[hack] R: Re: Corso Linux: primo incontro

[Hal]

alex.gy@virgilio.it ha scritto:
> Non sai cosa ti sei persa. Professionalità, bella gente, e computer 
> anteguerra. 

Si. una bella serata.


> Ai confini tra tecnologia e antiquariato.

Questo penso che sia un bene. In qualche modo porta su un piano più
accessibile oggetti tecnologici che potrebbero essere vissuti come icone
non toccabili.


>  GRANDE ALBERTO.

Su questo, invece, devo fare una confessione: il processo di
installazione della Ubuntu 7.04 è diventato troppo facile e immediato.
In sostanza mi è mancato (rispetto alla 6.10) il software di
partizionamento al momento giusto.

Didatticamente ho fatto una cosa brutta: ho fatto "un passo indietro"
interrompendo la linearità che volevo tenere nella spiegazione e ho
dovuto lanciare gparted a mano, dal menu. Capisco che qualcuno possa
aver perso di vista il filo del discorso.

In questi giorni ho deciso una nuova "strada" da seguire dal punto di
vista didattico: spiegare il partizionamento fra le attività
"preparatorie" all'installazione.

Lo riassumo per chi è interessato:


Premesse:
	computer con win da trasformare in dual-boot win + Linux


Attività preparatorie:
	deframmentazione di win
	correzione eventuali errori win ( chkdsk /f )
	avviare Ubuntu live cd e testare il funzionamento del pc
	avviare Gparted dal menu e preparare le partizioni

Installazione:
	avviare l'installazione e cliccare sempre "avanti"


C'è un dilemma che mi tormenta da quando ho fatto il primo corso Linux:
essere completi o essere chiari?
http://golem.linux.it/index.php/Discussione:Igiene_Informatica


In entrambi i casi ci sono pro e contro. A un corso non si dovrebbero
nascondere i come e i perché succedono le cose. Però è poco onesto anche
sottolineare mille dettagli senza mostrare chiaramente che installare
Linux equivale a cliccare sei volte (sei!) sul tasto "avanti".

Forse riprenderemo (a parole e basta) il processo di installazione.

Ciao



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