glug: Acrobat 7 per linux

Danilo Raineri raidan77@tin.it
Dom 17 Apr 2005 00:46:20 CEST


Speleoalex ha scritto:

> Personalmente sia da programmatore che da utilizzatore credo che programmi 
> come Gimp che hanno finestre sparse per tutto il desktop avrebbero solo da 
> guadagnare in usabilità in quanto molti utenti preferiscono utilizzare 
> programmi a pagamento come Photoshop proprio per questo motivo.

Quello credo sia un problema nel non aver capito la filosofia
dell'interfaccia; se si cercano di applicare i paradigmi windowsiani
anche in ambiente X, non se ne viene a capo.

Usare The Gimp in Windows è, in effetti, un incubo: tutte quelle
finestre si mangiano lo spazio disponibile nella barra delle
applicazioni, non è possibile posizionarle permanentemente in primo
piano, con il risultato che ogni volta che si clicca nella finestra
principale si perdono le barre degli strumenti...

Ma il window manager di Windows (no pun intended) non supporta
nativamente desktop multipli (o almeno, l'ultima volta che ho visto i
desktop multipli di XP mi sono sembrati più un giochino stile "ce li
abbiamo anche noi!" che qualcosa di usabile), ed in genere consente di
organizzare la profondità delle varie finestre solo quando lo specifica
l'applicazione.

L'interfaccia di The Gimp è talmente personalizzabile da poter essere
tranquillamente trasformata in quella di Photoshop: puoi organizzare i
vari dock in finestre nello stesso schermo o in schermi diversi (per i
fortunati che usano xinerama & C), puoi trasformarli in tab all'interno
di un'unica finestra o farli sparire e ricomparire alla pressione di un
tasto.

L'unica critica che mi sento di muovere è che, forse, l'interfaccia di
default va un po' adattata al proprio modo di lavorare: soffre di
sindrome da Konqueror, che puoi effettivamente smontare e rimontare a
piacimento, ma corri il rischio di perderti. Manca un po' dell'eleganza
di Gnome e di OS X, che sacrificano un po' di personalizzabilità per non
disorientare l'utente, e propongono dei default piuttosto sensati e
universali.

Con le interfacce utente è sempre difficile capire quando
un'implementazione sia comoda sul serio o sia comoda solo per abitudine.
Ogni tanto le mode complicano le cose, ed ecco che l'interfaccia
spaziale del Mac OS Classic viene abbandonata a favore di una
browser-like nel 10, per scimmiottare Windows e la sua mania di navigare
ovunque; viene poi ripescata in Gnome 2.6, con somme bestemmie di chi
crede di trovarsi semplicemente di fronte alle finestre multiple di
Windows, che avevano cercato di copiare il Mac OS non cogliendone la
filosofia.

Un gran macello, insomma.

Nota collaterale: qualcuno sa se esista un equivalente di Klipper per
Gnome? Mi metterei anche a sproloquiare sulla spinosa questione della
gestione della clipboard in X, ma penso di aver già fatto addormentare
cinque o sei persone con questi sei o sette paragrafi :)

-- 
Danilo Raineri






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