[hack] Re.Re.Linux?
Raistlin
raistlin82@interfree.it
Mer 2 Mar 2005 17:34:38 CET
Ciao,
Grazie per il formato testo, la lista apprezza molto :)
> Va bene professore, ammetto di non avere studiato.
Grazie, ma non sono professore, sono ancora studente.
> Non sono un informatico,
> quindi ho sicuramente usato un linguaggio tecnico poco preciso; per esempio
> avevo letto da qualche parte che Linux non è un sistema operativo ma un
> kernel, poi ho messo da parte questo concetto che, mi sembra, ai fini del
> discorso che ho cercato di fare non sia molto importante.
Infatti non lo e`. Non volevo apparire pedante, volevo solo dire che di
sistemi Linux ne esistono diversi e che non e` corretto dire che Linux
non e` user friendly se se ne e` provato solo uno.
Niente di tecnico a specialistico quindi.
> Non sono un informatico, anzi, forse ti scandalizzerò, spero che un giorno
> il computer si possa usare come il televisore o la lavatrice: si pigia un
> tasto, si gira una manopola e tutto funziona. Se non funziona si va a
> cercare la garanzia.
Perche` dovrei scandalizzarmi. Se nel mondo tutti avessero la mia stessa
opinione su tutto la vita sarebbe una palla spaventosa!
Comunque io, invece, spero che l'informatica diventi come una automobile
e usarla diventi come guidare. Non tutti (anzi, decisamente pochi!)
devono essere obbligati a sapere come e` fatto il motore, ma per la
patente ci vuole un corso che ti insegni le cose di base e il rispetto
di certe regole, a vantaggio tuo e di tutti gli altri.
> Quando ciò accadrà saremo in una società meno libera?
Bhe`, se quello sara` l'unico modo in cui sara` possibile usare un
computer sicuramente si.
Nota che progetti come il "Trustworthy Computing" (l'avro` scritto bene?
Volevo dire il Palladium) vanno proprio in quella direzione.
Ti vendono una scatola chiusa che funzionera` in un certo modo, quello
piu` semplice, quello piu` carino, quello piu` richiesto, ma se a tenon
piace o se hai un problema che puoi fare? Semplice, niente, a parte come
appunto chiamare la garanzia.
> Il fatto è
> che l’esistenza dei sistemi liberi dipende dalla loro capacità di entrare
> nell’uso comune.
> Solo se diventeranno comuni, e quindi user friendly,
> continueranno ad esistere come realtà di mercato.
I "sistemi liberi" hanno una loro quota di mercato in ambienti
professionali, ovviamente estremamente esigua se si prende a riferimento
l'attuale stato di diffusione dell'informatica.
Tuttavia ai sistemi liberi stessi non importa niente di diventare user
friendly e di conquistare il mondo, sono gli appassionati e i
sostenitori del Software Libero che vorrebbero che tutti lo
utilizzassero, ma per ragioni politiche e non economiche.
> Noi in particolare non vogliamo che la gente risparmi o spenda meno.
> Vogliamo semplicemente che non butti i soldi nelle tasche gia` stracolme
> di chi gia` ce ne ha da buttare e li usa a per farne sempre e ancora di
> piu` a scapito di tutti gli altri, utenti, tecnici, appassionati e,
> nella societa` moderna, col peso che ha l'informatica, praticamente di
> tutti!”
>
> L’aspetto economico non conta? Dei soldi non ti importa? Scusa, non importa
> a te, a me sì.
Si, ho notato che abbiamo interessi diversi. :)
> E a chi deve amministrare una scuola o un comune anche.
Mentre a chi ama e sostiene il Software Libero interessa la liberta`; la
gratuita` che spesso accompagna il Software Libero e` un fattore
sicuramente positivo, ma sarebbe auspicabile che un comune o una scuola,
fossero mossi da qualcosa di piu` nobile del "dio quattrino".
