glug:Assolutamente sconvolgente

Stefano.SC.Canepa@marconi.com Stefano.SC.Canepa@marconi.com
Tue, 12 Jun 2001 11:07:15 +0200



Leggete un po' questo. Per me e' semplicemente sconvolgente.

Stefano

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Leggo con sconcerto questo articolo del "Punto Informatico". So che =E8 =
lungo,
ma mi piacerebbe avere il vostro commento. In pratica Explorer XP pu=F2
aggiungere link ("smart tags") su una pagina web indipendentemente =
dalla
volont=E0 dell'autore del sito. Gi=E0 questo =E8 incredibile. Ma =
veramente
incredibile =E8 il commento di Shawn Sanford, manager di prodotto per =
Windows,
citato nell'articolo:

"Riteniamo che sia l'utente a dover decidere cosa guardare. Tutti =
sembrano
volersi focalizzare sull'aspetto negativo di tutto questo come se noi
andassimo a consigliare agli utenti moltissimi contenuti sbagliati... =
Credo
invece che consiglieremo agli utenti molti buoni contenuti ".

Non ho parole.




WindowsXP impone un Web proprietario?


12/06/01 - News - Web - Le funzionalit=E0 degli "Smart Tag" non sono =
ancora
ufficiali n=E9 pubbliche eppure questi nuovi componenti del prossimo =
Microsoft
Windows, Windows XP, stanno gi=E0 scatenando polemiche la cui forza e =
ampiezza
=E8 davvero inconsueta. Sono polemiche durissime che si riversano sulla =
Rete
dopo che un articolo del Wall Street Journal ha stigmatizzato il
funzionamento delle Smart Tag, accennando all'ipotesi di un tentativo =
da
parte di Microsoft di imporre al World Wide Web un "sistema di link
proprietario".
"La nuova funzionalit=E0 - scrive il WSJ - consente a Internet =
Explorer,
browser Microsoft incluso in WindowsXP, di trasformare qualsiasi parola =
su
qualsiasi sito Web in un link al sito o ai servizi Microsoft o ad altri
spazi Internet appoggiati da Microsoft".
 In altre parole, secondo quanto rilevato dal WSJ, "Microsoft sar=E0 =
capace
attraverso il browser di ri-editare il sito di chiunque, senza che =
questi ne
abbia consapevolezza o abbia dato il proprio permesso, in un modo che
spinger=E0 gli utenti a lasciare il sito corrente e a recarsi su un =
sito
scelto da Microsoft".L'articolo pubblicato dal WSJ ha avuto sulla Rete =
una
eco molto pi=F9 ampia di altre pur feroci polemiche scatenate da =
Windows.
Della questione se ne parla a tutte le latitudini e finora non si =E8 =
levata
una sola voce in difesa di Microsoft e delle nuove funzionalit=E0, =
viste per
lo pi=F9 come "predatorie" nei confronti dell'ipertestualit=E0 del Web.

Queste contestate funzionalit=E0 sono realizzate dalle Smart Tag di =
Internet
Explorer in arrivo sia con OfficeXP che con WindowsXP. Ma Microsoft ha =
gi=E0
messo in chiaro che si tratta di funzionalit=E0 ancora in fase di
sperimentazione che potrebbero subire notevoli modificazioni. Secondo =
Chris
Jones, vicepresidente dello sviluppo in WindowsXP, "le Smart Tag
rappresentano un altro passo nella personalizzazione del Web =
consentendo
agli utenti di ottenere l'informazione che desiderano nel modo che =
hanno
scelto".Nella versione di Internet Explorer che contiene le Smart Tag,
quando si apre una pagina Web appaiono alcune sottolineature sotto =
certe
parole che si trovano sul sito. Queste sono parole qualsiasi che vanno, =
ad
esempio, dal nome di un'azienda a parole-chiave individuate da =
Microsoft, e
costituiscono dei link "aggiuntivi" che consentono di arrivare su siti
scelti da Microsoft. "Piazzando il mouse su una sottolineatura - scrive =
il
WSJ - appare un'icona e se si clicca sull'icona, una piccola finestra =
mostra
link ad altri siti che offrono ulteriori informazioni".
=C8 evidente che un tale meccanismo sottrae all'autore del sito ogni =
controllo
sui link che gli utenti vedranno apparire all'interno delle finestre =
aperte
sul sito in questione. Stando al WSJ, Microsoft avrebbe affermato che =
queste
funzionalit=E0 agevolerebbero gli utenti dei siti "ipo-linkati", cio=E8 =
con
pochi link offerti sulle loro pagine. Anche su questo la polemica =
infuria,
perch=E9 ci si chiede come Microsoft possa arrogarsi il diritto di =
stabilire
quali link piazzare su un sito, contrapponendosi a chi quel sito ha
costruito e gestisce. Secondo il WSJ e i tanti che in questi giorni =
stanno
attaccando Microsoft, scegliere i link "fa parte del processo =
editoriale" di
costruzione del sito. =20

