichiamo che il costo delle licenze è solo una piccola 
> percentuale delle spese per l'IT[1].
> 
> questo "poco", moltiplicato per tot anni di licenze ed aggiornamenti, 
> potrebbe essere (Siccome i soldi, volente o nolente ce li metto anche 
> io) "troppo".

eh, questo fa parte di un discorso piu' ampio ...
e comunque le grandi aziende e sopratutto le PA quando fanno degli
investimenti non possono fare dei conti a lungo termine, per cui in
genere preferiscono/possono spendere 100 dilazionato in 10 anni che 50
adesso e 0 per i prossimi 9.

> Comunque mi faccio un personalerapporto qualità prezzo:
> 
> MSOFFICE / 400 euro = un pò caro
> OpenOffice / 0 euro = infinitamente ottimo.

le tue equazioni vanno bene per te, me e magari per una piccola azienda,
per una PA o una grande azienda vanno corrette aggiungendo il costo di
un software custom per la gestione/manipolazione dei dati.
Spesso questo software non esiste libero (e i costi di sviluppo superano
i costi di licenza) percui la seconda equazione perde di senso.

Ciao