> Per
> il semplice motivo che i soldi sono pochi e quindi bisogna fare delle
> scelte. Dipendere da tecnici superspecializzati per fare cose che con
> Windows ti compri con la licenza sarebbe una maggiore libertà per una scuola
> o per un comune o per un’azienda o anche per un singolo utente?
Sul fatto che sarebbe piu` libero non c'e` dubbio, ma come alternativa
c'e` anche installare Mandrake e stare tranquilli da tutti i punti di
vista.
> Anch’io vorrei che i miei soldi e i soldi di tutti non andassero nelle
> tasche di chi sfrutta un monopolio, ma finché chi potrebbe contrastare
> questo monopolio considera con alterigia quelli che non hanno voglia di
> imparare l’assembler per installare la tastiera e vogliono usare il computer
> per vedere le foto delle vacanze sullo schermo, questo obiettivo sarà
> lontano da raggiungere.
Ehi, ti ho chiesto di imparare l'assembler? Anzi, ti ho chiesto di
imparare qualcosa in generale?
Ti ho dato un consiglio: per le foto delle vacanze, se non vuoi perdere
tempo, installa Mandrake. Nulla di piu`.
Sia chiaro inoltre che non c'era alcuna "alterigia" nei miei toni e nel
mio messaggio, mi dava solo fastidio (e te ne ho anche chiesto scusa in
anticipo, ma cosi` era...) che alcune considerazioni finali fossero
assolutamente prive di fondamento, non tanto tecnico-specialistico, ma
semplicemente informativo, tutto qui.
Non tratto nessuno con alterigia, ne` dal vivo ne`n via posta, se l'ho
fatto non era certo mia intenzione.
> Bene! mi hai convinto. Debian non si propone di andare in ogni casa, in ogni
> ufficio, su ogni scrivania. Prima di usare Debian bisogna farsi una solida
> preparazione informatica, bisogna entrare in un’accolita di specialisti.
No, le cose da imparare non sono molte, ma qualcosa senza dubbio c'e`.
Mi sembra che tu crei un sacco di queste nicchie quando invece non ce ne
sono.
Gli scanner su Debian funzionano, bisogna solo saper usare Debian; e`
richiesto.
Se non vuoi imparare usa un altra distribuzione.
Bada bene, non e` "peggio"! Non sarai trattato con sufficienza o deriso,
anzi... Io per primo ti ho detto che ogni distribuzione ha le proprie
caratteristiche e i propri scopi, non ce n'e` una migliore di un'altra e
trovare quella che e` piu` adatta a te e` molto importante, senza che
nessuno ti possa dire assolutamente niente.
> Allora mettetevi d’accordo. Non proponete Debian alle scuole, ai comuni.
E chi l'ha mai proposto? Noi proponiamo Mandrake anche agli iscritti al
nostro corso base!!
Debian e` ottima quando c'e` "qualcuno" (un sistemista, un esperto, un
CED, ecc.) che gestisce le risorse informatiche dell'organizzazione. In
queste condizioni, in cui e` una persona competente (o piu` ovviamente)
che si occupa della configurazione, e` una ottima soluzione; per
situazioni "autogestite", mai consigliata Debian ad anima viva.
> O
> pretendete che ogni professore, ogni impiegato, diventi specialista di
> sistemi operativi? O proponete un sistema che le istituzioni non potranno
> usare se non dipendendo da specialisti?
No! Forza Mandrake, te l'ho detto.
> Con l’aggravio di spese che ciò
> comporta? (non posso farci nulla, ma l’aspetto economico a me interessa).
Io ti dico solo che non e` quello fondamentale, non e` il motivo per cui
noi proponiamo di passare al Software Libero.
Comunque, spese in formazione e in assistenza tecnica mirata,
risparmiando tante licenze e gli interventi di manutenzione da virus,
dialer porno e formattazioni ad ogni cambio di stagione.
