[hack] Re.Re.Linux?

Alberto Gistri hal@linux.it
Gio 3 Mar 2005 18:32:53 CET


Giovanni Guarino ha scritto:
> Mi fa piacere che vi piacciono i messaggi lunghi, perché a risposta lunga
> segue replica lunghissima. Cercherò di mandarla in formato testo.

Ma questo... è un incipit da debianista incallito.  :-)))


> Che cosa vieterà agli appassionati di sistemi operativi di programmare la
> manopola? 

Anche la "programmazione della manopola" denota attitudine 
all'hackeraggio... Non sarai mica un ispettore di Debian che viene a 
testare l'ortodossia del GOLEM?

> Il fatto è
> che l’esistenza dei sistemi liberi dipende dalla loro capacità di entrare
> nell’uso comune. Solo se diventeranno comuni, e quindi user friendly,
> continueranno ad esistere come realtà di mercato.

Sul "se" questa affermazione è reale credo si possano trovare molti 
consensi. Il problema da affrontare -purtroppo- è "come" far diventare 
il Software Libero una realtà diffusissima.

"Come" possiamo contribuire a far entrare i sistemi Liberi nell'uso 
comune?  (domanda da unmiliiione)


> Anch’io vorrei che i miei soldi e i soldi di tutti non andassero nelle
> tasche di chi sfrutta un monopolio, ma finché chi potrebbe contrastare
> questo monopolio considera con alterigia quelli che non hanno voglia di
> imparare l’assembler per installare la tastiera e vogliono usare il computer
> per vedere le foto delle vacanze sullo schermo, questo obiettivo sarà
> lontano da raggiungere.

Si. Ma la domanda rimane, anzi si rafforza: "...e noi (almeno io e te, 
quindi "noi") *cosa* possiamo fare in pratica per colmare questa 
fragilità presente nella comunità del Software Libero?


> Bene! mi hai convinto. Debian non si propone di andare in ogni casa, in ogni
> ufficio, su ogni scrivania. Prima di usare Debian bisogna farsi una solida
> preparazione informatica, bisogna entrare in un’accolita di specialisti.

Debian si propone tutto! Non hai idea delle loro manie di grandezza.


> Allora mettetevi d’accordo. 

Questa è una bella richiesta! Tieni conto che con questo approccio si 
risolverebbero almeno il 99.9% dei problemi del mondo. Siamo anche 
andati sulla Luna, ma mettersi daccordo è troppo grossa.

A questa richiesta non sanno rispondere nemmeno quelli di Debian.


> Non ti sembra di esagerare un po’? Vuoi paragonare la libertà dalla
> schiavitù con la possibilità di modificare il codice sorgente? Io credevo
> che uno che possiede il codice sorgente può per esempio decidere se le icone
> sono quadrate o tonde. Se pigiando sul tasto della i appare una i o un
> geroglifico egiziano.

Secondo me il Software Libero *non* è particolarmente importante "fine a 
se stesso". E' importante nella nostra società perché tramite il 
software si producono e si veicolano e si fruiscono idee, informazioni, 
cultura, conoscenza, orari dei treni e partite in diretta. Se potessimo 
vivere senza software il Software Libero non sarebbe strategico.


> Suppongo che voi specialisti di sistemi informatici open
> source abbiate fatto cose straordinarie finora, battaglie che hanno inciso
> sui destini dell'umanità

Si, in effetti si.
E' colpa dell'umanità che continua a non accorgersene!  :-)


> Io pensavo che quando si parla di sistema libero si facesse riferimento ad una
> libertà tutta interna al mercato, la libertà di affrancarsi da un monopolio.

pensavi bene.

> Tu invece pensi ai grandi valori, alla libertà con la l maiuscola, per cui
> gli specialisti di informatica, quelli che amichevolmente chiamiamo
> smanettoni, assurgerebbero al ruolo di combattenti per la Libertà. 

pensa bene anche lui (gli sviluppatori Debian hanno delle tutine da 
supereroe fighissime -senza mantello!- ).

Il bello di tutta questa storia è proprio che ognuno pensa quello che 
pensa  e comunque pensa bene (non necessariamente Debian esclude SuSE!).


> Un volo
> interessante, ma su questo piano, scusa, proprio non ti seguo. Il mio senso
> della realtà (o la mia ignoranza) mi porta più terra terra: le foto delle
> vacanze, il modem, ...

e anche questo è bene, e le foto delle vacanze non escludono altri piani.

Taglio qua e riassumo quello che penso:

1. Ci sono moltissimi programmi e sistemi Liberi tecnicamente 
diversissimi fra loro e ciò è un bene: perché ci sono diversissime 
esigenze e attitudini.

2. La comunità del Software Libero (variegata e in ricerca di accordo) 
ha bisogno -oggi più che mai- di contributi complementari al tecnico 
informatico.

Personalmente tento di coinvolgere persone nuove piuttosto che tentare 
di "riprogrammare" coloro che sono già presenti da anni chiedendo di non 
essere come essi sono (per poi magari accusarli di stare cambiando :-)

3. Sono stato tre anni interi un felice utente Mandrake non-ricompilante
    Da quando ho l'adsl uso Debian

4. Quelli di Gnome ti pensano molto.
    http://developer.gnome.org/projects/gup/
    http://developer.gnome.org/projects/gup/hig/


a presto
Alberto

-- 

"E' un periodo ottimo per l'Italia: siamo in piena ricrescita!"
                                                            S.B.



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