Ubuntu 11.04

Angelo Naselli na_spa@libero.it
Dom 8 Lug 2012 18:44:09 CEST


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Il 07/07/2012 15:25, Giuliano ha scritto:
> Fossi in te starei attento a chi proponi di tagliare le dita.
> Certe scelte upstream sono purtroppo diritto di chi sviluppa, anche
> se danno tanto dispiacere a chi si era abituato in una certa
> maniera e nopn vedrebbe ragione di cambiare. La risposta seccata
> potrebbe essere: "Fattelo tu il tuo programma, come ti piace!"
Vedi io non ho paura di ciò ;) In realtà parlo a ragion veduta, e l'ho
già pubblicamente dichiarato dove ho potuto.

> E come obiettare qualcosa a questo punto? La libertà la hai voluta
> e questo è proprio espressione di libertà.

Non servo io a dirlo, basta fare una ricerchina su internet con kmail2
e thunderbird e verificare quanti utenti KDE (scusate lo so è un po' OT
con l'oggetto se serve sbiviamo), sono migrati dal client di default
a un sempre valido, ma poco integrato con KDE, thunderbird. A questo
punto chi sbaglia? Ha senso pensare ad un client di posta che serva
solo da visualizzatore di mail, e di demandare la gestione degli account
a qualcosa che assomiglia sempre più ad un programma per smartphone
piuttosto che per un pc o peggio un notebook non sempre connesso?
E potremmo continuare...

> Ma il mio scopo sarebbe quello di trascinare l'utenza (quella parte
> di utenza che non si metterebbe mai a scrivere del codice) a
> scoprire che non si lascia una dipendenza (una volta poteva essere
> microsoft, oggigiorno apple), per crearsene un'altra dello stesso
> tipo, utilizzando ad esempio Ubuntu. Se poi, come dici tu, le
> scelte avvengono per poter utilizzare nuove funzionalità, non
> sempre le dipendenze sono così ostative per impedire un backport
> fatto in casa.
E qui io dico che lo scopo è nobile e che io ti appoggio, ma fare il
backport di un programma non è sempre (o quasi mai) semplice per chi non
ha esperienza con lo sviluppo...
Se non si installa un pre-compilato che deve esistere e si deve
sapere da chi è compilato, è difficile pensare che una persona da
0 scarichi un tarball, ci associ un file "template" relativo ai
pacchetti della distribuzione (da un pacchetto ufficiale o fatto
a mano) esegua la compilazione per pacchetto (deb, rpm, etc) e
finalmente lo metta in una parte accessibile dal proprio pc come
fosse un server remoto o mirror locale. Quest'ultimo passaggio
potrebbe anche richiedere altri file di specifiche per l'aggiornamento
delle informazioni del mirror.
Perdonami ma su alcuni passi, ho difficoltà anche io che faccio
pacchetti RPM da una vita :)

Però ti do ragione, è possibile tenere in vita una vecchia
distribuzione, ma se si è sposti alla rete e non si sa che quel
kernel o quel programma ha problemi di sicurezza si è esposti come
rivitalizzando un vecchio pc con win 95 reinstallato senza più
gli aggiornamenti... (passami l'esempio comunque valido perché
dopo un po' anche i mirror delle distribuzioni tendono a rimuovere
i vecchi aggiornamenti per release non più manutenute)

Ciao
	Angelo
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Version: GnuPG v1.4.12 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

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