Io non sono nessuno per dire quale delle due soluzioni costi meno, di
sicuro e` una cosa di cui si puo` parlare e la risposta non e`
preconfezionata... Secondo uno studio commissionato da Microsoft
conviene la seconda, ma non so come mai me l'aspettavo! ;)
Ah, posso segnalarti una cosa:
http://gnuwin.epfl.ch/articles/it/reponseperou/villanueva_to_ms_it.html
Non pensare che voglia fare il professore o cose varie (lasciamo questo
tono, per me possiamo tornare ad essere cordiali), e` solo uno spunto di
riflessione. Io l'ho letto e l'ho trovato molto interessante, lo indico
a te come a tutta la lista. Merita.
> “Nel mondo di oggi esistono (purtroppo) ancora la liberta` e la
> schiavitu`. Ti parlo di questioni sociali, non informatiche.
> Se ci fosse da pagare un costo per garantire a tutti la liberta` e
> abolire la schiavitu` (come in effetti ci sarebbe!), rendendo la cosa
> svantaggiosa economicamente, sarebbe un buon motivo per non farlo?!?”
>
> Non ti sembra di esagerare un po’? Vuoi paragonare la libertà dalla
> schiavitù con la possibilità di modificare il codice sorgente?
Grazie per l'attribuzione, ma non l'ho detta io questa cosa, ma R.M.
Stallman (guisto perche` ai sostenitori del Software Libero stanno molto
a cuore i diritti di autore).
E` un esempio, niente di piu`, e va preso come tale.
Il concetto e` esattamente lo stesso.
Volgiamo dire che in una "lista di cose da fare" viene prima la
liberazione del mondo dalla schiavitu` "fisica" rispetto alla battaglia
"digitale" per il Software Libero? Si, diciamolo, sono d'accordissimo.
Il fatto che le priorita` siano diverse non cambia che il concetto e`
esattamente lo stesso
> Io credevo
> che uno che possiede il codice sorgente può per esempio decidere se le icone
> sono quadrate o tonde.
Bhe`... Sbagliavi... :)
> Se pigiando sul tasto della i appare una i o un
> geroglifico egiziano.
... Sbagliavi ancora ... :)
> Niente di più.
Per chi lo usa, sostiene e diffonde il Software Libero e` _molto_ di
piu`.
> Ma io sono un normale utente, non sono
> un informatico.
E` anche questa una questione di interessi. A questa e all'altra lista
ci sono un sacco di iscritti... Non pretendo assolutamente di fare il
portavoce di nessuno ma penso di poter dire che a tutti piace il
Software Libero per motivi che vanno al di la di quelli economici,
tecnici, di icone e di geroglifici. Di tutti questi gli informatici
saranno 3 o 4 al massimo :)
> Suppongo che voi specialisti di sistemi informatici open
> source abbiate fatto cose straordinarie finora, battaglie che hanno inciso
> sui destini dell'umanità, utilizzando questo sistema operativo che, pur se
> utilizzato da una frazione minima degli utenti di computer, è libero.
Grazie del complimento, ma non siamo specialisti (se ti riferisci al
GOLEM, io da solo lo sono ancora meno) ...
> Io
> pensavo che quando si parla di sistema libero si facesse riferimento ad una
> libertà tutta interna al mercato, la libertà di affrancarsi da un monopolio.
No, del mercato non ce ne importa una cippa.
Se ci fssero tante piccole aziende di software propietario noi saremmo
comunque tutti qui a farci il culo per il Software Libero,
indipendentemente dal monopolio.
> Tu invece pensi ai grandi valori, alla libertà con la l maiuscola, per cui
> gli specialisti di informatica, quelli che amichevolmente chiamiamo
> smanettoni, assurgerebbero al ruolo di combattenti per la Libertà.
Mi attribuisci della manie di grandezza che non mi sembra di aver
espresso. Non siamo certo combattenti per la liberta` nel senso che
intendi tu.
Possiamo solo dare il nostro minuscolo e insignificante contributo...
