[glux] Filosofia Linux?

Andrea aerdan@inventati.org
Ven 16 Dic 2005 15:40:26 CET


Più che filosofia linux direi filosofia linuxisti.

Ripensando alla bella serata di ieri vorrei provare a fare un sunto e, allo
stesso tempo, riordinare le idee.

Il succo della discussione è che per stare nel mondo di GNU/Linux bisogna
volerlo e bisogna prendere coscienza di ciò che si ha davanti sia esso hardware
sia esso software, occorre superarre il principio culturale che vuole il
computer uno strumento giocattolo.

Chi sceglie di lavorare con GNU/Linux oggi lo fa per motivi tecnici e non tanto
per la parte user-friendly che comunque è importante ed è necessario che vada a
raggiungere la qualità, la semplicità d'utilizzo e lo standard dei prodotti
commerciali e in questo si riconosce il valore, per la comunità e la diffusione,
delle distribuzioni commerciali leggi: Red Hat, Suse, Mandrake, ecc.

Linux, per coloro che lo utilizzano quotidianamente,  è dettato dalla necessità
di poter scegliere il modo e i tempi delle proprie azioni.

La possibilità di scegliere è la discriminante tra il mondo del software
commerciale e il mondo del software libero.

Pur riconoscendo alcuni vantaggi del software commerciale del momento si
conviene che il software libero abbia raggiunto notevoli livelli di "usabilità"
che sono forse più apprezzati, dagli utenti degli ambienti lavorativi, anche se
inconsciamente, che non dagli utenti domestici.  Se i primi si limitano al mero
utilizzo per i secondi sorgono problemi di gestione, manutenzione, upgrade del
sistema in tutte le sue componenti.

In ambiente domestico si incontrano grossi problemi quando si esce dalla scatola
acquistata. Fuori dalla scatola non sempre è possibile trovare ciò che si cerca
pacchettizzato o predisposto per la propria distribuzione e ci si imbatte nella
confusione e nella sovrabbondanza di informazioni di Internet.  Molti utenti
trovano difficoltà nella ricerca di informazioni.

Nonostante tutto alcuni applicativi commerciali risultano ancora di migliore
qualità con relative falle e relativi problemi e questo è motivo di freno
all'espansione del software libero, probabilmente per una questione di vissuto e
di idee indotte dalla cultura informatica generalista. 

Le difficoltà ci sono, per tutti, e non possono essere sottovalutate. E' falso o
poco vero che GNU/Linux sia un prodotto per tutti, a maggior ragione in un
ambiente culturale dove il computer è visto come un giocattolo o, peggio, un
capro espiatorio.

GNU/Linux richiede, in questo momento, necessariamente una scelta di fondo e la
volontà di conoscere ciò che si ha per le mani.

Quindi, come sollevato ieri sera il punto diventa come rapportarsi con chi tenta
l'approcio a GNU/Linux e alla sua filosofia.

Non so se ho detto tutto né se il mio sunto sia tendenzioso. Non sarebbe male
una revisione individuale e collettiva.

Da parte mia ho apprezzato moltissimo la serata.

a

-- 
ð Gli uomini sono fratelli fra loro. Cessano di esserlo quando
¶ la terra viene divisa da steccati e confini.
ñ
²			Heinmot-Tayala-Ket, Nez Percé
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