Ubuntu 11.04

Giuliano italia1bpf@alice.it
Sab 7 Lug 2012 15:25:14 CEST


Il 06/07/2012 22:11, Angelo Naselli ha scritto:
> Il 06/07/2012 21:49, Giuliano ha scritto:
> [...]
> 
>> delusioni di vario genere. 
> [...]
> 
>> Non è più così difficile continuare a mantenere in vita una distro
>> non più supportata upstream per raggiunti limiti di età. Strumenti
>> come apt-mirror consentono di creare un repository autonomo e
>> svincolato da quelli forniti dal flavour preferito nella sua
>> ultima incarnazione.
> LOL in effetti questa è una cosa che chiunque è in grado di fare :p
> basta scaricare i pacchetti con sorgenti dai vari siti dai quali si
> vogliono aggiornare per ragioni di bug-fixing, sicurezza o altro,
> crearsi dei pacchetti compilando i sorgenti per la propria
> distribuzione (deb in questo caso) e aggiustare qualche file qua e
> la per farli riconoscere come parte del nostro mirror... sì non è
> da guru :D
> 
> Aggiornare a volte ha senso anche perché quel programma non è più
> supportato per una vecchia distribuzione e qualche bug-fixing o
> nuova funzionalità può essere utile... Anche se a volte bisognerebbe
> tagliare le dita agli sviluppatori :D
> 
> Ciao
> 	Angelo

Ben sentito, Angelo. Grazie per il tuo contributo alla discussione.
Fossi in te starei attento a chi proponi di tagliare le dita. Certe
scelte upstream sono purtroppo diritto di chi sviluppa, anche se danno
tanto dispiacere a chi si era abituato in una certa maniera e nopn
vedrebbe ragione di cambiare. La risposta seccata potrebbe essere:
"Fattelo tu il tuo programma, come ti piace!"
E come obiettare qualcosa a questo punto? La libertà la hai voluta e
questo è proprio espressione di libertà.
Ma il mio scopo sarebbe quello di trascinare l'utenza (quella parte di
utenza che non si metterebbe mai a scrivere del codice) a scoprire che
non si lascia una dipendenza (una volta poteva essere microsoft,
oggigiorno apple), per crearsene un'altra dello stesso tipo, utilizzando
ad esempio Ubuntu. Se poi, come dici tu, le scelte avvengono per poter
utilizzare nuove funzionalità, non sempre le dipendenze sono così
ostative per impedire un backport fatto in casa.
Un esempio autobiografico: avevo bisogno di Firefox 13 su una Debian
Lenny. Sapevo di averlo già fatto su una macchina nata agli inizi di
Lenny e poi upgradata in modo graduale, senza toccare la distribuzione,
ma soltanto i programmi.
Su installazioni nuove di trinca Firefox falliva, lamentando una
dipendenza da una libreria che invece era regolarmente installata.
Sono tornato indietro con le versioni per trovare il punto di nascita di
questa dipendenza strana. Era nata ai tempi di Firefox 5 (e chi se lo
ricorda più?).
Firefox 5 mi ha detto subito: installa libasound2, ed io lo ho fatto.
Da quel momento quel preciso problema risultava definitivamente risolto.
Che cosa c'entrava alsa con firefox? Misteri!
Cose analoghe dovrei dire (meglio di no) per chi sviluppa xorg, gdm e
molti altri pezzetti importanti per costruire un sistema adatto
all'utente finale. Forse non viene avvertito il bisogno di continuità
nell'impiego di determinati pezzi di sistema che, in quanto tali, non
vengono neppure avvertiti dall'utente. Solo quando gdm3 non fa più
l'autologon o ha spostato i temi in altro path, chi dipende da gdm
comincia a dare segni di insofferenza.
Comunque fa uno strano effetto ad essere qui su glug, come ai vecchi tempi!
Grazie

--
Giuliano


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