Col GOLEM le uniche cose che siamo riusciti a fare (indubbiamente
grazie al software libero) sono state mandare dei PC nel deserto del
Sahara, e ad una scuola in Somalia, oltre che a rifornire gratuitamente
quante piu` associazioni (e` il caso piu` tipico, ad esempio
legambiente, centri sociali, AUSER [quella degli anziani] parrocchie,
ecc.) della nostra zona hanno bisogno di risorse informatiche e non
hanno i mezzi per procurarsele... Ma cercheremo di fare sempre di
piu` ...
> Un volo
> interessante, ma su questo piano, scusa, proprio non ti seguo. Il mio senso
> della realtà (o la mia ignoranza) mi porta più terra terra: le foto delle
> vacanze, il modem, …
Ogni opinione e approccio merita rispetto. Tu il mio ce l'hai.
Semplicemente non diventerai un sostenitore sfegatato del Software
Libero... Pazienza, in fondo ne conosco tanti -e ogni- tanto li saluto
anche... :)
> “Ma se lasciando perdere tutto e usare il software libero _davvero_ non
> convenisse economicamente? Sarebbe un buon motivo per non usarlo?”
>
> Sì, a meno che offrisse altri vantaggi che in una logica di mercato ne
> facessero aumentare il valore.
Si si, ma la logica di mercato a me non interessa. Non voglio sostenere
un modello "conveniente", volgio sostenerne uno etico e giusto...
Ovviamente secondo i miei parametri di giudizio.
> Per esempio: la possibilità di farsi le icone
> tonde (per gli smanettoni) o la facilità d’uso (per i comuni mortali) o la
> stabilità (per le aziende). Tutti requisiti che non hanno niente a che
> vedere con la Libertà, ma solo con la libertà di mercato.
Giusto, ed e` proprio per queso che a chi interessa la liberta` non
interessa il mercato.
> <<Ehi, eccoti una valanga di soldi, adesso dimmi tutto quello che,
> grazie al fatto di averti pagato, _non_posso_ e _non_devo_ fare!>>
>
> A occhio e croce mi sembra un’altra esagerazione. Il contratto che acquisto
> con la licenza prevede clausole spaventose? Sarà!
La licenza i FrontPage diceva che si violano le condizioni se lo si usa
per fare siti che non parlano bene di Microsoft...
Sulla EULA di WinXP c'e` scritto che non puoi comprare hardware nuovo
dopo l'installazione e che se lo fai non ti puoi lamentare se tutto
smette di funzionare...
La gravita` dipende dalla sensibilita` personale ovviamente, e a me
sembrano cose gravissime.
Comunque, un articolo interessante e` questo:
http://www.linuxteam.it/articoli/articolo_eula_vs_gpl.html
da qui scarichi:
http://www.linuxteam.it/articoli/comparing_the_gpl_to_eula.pdf
(in html non lo trovo :( )
> Probabilmente in
> quel testo che io evito accuratamente di scorrere è scritto che il software
> è soggetto a copyright, né più né meno di un libro o di una videocassetta.
No, aspetta! Anche il Software Libero e` soggetto a Copyright. Se tu
scrivi codice quello e` tuo. Se io dico che e` mio mi mandi in galera.
Punto. Nessuna differenza da questo punto di vista!
> Non posso proiettare la videocassetta in un locale pubblico o fare le
> fotocopie del libro e dire che l’ho scritto io. Come non mi sento leso nella
> mia libertà dal non poter andare in giro a dire che sono io l’autore della
> Divina Commedia, così mi sembra ovvio che chi ha investito per produrre un
> programma mi consenta di usarlo solo a certe condizioni.
Neanche io mi sento leso per non poter dichiarare che Linux (il kernel)
l'ho scritto io, dato che Torvalds, Mortom, Alan Cox, Andrea Arcangeli e
uno stuolo di altri programmatori ci hanno sbattuto dentro delle note di
copyright grosse quanto case!!
L'idea di fondo e che chi produce informazione e conoscenza dovrebbe
fare il possibile perche` il resto del mondo possa trarre vantaggio dai
suoi risultati, un po' era in passato per le discipline scientifiche
classiche.
Quando e` nata l'informatica era una scienza, ed era impensabile che
qualcuno avrebbe potuto farci tanti soldi.
