glug: (Re)Installazione Windows e Bootloader

[Stefano Canepa]

Lì sabato, 2004/11/06 alle 20:54, +0100, Stefano Arrighi ha scritto:
> Ciao a tutti, sono venuto a conoscenza di questa mailing list 
> grazie al corso organizzato da Ingegneria Senza Frontiere 
> presso la facoltà di Ingegneria (di cui forse alcuni di 
> voi sono a conoscenza).

Benvenuto. :)

> Ci è stato fornito il primo cd della distribuzione Mandrake 10.0 
> che ho già provveduto ad installare. Al momento vorrei modificare
> le partizioni del mio Hd in modo da diminuire lo spazio dedicato 
> a Windows per poi reinstallarlo.

Usando il programma di installazione di Mandrake 10.0 puoi arrivare fino
al momento in cui ti appare la finestra per ripartizionare, risistemare
la partizioni come ti serve, andare avanti deselezionando tutto il
software (così non installa nulla) e alla fine quando ti chiede se vuoi
installare il bootloader direi di si e dovrebbe andare tutto a posto.

> Ci è stato però spiegato che Windows modifica il Bootloader 
> rendendo "invisibili" tutte le distribuzioni di Linux
> precedentemente installate. Si è anche accennato ad un comando 
> che, attraverso una distribuzione live quale Knoppix, 
> permette di renderle nuovamente "visibili".

Se reinstalli Windows, windows semplicemente sovrascrive il bootloader
con il suo, da buon monopolista. La cosa di cui ti si accennava al corso
è quella di usare Knoppix come CD di recovery.
Fai fare il boot a knoppix, quando arrivi all'interfaccia grafica premi
ATL+F2 per andare ad un terminale. Quindi digiti "su", non dovrebbe
avere password. A questo punto verifiche quale è la partizione di root
della tua Mandrake installata, supponiamo /dev/hda3 e poi dai il comando
"chroot /dev/hda3" a questo punto sei il tuo boot loader è lilo dai il
comando lilo e via, altrimenti dai il comando grub-install /dev/hda. A
questo punto puoi dare il comando reboot.

Ciao
sc

-- 
Stefano Canepa - email: sc@linux.it - www: http://www.stefanocanepa.it
Three great virtues of a programmer: laziness, impatience and hubris.
Le tre grandi virtù di un programmatore: pigrizia, impazienza e arroganza.
                                                              (Larry Wall)
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