Va detto per=F2 che Microsoft ha gi=E0 assicurato che le funzionalit=E0 =
Smart Tag
di Internet Explorer saranno disattivate di default con la =
distribuzione del
browser nel nuovo sistema operativo. Dunque solo gli utenti che lo =
vorranno
accederanno alla funzionalit=E0 e al "sistema di link proprietario". =
Non solo,
proprio per rispondere alle critiche, Microsoft ha specificato che =
fornir=E0
porzioni di codice, "meta tag", che consentiranno a chi ha un sito di
impedire che le Smart Tag funzionino per gli utenti che si rechino =
sulle
proprie pagine.
Secondo Micheal Silver, analista del Gartner, "questo =E8 un altro =
esempio dei
tentativi di Microsoft di integrare contenuti Internet nel proprio =
Sistema
Operativo per dare una spinta ai propri servizi Internet. Questo =E8
esattamente quello che Microsoft ha fatto in passato con il bundling =
(di IE
in Windows, ndr), cercando cio=E8 di massimizzare quello di cui =
dispongono sul
desktop per utilizzarlo in un altro mercato dove non hanno quella =
posizione
dominante".

In realt=E0 le Smart Tag sono strumenti che vanno oltre la segnalazione =
di
"link consigliati". Sono strumenti realizzati in XML che consentono, in
Office XP per esempio, di integrare molto di pi=F9 le funzionalit=E0 =
dei diversi
prodotti della suite da ufficio. O, ancora, se si inserisce il simbolo =
di un
titolo in Borsa, per esempio, in una tabella di Excel 2002, si pu=F2 =
infilare
una Smart Tag che linka ad altre informazioni sul titolo o sull'azienda =
che
lo ha emesso. Questa "ipertestualit=E0 interna" rappresenta il cuore =
delle
attivit=E0 delle Smart Tag in Windows XP.

Microsoft ha sottolineato che le Smart Tag possono essere realizzate da
chiunque per il proprio sito o applicazioni, ma =E8 evidente che per
sfruttarle bisogna disporre degli ultimi software della casa di =
Redmond. Un
elemento che secondo Chris LeTocq, analista della Silver and Guernsey
Research, "offre a Microsoft un'ottimizzazione potente", perch=E9 =
cos=EC
l'azienda pu=F2 portare visitatori ai propri siti e a quelli dei =
partner e a
siti dove si trovino "servizi a pagamento". "Non =E8 notevole? - si =
chiede
LeTocq - Uno spende milioni di dollari per creare un sito web e =
Microsoft ti
piazza una Smart Tag che invia i tuoi utenti a uno dei suoi siti".

Sulla questione si =E8 espresso anche il legale della Electronic =
Frontier
Foundation, Robin Gross, secondo cui la tecnologia Microsoft potrebbe
rappresentare una violazione alla legge sul diritto d'autore e alle =
leggi
contro le pratiche economiche anti-concorrenziali. Secondo Gross, =
infilare
le Smart Tag su siti che non hanno dato la propria autorizzazione, per
Microsoft significa rischiare di essere accusata di aver realizzato =
"opere
derivate"; ovvero copie editate di contenuti Web proprietari che =
vengono
visti dagli utenti Microsoft. Copie che sono, appunto, protette da
copyright.=20

"Questa funzionalit=E0 (del browser, ndr) - sottolinea Gross - rende i =
lavori
su cui si attiva un'opera nuova rispetto a quella originale, e la legge =
sul
copyright lo proibisce". L'avvocato della EFF ha anche avvertito =
Microsoft
che in questo modo si pone ai limiti della legge anche per quanto =
riguarda
le norme sulle pratiche commerciali. Gli utenti, infatti, potrebbero
ritenere che quei link aggiuntivi siano stati creati dagli autori dei =
siti e
che, dunque, quei siti "supportano" i link inseriti da Microsoft. =
"Microsoft
- spiega Gross - potrebbe decidere che intende linkare una certa =
parola,
come aborto, ad un sito anti o pro aborto". In qualsiasi caso quel link =
cos=EC
controverso non sar=E0 stato deciso dall'autore del sito...
Altri fanno notare come la funzionalit=E0 di ipertestualit=E0 =
aggiuntiva possa
tradursi in veri e propri link pubblicitari i cui proventi andrebbero
interamente a Microsoft, sebbene questi link siano generati dai =
contenuti
presenti sul sito visto dall'utente...

Shawn Sanford, manager di prodotto per Windows, sostiene che queste
interpretazioni nascono dalla mancata comprensione di questa =
tecnologia:
"Riteniamo che sia l'utente a dover decidere cosa guardare. Tutti =
sembrano
volersi focalizzare sull'aspetto negativo di tutto questo come se noi
andassimo a consigliare agli utenti moltissimi contenuti sbagliati... =
Credo
invece che consiglieremo agli utenti molti buoni contenuti ".

Secondo il WSJ, per=F2, queste rassicurazioni non sono tali: "Le Smart =
Tag
sono qualcosa di nuovo e di pericoloso. Significano che un'azienda che
controlla il mercato dei browser Web sta utilizzando quel potere per
alterare i siti Web altrui a proprio vantaggio". "Microsoft - continua =
il
durissimo articolo del prestigioso quotidiano finanziario - ha tutto il
diritto di vendere servizi, ma se utilizza il suo software dominante =
per
farlo, manda il settore a carte quarantotto e minaccia l'integrit=E0
editoriale".