Poi uno ha avuto un idea geniale, ci ha fatto i soldi e l'informatica e`
diventata un immensa rete di accordi commerciali, arrivando fino alla
brevettabilita` del libero pensiero!!
Una delle cose che mi piace del Software Libero e` che sarebbe in grado
di ridare all'informatica la dignita` di scienza
> A meno che abbia
> deciso di tentare la carta GPL per entrare in un mercato difficile, dove c'è
> un monopolista ben deciso a chiudere tutti gli spazi.
La GPL non aliena l'autore dei propri diritt di copyright! Nessuno puo`
dire di aver fatto il lavoro che hai fatto tu solo perche` lo hai
rilasciato sotto GPL... Anzi, la GPL ha senso in un contesto giuridico
in cui esistono i diritti d'autore! Senza Copyright le licenze, e in
particolare la GPL non servono a niente!!
La GPL inoltre, nella mia testa ma anche in quella, credo, di molti
altri programmatori e utenti, non e` solo una carta che si tenta per
guadagnare punti in borsa, e` una precisa scelta di campo su un certo
argomento... Quanto e` "importante" questo argomento per il resto del
mondo? Zero??
Ok, e` una grossa scelta di campo su un argomento di cui a nessuno
gliene frega nulla, ma questo non ne sminuisce certo il valore.
> Per cui a chi tenta
> questa carta non conviene, secondo me, usare la stessa tattica del
> monopolista, ma diffondere il più possibile i miglioramenti acquisiti (è
> questo, mi sembra, il significato dell'open source) perché il sistema
> alternativo si diffonda sempre di più, diventi uno standard.
Bhe, e` vero, questo e` in sintesi la strategia Open Source. Oltre a
questo ci sono considerazioni tecniche sulla qualita` del prodotto, ma
non mi ci soffermo.
Sottolineo solo che Open Source e` diverso da Software Libero, ed
infatti quella descritta sopra e` la strategia Open Source e non e`
quella del software Libero.
> Naturalmente
> questo obiettivo è visto con disgusto da chi ama vivere in una nicchia o da
> chi ritiene che in una nicchia si combatte la battaglia per la Libertà.
In effetti e` vero che l'Open Source non mi piace molto e che invece amo
il Software Libero, ma 'sta storia della nicchia mi ha un po' stufato.
Ho fatto due corsi col GOLEM, ora sto contribuendo al terzo. Tutti i
giorni, ogni volta che posso, faccio il possibile per convincere un
amico, un parente, un conoscente o chiunque ad iniziare ad usare il
Software Libero offrendogli aiuto e supporto tecnico o di qualunque
tipo... Sara` anche la mia nicchia ma me la sono presa bella larga,
senno` gia` non ci stavamo piu`!!
Come e piu` di me tutti quelli che partecipano alle attivita` del GOLEM
fanno le stesse cose con lo stesso spirito; non volgiamo stare in una
nicchia, vogliamo che le nostre idee si diffondano e vogliamo essere
sempre piu` numerosi, questo e` assolutamente fondamentale!
Hai letto questa lista?
Dai una occhiata agli archivi... Non mi sembra che mandiamo via la gente
perche` qui ci sono gli espertoni: "Do not disturb please!"
Anche a te mi pare che abbiano risposto... Non sono state cose
utilissime dato che, probabilmente, la gente pensava che avendo scelto
Debian avessi delle conoscenze di base diverse, ma se continuavi a
chiedere e chiarivi la situazione saremmo stati felicissimi di
aiutariti ...
> Si tratta di volontari? Bene, vuol dire che hanno il tempo e la voglia di
> coltivare un hobby. Non sono tutti volontari (per fortuna, io direi) perché
> basta andare sul sito di Mandrake e ti propongono di scaricare il sistema
> base aggratis, il sistema completo se ti impegni a pagare una cifra mensile
> sotto forma di abbonamento a Mandrake club. Mi pare che Red Hat e Suse
> facciano lo stesso.
