[Golem] linux nel giorno dei santi
janni kasalini
gianni@elenet.it
Gio 1 Nov 2001 19:05:14 CET
Serena Salomoni wrote:
> Ciao a tutti,
> sono Serena,
:-) [...]
> ...in realtà una delle possibilità di utilizzare il
> computer occhiutamnte imposta come l'unica fino ad arrivare
> all'equivoco che va per la maggiore, almeno così era per me fino
> a poco tempo fa, dell'identificazione pc-Microsoft con la
> nascita virtuale di un nuovo prodotto, un po' come, faccio un
> esempio stupido, è avvenuto per lo scottex ...
[···] sono daccordissimo. Voglio dire qualcosa sull'egemonia e sul
sentimento di egemonia che si manifesta ogni settore della vita umana.
Quello economico a maggior ragione essendo direttamente legato al senso
del possesso del cibo... Senza buttarsi nell'antropologico; mi sembra
che attualmente i gusti del consumatore e il tipo di prodotto consumato
siano due facce della stessa medaglia.
Sulla soglia di un buco nero le leggi dello spazio tempo si annullano e
se potessimo stare lì "vedremmo" una cosa sola; qualcosa di simile
succede sul mercato. Se non c'è il gusto si crea, se c'è si soddisfa, e
comunque una volta creato c'è di sicuro. Questo per quanto ne so, viola
anche le leggi di molto libero mercato, quello "sano", che si dovrebbe
basare sulla soddisfazione dei bisogni non sulla gestione dei meccanismi
di moltiplicazione.
Io ho idee molto "deliranti" sulla rete (e di conseguenza
sull'informatica); non credo che siano "vere" in assoluto; penso
semplicemente che rappresentino la realtà, in qualche modo.
Alla base c'è il fatto che l'informatica (per quel poco che ne ho
afferrato) nasce come necessità di comunicare e non come necessità di
computare (dovendo dividerle... anzi volendo vedere alla francese:
"information automatique" o all'inglese: "computer scienze" ). La
seconda dev'essere stata una conseguenza necessaria. Da quel momento mi
immagino che abbia preso forme varie, ma che si muovesse nell'ambiente
umano come un "fantasma" che cerca una "rete" di cui prendere la forma.
Non che ci siano stati degli agenti, ma per una specie di "legge della
minima energia".
Se un'idea ha come nascita il meccanismo domanda/risposta finirà nello
spazio dove maggiori sono le interazioni domanda/risposta, quindi fra
gli uomini.
Il posto più comodo all'inizio (dopo un po') è stato la rete telefonica.
In un certo senso si potrebbe dire che la "rete" è stata creata dalla
necessità dell'informatica. Un pensiero recursivo... uno GNU/pensiero
;-)
Una delle tante necessità di cui ha preso la forma è quella "della
scrivania"; in questo Bill non è stato scarso. Ha preso tutto quello che
serviva per fare una bella scrivania e con due o tre trucchetti c'ha
detto che esisteva solo quella.
Dove sta il fatto perverso?
Eccolo: M$ ha cercato, ed è riuscita a far diventare ogni necessita una
scrivania. La rete è diventata (dal lato client) una scrivania globale
totale.
Un bel servizio per il Grande Capoufficio!
Gli amici "informatici" che ho conosciuto hanno sempre cercato di farmi
capire, con molte durezze da parte mia, che le macchine sono fatte dagli
uomini e se passa un sistema in cui mette le mani solo quello con "il
bollino" mandato dalla ditta siamo del gatto... poi ci sembrerà normale
che arrivi l'esperto anche per friggere un uovo. I giapponesi si fanno
organizzare le vacanze dalla ditta, lo spazio libero
dell'autorganizzazione li metterebbe in un imbarazzo difficile. Hanno
raggiunto lo zen del rincoglionimento da questo punto di vista (i
giapponesi dico).
