[gl-como] R: Addio definitivo alle lampadine ad incandescenza / fluorescenza

Diego Roversi diegor@tiscali.it
Gio 25 Ago 2011 19:00:27 CEST


On Wed, Aug 24, 2011 at 02:49:55PM +0200, Nicola Viganò wrote:
> Il 24/08/2011 13:16, angelob1@tin.it ha scritto:
> > Anche se pochi ne sono a conoscenza, le luci a led sono poco amate 
> > da
> > ecologisti e (soprattutto) astronomi e astrofili.
> > Semplicemente 
> > perchè producono un livello di inquinamento luminoso nettamente
> > superiore alle lampade ad incandescenza (dovuto alla diversa diffusione 
> > della luce alle
> > varie temperature-colore).
> > pensateci...
> Che ecologisti strani. Chi mai dovrebbe preferire lampade
> ultrainefficienti che ci costano tonnellate e tonnellate di CO2 e altri
> inquinanti in più?
> Si perché dobbiamo ricordare che minori consumi di energia corrispondono
> a meno combustibili bruciati :D (si l'equazione non è così semplice ma
> ci si intende)

Perche' le cose non sono mai semplici come sembrano. Ad esempio le lampade a
led hanno dei costi di costruzione nettamente maggiori delle lampade
tradizionali, quindi il rischio e' che l'energia per produrla sia maggiore
di quella risparmiata durante la sua vita. 

Ovviamente anche se fosse, non vuol dire che i led siano da bistrattare,
hanno comunque decisamente ragione d'esistere. Non ho numeri da dare, ma
l'altissimo costo delle lampadine a led, sembrano confermare questa teoria.

> Per astronomi e astrofili, devo chiederti per favore di spiegare meglio,
> perché non è molto chiaro cosa centri una diversa distribuzione
> spettrale di potenza luminosa con l'inquinamento luminoso.
> Sempre a livello teorico (riporto quanto studiato nell'esame di
> fotonica), i led permettono di ridurre l'inquinamento luminoso totale:
> mantenendo invariata la luminosità percepita dall'occhio, si possono
> tagliare tutte le frequenze non visibili, o limitrofe.

Il discorso e' molto piu' complicato. In teoria i led sono strettamente
monofrequenza, e sempre in teoria per avere la luce bianca, uno dovrebbe
mescolare piu' led colorati nella giusta proporziona. A quel punto uno
vedrebbe una luce bianca (i monitor sono fatti cosi', usano rosso verde e
blu per far apparire all'occhio colori differenti).

E in genere questo e' sufficiente. Pero' la resa cromatica di una luce
veramente bianca (spettro uniforme) e' superiore di quella ottenuta usando
solo tre frequenze nel visibile. Anche se per l'occhio sono bianche
entrambe.

Il motivo e' che i materiali sembrano colorati in base al loro spettro di
assorbimento, se sono illuminati da uno spettro bianco (nel senso di rumore
bianco) ottieni una risposta diversa, da quella ottenuta da 3 frequenze
precise. E' vero che l'occhio poi percepisce soprattutto le tre frequenze di
sopra, ma comunque la differenza c'e'.

Poi i led bianchi che si trovano in giro in genere sono un misto di led e
fluorescenza (come le lampade al neon), quindi non hanno questo difetto, ma
l'efficienza luminosa e' vicina a quella delle lampade al neon, quindi
dubito che siano preferibili a queste per l'illuminazione convenzionale.

> Anche la maggiore brillanza della sorgente garantisce una migliore
> direzionalità della luce emessa, il che corrisponde una molto minore
> diffusione residua della luce.

Beh se parli di lampioni, quello e' un difetto non e' un pregio, perche'
aumenta i rischi di abbagliamento a parita' di luminosita' diffusa.

> 
> Secondo la mia opinione non sono le lampade a LED il problema, ma chi le
> dimensiona!

Qui credo che sfondi una porta aperta.

> Quindi al massimo sono le persone ad essere antiecologiche, non le
> lampade a led!

Bisognerebbe vedere se e' vero quello che si diceva prima. Ovvero che i
costi energetici di produzione sono sufficientemente elevati da rendere vano
il risparmio di energia successivo. 

Ciao,
  Diego.


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