Infatti, ma tu criticavi Debian perche` non configurava gli scanner bene
quanto Mandrake, e quelli di Debian sono volontari.
> Per questo io dicevo che forse dietro l’etichetta
> dell’open source ci sono delle aziende.
Si, molte, ma non tutte.
Ah una cosa, Debian non e` Open Source, e` Software Libero.
> Nulla di male. Anzi, per conto mio,
> questo sistema operativo, o quello che diavolo è, diventerà maturo e
> competitivo quando creerà lavoro, ma non basato sulla difficoltà di
> utilizzo, perché in questo caso il mercato lo seppellirà, ma sulla
> stabilità, sulla sicurezza e su quella qualità che tu consideri un difetto:
> la capacità di non farsi notare, di prendersi carico silenziosamente di
> quelle operazioni che a qualcuno piacciono, ma che tanti considerano una
> rottura di scatole.
Ma chi ha detto che io lo considero un difetto?
Non mi pare di aver mai parlato in senso assoluto!!
Si tratta di gusti... Mandrake si comporta come dici tu, e io ho
consigliato ed installato Mandrake ad un sacco di gente!
Mi sembra solo poco ragionevole che quello che e` seccatura per tanti
deve essere assolutamente soppresso e fatto scomparire dalla faccia
della terra... Siamo d'accordo che la democrazia e` fondamentale in
molti ambiti, ma in altrettanti anche rispettare le minoranze non
sarebbe male!!
> Un’ultima questione: tu hai fatto delle affermazioni impegnative: <<Debian
> non vuole essere semplice, Debian non vuole essere user friendly. Rivolgiti
> a Mandrake, e se non riesci,>> sto forzando un po’il discorso, <<rivolgiti a
> Bill Gates, fatti sfruttare da zio Bill, che noi esperti, invece, vorremmo
> vedere morto.>>
No, aspetta. Non stai forzando il discorso, hai partorito qualcosa che
io non mi sono mai sognato di dire. Non ti ho mai consigliato di usare
Windows. Ho riletto in questo momento tutta la mail e non ne trovo
traccia. Ho sempre parlato solo e soltanto di Mandrake, dato che cercavi
qualcosa di user friendly e che io sostengo che e` possibile trovarla
usando Linux.
Inoltre io non sono esperto.
Ed infine ho visto il film di SouthPark e si, lo ammetto, mi sono fatto
delle grasse risate -in vari momenti- ed anche in quello.
e e` per questo ho riso anche quando quel muratore tiro` il cavalletto
in testa a Berlusconi.
D'altra parte sono stato anche a tutte le manifestazioni per pace, sono
un non violento e contrario alla pena di morte... ma se questo ti
autorizza a trarre delle conclusioni accomodati; non mi offendo ne`
ritratto quanto ho detto.
> Forse un altro esperto avrebbe detto: <<Debian, purtroppo, non è ancora user
> friendly, ^^^^^^^^^
Non ne dubito che un altro lo avrebbe detto, ed io, stai tranquillo, non
gli avrei sparato!
Il problema e` che quel "purtroppo" e` un qualcosa di personale, ma
mentre io ti ho ripetuto spesso che rispetto e capisco il tuo approccio
all'informatica, tu sembri stranamente non sopportare il mio...
Ma che ti ho fatto? :)
> ma presenta dei vantaggi tali da meritare lo sforzo iniziale di
> configurazione. Rispetto alle versioni di qualche anno fa è diventato molto
> più amichevole e tanti volontari si stanno adoperando per renderlo più
> accessibile, più semplice da utilizzare, in modo che i vantaggi di questa
> distribuzione: sicurezza del sistema, ricchezza del software disponibile,
> soprattutto nel campo educativo, si coniughino con la semplicità d’uso.
Si, ok, io ho letto i documenti che ti ho invitato a guardare su
debian.org, contratto sociale, ecc.
