[glux] Idea: Linux Burning Machine a Cisano

Cristian (3-GMAIL) kikkocristian@gmail.com
Gio 5 Nov 2009 11:02:19 CET


Carlo Stemberger ha scritto:
> Che sia ben chiara però una cosa: tra gli scopi del Glux non c'è quello
> di avviare una produzione industriale. Noi dobbiamo limitarci a
> sperimentare, trovare soluzioni innovative e nuovi approcci per
> affrontare i problemi, e basta.
> 
> Una volta costruito un prototipo funzionante, e pubblicata la
> documentazione relativa, noi abbiamo finito. A quel punto il progetto va
> considerato concluso e, al limite, lo si può riaprire (se ne avremo il
> tempo e la voglia) solo per produrre nuovi prototipi migliorati e corretti.
> 
> Almeno, io la penso così.

IMHO, lo scopo del Glux è far conoscere e diffondere l'utilizzo di Linux.
Cavilli a parte, il progetto piace e sia il BGlug, sia tu stesso, Carlo,
avete detto che vorreste replicarlo almeno nelle principali biblioteche
del lecchese (e del bergamasco con il BGlug). Ora, secondo me, si può
trovare in ogni Comune e ogni scuola una macchina da riciclare e far
diventare una LBM. Non credo che la disponibilità di trashware sia un
problema.

Il vero problema, per come la vedo, è che tutto quello che c'è intorno
(totem + touch screen) non è facilmente replicabile. Per questo avevo
mandato una mail l'altro ieri una mail a proposito dell'affordability
della cosa. Mail che è passata assolutamente inosservata.

Queste cose mi sono state chieste anche al BGlug dove, oltretutto, mi è
stato fatto notare un altro problema. Se spendiamo dei soldi per, per
esempio, toucherizzare uno schermo LCD (a parte che è più difficile
trovare LCD da riciclare che non CRT che sono ovunque a fare la muffa)
c'è il rischio che magari qualcuno lo rubi. (a Cisano non credo sia
possibile, tanto è piccola la biblioteca. Ma in un posto grande?). Poi,
da soli non possiamo spendere ogni volta 150/200$ per comprare il frame
per rendere touch uno schermo e altrettanti denari per costruire il totem.

Per questo ieri stavamo pensando al BGlug di modificare qualcosa per
rendere il progetto più facilmente sostenibile (e.g.: sostituire il
touchscreen con una pulsiantiera con solo 4 pulsantoni per limitare la
possibilità che qualche utente troppo inesperto o troppo smaliziato
possa fare danni).


Quello che dico è che dobbiamo rendere la cosa il più standard possibile
ed anche cost-free per noi.

Lo step 1 è l'innovazione, lo step 2 tirare fuori un prodotto
dall'innovazione, lo step 3 è fare diventare il prodotto un servizio(1).

Lo step uno e due li stiamo facendo (ci sono ancora moltissime cose da
fare), vorrei cominciare a pensare anche come fare l'ultimo passo.

Sono graditi commenti in proposito.
Ciao,

Cristian

(1) http://www.youtube.com/watch?v=okqLxzWS5R4

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"Imagine a world where culture and free software are togheter,
everywhere. This will be a world where technology can spread culture.
This will be a better world."
LBM - mission statement


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