C'ho anche una versione "soft", che è quella ufficiale americana: Bill,
Ronald e molti altri facevano delle cose... chi il secchione del
computer, chi gestiva un chioschetto dove si vendevano hamburger e così
via. Ci credevano tanto tanto. E giorno e notte su quei computer o a
girare hamburger sulla piastra... poi, un bel giorno, come nei film con
Julia Robert(s), hanno incominciato ad andare tutti da loro... Volevano
fare tutti merenda con l'hamburger di Ronald mentre spippolavano il
computer sistemato da Bill. Da lì a fare una fantastiliardo di dollare è
stato un tuttuno. Quindi non vi accanite con le multinazionali.
All'inizio, anzi, all'inizio dell'inizio c'è stato qualcuno con delle
buone intenzioni a cui però è sfuggito la situazione di mano...
[···]
> ....lo so che in fondo la
> libertà è un
> unico problema, ma ognuno scelto di battersi dove più gli
> brucia), c'è bisogno di qualcos'altro, c'è un ostacolo per la
> diffusione di sofware libero rappresentato secondo me da un
> aspetto molto pratico..
... su questo non sono del tutto daccordo. Rappresentano qualcosa di
molto "mentale". L'importanza pratica non è ancora evidente, credo sia
ancora spostata nel futuro.
Quando metteranno il brevetto sul nostro codice genetico e dovremo
pagare le royalties per esistere sembrerà più chiaro.
Le libertà: ci sono cose più importanti e molto molto molto più grandi
del SL e di tutta questa roba. Però. Quando uno si trova di fronte alle
GNU/domande, non può rispondere: "..ehhh vabbè!" perchè se sta
accettando certe cose (e non se ne rende conto) da qualche parte sta
facendo passare cose ben più grandi con lo stesso meccanismo. Colgo
l'occasione per ringraziare gli amici del FLUG che mi hanno "mostrato"
quest'idea. Ciao cari.
[...]
> La mia riflessione [...] ...la diffusione di GNU/linux, avrebbe
> bisogno di un
> inasprimento, avrebbe bisogno che la Microsoft smettesse questo
> gioco occhiuto che ha fatto fino adesso del permessivismo verso
> la pirateria perchè la gente si rendesse conto del totalitarismo
> che subisce, lo so , probabilmente è un modo di pensare non
> elevato, forse si fa un passo indietro ragionando così, ma credo
> che fino a che ci sarà poco , anche pochissimo, ossigeno, la
> specie non modificherà il suo sistema di respirazione...
mmmhhh, su questo non ci sono certezze... o, meglio, forse la metafora
non regge. I dinosauri si sono estinti prima di riuscire a modificare il
loro sistema di termoregolazione o, per esser precisi, il sistema
generale "terra" aveva come risposta alla variazione del clima
l'estinzione dei grossi rettili e lo sviluppo degli animali "a sangue
caldo". A me un po' dispiace per i dinosauri anche se io sono il
risultato della loro finaccia. Mi sento un po' in colpa :)
[···]
> Quindi viva la repressione , alimento della rivoluzione , allora via
> all'accusa di essere poco cattivi perchè a noi esseri inferiori
> ci impedisce un salto di qualità?
Regan non faceva tagliare la testa a migliaia indigeni in Guatemala
perchè facessero un salto di qualità. Neanche Hitler, a che mi risulta,
perseguiva il miglioramento della cultura ebraica tramite lo sterminio
di massa.
Senza rimanere nel grosso. Una bastonata tirata da un maestro zen per
far raggiungere l'illuminazione ad un allievo ha una consapevolezza. La
bastonata tirata nel capo da qualcuno che tifa per un'altra squadra ne
ha un'altra. Io tenderei ad evitarle tutte e due però!
[...]
Baci
Gianni
> ... --
> La politica è come il tanga: quel che mostra è
> interessante, ma quel che nasconde è vitale.
>
> Boris Makarensko
>
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