L'idea di base e` che, se i ragazzi della Debian volessero fare un
installer grafico in stile di quello d Mandrake lo farebbero. Non
avrebbero certo problemi di competenze, anzi, se volessero prenderebbero
proprio quello, dato che e` GPL e che, al contrario di quanto dicevi tu
nella mail precedente, i risultati raggiunti da un gruppo o da una
distribuzioni sono a disposizione di chi li vuole usare (nella maggior
parte dei casi, ormai e` cosi` anche per SuSE e ci sono poche
eccezioni).
Non lo hanno ancora fatto forse perche` non lo vogliono, ed io spero che
non lo facciano mai. Tanto per chi vuole un sistema semplice da
installare ci sono una marea di alternative, ATTENZIONE, assolutamente
non peggiori o di serie B!!
> Hai
> fatto male a disinstallare Debian perché un utente medio, non un esperto,
> può tranquillamente arrivare a configurare un modem e uno scanner e vedere
> le foto delle vacanze sullo schermo in ambiente Linux.
Si ma puo` anche usare Mandrake se vuole imparare ancora meno, non e`
assolutamente una alternativa poco seria... Anzi!
Io le foto con Debian le vedo, e non sono un esperto. Per vedere le foto
devi installare il sistema e tutte i balocchi necessari. E` verissimo
che "d-i" (l'installer nuovo di Debian) e` molto piu` semplice di "boot
floppy" (l'installer vecchio), ma una volta finito la cosa non e`
banale.
E` impossibile? No, chiedi a kdav per conferma (ciao David!).
Si puo` fare senza occuparsi a mano di qualche aspetto che altri tipo di
SO nascondono? No, chiedi a kdav per conferma (ciao di nuovo David!)
> Tante aziende si
> stanno formando, chissà, forse anche dietro a Debian, per far sì che Linux
> diventi un’alternativa reale a Windows, capace, cioè di sottrarre fette di
> mercato a Windows, facendo risparmiare gli utenti e dando loro una maggiore
> libertà di scelta>>.
Calma. Esistono moltissime derivate di Debian che sono molto piu` user
friendly della loro stessa mamma. Qualcuna di queste e` anche
commerciale o patrocinata da qualche super-miliardario, ma con Debian
non centrano niente, se non per il fatto che prendono il codice (GPL o
licenze simili) e ne fanno l'uso che ritengono opportuno e questo lo
potrebbero fare con qualunque cosa.
Ne risultano cose anche molto simili fra loro e al progetto origniale,
ma Debian e` una sola: http://www.debian.org. Non altro per ora.
> Qualcun altro forse avrebbe detto così e la sua
> opinione sarebbe stata valida quanto la tua,
Per favore, mi spieghi che cosa ti fa pensare che io non ritenga valide
le opinioni degli altri... Sinceramente non capisco...
> perché nessuno possiede la
> verità e nessuno può parlare a nome di una distribuzione Linux, in una
> logica aristotelica, naturalmente.
Ma figuriamoci se adesso voglio possedere una verita` di qualunque tipo!
Ma dove l'ho scritto?
Io sto parlando a nome mio e, quando raramente uso il "noi", a nome di
chi crede e sostiene il Software Libero. Noterai che lo faccio solo in
pochissimi punti, quando dico cose tipo "Linux e` bello", "Windows e`
brutto", o simili... Non pretendo di essere assolutamente nessuno, ci
mancherebbe!
> Ciao,
> Giovanni
>
Alla prossima,
Dario
PS. Per favore mi rispondi in lista GOLEM? (se mi rispondi
ovviamente ;)). Io non voglio fare cross-posting e non so se sei
iscritto.... La maggior parte degli iscritti ad hack e` iscritta anche
li`, quindi non perdiamo fans, inoltre quello e` il luogo adatto per
lucubrazioni simili.
--
<<This happens because I choose it to happen!>>
(Raistlin Majere, DragonLance Chronicles -Dragons of Spring Drawning-)
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Dario Faggioli
GNU/Linux Registered User: #340657
http://counter.li.org
No ai brevetti sul Software!
http://www.nosoftwarepatents.com/it/m/intro/index.html
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golem-hack