[glux] Linux Day: riassunto questione bollini SIAE
Cri
Cri <bigamons@libero.it>
Tue, 13 Nov 2001 01:01:50 +0100
Negli ultimi giorni si e' svolta un'interessante discussione sulla lista
"Diritto" di ASSOLI (ASsociazione SOftware LIbero, la corrispondente italiana
della Free Software Foundation), che potete lurkare a
http://lists.softwarelibero.it/pipermail/diritto, a proposito della questione
bollini SIAE, specialmente in vista del prossimo Linux Day.
Antefatto: la legge 248 sul diritto d'autore del luglio scorso e il
regolamento attuativo uscito poche settimane fa non chiariscono se anche al
software libero vada apposto il famigerato "bollino" SIAE, che e' obbligatorio
per quasi tutto il software; in verita' la questione ancora piu' grave e' che
la legge e' stata palesemente scritta senza avere la minima idea di cosa sia il
software (libero e non libero...), per sottostare alle pressioni repressive
(neanche troppo occulte) della BSA... ma di questo ne parleremo al Linux Day
:-) Per adesso, limitandosi alle cose pratiche, dalla discussione e' emerso che:
L'articolo sull'ultimo numero di inter.net (Abedark, quello che hai portato
giovedi'), che sembrava proclamare con certezza l'esenzione del software
libero dal bollino, oltre a contenere molte inesattezze, e' solo
un'interpretazione del suo autore: al momento non c'e' la certezza legale che
il software libero sia esente da bollino.
Pero' i CD allegati sulle ultime riviste in edicola non sono bollinati: il
direttore di Linux&C, dice ad esempio: "Siae ci ha mandato una lettera di
esenzione in cui viene chiesto un modulo in cui diciamo che le versioni di
linux che mettiano sono o aggiornamenti (tipo kde 2.2 agg. del 2.0) oppure
come versione dimostrativa del pacchetto commerciale (tipo rh 7.2), in base al
regolamento attuativo. Ovviamente il concetto non ha senso per l'open source
ma cosi` funziona e non ci rompono le scatole. A parte noi non so chi si
comporta cosi`. Altri so che non lo hanno mai messo (per esempio inter.net)."
Sono sono in corso contatti tra ASSOLI, LUG Roma e SIAE per arrivare a una
soluzione simile: concordare l'esenzione per i programmi rientranti nella
categoria "software libero" (e' stata proposta a SIAE una bozza in via
informale, sperando di trovare un accordo almeno entro il 1 Dicembre).
Allo stato attuale (in mancanza di una tale dichiarazione di esenzione)
sembrano dati i seguenti punti (si tratta comunque sempre di opinioni, anche
se maggioritarie, non hanno valore legale):
- Se il software (libero) e' ceduto gratuitamente non occorre il bollino
(alcuni estendono annche al caso in cui si faccia pagare solo il costo del
CDROM)
- Se il software (libero) e' ceduto con finalita' di lucro (= comporta un
vantaggi patrimoniale direttamente conseguente dalla cessione, non "di
profitto" che e' una situazione piu' generale) => occorre il bollino; un
rappresentante SIAE all'ultimo incontro ha affermato che questo caso
comprenderebbe anche la cessione dietro corresponsione di un'offerta libera.
Nell'incertezza generale, l'unica certezza sono le sanzioni PENALI durissime
(multe e reclusione) che un'applicazione letterale della legge comporterebbe.
Quindi, per cio' che e' finora emerso, se un LUG vuole distribuire del
Software Libero durante il Linux Day, puo':
- se vuole copiare ad es. le distribuzioni di GNU/Linux contenute
nei CD bollinati di qualche rivista, puo' farlo liberamente e senza bollini
finche' non vi sono fini di lucro;
- se vuole copiare le stesse distribuzioni di cui sopra, da supporti che non
abbiano il bollino, es. dopo averle scaricate da Internet, dovra' bollinare i
CD distribuiti (alcuni hanno suggerito di aggirare la cosa scaricando
direttamente il software da una LAN o da Internet sul computer di
destinazione, cosa fattibile per programmi singoli, ma difficile per un'intera
distribuzione...); bollinare i CD costa 100L+IVA, occorre depositare una
dichiarazione alla SIAE sul contenuto del CD, non si possono ottenere bollini
"generici"...
- per protesta non distribuire i cd di distribuzioni Linux, spiegare il
motivo ai partecipanti citando espressamente l'assurda legge, e
consigliare di comprarsi una rivista con una distribuzione (dicendo
naturalmente che non vogliamo fare pubblicita' a linux&c o inter.net ecc..)
(tralascio i commenti (della lista e miei) sulla situazione da stato di
polizia AKA repubblica delle banane che questa legge instaura...)
Cri