[glux] anti micro$oft
Mandelli Alessandro
almasoft@almasoft.it
Tue, 26 Jun 2001 10:39:24 +0200
----- Original Message -----
From: Enrico Amati <enrico@ac-amati.it>
To: glux <glux@lists.linux.it>
Sent: Tuesday, June 26, 2001 11:12 AM
Subject: Re: [glux] anti micro$oft
> a proposito di denunce vi racconto una storia vera successa a me
Apro una piccola parentesi che forse è off topic, ma non troppo.
La legge italiana per la tutela del diritto d'autore sul software è palesemente
anticostituzionale, non perchè lo dico io, ma perchè lo dicono fior di avvocati
tra cui Andrea Monti, autore di molti libri sulla giurisprudenza dell'open
source.
In breve, il diritto d'autore è un diritto previsto e tutelato dal codice
civile, e l'acquisto di software, in quanto contratto di compravendita tra chi
vende e chi compra, è coperto anchesso dal codice civile.
Tuttavia la microsoft, siccome non avrebbe la capacità di attivare migliaia di
cause civili contro tutti quelli che piratano il software, e sa bene che le
cause civili in italia durano decenni, ha premuto sul legislatore affinchè
ottenesse una legge che trasforma la tutela del software dall'ambito civile
all'ambito penale.
Ma che differenza c'è?
Le cause civili sono attivate dalla persona che ha avuto un danno (l'attore -
Microsoft) contro chi ha presumibilmente causato il danno (il convenuto - Il
pirata).
Le cause penali, invece, sono attivate d'ufficio dalla magistratura.
Quindi il risultato è che la Microsoft con questa legge ha DELEGATO allo stato
la tutela dei propri interessi, privandosi dei costi e dei tempi per la tutela
dei propri interessi.
Effetto collaterale: in una ispezione della guardia di finanza, è possibile che
vengano richieste anche le licenze di utilizzo (cosa inammissibile in uno stato
di diritto) del software installato, cosa che invece sarebbe illecita se il
diritto d'autore fosse tutelato dalla Microsoft in persona e dunque Microsoft
avesse anche l'obbligo di esibire la prova dell'avvenuta duplicazione del
software.
Dato che nessuno farebbe entrare a casa propria un funzionario MS per la
verifica della liceità delle licenza, MS non potrebbe mai aver ragione dei
propri diritti in tribunale.
Al contrario, secondo la nuova legislazione italiana, l'esibizione della prova
della duplicazione abusiva è ora a carico del pubblico ministero, cioè della
pubblica accusa, appesantendo ancor di più il già farraginoso meccanismo della
giustizia italiana.
Ma lo vedete un carabiniere ausiliario che vi spulcia l'hard disk chiedendovi se
avete la licenza di Napster o di Winzip?
Voi cadete dalle nuvole e tentate di spiegargli il concetto di shareware.
Lui non capisce niente e vi risponde: "lo deciderà il giudice", vi sequestra il
PC e vi da appuntamento in tribunale (dopo cinque anni).
Il giudice, a sua volta, non riconosce il diritto stipulato con il contratto di
shareware (che è un diritto statunitense) e vi condanna al pagamento delle spese
processuali (la duplicazione per uso personale non è reato, in quanto non ha
fini di lucro).
Microsoft, dunque, rimane bella che immacolata, senza l'obbligo di apparire in
tribunale, senza costi di avvocatura, ecc....
Io parlo di Microsoft, ma qualunque altra software house ha gli stessi diritti
acquisiti.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao
Alex.
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